Nell’aprile 2017, durante il soggiorno a Glasgow in occasione di una fiera dedicata al turismo, ho ritagliato una giornata per la visita di New Lanark. Ne avevo sentito parlare parecchio e quindi ero particolarmente curioso anche perché è uno dei 6 siti storici scozzesi inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
Una giornata mi è bastata per vederne le attrazioni principali, fare una bella passeggiata nella natura nelle vicine Falls of Clyde e soprattutto per comprendere l’importante eredità storica-culturale lasciata da questo luogo.
New Lanark e Robert Owen: brevi cenni storici
Nel 1785 David Dale fonda sulle sponde del fiume Clyde la città industriale di New Lanark, dove sorgono le fabbriche per la filatura del cotone alimentate con l’acqua del fiume.
È però sotto la gestione di Robert Owen – dal 1800 al 1825 – che l’insediamento scozzese sale alla ribalta come “modello della perfetta città industriale”, in cui il benessere degli individui-lavoratori è correlato alla maggior produttività:
“l’uomo è un prodotto dell’ambiente e mutando l’ambiente si può mutare anche l’uomo”
Infatti, ispirandosi ad una corrente di pensiero legata al socialismo utopistico egli introduce servizi e riforme inaudite per l’epoca, ha idee rivoluzionarie che cambieranno il mondo industriale nei decenni a venire:
- ai bambini è vietato lavorare e per loro viene creata una scuola in cui vengono insegnate materie quali musica, arte, natura, storia e geografia, inoltre al posto delle punizioni si danno consigli e parole d’incoraggiamento;
- orari di lavoro ridotti per i lavoratori che così possono frequentare le scuole serali;
- gli abitanti del villaggio (circa 2500 nell’epoca di massimo splendore) godono di assistenza medica gratuita ed una banca di risparmio;
- le persone vivono in alloggi finalmente dignitosi;
- vi è un negozio con prodotti alimentari e casalinghi di buona qualità ma a prezzi convenienti.
Dopo il 1825, Owen tenterà di esportare il modello “New Lanark” in America fondando New Harmony. Purtroppo, questa volta non avrà successo e sarà costretto a chiuderla pochi anni dopo.
Per quanto riguarda la città scozzese, la produzione cessò nel 1968 e seguirono poi anni di abbandono. Per evitare un degrado ulteriore venne fondata la New Lanark Trust, un’associazione che ancora oggi gestisce il sito. Come premio del grande lavoro svolto per risistemare l’agglomerato urbano, rimasto però fedele al modello originale, nel 2001 l’Unesco la inserì tra i Patrimoni dell’Umanità.
Cosa vedere a New Lanark in un giorno
Seguo il rumore del fiume Clyde che scorre impetuoso ed improvvisamente mi ritrovo davanti ad una serie di palazzi fatti in pietra arenaria e tutti apparentemente uguali. C’è silenzio e pochissima gente in giro e così posso immergermi nell’atmosfera ottocentesta e provare ad immaginare la vita di quel periodo. In realtà non sarà troppo difficile farlo poiché in molti luoghi, sebbene ristrutturati, si trovano oggetti, costumi e mobilio dell’epoca.
Il New Lanark Visitor Centre
I cartelli mi conducono all’edificio centrale che ospita la biglietteria ed alcune delle attrazioni principali. Arrivo giusto in tempo per prendere parte al tour (gratuito, in inglese) che parte alle 11 in punto. Il giro dura circa 50 minuti e dà un’infarinatura generale di quello che New Lanark era ed è oggi. Il mio consiglio è quello di tornare e soffermarsi con calma nei vari luoghi della visita.
Di seguito vi illustro l’itinerario che ho seguito io, ovviamente non è l’unico possibile poiché, dopo aver acquistato il biglietto, si ha l’accesso libero a tutto il sito.
Per prima cosa ho vagato un po’ per le strade attorno attorno all’edificio centrale, ammirando da fuori il New Lanark Mill Hotel (poco distante vi è pure un ostello). Tra le altre cose, mi soffermo sui pannelli che riportano alcune citazioni di Owen che, seppure riguardino la società del XIX° secolo, rimangono più che mai attuali. In altri invece si informa del costante lavoro che viene fatto qui per la tutela dell’ambiente: infatti, New Lanark da sempre ha utilizzato l’energia proveniente dall’acqua del fiume, dapprima per la produzione industriale ed oggi anche per l’illuminazione ed il riscaldamento di gran parte degli edifici dell’area.
Annie McLeod Experience Ride
È l’attrazione di maggior richiamo e così non potevo non iniziare da qui. Vi si accede dalla biglietteria, passando attraverso alcune sale che spiegano la nascita dello stabilimento industriale e l’uso dell’acqua come energia per il suo mantenimento.
Seduti su delle “capsule”, si viaggia indietro nel tempo guidati dalla voce di Annie, che racconta la sua storia e, transitando da un ambiente all’altro, ci illustra com’era nel 1820 la giornata tipo suddivisa tra scuola e lavoro.
Mi è piaciuta molto, sicuramente uno dei momenti più belli della giornata, un’esperienza da vivere tutto d’un fiato – tra giochi di luce, musiche, animazioni virtuali – approfittando anche del fatto che è difficile fare delle foto “decenti” poiché c’è poca luce. Qui sotto potete vederne un piccolo assaggio 😉
Le macchine per la filatura
Dopo essere tornati nel presente, la sala successiva permette di vedere alcune delle macchine necessarie per la produzione tessile. Si tratta di macchinari ancora perfettamente funzionanti perché New Lanark è una realtà industriale più che mai attiva. L’unica differenza è che, mentre nell’800 si lavorava il cotone, ora si è passati alla lana. La stessa è acquistabile sul posto, presso lo Mill Shop.
Direi che questa è un’esperienza nell’esperienza, non capita tutti i giorni infatti di poter comprare della lana prodotta praticamente a Km 0 e lavorata con macchine così storiche!
Il Roof Garden
L’ascensore porta al 7° piano, qui si trova il roof Garden, tappa imperdibile della visita. Dopo aver trascorso tanto tempo al chiuso mi ci voleva proprio una bella boccata d’aria e come me lo sembrano pensare i bambini che si liberano dalla morsa dei genitori per correre da una parte all’altra. Il luogo è stupendo, con oltre 70 piante ed arbusti, diverse sculture di animali, una fontana al centro e soprattutto una vista a 360° di New Lanark e dintorni. Da qui si vede pure l’inizio del sentiero per le Falls of Clyde (ve ne parlo più avanti).
Se avete con voi il pranzo al sacco, questo è il momento giusto per fare una pausa 🙂
La casa di Robert Owen
Tornati al piano terra, l’itinerario prosegue visitando la casa di Robert Owen, situata nei pressi dell’edificio centrale. È l’unica della zona ad avere più di una camera e tutt’oggi si possono ammirare la scrivania personale, la piccola biblioteca con libri dell’epoca e gli arredi originali del salotto. A quel periodo risale pure la scalinata che conduce alla dispensa ed a una sala espositiva dedicata all’esperimento americano di New Harmony.
Adiacente alla casa di Owen sorge quella di Dale, il fondatore di New Lanark. Purtroppo non è visitabile ma vale la pena fare una sosta qui per osservare un bel panorama dei palazzi di fronte.
Le case dei lavoratori
Nel caseggiato affacciato sulla strada che conduce all’ingresso del Visitor Centre si possono visitare le Millworkers’ Houses, cioè le ricostruzioni delle case degli abitanti di New Lanark. Ho particolarmente apprezzato il lavoro fatto perché, attraversando un corridoio, si possono osservare molto bene come fossero cambiate e migliorate le abitazioni a distanza di cento anni.
Infatti, nel 1820 si viveva e dormiva in un ambiente unico e quindi caotico. Invece, nel 1930, passata l’età Vittoriana, il livello di comfort è decisamente più elevato al punto che, nel 1933, vengono introdotti i primi servizi igienici.
Oggi, la palazzina è ancora abitata, ovviamente gli appartamenti sono stato ammodernizzati ma comunque la storia di New Lanark può continuare.
Il Village Store
Owen inaugurò il negozio del villaggio nel 1813, creando così una specie di “centro commerciale” contenente un po’ di tutto, dal cibo fino ad oggetti di uso quotidiano, riuscendo ad assicurare prodotti di buona qualità a prezzi economici.
Come per le abitazioni dei lavoratori, anche in questo caso la ricostruzione è stata fatta in maniera egregia. Inoltre, nella sala adiacente, vi è il negozio dove acquistare cibo e souvenir di New Lanark.
L’Historic Classroom
Come detto all’inizio, a Owen stava molto a cuore l’educazione, in particolare per i bambini, ritenendola il primo passo fondamentale per attuare una corretta riforma sociale. Difatti, proprio qui nacque la prima scuola dell’infanzia del mondo. Così, tra le attrazioni da visitare, ecco la Historic Classroom, che ci mostra una tipica classe scolastica con strumenti e libri dell’epoca:
“Per evitare questi mali […] ogni bambino riceverà fin dai suoi primi anni di vita un’educazione generale che lo preparerà ad adempiere agli scopi propri della società. Istruzione ed educazione vanno concepite come intimamente connesse con le occupazioni offerte dalla comunità.“
Per i bambini vi è la possibilità di indossare le divise dell’epoca utilizzate dai loro “colleghi”.
La “Saving New Lanark Exhibition”
Nella sala a fianco della scuola si trova questa mostra che conserva materiale originale di New Lanark e documenta il lavoro portato avanti negli ultimi decenni per rimettere a nuovo la città.
Sempre qui vengono allestite le mostre temporanee che, solitamente, riguardano tematiche ed iniziative promosse a livello nazionale.
Le Falls of Clyde
Terminata la visita dei luoghi principali di New Lanark decido di esplorare i suoi dintorni perché sento il richiamo della natura!
Il sentiero, che inizia dalla zona pic-nic vicino all’edificio che ospita la scuola, da secoli ha attirato visitatori da ogni angolo del paese, tra cui lo stesso Walter Scott, affascinati dalla bellezza di un ambiente caratterizzato da foreste e cascate (nel gaelico scozzese si chiamano linn) che ospita animali come il martin pescatore, la lontra, il cervo ed il tasso.
Il percorso lungo le Falls of Clyde è assolutamente tranquillo e molto piacevole da fare. Ci sono alcuni sali e scendi ma con poco dislivello. Sul lato rivolto verso il fiume e le cascate vi sono sempre ringhiere oppure le staccionate per cui, a parte un minimo di attenzione – specie se siete con bambini piccoli – non vi resta che godervi il panorama mozzafiato e scattare tantissime foto ricordo!
Suggerisco di dedicare a questa escursione 2-3 ore. Per fare il circuito completo ho impiegato un paio d’ore ma ammetto di averlo fatto tenendo un passo piuttosto veloce.
Piccola precisazione: questa zona, seppur confinante con New Lanark, è sotto la gestione di Scottish Wildlife Trust, un Ente nazionale che si occupa della tutela dell’ambiente.
Visitare New Lanark: informazioni pratiche
Potete arrivare a New Lanark sia in auto (40km da Glasgow, 56km da Edimburgo), in autobus e treno.
Io ho optato per quest’ultimo, viaggiando con ScotRail dalla stazione di Glasgow Central a Lanark ed impiegando meno di un’ora. Dalla stazione del paese ho raggiunto l’insediamento industriale a piedi in circa 25-30 minuti, in alternativa ci sono gli autobus locali che partono dalla piazza davanti alla stazione (lì vicino c’è anche l’ufficio del turismo).
Per risparmiare sul biglietto, come per le altre volte in cui viaggio con ScotRail ho prenotato da casa l’off-peak Day return – £7,60 – valido per le corse fuori dagli orari di punta, ossia a partire dalle 9 del mattino.
Per quel che riguarda orari e costo della visita di New Lanark, il Visitor Centre apre dalle 10 alle 17 (aprile-ottobre) e dalle 10 alle 16 (novembre-marzo). Per accedere alle attrazioni di cui ho parlato esiste un pass unico che costa £10,50 (adulto), £8 (bambino dai 3-15 anni), £9,50 (studenti ed anziani), £34 (2 adulti+2 bambini) mentre chi ha meno di 3 anni entra gratis.
Alla reception chiedete del materiale informativo in italiano, non è tantissimo ma vi sarà comunque utile per la vostra visita.