Nel corso dei 6 giorni trascorsi nell’Aberdeenshire, complice il meteo favorevole ho avuto modo di fare tre escursioni costiere spostandomi da Aberdeen in autobus verso le località di partenza di tali itinerari.
Avendo l’abbonamento settimanale Bluebird, ho viaggiato sempre con Stagecoach. Suggerisco di scaricare l’app gratuita perché, oltre agli orari in tempo reale, si può vedere dove si trova il proprio autobus ed individuare la fermata più vicina.
Ad essere precisi, in un caso sono partito direttamente dal centro città dato che si trattava di un percorso urbano che attraversava l’area portuale fino a raggiungere un sobborgo situato a sud.
I 3 itinerari costieri da fare vicino ad Aberdeen
Si tratta di escursioni semplici, prive dunque di particolari difficoltà e con dislivello quasi nullo.
È comunque richiesta una certa attenzione perché per lunghi tratti si cammina lungo scogliere e spesso non vi sono protezioni ai margini del sentiero.
Essendo attività all’aperto e considerata la variabilità del meteo scozzese, è fondamentale prevedere un abbigliamento a strati per potersi proteggere in caso di pioggia e vento e poi alleggerirsi quando esce il sole.
1) Da Stonehaven al castello di Dunnottar
È la prima escursione che ho fatto ed è una tra le più famose della zona, sia per la bellezza del paesaggio che per la fama della meta finale… uno dei castelli più visitati della Scozia.
Raggiungere a piedi le rovine della fortezza, arroccata su di uno sperone roccioso a picco sul mare, aggiunge ulteriore fascino ad un luogo già incantevole di per sé.
Il tragitto complessivo è di circa 5 Km e lo si compie approssimativamente in due ore. Se avete meno tempo a disposizione, ad una decina di minuti dal castello si trova la fermata dell’autobus che riporta a Stonehaven oppure direttamente ad Aberdeen.
Il viaggio dura tra i 40-60 minuti a seconda della linea: la X7 è la più rapida, altrimenti vi è la n 8.
A Stonehaven vengono effettuate diverse fermate, nel mio caso sono sceso a “Cowie Bridge” in modo da percorrere un tratto maggiore lungo il litorale cittadino.

Le indicazioni per il castello di Dunnottar sono presenti regolarmente e, una volta giunto al porticciolo, si devia verso le vie interne per imboccare la Kingsgate. Qui si affronta l’unico vero tratto in salita (assai breve) dell’escursione che immette su di una strada secondaria.
Dopo lo scorcio dall’alto su Stonehaven, comincia il sentiero vero e proprio che si fa largo costeggiando le scogliere che via via si susseguono. Quasi subito, volgendo lo sguardo all’orizzonte si nota il castello di Dunnottar ma prima di proseguire vale la pena fare una breve deviazione.

Sulla cima della Black Hill domina infatti il War Memorial, monumento dedicato ai caduti delle due Guerre Mondiali. Si pensi che, solo durante il conflitto del 1914-1918, furono 200 i soldati morti originari di Stonehaven.
Il tempio, ispirato a quelli della Grecia classica, è stato volutamente lasciato incompiuto per simboleggiare le vite spezzate delle persone decedute sui campi di battaglia.

Tornato sul tracciato principale, esso segue la costa superando numerose falesie, gli habitat prediletti delle colonie di uccelli marini, spiagge con acqua cristallina.

Una volta giunti dinnanzi al castello, vale la pena “allungare” la camminata ancora un po’ per poterlo osservare dall’angolazione opposta. Lo si fa percorrendo un tratto parzialmente chiuso agli escursionisti perché il sentiero corre molto vicino al dirupo, occorre dunque procedere con maggiore cautela.
Per rientrare a Stonehaven si può ripetere il medesimo itinerario oppure prendere l’autobus. In questo caso bisogna dirigersi verso il parcheggio, seguire la strada secondaria che sbuca all’incrocio con quella principale. Non vi è di marciapiede perciò attenzione (il traffico è comunque limitato).
👉 Informazioni utili per visitare il castello di Dunnottar

2) Dal centro di Aberdeen a Cove Bay
È l’escursione urbana effettuata nell’ultimo giorno del mio viaggio in questa zona della Scozia. È un percorso più lungo, attorno ai 10 Km, che ho compiuto in circa 2h 30m.
Cove Bay è un sobborgo situato a sud della città e sancisce il punto d’arrivo dell’Aberdeen Coastal Trail, un itinerario che si estende per gran parte del litorale della regione.
Pur essendo più lunga, la camminata è priva di particolari difficoltà ed il dislivello è minimo. Terminata la parte cittadina, il sentiero vero e proprio segue il profilo della costa e perciò bisogna prestare un po’ di attenzione perché si cammina nei pressi delle scogliere (a maggior ragione in caso di vento forte).
Partendo dal mio hotel, l’Ibis Centre – Quayside, ho superato Union Square sulla mia destra per poi attraversare la zona portuale.
La storia marittima della città è antichissima ma la svolta avvenne nel 1136, quando il re Davide I concesse ai vescovi di Aberdeen il diritto di riscuotere una tassa per ogni scambio commerciale che avveniva nel porto.
Da lì la crescita fu continua, non solo a livello nazionale ma pure mondiale convertendosi in uno degli scali più importanti per il traffico di merci e passeggeri.

Dopo aver osservato il famoso villaggio di Fittie, sull’altra sponda del fiume Dee, una volta raggiunto la batteria di Torry Point il paesaggio inizia a farsi interessante perché ci si lascia il centro urbano alle spalle.
Per oltre centocinquanta anni, questo luogo ha rappresentato un naturale punto di osservazione nonché di difesa della città.
Sfruttata soprattutto durante le due Guerre Mondiali, in seguito la struttura cadde in disuso e solo negli anni recenti è stata oggetto di interventi di messa in sicurezza e conservazione.

Oggi è una meta assai popolare tra gli abitanti ed i turisti che vengono qui per godersi il panorama e rilassarsi lontano dal traffico cittadino. Nelle sue immediate vicinanze vi sono pure una caffetteria ed un campo da golf.
Oltrepassato il Girdle Ness Lighthouse, proseguo sul marciapiede lungo la strada che scende verso il South Harbour per poi risalire superando definitivamente l’area industriale.

A questo punto inizia il sentiero costiero che, almeno per il primo tratto, corre parallelo alla linea ferroviaria.
Da qui in avanti è un susseguirsi ininterrotto di falesie e scorci da cartolina mentre il vento incessante ed il volo “ravvicinato” dei numerosi uccelli marini sono la colonna sonora della passeggiata.

Lungo il tragitto si possono prendere alcune deviazioni o, volendo, camminare sulla via più interna ed adiacente la strada.
Quando all’orizzonte si stagliano le prime casette significa che sono giunto alle porte di Cove Bay, località oggi compresa nel comune di Aberdeen che vanta un importante passato marittimo ed industriale, legato in special modo all’estrazione del granito dalle cave circostanti.

È possibile raggiungere il porticciolo oppure “tagliare” verso la zona residenziale dove si trovano diverse fermate dell’autobus in direzione del centro città. Visto il cielo sempre più minaccioso – difatti avrebbe cominciato a piovere forte di lì a poco – ho deciso di rientrare prima.
Segnalo che Cove Bay è collegata ad Aberdeen dalla compagnia First. Avendo l’abbonamento con Stagecoach, ho dovuto raggiungere la strada principale – Souter Head Road – per prendere la linea X9. Sul sito/app della compagnia trovate maggiori dettagli a riguardo.

3) Da Cruden Bay a Bullers of Buchan
L’ultima gita che ho fatto è lungo la costa settentrionale dell’Aberdeenshire, a poco meno di un’ora di autobus da Aberdeen.
Sia Cruden Bay che Bullers of Buchan sono servite dalla linea X63, nel mio caso ne ho approfittato per risparmiare tempo in modo da aggiungere una tappa ulteriore alla gita (ne parlo più avanti).
Scendo alla fermata “Main Street” e, seguendo la traccia su Komoot, raggiungo il parcheggio da dove parte il sentiero che si immette nella boscaglia.
Superato questo tratto, il tracciato sterrato segue la costa sino a condurmi dinnanzi allo Slains Castle, conosciuto da tutti per essere il “castello di Dracula” e da non confondere con una fortezza dallo stesso nome (Old Slains Castle) eretta nel sec. XV poche miglia a sud di qui.

Sebbene fosse stato eretto alla fine del ‘500, l’edificio davanti a me risale alla prima metà dell’800. Fu a lungo di proprietà della famiglia Hay, i cui membri ebbero ruoli di prim’ordine in alcuni degli episodi chiave della storia scozzese.
Mi riferisco ad esempio a Gilbert Hay of Errol, che combatté a fianco di Robert The Bruce nella battaglia di Bannockburn nel 1314 (decisiva per la conquista dell’indipendenza della Scozia); William Boyd invece partecipò alla ribellione giacobita del 1745 schierandosi a fianco di Bonnie Prince Charlie nella conclusiva – e nefasta – battaglia di Culloden.
Il castello deve la sua fama al fatto che venne visitato da diversi scrittori, tra cui Walter Scott, Robert Burns e Bram Stoker. Quest’ultimo vi capitò nel 1893 e se ne innamorò, tornandoci dunque anche negli anni a venire. Quando, nel 1895, iniziò a scrivere il suo romanzo più celebre, prese spunto da questa fortezza per creare il castello di Dracula.
I proprietari abbandonarono la tenuta agli inizi del ‘900 ed iniziò così il suo lento ma inesorabile declino. Oggi la struttura è liberamente accessibile ma a proprio rischio e pericolo dato che non è controllata e quindi i rischi di crollo sono concreti.
Il castello, affascinante già di per sé, si erge sull’ultimo lembo di terra a picco sul Mare del nord, regalando un colpo d’occhio da incorniciare.

Inoltre, è il punto di partenza del sentiero costiero verso Bullers of Buchan, assai simile dal punto di vista paesaggistico all’itinerario da Stonehaven a Dunnottar.
Dalla strada sterrata prendo una deviazione (non molto visibile) sulla destra che immette nella via appena tracciata che si estende lungo la scogliera. Successivamente il percorso diverrà ben più evidente e lo resterà fino alla fine.

Superando spiaggette isolate e falesie, tra le formazioni rocciose più sorprendenti spicca senza dubbio l’arco rialzato rispetto alla superficie del mare, dimora di tantissimi uccelli.
La stessa figura si ripropone, se possibile in maniera ancora più imponente, quando si raggiunge Bullers of Buchan.

Sulla cima del dirupo si è sviluppato un piccolo insediamento di pescatori la cui origine è legata alla presenza di un’insenatura che permetteva un approdo sicuro per le loro imbarcazioni.
Da qui si può tornare a Cruden Bay seguendo lo stesso percorso oppure, per far prima, prendere l’autobus per Aberdeen – sempre la linea X63 – che ferma nei pressi del parcheggio. In mancanza della pensilina, è stato sufficiente fare il cenno dello stop non appena il mezzo di trasporto si è avvicinato.

La spiaggia delle foche a Newburg
Infine, prima di rientrare in città, su suggerimento di amici che vivono da queste parti ho fatto una tappa a Newburg.
La località è famosa per ospitare un’immensa spiaggia sabbiosa da cui è possibile osservare le foche solite radunarsi nella vicina foce del fiume Ythan, compresa nell’area protetta del Forvie National Nature Reserve.
L’avvistamento è praticamente garantito, meglio ancora se si hanno dei binocoli. La distanza non è molta ma l’iPhone ha i suoi limiti…

Per arrivare conviene scendere alla fermata Bridge Gardens (autobus X63), da lì imboccare la strada alla sinistra del Newburg Inn e poi camminare per circa 15 minuti fino al parcheggio. L’accesso alla spiaggia avviene tramite una comoda passerella in legno.
