Da appassionato della serie tv “Outlander” (in realtà mi sono fermato alla prima stagione..) non potevo non organizzare un’escursione a Linlithgow, borgo reale situato ad una ventina di miglia da Edimburgo. Infatti, dopo essere stato all’Aberdour Castle è la volta del Linlithgow Palace, location della prigione di Wentworth nei due episodi finali della prima stagione. Inoltre, la cittadina è vicina al Blackness Castle, il quartier generale di Black Jack Randall in Fort William. Un’occasione da non perdere ed una giornata è sufficiente per visitare entrambe le attrazioni.
Nei dintorni della capitale scozzese si possono visitare altri luoghi ripresi nel corso delle varie stagioni, a tal proposito vi segnalo questa escursione organizzata in italiano da Edimburgo – in programma tutto l’anno – rivolta in particolare proprio ai fan della saga.
Dove si trova Linlithgow e come raggiungerla (da Edimburgo)
Linlithgow si trova ad ovest di Edimburgo, nella zona chiamata West Lothian, e la si può raggiungere sia in autobus che in treno. Io ho optato per quest’ultima soluzione dato che dalla stazione Waverley della capitale scozzese vengono effettuate numerose corse durante tutta la giornata ed il viaggio dura soltanto una ventina di minuti. Come ho scritto nell’articolo in cui parlo di come muoversi in Scozia coi mezzi pubblici, vi suggerisco di comprare i biglietti in anticipo sul sito di ScotRail in modo da risparmiare qualche sterlina.
Una volta giunti a destinazione, il castello è distante poche centinaia di metri e per arrivarci basta seguire le indicazioni presenti. Quando la strada si fa in salita ed in lontananza si intravedono una chiesa ed un portone d’accesso significa che si è arrivati.
Visita del Linlithgow Palace, il “Castello” della città
Oggi rimangono “soltanto” le rovine di quello che è stato uno degli edifici simbolo della storia della Scozia. Ciò a partire dal 1424 quando, in seguito ad un incendio che devastò Linlithgow, il Re Giacomo I ordinò la ristrutturazione completa del vecchio palazzo che da allora servì come residenza di molti sovrani del paese e tappa intermedia lungo la strada tra il Castello di Edimburgo e quello di Stirling.
I giardini del Castello di Linlithgow
Linlithgow Palace (soprannominato anche Castello di Linlithgow) sorge in un’area naturale molto suggestiva che ben si presta a lunghe camminate attorno al lago. Se è una bella giornata si può portare il pranzo al sacco e mangiare in uno dei tavolini presenti in zona. Prima di entrare seguo il sentiero che costeggia i quattro lati del Palazzo e, nonostante oggi sia in rovina, fa ancora una certa impressione e posso soltanto immaginarne il fascino durante i suoi anni di massimo splendore.
Sempre nei giardini sorge la statua di Maria Stuarda, la Mary Queen of Scots tanto cara agli scozzesi, che nacque proprio qui l’8 dicembre 1542. Probabilmente fu una degli ultimi sovrani a visitare e trascorrere un po’ di tempo da queste parti perché, a partire dall’unione delle Corone di Scozia ed Inghilterra nel 1603, la Corte Reale venne trasferita in terra inglese e quindi Linlithgow perse gran parte della sua importanza.
Gli interni di Linlithgow Palace e le prigioni di Outlander
Una volta varcato il portone di ingresso sembra di lasciare alle spalle la vita ordinaria per entrare in un mondo superiore, quasi fantastico, quello cioè dove vivevano i Re scozzesi. Dal cortile interno ho un’ottima prospettiva delle quattro ali dell’edificio, ognuna con il suo stile architettonico influenzato dall’epoca di costruzione e/o rifacimento. Quella che mi colpito maggiormente è l’east range, la più antica e risalente agli ultimi anni del regno di Giacomo I (1424-1437), dove si trova l’entrata originale al palazzo e che adesso è una specie di terrazza panoramica sul parco e sul lago circostanti.
Il pezzo forte è però l’imponente fontana al centro del cortile, costruita negli anni 1537-1538 per volontà di Giacomo V in occasione dei nuovi lavori di rifacimento del palazzo. Alcuni indizi fanno presupporre che anticamente fosse dipinta, mentre è evidente il fatto che il monumento ha un forte valore simbolico. Rappresenta infatta il potere del sovrano scozzese e l’indipendenza della Scozia nei confronti dell’Inghilterra.
Tornando verso l’ingresso e deviando per lo stretto porticato sulla sinistra si giunge ai piani inferiori della residenza. Una gentile signora dello staff mi ha notare che è questa la location della prigione di Wentworth di Outlander, ripresa nelle puntate 1×15 e 1×16, dove Jamie viene rinchiuso e stuprato da Black Jack Randall. È una zona quasi nascosta dove sono pochi i visitatori che vi arrivano. Ero da solo e devo dire che ho avuto qualche brivido poiché l’atmosfera era davvero cupa, “merito” anche dell’illuminazione pressoché inesistente. Direi quindi che gli autori della serie tv non potevano scegliere un luogo migliore!
La visita prosegue nelle altre aree che, sebbene spoglie ed in rovina, hanno molto da raccontare. Tra queste mura sono passati ed hanno vissuto diversi sovrani scozzesi, qui si è fatta la storia. E se oggi rimangono soltanto le pareti ed i pannelli informativi, allora non resta che viaggiare con la mente e la fantasia al XVI° secolo, il periodo di massimo splendore del Linlithgow Palace. Ed è così che ambienti come gli appartamenti Reali, la Cappella e la Great Hall riprendono vita ed i loro fasti dell’epoca. Suggerisco poi di salire sulla torretta all’ultimo piano per avere una vista completa della splendida zona dove sorge l’edificio.
Prima di ritornare in centro mi fermo nei pressi della St Michael’s Parish Church, la Chiesa parrocchiale risalente al XV° secolo, e vago in silenzio per il suo cimitero intento a leggere le storie riportate sulle lapidi.
Come arrivare al Blackness Castle da Linlithgow
Vorrei potermi fermare ancora qualche ora a Linlithgow perché mi ha fatto una bella impressione e c’è ancora qualcosa da vedere, purtroppo però devo fare i conti con gli orari degli autobus per raggiungere la seconda meta di oggi: Blackness Castle.
Mi dirigo in High Street cercando la banchina dove ferma l’autobus che collega la cittadina a Blackness in un quarto d’ora circa. Dopodiché si prosegue a piedi costeggiando il mare mentre il Castello appare sempre più grande all’orizzonte. Gli orari dei collegamenti sono consultabili sul sito/app di Traveline Scotland.
Alla scoperta di Blackness Castle, “Fort William” in Outlander
Questa tappa era una delle più attese del mio viaggio in Scozia e le aspettative non sono state deluse. Lo volevo vedere da tempo, prima ancora che la serie tv Outlander lo utilizzasse come il quartier generale di Black Jack Randall a Fort William. Tra l’altro, nell’episodio conclusivo della seconda stagione, quando la storia torna momentaneamente nella Scozia del 1968, Brianna e Roger fanno visita proprio al Castello di Blackness: le scene sono girate nel cortile interno, uguale identico a come l’ho visto io. L’unica differenza è che nella puntata si vede anche il palchetto in legno utilizzato per frustare Jamie Fraser. Tuttavia, non so se per suggestione o per cos’altro, pure io ho provato delle sensazioni simile a quelle dei protagonisti.
Più recentemente, il castello è apparso nel film “Maria Regina di Scozia“, incentrato sulla storia di Mary Queen of Scots.
Costruito attorno al 1400 dall’ammiraglio George Chrichton, il Blackness Castle è conosciuto ai più come “the ship that never sailed“, ossia la “nave che mai salpò”. Un soprannome affascinante e poetico dovuto alla forma della fortezza, con il retro che richiama la “poppa”, la parte frontale la “prua” protesa verso il mare mentre la torre centrale è l’albero principale. Appena a lato si trova un ampio giardino con tavolinetti per pic-nic ed è la zona ideale per ammirare e fotografare lo “scafo della nave” che dà sul Firth of Forth ed il Forth Bridge sullo sfondo.
La visita mi permette di apprezzare ogni sforzo fatto nel corso dei secoli per rinforzare il Castello e proteggere quindi la zona limitrofa attraverso la costruzione di mura e torrette difensive dove venivano posizionati i cannoni. E non è difficile capirne il motivo: la posizione sul fiume Forth ne faceva un punto strategico per il commercio, specie nei suoi anni d’oro. La Central Tower (“Torre centrale”) è l’unica zona dove gli interni sono visitabili ed in buono stato di conservazione. Adibita a residenza nel XV° secolo, successivamente e fino al 1707 è stata utilizzata come prigione per poi diventare una caserma. I pannelli informativi all’interno mi portano alla scoperta delle varie stanze fino a quella del detenuto che, considerando le circostanze, riceveva un trattamento tutto sommato più che accettabile.
Una volta fuori, non rimane che fare due cose:
- percorrere la passeggiata panoramica lungo le mura, fino alla bandiera scozzese che sventola orgogliosa, per poter apprezzare dall’alto il castello di Blackness;
- dirigersi al piccolo molo dove attraccavano le navi ed ammirare “la nave che mai salpò” che da un momento all’altro sembra potersi muovere e raggiungere il mare.
La giornata trascorsa a Linlithgow è stata impegnativa, soprattutto nel rispettare il ruolino di marcia che mi ero preparato al fine di visitare i due siti storici con la dovuta calma, ma davvero interessante. Aver esplorato Linlithgow Palace e Blackness Castle mi hanno permesso di aggiungere qualche (piccolo) importante tassello sulla storia della Scozia.