A distanza di un po’ di tempo sono tornato a trovare i miei amici residenti vicino a Zurigo e così ne abbiamo approfittato per fare assieme un breve tour dei castelli al confine tra Germania e Svizzera.
E così, dopo aver visitato la città elvetica – l’itinerario è disponibile in questo articolo – ed esplorato una parte dei suoi dintorni, ci siamo spinti ancora un po’ più in là, scavallando tra il Canton Argovia ed il Baden-Württemberg.
—> 4 località da vedere vicino a Zurigo <—
I 5 castelli da visitare al confine tra Germania e Svizzera
L’itinerario si snoda in un’area di circa 100 Km, a poco meno di 40 Km da Zurigo. Avere la macchina a disposizione consente la totale libertà negli spostamenti, segnalo comunque che le località sono raggiungibili anche in treno. Per orari e tariffe consultare il sito di SBB.
Le regioni che si attraversano sono l’Argovia, uno dei cantoni più settentrionali della Svizzera, ed il Baden-Württemberg, nel sud-ovest della Germania e terzo Laden per estensione e popolazione.
1. Schloss Wildegg
Il tour comincia dal comune svizzero di Möriken-Wildegg, dominato dall’omonima fortezza che sorge in posizione rialzata e per questo ben visibile già da lontano.
Il Castello di Wildegg (Schloss in tedesco) venne eretto dai Conti di Asburgo nel corso della prima metà del secolo XIII, dopodiché, la famiglia Effinger ne fu la proprietaria dal 1483 fino al 1912. La visita degli interni consente di ammirare mobili, decorazioni, porcellane ed armi delle varie epoche storiche.
Sulla terrazza adiacente all’edificio si estendono l’orto ed il parco di stile barocco ed accolgono oltre 300 piante di antica coltivazione. Una menzione speciale la meritano le varietà nobili di rose.
L’intera tenuta è circondata da vigneti, boschi ed un’azienda agricola, non mancano ovviamente aree giochi per bambini e spazi dove rilassarsi e fare un pic-nic.
2. Schloss Habsburg
La seconda tappa è a meno di 10 Km di distanza ed è un luogo che ha avuto un’importanza cruciale per la storia europea. Qui difatti si originò la dinastia degli Asburgo che, col passare dei secoli, sarebbe divenuta una delle famiglie più potenti del continente.
Il castello risale al secolo XI e servì come residenza di Radbod d’Asburgo. Egli, almeno secondo la leggenda, non avrebbe fatto innalzare alcuna struttura difensiva poiché sosteneva che la lealtà dei sudditi e dei soldati sarebbe stata sufficiente per la sua protezione.
La famiglia perse la fortezza nella prima metà del 1400, seguendo la medesima sorte di tutte le loro proprietà nel Canton Argovia.
Ai visitatori odierni risulta assai difficile comprendere la forma originale del Castello Asburgo, dal momento la sua parte anteriore è andata perduta nel corso dei secoli e ne rimangono soltanto le fondamenta. Quella che ancora si osserva è invece la porzione posteriore, che accoglie un’esposizione permanente dedicata alla storia dell’edificio e di chi vi ha abitato. Oltre a ciò, una serie di installazioni audio (inglese-francese-tedesco) completano la spiegazione.
La visita degli spazi interni è gratuita, anche perché gran parte di essi sono occupati dal ristorante. Se volete fare una pausa, il suggerimento è quello di assaggiare la Feldschlösschen, la birra originaria dell’Argovia.
Per maggiori informazioni su orari di apertura e tariffe dei castelli di Wildegg e Habsburg potete consultare il sito internet dell’Ente del Turismo svizzero.
3. Burg Küssaberg
Si procede ora in direzione nord-est per circa 25 Km e, dopo aver attraversato il fiume Reno, si abbandona la Svizzera per entrare in Germania, nel Laden Baden-Württemberg. La destinazione è la località di Kussaberg, per la precisione il villaggio Bechtersbohl, situato su di un colle a 634 m d’altezza.
Sulla cima sorgono i ruderi del Castello di Küssaberg, considerato uno degli edifici storici più importanti dell’area dell’Alto Reno ed eretto probabilmente tra il 1125 e 1141. Era proprietà dei Conti di Küssenberg, della Diocesi di Costanza e dei Conti di Sulz. La fortezza venne distrutta da un incendio innescato dalla guarnigione locale nel 1634, nel corso della Guerra dei 30 anni, poco prima che l’armata svedese lo raggiungesse per cingerlo d’assedio. In seguito, nel 1664, una frana lo ridusse in condizioni ancora peggiori.
L’accesso è gratuito e, complice anche il meteo, mi è sembrato di trovarmi in uno dei classici castelli scozzesi in rovina. Da ciò che resta delle sue mura si gode di una bella vista panoramica sulla Valle del Reno, del margine meridionale della Foresta Nera e del Canton Argovia.
La vicina Gasthof Küssaburg è stata il nostro rifugio dalla pioggia e ne abbiamo approfittato per degustare due birre tipiche della zona, ovvero la Küssaburger e la Waldhaus.
Ovviamente viene servito pure da mangiare, noi però abbiamo cenato alla Gasthaus zum Küssaberg, a neanche 4 Km di distanza. Come ambiente, atmosfera, menù ed abbondanza delle porzioni ricorda la tipica locanda tirolese. Da provare assolutamente gli spätzle, dei gnocchetti di forma irregolare che si possono mangiare da soli oppure accompagnandoli con la carne. Un’altra birra del posto da provare è la Rothaus… a voi scegliere la preferita tra quelle proposte fino a qui 😉
4. Le “due Laufenburg”
Seguendo il corso del Reno verso ovest, a poco meno di 30 Km da Küssaburg si trova Laufenburg. Un ponte pedonale separa il suo centro storico da quello della città svizzera situata sull’altra sponda e che si chiama… Laufenburg.
Una storia curiosa, cominciata nel 1801, quando Napoleone decise che il Reno avrebbe sancito il confine naturale tra Germania e Svizzera. Da quel momento nacquero quindi le due Laufenburg che, nonostante la divisione amministrativa, mantennero molti aspetti comuni.
Il ponte che le unisce funge anche la frontiera, tuttavia, i controlli vengono effettuati soltanto in casi rari. In questo modo, le popolazioni possono radunarsi senza problemi per festeggiare assieme eventi come ad esempio il Carnevale. Nella parte svizzera si conservano le rovine del Castello di Laufenburg (sec. XIII), situate su di un colle subito alle spalle del centro storico e ben riconoscibile dalla sponda tedesca grazie alla bandiera elvetica issata sulla torre.
Per il resto, il suggerimento è quello di “vagare senza meta” perdendosi tra i colori e la suggestiva atmosfera medievale delle viuzze e seguendo i percorsi lungo le rive del Reno per immortalare gli scorci più belli delle due “città sorelle”. Magari ricordate di “silenziare” il cellulare per evitare di impazzire a furia di sentire le notifiche che avvisano dell’ingresso in Germania o Svizzera 😀
5. Bad Säckingen
La tappa conclusiva di questo itinerario è Bad Säckingen, nota località termale tedesca posta a 12 Km da Laufenburg.
Il suo centro storico è uno tra i più belli della Germania meridionale ed il monumento simbolo è senza dubbio la Cattedrale di San Fridolino, magnifico tempio restaurato in stile barocco tra i secoli XVII-XVIII e che ricorda l’importanza storica dell’abbazia precedente, la cui fondazione coincide probabilmente con la nascita della città stessa.
Il ponte coperto in legno che collega Bad Säckingen con la Svizzera vanta oltre 400 anni di storia ed è il più lungo in Europa nel suo genere (203,7 m). Anche in questo caso la frontiera si trova all’incirca a metà strada ma è evidenziata solamente da una linea gialla tracciata a terra.
Nei pressi della costruzione si estende lo splendido parco cittadino con eleganti giardini, bar ed area per concerti. Al centro sorge il Castello Schönau, edificato intorno al 1600 ed acquistato dal Comune nel 1928. Oggi accoglie il Museo della Tromba, un’esposizione unica nel suo genere grazie alla collezione di un centinaio di strumenti musicali provenienti da differenti epoche storiche. Un altro museo da non perdere e che spicca sicuramente per la sua originalità è il Müllmuseum, dedicato all’immondizia con esposti gli oggetti recuperati nella discarica locale e che raccontano un pezzo di storia e vita quotidiana di Bad Säckingen.