Architettura sfarzosa, monumenti e musei. Come se tutto questo non fosse sufficiente, un’altra protagonista indiscussa a Vienna è la natura. La capitale austriaca è una delle città più verdi al mondo e difatti vi si trovano parchi e giardini disseminati in ogni suo quartiere.
Andare alla scoperta di queste “oasi di pace” può rappresentare un itinerario alternativo – e pure abbastanza insolito – per conoscere Vienna da una prospettiva diversa. E lo è maggior ragione in autunno o primavera, quando queste zone verdi si colorano con le sfumature del foliage oppure quelle delle varie fioriture.
I 9 parchi e giardini da non perdere a Vienna
L’elenco include quelli che ho visitato nel corso dei miei recenti viaggi, raccontati sia qui sul blog che sul mio gruppo Facebook dedicato a Vienna.
Per comodità li ho raccolti anche nella mappa che ho inserito alla fine dell’articolo.
1) Prater
Non potevo non iniziare da quello che è considerato essere uno dei parchi urbani più belli al mondo. Si estende a soli tre chilometri in linea d’aria dal Duomo di Santo Stefano, eppure, qui i rumori ed i ritmi frenetici della città sembrano soltanto un lontano ricordo…
Come ho scritto in questo articolo, il celebre Luna Park si estende soltanto per una minima porzione del Prater. Il resto del territorio è occupato da prati, viali alberati, corsi d’acqua e boschi. Qui gli abitanti si riappropriano della loro città, complice il fatto che sono pochi i turisti che si allontanano dalla Ruota panoramica e le attrazioni circostanti.
Lo Stadtwanderweg 9 è un facile percorso ad anello di 13 Km che attraversa l’intero parco in circa 3-4 ore.
Il modo più semplice per raggiungere il Prater è la metropolitana, scendendo alla fermata Praterstern con le linee U1-U2.
2) Donauinsel
Si tratta di un’isola artificiale realizzata tra il 1972 ed il 1988 per proteggere la città dalle inondazioni del Danubio. Misura 21 Km di lunghezza mentre la larghezza varia tra i 70 e 210 metri.
È attraversata da una rete di percorsi ciclabili e sentieri per tutti. Durante la stagione estiva, la Donauinsel si anima grazie alla riapertura dei diversi locali sparsi sul litorale. Vi sono stabilimenti balneari, un trampolino galleggiante, un parco giochi acquatico oltre ad una spiaggia libera per famiglie con bambini.
Inoltre, ogni ultima settimana di giugno si svolge qui il Donauinselfest, uno dei più grandi festival musicali al mondo.
L’isola del Danubio si trova a pochi chilometri dal centro città, fuori dai classici percorsi turistici e dunque è frequentata quasi esclusivamente dai viennesi. Detto ciò, è comodamente raggiungibile in metropolitana con la linea rossa U1 (fermata Donauinsel).
3) Donaupark
Scendendo invece alla fermata successiva, Kaisermühlen VIC, si può esplorare il quartiere nuovo della capitale austriaca.
Tra i suoi grattacieli vi sorge il VIC, acronimo di Vienna International Center, una delle quattro sedi ufficiali dell’ONU (oltre a New York, Ginevra e Nairobi). Il complesso è visitabile con dei tour guidati dal lunedì al venerdì. Maggiori informazioni sono disponibili in questa pagina.
Nelle sue immediate vicinanze si estende il Parco del Danubio, ideato e realizzato tra il 1963 ed il 1964 con lo scopo di riqualificare una zona in abbandono e dal passato nefasto. Infatti, durante gli anni del Nazismo era luogo di esecuzioni capitali.
Oggi il parco è frequentato da persone di tutte le età e vi sono diverse attrazioni anche per i bambini, quali ad esempio la fattoria didattica ed il trenino panoramico.
Il simbolo dell’area è senza dubbio la Torre del Danubio che, con i suoi 252 m di altezza, offre uno degli scorci più belli e completi di Vienna.
Ne parlo, assieme ad altri belvederi sparsi in tutta la città, in questo articolo.
4) Augarten
Vi si può ammirare il più antico giardino barocco di Vienna ed è attraversato da viali di castagni, olmi, tigli, frassini e aceri.
Ciò che però ha attirato maggiormente la mia attenzione sono le rovine di due possenti strutture in cemento armato che si stagliano all’orizzonte. Si tratta delle Flackturm, ossia le torri di difesa antiaerea fatte erigere dai nazisti a partire dal 1940.
La loro vista è inquietante ancora oggi e ricorda quegli anni bui vissuti dai viennesi (e non solo).
Anche da queste parti è difficile incontrare molti turisti in giro, è dunque meta di ritrovo abituale degli abitanti che ne approfittano per rilassarsi nel silenzio della natura e per portare a spasso il cane.
La fermata della metropolitana più vicina è Roßauer Lände, sulla linea verde U4. In alternativa c’è il tram, con le linee 2 (fermata Heinestraße ) oppure 31 (fermata Gaußplatz).
5) Setagayapark
Tra i giardini orientali a Vienna spicca quello realizzato nel 1992 per celebrare il gemellaggio tra i distretti di Döbling e Setagaya (Tokyo).
Il Setagayapark rappresenta perciò un angolo di Giappone a pochi passi dal centro storico della capitale austriaca. Il parco contiene tutti gli elementi caratteristici del paesaggio di questa nazione: laghetti, ruscelli, ciliegi, una tea house e diverse sculture in pietra.
È lo spazio giusto dove rifugiarsi lontano dalla frenesia della città e godersi i colori della natura.
Per arrivarvi suggerisco di prendere la linea D del tram e scendere alla fermata Gunoldstraße.
6) Gartenpalais Liechtenstein
Palazzo Liechtenstein vanta oltre 300 anni di storia e porta il nome di una delle famiglie nobili più antiche d’Europa.
L’edificio barocco è stato sede del Museo di Arte moderna, successivamente spostato nel MuseumsQuartier e rinominato mumok. Ciò nonostante, le sue sale custodiscono una parte della collezione d’arte della famiglia, che parte dal primo rinascimento e giunge al tardo barocco.
Palazzo Liechtenstein è visitabile esclusivamente tramite visite guidate, con obbligo di prenotazione in anticipo anche perché è aperto al pubblico solo poche date ogni mese.
Il parco circostante è invece regolarmente accessibile tutti i giorni ed è perfetto per rilassarsi all’ombra degli alberi e nei pressi del laghetto.
Anche in questo caso conviene spostarsi in tram, scendendo alla fermata Bauernfeldplatz (linea D).
Già che siete in zona, in pochi minuti a piedi potete raggiungere la Strudlhofstiege. È la scalinata più famosa di Vienna e risale al 1910. Progettata in puro stile Liberty, rappresenta un omaggio a Peter von Strudl, fondatore dell’Accademia delle Arti figurative.
7) Volksgarten e Burggarten
Ci spostiamo adesso nel cuore di Vienna, per la precisione nei dintorni dell’Hofburg. Siamo in pieno centro e perciò i frequentatori abituali di queste aree verdi si mescolano ai numerosi turisti che si spostano da un museo all’altro.
Aperto nel 1823, il Volksgarten è celebre per ospitare un roseto con circa 400 varietà di piante… inutile aggiungere che è un luogo imperdibile durante le fioriture primaverili!
Nel parco si può osservare anche il monumento dedicato a Sissi, completato nel 1907. È collocato in una zona più appartata, nell’estremità nord-orientale, e per questo – sorprendentemente – non è molto conosciuto.
Al centro invece sorge il Tempio di Teseo, costruzione neoclassica del 1823 che riproduce in scala ridotta quello di Efesto ad Atene. Il suo scopo originario era di contenere la scultura in marmo di Teseo e il Centauro realizzata da Antonio Canova ed oggi esposta nel vicino Kunsthistorisches Museum.
Il Burggarten invece è un giardino in stile inglese aperto al pubblico a partire dal 1919, prima infatti era di proprietà esclusiva dell’imperatore Francesco Giuseppe I.
Oltre al monumento a lui dedicato ed alla Serra delle palme, qui è possibile ammirare la statua di Mozart, uno dei simboli di Vienna.
Se questi due giardini non vi bastano, basta fare pochi passi per raggiungerne altri.
Mi riferisco ad esempio a quelli situati sulla piazza del municipio, la Rathausplatz, oppure a quelli in Maria-Theresien-Platz, che separano il Naturhistorisches Museum, il museo di Storia naturale, dal Kunsthistorisches Museum, ossia il museo di Storia dell’arte.
Durante l’Avvento, entrambe le piazze sono sedi di alcuni dei tradizionali mercatini di Natale di Vienna.
8) Stadtpark
Ultimato nel 1862, fu la prima area verde pubblica di Vienna. Situata nel cuore della città, rappresenta un’oasi di pace per abitanti e turisti ed è facilmente raggiungibile con la metropolitana (fermata Stadtpark, linea verde U4).
Ma non c’è soltanto la natura.
Difatti, è il parco urbano che ospita il maggior numero di monumenti e sculture. Tra queste spicca un altro simbolo della capitale. Parlo della statua dorata di Johann Strauss inaugurata il 21 giugno 1921, proprio a 22 anni di distanza dalla morte del celebre compositore e direttore d’orchestra austriaco.
Al momento della stesura di questo articolo (novembre 2024), l’opera è in fase di restauro e perciò “nascosta” dalle impalcature. La foto sottostante risale ad un viaggio precedente (dicembre 2023).
9) Giardini del Castello del Belvedere
Concludo questo “itinerario verde” esplorando quelli che sono considerati tra i giardini barocchi più belli d’Europa.
Voluto dal principe Eugenio di Savoia, il parco è suddiviso in tre terrazze che degradano naturalmente seguendo il pendio del terreno collegando così il Belvedere Superiore, che ospita la collezione di Klimt (compreso “Il bacio”), a quello Inferiore.
Inoltre, regala uno splendido scorcio dello skyline di Vienna.
Se capitate da queste parti in primavera ed estate, più precisamente da inizio marzo a fine agosto, potete visitare anche l’Alpengarten, uno dei più antichi giardini alpini del mondo e dove è possibile ammirare la fioritura di oltre 4.000 piante.
Per arrivare ai giardini si possono prendere il tram (linee D o 18, fermata Schloss Belvedere) oppure il treno suburbano S1 (fermata Quartier Belvedere).
La mappa dei 9 giardini e parchi viennesi da non perdere