La pista ciclopedonale della Riviera dei Fiori in Liguria è un ottimo esempio di riqualificazione ambientale in chiave turistica di un percorso che attraversa piccoli borghi di mare. Difatti, i quasi 30 Km del tracciato collegano Ospedaletti a Imperia Borgo Prino snodandosi lungo il tratto della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia dismesso nel 2001.
Data la lunghezza complessiva, farla a piedi in giornata è assai complicato specie se, come nel mio caso, bisogna fare affidamento ai mezzi di trasporto pubblico ed in particolare al treno. Per tale motivo l’ho percorsa per intero in due volte, partendo in entrambe le occasioni da Arma di Taggia.
—> Pista ciclabile del Ponente: da Arma di Taggia a Imperia (Borgo Prino) <—
I consigli e le informazioni pratiche sono le medesime per le due tratte. Il tracciato è pianeggiante, su fondo asfaltato, perciò privo di particolari difficoltà. Escludendo le gallerie e pochissime altre aree, si procede esposti al sole e perciò suggerisco di evitare le ore più calde durante la stagione estiva.
Le corsie dedicate a ciclisti e pedoni sono sempre ben indicate. Sia in città che nelle sue vicinanze vi sono punti di ristoro e noleggio bici. Non mancano poi piazzole di sosta, disseminate lungo la pista.
Accesso da Taggia e prima tratta: Arma-Bussana
Nella nuova stazione di Taggia-Arma fermano i treni regionali ed alcuni intercity diretti a Ventimiglia e Milano. Per consultare orari e prezzi vi rimando a questo sito internet.
Inaugurata nel 2001, la stazione è stata realizzata nell’entroterra, ad un paio di Km dal litorale. Tale distanza si copre a piedi in circa 20 minuti.
Uscendo dall’edificio, si gira a destra lungo Via Stazione Nuova fino alla rotonda che sorge all’altezza del Municipio di Taggia. Si imbocca Via S. Francesco (prima uscita a sinistra) e la si segue in direzione del mare. Passata la rotonda con al centro il monumento dedicato alle Olive Taggiasche, si prosegue fino ad un’altra rotatoria, situata in corrispondenza dell’antica stazione ferroviaria. È qui che si incrocia la pista ciclopedonale: a destra (guardando verso il mare) si procede verso Ospedaletti, a sinistra verso Riva Ligure e San Lorenzo.
Prima di mettersi in marcia – o pedalare – vale la pena fare due passi sul lungomare di Arma di Taggia.
Camminando in direzione di Sanremo si giunge alla base della Torre dell’Arma, una struttura difensiva eretta nel 1563 dalla Repubblica di Genova sulle fondamenta di un castello di epoca romana. Il manufatto si erge su di promontorio caratterizzato da una serie di cavità scavate dal mare ed è proprio all’interno di una di queste che è stata ricavata la “Grotta dell’Annunziata”.
Le due finestre sempre aperte consentono di dare un’occhiata dentro e di notare la peculiare struttura. I primi documenti relativi all’esistenza del Santuario dell’Annunziata (questo il nome ufficiale) risalgono al Medioevo e, secondo la tradizione, venne costruito nel luogo in cui la Madonna apparve ad una pastorella muta consegnandole un quadro con la sua immagine.
Rientrati sulla pista ciclopedonale, volgendo lo sguardo all’orizzonte si scorge immediatamente il Santuario del Sacro Cuore di Gesù, voluto dagli abitanti di Bussana Nuova e consacrato nel 1901 in seguito al terribile terremoto del 1887 che distrusse il centro abitato originario, costruito 3 Km più a monte.
Oggi, parte di Bussana Vecchia è stata recuperata grazie all’intervento di alcuni artisti e liberi pensatori che, a partire dalla fine degli anni’50 del secolo scorso, vi si stabiliscono aprendo gallerie ed atelier.
Il borgo antico è raggiungibile a piedi, percorrendo la mulattiera storica che sale da Bussana Nuova fino ai 200 m di quota dell’abitato. Ne parlo dettagliatamente in questo articolo.
Percorso panoramico di Sanremo
Trascorsi circa 8 Km da Arma di Taggia si giunge alle porte di una delle località più celebri della riviera ligure di ponente. La via ciclabile attraversa l’intero comune di Sanremo ed è pertanto un punto di partenza perfetto per visitare la città.
—> Cosa fare e vedere a Sanremo in un giorno < —
Essendovi già stato – ne parlo nell’articolo indicato appena qui sopra – accenno soltanto i luoghi di maggior interesse costeggiati dal percorso: il “Porto Sole”, i giardini di Villa Nobel, il porto antico, il Forte di Santa Tecla e la “Passeggiata dell’Imperatrice”.
La Galleria della “Classicissima” ed arrivo a Ospedaletti
Lasciate alle spalle le alte palme del centro di Sanremo si entra nella galleria di Capo Nero, lunga 1,7 Km ed inaugurata nel 2014. Durante il tragitto si possono leggere una serie di tweet stampati su asfalto e dei pannelli piantati sulla volta dedicati alla corsa Milano-Sanremo.
Si scoprono così curiosità, statistiche ed episodi entrati nella leggenda della “Classicissima”, uno degli eventi ciclistici più importanti al mondo.
La Pista Ciclabile del Ponente si conclude a Ospedaletti, località balneare incastonata in un anfiteatro naturale compreso tra Capo Nero e Capo Sant’Ampelio. I numerosi locali presenti sulla passeggiata lungomare sono un richiamo irresistibile per i ciclisti e camminatori in transito, così come ovviamente la spiaggia.
Tra i luoghi di interesse spiccano invece la Chiesa di San Giovanni Battista, che all’interno conserva la tela di Tommaso Rossi – “Madonna di Foligno” – e copia di un’opera omonima di Raffaele Sanzio, ed il Santuario della Madonna delle Porrine, posto in una splendida posizione panoramica sulle alture di Ospedaletti.
Da Ospedaletti a Bordighera
La mia escursione non è ancora conclusa, dal momento che devo prendere il treno. Ospedaletti si trova più o meno a metà strada tra le stazioni di Sanremo e Bordighera e, non volendo rifare lo stesso percorso, opto per raggiungere la seconda opzione.
L’alternativa è prendere l’autobus per Sanremo. Per gli orari consultate il sito di Riviera Trasporti.
Tra Ospedaletti e Bordighera vi sono 6 Km di distanza e, se volete farla a piedi, tutta la Via Aurelia è costeggiata dal marciapiede. Certo, non è come camminare sulla ciclopedonale, fortunatamente però gli scorci panoramici sul litorale ligure non mancano.
Peccato solo per lo squallido porticciolo turistico di Ospedaletti ancora incredibilmente incompiuto…
Capo Sant’Ampelio ed il lungomare Argentina di Bordighera
Costeggiato sulla destra il Giardino Esotico Pallanca e superata la galleria imboccando la strada sulla sinistra che passa sotto al Grand Hotel del Mare, sono finalmente giunto a Bordighera.
Complici il poco tempo a disposizione e, soprattutto, la fatica accumulata nell’arco della giornata, me la prendo con comodo e riposo sugli scogli situati appena a lato della suggestiva Chiesa di Sant’Ampelio, il cui nucleo originale in stile romanico risale al secolo XI.
Secondo la tradizione, l’edificio sorge nell’area dove approdò nel 411 un eremita religioso di nome Ampelio proveniente dall’Egitto. Una seconda leggenda narra che il santo – divenuto poi patrono di Bordighera – portò con sé dei semi di palma da datteri piantandoli poi in città. Da qui la fama della località ligure di “Regina delle palme”.
—> Cosa vedere a Bordighera in un giorno <—
Per raggiungere la stazione ferroviaria percorro per intero la passeggiata a mare Argentina, la più lunga della riviera (2 Km circa). Il rettilineo è costeggiato dalla spiaggia da una parte e da giardini con palme, piante grasse e fiori dall’altra. Oltre ai numerosi bar e ristoranti presenti in loco, spicca il Chiosco della Musica, sede di concerti musicali.
Il lungomare fu inaugurato da Evita Perón (da qui forse l’origine del nome) in occasione del suo soggiorno a Bordighera nel luglio del 1947.
Tutti gli orari dei treni da/per Bordighera sono consultabili in questa pagina.