Dopo aver dedicato due giorni per visitare Perth ho deciso di fare un’escursione giornaliera nei suoi dintorni alla scoperta di due celebri località del Perthshire: Birnam e Dunkeld.
Dopo la pioggia torrenziale dei giorni precedenti, il maltempo mi ha perseguitato anche qui per più di metà giornata (ecco perché ci sono foto grigie ed altre con il sole) e ciò purtroppo non mi ha permesso di godere appieno della bellezza di questi due paesini affacciati sul fiume Tay. In ogni caso, so già che vi tornerò anche perché non sono riuscito a visitare l’attrazione principale della zona – il bosco dell’Hermitage – per mancanza di tempo e per la segnaletica stranamente poco chiara che mi ha fatto sbagliare strada (a piedi).
Come arrivare a Birnam e Dunkeld da Perth
Per chi viaggia in auto basta seguire la strada A9 che attraversa il Perthshire e che, coi suoi 439 km, è la più lunga della Scozia.
A Dunkeld c’è la stazione ferroviaria ed il tragitto da Perth è di 20 minuti circa.
Nel mio caso ho scelto l’autobus, la linea M91 di Scottish Citylink collega la stazione di St Leonard di Perth con Birnam in 20 minuti. La fermata – Birnam Hotel – è situata lungo la strada principale (Perth Road) ed è il punto di partenza ideale per vedere le attrazioni locali.
Cosa vedere a Birnam
L’attrazione di richiamo di questo villaggio è la Birnam Oak, ossia l’ultima quercia superstite della foresta di Birnam citata da Shakespeare nell’opera Macbeth.
“Sento venirmi meno la fiducia,
e mi s’affaccia il dubbio
sull’equivoco profetar del diavolo
che ti mentisce facendoti credere
di dirti il vero: “Non devi temere
fintanto che non vedrai avanzare
la foresta di Birnam verso Dursinane…”
Ed ora una foresta
si muove veramente verso Dunsinane!”
Atto V, Scena V
Il sentiero che conduce alla Birnam Wood è indicato dall’apposito pannello situato pochi metri dietro alla fermata dell’autobus (sul lato della strada opposto a dove scendete voi). Non fatevi trarre in inganno dalle prime piante secolari che incrociate sul cammino, difatti sulle pietre posizionate davanti ad esse vi è scritto che manca poco alla meta (in pieno umorismo british!).
La “nostra” quercia è riconoscibile perché è spostata di qualche metro rispetto al sentiero, in direzione del fiume, con diversi assi che ne sorreggono i rami più estesi. Inoltre, nelle sue vicinanze è stato posto un pannello che ne racconta la storia ed il legame con la tragedia di Shakespeare.
Con una circonferenza che raggiunge i 7 metri, non sorprende che vista da vicino la Birnam Oak faccia davvero impressione!
Affacciati su Perth Road, i Beatrix Potter Gardens, dedicati alla scrittrice inglese divenuta famosa per i suoi libri illustrati per bambini, tra i quali spicca The Tale of Peter Rabbit.
La Scozia ha avuto un ruolo fondamentale per la sua carriera professionale poiché con la sua famiglia veniva in vacanza da piccola proprio in questa zona. Così, godendosi la tranquillità e la natura del Perthshire, trovò l’ispirazione per le sue opere. Nel parco vi sono delle piccole sculture in bronzo che rappresentano i personaggi delle sue storie, pensati proprio durante i suoi soggiorni a Birnam e dintorni.
Cosa vedere a Dunkeld
Il Dunkeld Bridge unisce i due villaggi ed offre viste interessanti sul fiume Tay e le sue sponde. La nebbiolina novembrina (nonostante fosse il 10 giugno!) aggiunge al panorama un’atmosfera un po’ misteriosa.
Dunkeld ha una storia lunghissima – addirittura si dice che sia stata fondata dal Re dei Pitti – ma purtroppo venne distrutta completamente in seguito al violento scontro che si ebbe nel 1689 tra i giacobiti e gli inglesi. Successivamente venne ricostruita e tutelata dal National Trust for Scotland, rendendola oggi una delle mete turistiche più battute del Perthshire.
La zona “turistica” si snoda attraverso High Street, The Cross, Cathedral Street per poi giungere dinnanzi alla cattedrale di Dunkeld.
La Dunkeld Cathedral
La Cattedrale gotica, risalente al secolo XII e poi modificata tra il XIV ed il XV secolo, sorge in una posizione unica, a ridosso del fiume Tay e con un ampio giardino ed un cimitero protetti dai pini.
Tuttavia, già nei secoli precedenti il villaggio era meta di pellegrinaggi poiché nell’849 alcune delle spoglie di San Columba furono trasportate dall’Abbazia di Iona (un luogo magico, ipnotico, che suggerisco a tutti di visitare).
Tornando invece al XVI secolo, gli effetti dei sermoni di John Knox e della riforma protestante arrivarono fino a qui. I suoi adepti distrussero vetrate, altari, quadri e qualsiasi elemento di arredo colpevole di distogliere l’attenzione del credente dal messaggio autentico della religione. Solo a partire dall’800 si provvide al recupero di parte dell’antico splendore della Cattedrale.
Oggi, la zona dell’antico coro medievale viene usata come Chiesa parrocchiale. All’interno si trova anche un piccolo museo che racconta i fatti salienti del passato della città ed ospita una raccolta di cimeli e documenti storici.
Dunkeld battlefield
La battaglia di Dunkeld, combattuta nell’agosto 1689 tra i giacobiti che sostenevano il Re Giacomo VII e le truppe di Guglielmo d’Orange si risolse in uno scontro violentissimo che sancì la sconfitta dei primi e la distruzione del villaggio. Difatti, solo tre case rimasero in piedi e pure la Cattedrale ne uscì miracolosamente indenne. La ricostruzione iniziò nel 1762, finanziata dal Duca di Atholl e dal governo.
Nel giardino, dal lato opposto rispetto al fiume, è stata posta una targa ad indicare il terreno su cui si combattè mentre subito a destra dopo l’ingresso sorge un monumento dedicato ai caduti.
A proposito, se la storia scozzese vi appassiona e volete saperne di più sulla prima rivolta giacobita, vi suggerisco la lettura de “I berretti di Bonnie Dundee. Per la libertà della Scozia (1689-90)“, un libro scritto molto bene e che racconta le vicende, gli intrighi e le conseguenze di tale conflitto.
Cathedral Street e The Atholl Memorial Fountain
Cathedral Street è la via che conduce alla Cattedrale ed è un angolo molto carino da girare grazie alle Little Houses, casette secentesche dalle tonalità chiare. Tra queste spicca la Rectory House che, di origine medievale ed ubicata alla destra del cancello, è considerata l’abitazione più antica di Dunkeld. L’aspetto attuale però è dovuto ad opere di restauro del XVIII secolo.
La strada si immette nella piazza del mercato dominata dall’Atholl Memorial Fountain, una fontana costruita nel 1866 per volere degli abitanti come segno di ringraziamento al 6° Duca di Atholl, colui che si occupò di fornire a Dunkeld un adeguato impianto idraulico migliorando così la vita quotidiana della popolazione.
Attorno alla piazza vi sono diversi negozietti, locali e pure un piccolo giardinetto – il St Ninian’s Garden – a cui vi si accede dall’arco vicino all’ufficio turistico di Visit Scotland.
Birnam e Dunkeld mi hanno dato un ottimo “assaggio” della natura, dei giardini e dei panorami incantevoli che caratterizzano il Perthshire. È stata un’escursione giornaliera piacevole e tranquilla, fattibile senza problemi coi mezzi pubblici partendo sia da Perth (oppure Pitlochry).
Ho solo due piccoli “dispiaceri”: in primis la pioggia intensa, che fortunatamente ha dato una tregua nel pomeriggio, e la mancanza di tempo per visitare The Hermitage… ecco che allora ho un valido motivo per tornare!