Itinerari e consigli per viaggi lenti

Luoghi da non perdere a Bordighera: il "Belvedere del Carillon"

Bordighera (Liguria di ponente), cosa fare e vedere in un giorno nella città “Regina delle Palme”

Situata in provincia di Imperia, nell’estremità occidentale della riviera ligure di ponente ed a pochi chilometri dalla Francia, Bordighera è una città a misura d’uomo e dalle diverse sfaccettature e proprio per questo riesce a far innamorare di sé ogni visitatore.

Se è vero che non ci sono monumenti simbolo come in altre località italiane, di questo comune ligure sorprende il nucleo medievale ben conservato ed un’atmosfera signorile che non ha eguali in Liguria.

Un altro elemento a favore di Bordighera è il clima, diretta conseguenza di una posizione geografica privilegiata. Difatti, ubicata ai piedi delle Alpi Marittime in corrispondenza del punto più meridionale della Liguria (capo Sant’Ampelio), può godere di inverni miti ed estati vivibili grazie alla brezza marina.

 

 

 

Cenni storici su Bordighera

Le prime notizie dell’abitato risalgono al sec. V a. C. con la presenza dei Liguri. Essi, dediti all’agricoltura ed alla pastorizia, erano soliti costruire dei villaggi fortificati sulle alture, in ubicazioni strategiche per il controllo della costa.

In epoca romana, per la precisione nel 13 a. C., la Via Julia Augusta transitava qui e collegava la Liguria alla Gallia lungo il tracciato dell’attuale Via Aurelia. Certi tratti sono ancora percorribili a piedi, come quello tra Alassio ed Albenga (assolutamente consigliato!).

—> Passeggiata romana tra Alassio e Albenga <—

Nel sec. V, l’eremita Ampelio attraccò sulla costa dopo una lunga traversata dall’Egitto. Secondo la tradizione cristiana, egli portò con sé dei noccioli di dattero che piantò poi nell’area circostante alla grotta dove viveva. Questo spiegherebbe il soprannome di Bordighera come la “Regina delle palme”.

I secoli seguenti furono contraddistinti dagli scontri con la Repubblica di Genova che portarono, tra le altre cose, al trasferimento delle reliquie del patrono Ampelio nell’odierno capoluogo ligure.

Nel settembre 1470 alcune famiglie locali decisero la fondazione di un borgo fortificato sulle rovine del centro abitato abbandonato in precedenza.

Successivamente, la cittadina passerà sotto il dominio di Napoleone fino al Congresso di Vienna del 1814, dopo il quale verrà annessa al Regno d’Italia.

Ma proprio l’Ottocento è il “secolo d’oro” di Bordighera. Il merito è soprattutto del romanzoIl dottor Antonio” di Giovanni Ruffini, scritto nel 1855 in lingua inglese ed incentrato sulle vicende storiche dell’Italia risorgimentale. La trama e soprattutto la descrizione della grande bellezza di questo angolo di Liguria attireranno l’attenzione di artisti, scrittori e dell’alta aristocrazia europea che inizieranno così a frequentare Bordighera lasciandole un’impronta indelebile e visibile ancora oggi.

 

 

 

Cosa fare e vedere a Bordighera in un giorno

La città vanta un ricco patrimonio storico-architettonico, accompagnato dal fascino degli scorci paesaggistici e dei colori del territorio attorno. Per questo motivo Bordighera è la meta ideale per un weekend. Tuttavia, se avete soltanto una giornata a disposizione, il mio itinerario fa al caso vostro.

Per comodità, ho pensato di suddividerlo in 3 zone:

  • il lungomare;
  • la Bordighera Alta;
  • i giardini e le ville storiche.

 

A queste aggiungete inoltre la possibilità di percorrere l’antica mulattiera che collegava la città a Sasso e Seborga. In alternativa potete prendere l’autobus che parte dal centro (orari sul sito di Riviera Trasporti).

 

 

 

Il lungomare di Bordighera

La stazione ferroviaria di Bordighera sorge affacciata sul litorale e perciò ne approfitto per iniziare da qui il mio giro. Il sottopasso consente di raggiungere dai binari direttamente il “lungomare Argentina”.

Il suo nome, che ben poco ha di ligure, lo si deve al fatto che la sua inaugurazione avvenne alla presenza di Evita Perón durante il suo soggiorno in città nel luglio 1947. Con un’estensione di circa 2 Km, si tratta della passeggiata a mare pedonale più lunga della riviera. Su di essa si affacciano il Chiosco della Musica, sede di concerti, bar e ristoranti degli stabilimenti balneari.

Lungomare Argentina a Bordighera: il Chiosco della Musica
Chiosco della Musica – Lungomare Argentina di Bordighera (IM)

La spiaggia di Bordighera è di ciottoli e, grazie all’acqua limpida, da svariati anni è premiata con la Bandiera Blu.

Dalle panchine rivolte verso il mare si gode una vista panoramica della costa ligure, in particolare di Ventimiglia e della frazione Mortola Inferiore, e della riviera francese, con Mentone ed il Principato di Monaco. D’altronde, Bordighera dista meno di 15 Km dal confine.

Cosa vedere a Bordighera in un giorno: "Lungomare Argentina" di Evita Perón
Lungomare Argentina – Bordighera, Liguria di ponente

 

 

Capo e Chiesa di Sant’Ampelio, il giardino Pallanca

Camminando in direzione opposta, verso Sanremo, si giunge al Capo di Sant’Ampelio, il punto più meridionale della Liguria. Sugli scogli sorge la Chiesetta dedicata al santo patrono del comune ligure, eretta nel secolo XI sull’area dove visse proprio l’eremita.

Questo promontorio è uno dei luoghi più cari ai bordigotti ed offre un ampio panorama, ancora più suggestivo all’ora del tramonto. Vi ero già stato qualche settimana prima, al termine della lunga escursione fatta lungo la pista ciclopedonale da Arma di Taggia a Ospedaletti (ne parlo dettagliatamente in questo articolo).

Luoghi da non perdere a Bordighera: Chiesa di Sant'Ampelio
Capo e Chiesa di Sant’Ampelio a Bordighera – Provincia di Imperia, Liguria

Camminando per 2 Km lungo la Via Aurelia e passato il porticciolo turistico di Bordighera si arriva in circa 20 minuti al Giardino Esotico Pallanca, creato nel 1860 ed oggi sede di una delle collezioni di cactus e piante grasse più vaste al mondo.

Per conoscere gli orari di apertura ed altre informazioni vi rimando al sito internet dedicato.

Sulla via del ritorno, imboccando sulla destra Via Charles Garnier si raggiunge Villa Garnier, costruita dall’architetto stesso nel 1871 in posizione panoramica sul Mar Ligure. L’edificio, suddiviso in tre piani e dominato dalla torre bianca che svetta nel cielo, è immerso in un giardino che venne realizzato invece da Ludwig Winter.

Oggi, il complesso è una casa per ferie gestita dalle suore.

Edifici simbolo della "Belle Époque" di Bordighera: Villa Garnier (casa per ferie)
Villa Garnier, vicino al lungomare di Bordighera – Liguria di ponente

 

 

Spianata del Capo e Marabutto

Appena sopra la Chiesa di Sant’Ampelio, attraversata la strada si giunge davanti alla Statua della Regina Margherita. Alle sue spalle si estende un’area verde ideale per rilassarsi all’ombra di araucarie, palme e pini.

Giardini con statua della Regina Margherita - Bordighera, Liguria
Giardini di Spianata del Capo – Bordighera, Liguria

Qui si trova un altro dei simboli di Bordighera, ossia il Marabutto. Trattasi di una ex-polveriera ristrutturata di recente e che accoglie tre cannoni – chiamati Butafoegu, Tiralogni e Cagastrasse – dell’antica batteria costiera. Oggi, finalmente in tempo di pace, è uno splendido belvedere a picco sul mare.

Dal Marabutto si sale in pochi passi alla Spianata del Capo, un ampio piazzale usato in gran parte come parcheggio ed accesso principale al borgo medievale di Bordighera Alta.

Attrazioni di Bordighera: il belvedere Marabutto
Punto panoramico del Marabutto – Bordighera, Liguria

 

 

 

La Bordighera Alta

Poche case ammucchiate sopra un’altura che formano un labirinto di vicoli in salita e discesa, dove spira l’uggia della fortezza antica eretta in difesa dei Saraceni.”

– Edmondo de Amicis

Il centro storico di Bordighera è la mia seconda tappa di giornata. Esso ha mantenuta intatta la struttura fortificata con forma pentagonale irregolare e mura del tardo Medioevo, poi rinforzate durante il ‘500.

Ieri come oggi, vi sono 3 porte per entrare nel borgo antico:

  • porta del Capo o di Sant’Ampelio (la centrale), è la più recente e risale al secolo XVII;
  • porta Sottana (quella occidentale), eretta nel 1470 ma rifatta in seguito con l’aggiunta dello scudo genovese;
  • porta Soprana o della Maddalena (a oriente), aperta nel 1780.
Itinerario alla scoperta di Bordighera Alta: Piazza del Popolo
Piazza del Popolo da Porta Soprana – Bordighera Alta, Liguria di ponente

Bordighera Alta è un gioiello architettonico sapientemente preservato dove perdersi tra i vicoli, caruggi e piazzette che lo compongono. Non mancano ovviamente bar e ristoranti tipici per un aperitivo o per assaggiare la gastronomia locale.

Tra i luoghi da non perdere segnalo la Piazza del Popolo con la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena (dove sono conservate le reliquie di Sant’Ampelio), la vicina Piazza Viale e la Piazzetta del Piano.

Il suggerimento che posso darvi è di tenere a portata di mano la macchina fotografica oppure il cellulare perché gli angoli carini da immortalare sono davvero tanti!

Angoli affascinanti di Bordighera Alta: Piazza Viale (Liguria)
Piazza Viale – Bordighera Alta
Cosa vedere a Bordighera Alta (IM): Piazzetta del Piano
Piazzetta del Piano – Bordighera Alta, Liguria
Tour del centro storico di Bordighera Alta - Riviera ligure di ponente
Centro storico di Bordighera Alta – Provincia di Imperia, Liguria
Borghi più belli della Liguria e d'Italia: Bordighera Alta
Caruggio di Bordighera Alta – Liguria di ponente

 

 

Il Sentiero del Beodo ed il Belvedere del Carillon

Ecco una delle passeggiate più entusiasmanti di Bordighera, che ogni artista non può dimenticare. Una successione ininterrotta di tanti angoli nei quali si armonizzano forma ed eleganza.

– Charles Garnier

Da Bordighera Alta, per l’esattezza da Via della Madonnetta, alle spalle della Chiesa parrocchiale, parte questa passeggiata che segue il tracciato dell’antico canale dell’acquedotto (il béodo) che portava l’acqua in città. La cisterna per la scorta è scavata al centro della Piazza Viale ma oggi non è più visibile.

Chi vuole percorrere il sentiero per intero raggiungerà la piccola frazione di Sasso, da dove può proseguire per Seborga. Da queste due località si può rientrare a Bordighera in autobus.

Nel mio caso, la destinazione è lo splendido Belvedere del Carillon, uno spiazzo fornito di panchine dal quale ammirare tutta la città e la costa fino alla Francia. Per arrivarvi, si segue il Sentiero del Beodo sino a sbucare in Via dei Colli, da dove si prosegue sulla sinistra fino al punto panoramico. Fate attenzione perché un tratto è sprovvisto di marciapiede, fortunatamente l’area non è molto trafficata.

Luoghi da non perdere a Bordighera: il "Belvedere del Carillon"
Belvedere del Carillon – Bordighera (Liguria)

 

 

 

I giardini e le ville storiche di Bordighera

Tra il lungomare ed il borgo medievale si trova quella zona che racchiude il patrimonio architettonico simbolo degli anni d’oro della Belle Époque di Bordighera.

In quel periodo, infatti, la nobiltà inglese e russa veniva in riviera per sfuggire ai rigidi inverni dei loro paesi. E così, affidarono ai migliori architetti dell’epoca la realizzazione delle loro eleganti dimore. La maggior parte di esse sorge lungo la Via Romana, che prende il nome dalla strada che ai tempi dei Romani univa la Liguria con la Gallia.

L’itinerario comincia dal Municipio di Bordighera, situato nei pressi della Spianata del Capo. Fu progettato dal francese Charles Garnier nel 1886 e servì in un primo tempo come istituto scolastico. Al suo interno sono conservati una serie di dipinti di artisti italiani e stranieri dei sec. XIX-XX.

Al di sotto dell’edificio è installata la fontana settecentesca, dominata al centro dalla statua di Magiargè. Secondo la leggenda, era una schiava amata dal pirata Boabil che purtroppo si ammalò durante l’assedio dei saraceni a Bordighera. Boabil affidò la ragazza alle cure degli abitanti che tentarono in ogni modo di salvarle la vita, purtroppo senza riuscirvi.

Municipio di Bordighera e fontana con la statua di Magiargè - Liguria di ponente
Fontana e statua di Magiargè con il Municipio di Bordighera sullo sfondo

Proseguendo sulla Via Romana si superano sulla sinistra i giardini Monet. Come tanti altri artisti, il pittore rimase colpito dai colori e dai paesaggi di Bordighera ed in vari dipinti si possono riconoscere degli edifici della città ligure, come ad esempio Villa Garnier. Un altro luogo a lui particolarmente caro fu il Giardino Moreno, considerato all’epoca tra i più belli d’Europa, ma purtroppo oggi non più esistente, fatta eccezione per una piccola porzione superstite che corrisponde proprio ai giardini Monet.

Poche centinaia di metri dopo, sui lati opposti della strada si affacciano altri due importanti palazzi. Sulla destra si staglia la Villa Regina Margherita, costruita tra il 1914-1916 come residenza invernale per la prima Regina d’Italia. Restaurata di recente, attualmente è sede della Fondazione Terruzzi e vi è allestita una pinacoteca con esposta la collezione d’arte della famiglia. In particolare, si possono osservare tele del ’600 e ‘700 di provenienza italiana, olandese e fiamminga.

Sulla sinistra invece si può visitare il Museo-Biblioteca Clarence Bicknell, dove sono raccolti i risultati degli studi condotti dal botanico, matematico ed archeologo inglese che visse a Bordighera alla fine del secolo XIX. A due passi da questo polo culturale sorge l’Istituto Internazionale di Studi Liguri.

Un altro edificio degno di nota e situato appena oltre Villa Regina Margherita è senza dubbio Villa Etelinda. Venne costruita nel 1873 per volontà del banchiere tedesco Raphaël Bischoffsheim, il quale poi la vendette nel 1896 a Claude Bowes-Lyon (XIV conte di Strathmore e Kinghorne). Infine, venne acquistata nel 1914 dalla Regina Margherita di Savoia.

Patrimonio architettonico di Bordighera: Villa Etelinda
Villa Etelinda – Bordighera (IM)

La villa venne progettata da Charles Garnier, mentre dei giardini circostanti se ne occupò Ludwig Winter. Oggi è visitabile in rare occasioni oppure previo appuntamento.

Dopodiché, si abbandona la Via Romana girando a sinistra in Via Vittorio Veneto. Raggiunti e superati sulla destra i giardini Lowe, donati alla città dal filantropo inglese nel 1902 (chiusi per manutenzione al momento della mia visita), sulla destra si scorge Casa Coraggio.

Ubicata al numero civico 34, è uno degli immobili storici di Bordighera e deve la sua fama a due suoi ospiti illustri. Tra il 1879 ed il 1902 vi abitò lo scrittore scozzese George MacDonald, il quale vi fondò un centro letterario chiamato appunto “Casa Coraggio”. Poi, in una camera dell’allora Hotel Regina, l’11 marzo 1908 vi morì Edmondo de Amicis.

Due targhe poste sull’ingresso dell’edificio ricordano entrambi gli avvenimenti.

Edificio "Casa del Coraggio" in Via Vittorio Veneto - Bordighera (IM)
“Casa del Coraggio” a Bordighera – Riviera ligure di ponente

La tappa conclusiva è dinnanzi al Palazzo del Parco, un teatro con l’aggiunta di diversi spazi espositivi e sede storica del Salone Internazionale dell’Umorismo. Inoltre, negli anni ’50 del secolo scorso vi furono allestite quattro importanti rassegne di pittura americana. Nel 1953 vi partecipò anche la celebre collezionista Peppy Guggenheim che, per l’occasione, prestò una serie di capolavori di artisti del calibro di Pollock, Man Ray e Gorky.

Bordighera, città "Regina delle palme": Giardino del Palazzo del parco
Palazzo del Parco – Centro di Bordighera, Liguria

Vicino al giardino si trova l’Ufficio del Turismo di Bordighera e la fermata degli autobus da/per Sasso e Seborga.

 

Per conoscere altre località ed itinerari escursionistici nella riviera ligure di ponente vi rimando a questa sezione del blog.

 

 

 

Dove dormire a Bordighera



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