Itinerari e consigli per viaggi lenti

Tour giornaliero della costiera amalfitana da Napoli - Italia del sud

Vacanza nel sud Italia, 8 località da visitare nei dintorni di Napoli con una gita fuori porta

La provincia di Napoli così come le aree limitrofe vantano luoghi ricchi di storia conosciuti in Italia e nel resto del mondo. Ecco perché, dopo aver dedicato (almeno) un paio di giorni alla visita del capoluogo campano, vale la pena allungare il proprio soggiorno per dedicarsi alla scoperta dei suoi dintorni. Avrete modo così di ammirare siti archeologici come Ercolano e Pompei, dimore reali come la Reggia di Caserta, l’isola di Capri ed alcune delle località più suggestive della costa come Sorrento ed Amalfi.

–> Le migliori 11 attività da fare a Napoli e dintorni <—

 

 

Le 8 escursioni da fare in giornata nei dintorni di Napoli

Ho selezionato delle destinazioni che ben si prestino per delle gite fuori porta, con distanze quindi ragionevoli e difatti mai superiori ai 100 Km. Escludendo il Vesuvio, le altre sono raggiungibili in treno e perciò sono perfette anche per coloro che intendono viaggiare senz’auto, fermo restando la comodità di questo mezzo per quel che riguarda la libertà di spostamento e da ogni vincolo di orario.

Per le mete più famose vengono organizzati anche dei tour guidati da Napoli. Vi segnalerò i migliori, ossia quelli utili per ottimizzare il tempo a disposizione esplorando più luoghi possibili e per questo apprezzati dai turisti italiani ed internazionali.

 

1. Formia

L’elenco inizia da questo comune della provincia di Latina (nel Lazio) e distante meno di 90 Km da Napoli. L’ho scelto perché, oltre ad essere un rinomato centro balneare nel cuore del golfo di Gaeta, vanta una storia antichissima ed un vasto patrimonio artisticoculturale.

Le sue origini sono avvolte nella leggenda, in particolare vi sarebbe un legame con Troia ed il viaggio di Ulisse, la cui nave sarebbe stata l’unica a salvarsi dall’attacco della popolazione locale dopo l’approdo. Quello che è certo è lo splendore raggiunto da Formia in epoca romana, dimostrato dai numerosi resti di ville lussuose come quella appartenuta a Cicerone. Egli tra l’altro fu proprio assassinato qui e per questo sorge un mausoleo a lui dedicato ed ancora oggi visitabile (la tomba è stata traslata a Roma). Altre tracce del passato imperiale sono il teatro, il muro di Nerva e soprattutto il “Cisternone”, un’opera idraulica mastodontica dato che si tratta della più grande visitabile dopo quella di Istanbul.

Il borgo di Castellone è la testimonianza dell’epoca medievale nella quale convivono ancora alcuni elementi dell’età romana. Ne è un esempio la Torre di Castellone, unica superstite delle 12 che componevano le mura difensive e formata da tre strati realizzati in periodi differenti ed il primo fu innalzato proprio dagli antichi Romani.

Da non perdere poi i templi religiosi come il Duomo di Sant’Erasmo, edificio a tre navate in stile rinascimentale, la Chiesetta di S. Anna del secolo X ma ristrutturata in stile moderno con opere all’interno risalenti ai sec. XVIII-XIX e la Chiesa-Convento di S. Teresa d’Avila del 1700. Una menzione speciale la meritano le chiese di S. Lorenzo e di S. Giovanni Battista, rispettivamente dell’831 e del 1566. Fino al secolo XVIII vi era un muro di separazione che venne poi distrutto il secolo seguente, portando così alla creazione di un unico edificio religioso costituito da due navate.

Il modo migliore per arrivare a Formia da Napoli è il treno. Vi sono svariate corse dirette nell’arco della giornata con partenza dalla stazione Centrale ed il viaggio dura circa 1h 15min. Per maggiori informazioni su cosa fare e vedere vi lascio il link al sito internet dell’Ente del Turismo della città.

8 escursioni da fare nei dintorni di Napoli: Formia
Castello di Gianola | @temporeale.info

 

2. Reggia di Caserta

A 30 Km a nord di Napoli sorge uno dei tesori d’Italia più conosciuti all’estero e dichiarato Patrimonio UNESCO dell’Umanità nel 1997 (assieme all’Acquedotto Carolino ed al Complesso-Belvedere di San Leucio).

La Reggia di Caserta è la residenza reale più grande del mondo ed è il massimo simbolo del barocco italiano. È considerata il capolavoro di Luigi Vanvitelli, il famoso architetto napoletano che la progettò nella seconda metà del’700 su ordine di Carlo III di Borbone. Il palazzo venne completato nel 1845, sebbene fosse già abitato a partire dal 1780. Trattasi di un autentico complesso monumentale suddiviso in 5 piani e che raggiunge un’altezza complessiva di 36 metri. Al suo interno vi sono 1200 stanze e 34 scalinate che accolgono un’infinità di affreschi, sculture, bassorilievi, stucchi e pavimenti ad intarsio. D’altronde, l’obiettivo del Re era di avere una reggia che non temesse il confronto con quelle di Versailles e dell’Escorial vicino a Madrid.

Il palazzo è immerso in un parco che suggella la meraviglia del luogo. Un tipico giardino all’italiana con vasche, fontane e cascate che danno vita a giochi d’acqua impressionanti. Non manca poi il giardino all’inglese, nel quale sono state piantate molte piante esotiche ed indigene.

Il sovrano scelse questa ubicazione per due motivi principali: l’indiscutibile bellezza del paesaggio ed una “distanza di sicurezza” dal mare rimanendo però alle porte di Napoli. I visitatori odierni possono comodamente raggiungere la Reggia in treno da Napoli. I regionali che partono dalla Stazione Centrale impiegano una cinquantina di minuti per arrivare a Caserta ed una volta scesi vi sono ancora 500 m a piedi da percorrere.

È possibile e consigliato acquistare i biglietti per la Reggia di Caserta su internet, così facendo infatti si ha diritto all’ingresso salta fila ed inoltre la cancellazione è gratuita fino a poche ore prima della vista. Maggiori informazioni a riguardo sono disponibili in questa pagina.

Dal centro di Napoli vengono poi organizzati dei bus navetta con partenza alle 9:30. La tariffa include il biglietto prioritario così come l’audioguida in italiano. Tutti i dettagli sono riportati qui.

Cosa vedere vicino a Napoli in treno: Parco e Reggia di Caserta
Reggia di Caserta

 

3. Campi Flegrei

Ci spostiamo ora ad una ventina di chilometri ad ovest di Napoli, precisamente nel golfo di Pozzuoli. Si estende qui la regione dei Campi Flegrei, un territorio di origine vulcanica con fenomeni geologici ancora attivi come la solfatara e le sorgenti idrotermali. Per gli esperti del settore, l’area è in fase di “quiescenza” tuttavia presenta un certo grado di pericolosità perché la caldera piena di magma è tra le più grandi del mondo e si trova a soli 8 Km di profondità.

I comuni che sorgono in questa zona sono Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida. Oltre all’aspetto naturalistico, essi conservano un prezioso patrimonio storico-culturale poiché fin dall’antichità gli uomini hanno vissuto nei Campi Flegrei e sono pervenuti a noi resti di edifici di epoca greca e romana.

A Pozzuoli ad esempio si possono ammirare monumenti come l’Anfiteatro Flavio, uno dei più grandi d’Italia, il Tempio di Nettuno ed il Ninfeo di Diana. Da non perdere la Chiesa di San Gennaro, sorta sul luogo in cui egli fu decapitato. La solfatara locale rappresenta il cuore dell’area vulcanica dei Campi Flegrei e, grazie all’emissione continua di zolfo, ancora oggi è una meta termale di richiamo.

Nei pressi di Pozzuoli e “protetto” da distese boschive si apre il lago d’Averno, dove il silenzio regna sovrano ma al tempo stesso si verificano esalazioni assai intense. Non a caso, nell’Eneide viene indicato da Virgilio come la “porta dell’Inferno”.

Baia è una suggestiva località termale e pure archeologica dato che vi sorgevano molte ville romane e costruzioni come il ponte di Caligola ed un ninfeo che si possono osservare nel Parco Sommerso.

Cuma era invece la più antica colonia greca d’Occidente, abitata infatti già nel sec. VII a.C. Il suo parco archeologico custodisce l’acropoli, il foro, le terme ed un anfiteatro romano.

Per esplorare i Campi Flegrei l’auto è sicuramente il mezzo migliore poiché garantisce la massima libertà di spostamento. Detto ciò, la linea ferroviaria Cumana” collega l’area con il centro di Napoli effettuando fermate ad Agnano (Terme), Pozzuoli, Lucrino (lago) e Fusaro (lago e Casina Vanvitelliana). La zona è comunque servita dagli autobus, ad esempio la lineaM1 B consente di raggiungere la Solfatara di Pozzuoli partendo da Piazzale Tecchio, nel quartiere di Fuorigrotta.

Escursione a Pozzuoli da Napoli - Campi Flegrei, fenomeni vulcanici
Solfatara di Pozzuoli

 

4. Vesuvio

Tra i simboli di Napoli vi è senza dubbio il Vesuvio (1.285 m d’altezza), uno dei due vulcani attivi dell’Europa continentale e tra i più pericolosi al mondo data l’alta densità di popolazione che vive nei suoi dintorni.

La storia della Campania è legata indissolubilmente alle sue eruzioni, basti pensare infatti a quella del 79 d.C. che ha causato la distruzione di città fiorenti come Ercolano e Pompei ed i cui resti sono stati rinvenuti a partire dal secolo XVIII. L’ultima eruzione è avvenuta nel 1944 e da quell’anno il vulcano è entrato in una fase di quiescenza.

Oggi, visitare il Parco Nazionale del Vesuvio significa vivere un’esperienza unica nella vita. Esso è stato istituito nel 1995 per tutelare un territorio dal grande interesse geologico, storico e biologico. I musei e le aree archeologiche testimoniano la cultura e le tradizioni dei popoli antichi. Invece, gli appassionati di trekking hanno a disposizione 11 sentieri che coprono una lunghezza totale di 54 Km ed uno di questi, il n. 5 Gran Cono”, consente di raggiungere il cratere partendo dal parcheggio posto a 1.000 m.

È possibile arrivare al Vesuvio sia in auto che in trasporto pubblico. Maggiori informazioni su come fare così come sugli orari e costi d’accesso sono riportate nel sito internet del Parco.

 

Escursioni guidate sul Vesuvio da Napoli

Per chi fosse sprovvisto di mezzo proprio e preferisce affidarsi a delle agenzie specializzate, segnalo che vengono organizzati dei tour guidati giornalieri da Napoli che esplorano il Parco Nazionale del Vesuvio.

Il primo (durata di 4 ore) parte dal centro storico e, dopo aver raggiunto il parcheggio a 1.000 m, una guida alpina professionale accompagna i visitatori lungo il sentiero che conduce in cima al cratere. I bambini fino a 3 anni non pagano, quelli di età compresa tra 4 e 17 anni usufruiscono di tariffe ridotte. Per tutti i dettagli, compreso come prenotare da casa con possibilità di cancellazione gratuita, vi rimando a questa pagina.

L’altro tour – il più popolare tra i turisti, italiani e non – dura 7 ore per consentire di salire sulla cima del Vesuvio e di visitare le rovine di Pompei. Inclusi nel prezzo vi sono inoltre il servizio di prelievo (hotel in centro, stazione Centrale e terminal delle crociere) ed il pranzo (pizza+bevanda). Maggiori informazioni su orari, tariffe, prenotazione e cancellazione sono riportate qui.

Come arrivare sulla cima del Vesuvio da Napoli
Monte Somma – Parco del Vesuvio

 

5. Ercolano

Come anticipato poche righe sopra, l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. distrusse i centri abitati che sorgevano nelle sue vicinanze. Tra questi vi fu Ercolano, città che secondo la leggenda venne fondata da Ercole nel 1243 a.C. e che visse il suo periodo di massimo splendore attorno al sec. I a.C., sotto il dominio romano. Purtroppo, il terremoto del 62 e poi l’eruzione del 79 fecero scomparire ogni traccia di quello splendore.

La storia della città cadde nel dimenticatoio fino al 1709 quando, per pura casualità, furono rinvenuti alcuni frammenti di marmo pregiati. I primi scavi iniziarono l’anno seguente ma solo con Carlo III di Borbone, nel 1738, si iniziò a procedere in maniera più organizzata. L’area attualmente visitabile risale ai ritrovamenti compiuti tra il 1927 ed il 1958. Essa copre una minima parte della città romana, tuttavia, le caratteristiche della nube ardente che la seppellì consentirono l’ottima conservazione di molto materiale in legno e stoffa.

Le rovine di Ercolano, assieme a quelle di Pompei ed Oplonti sono state riconosciute Patrimonio UNESCO dell’Umanità nel 1997.

I biglietti d’ingresso all’area archeologica di Ercolano sono acquistabili da casa, con cancellazione gratuita se effettuata prima delle 24 ore precedenti la visita. Questi danno diritto all’accesso salta fila e l’audioguida è inclusa nel prezzo. Tutti i dettagli sono riportati qui.

Per arrivare a Ercolano da Napoli conviene prendere il treno da Piazza Garibaldi, infatti sia la L1 (diretta a Sorrento) che la L4 (per Poggiomarino) della Circumvesuviana impiegano una ventina di minuti.

Scavi archeologici di Ercolano vicino a Napoli
Scavi di Ercolano

 

6. Pompei

Già colpita dalla scossa di terremoto del 62, l’eruzione del 79 sancì la scomparsa definitiva di quella che era un’importante colonia romana e luogo di villeggiatura prediletto dei più ricchi. Pompei venne interamente ricoperta da cenere e lapilli ma i suoi resti sono giunti a noi pressoché intatti. I primi reperti vennero trovati alla fine del secolo XVI ma è solo con Re Carlo III di Borbone che, a partire dal 1748, iniziarono le prime campagne di scavi.

I lavori non sono ancora terminati, ad ogni modo l’area archeologica attuale ha già un’estensione tale che una giornata sola non basterebbe per vederla tutta. Sono numerosi infatti i palazzi, sia pubblici che privati, che si possono ammirare e che ci insegnano molto per ciò che riguarda abitudini, tradizioni e costumi degli antichi abitanti. Mi riferisco ad esempio al Foro, il cuore delle attività quotidiane della città, al Tempio di Apollo, innalzato tra il 570-55 a.C. e tra i più antichi di Pompei, alle Terme Stabiane, dei sec. III-IV a.C., all’Anfiteatro, costruito tra l’80-70 a.C. e tra i meglio conservati al mondo, al Teatro Grande, che poteva accogliere fino a 5.000 persone. Tra i tanti edifici civili vale la pena menzionare la Casa del Fauno, una villa romana di 3.000 m quadrati del sec. II a.C., la Casa dei Casti Amanti, ottimo esempio di architettura dell’epoca, la Villa dei Misteri, di proprietà di patrizi romani ed il cui nome deriverebbe dalle pitture murali che rappresentano i riti di iniziazione del culto di Dioniso.

Con una media di 3 milioni di turisti all’anno, gli scavi di Pompei sono una delle attrazioni più visitate d’Italia. Ecco perché il suggerimento migliore che posso darvi è quello di acquistare i biglietti da casa tramite questo sito. Così facendo infatti usufruirete dell’ingresso prioritario che vi permetterà di saltare la fila sul posto. Non serve fare alcuna stampa poiché è sufficiente mostrare la prenotazione sul proprio smartphone. La cancellazione è gratuita fino alle 24 ore precedenti la visita. Inoltre, è possibile comprare il biglietto con inclusa l’audioguida, un servizio molto comodo data la ricchezza del sito storico. Maggiori informazioni a riguardo sono disponibili qui.

Segnalo anche i tour guidati con un archeologo e riservati a piccoli gruppi, una visita di 2 ore per contemplare i luoghi di Pompei più significativi e conoscere le storie dei suoi abitanti. In alternativa, da Napoli sono previste delle escursioni organizzate di mezza giornata che includono il prelievo in hotel, l’ingresso prioritario e la visita con guida. I dettagli su orari, costi e prenotazione da casa sono consultabili in questa pagina.

Gli scavi di Pompei sono facilmente raggiungibili da Napoli in treno. Nello specifico, da Piazza Garibaldi parte la linea L1 della Circumvesuviana – la stessa per Ercolano – che arriva a destinazione in circa 40 minuti.

8 gite fuori porta da fare a Napoli: scavi di Pompei
Scavi di Pompei

 

7. Sorrento e la costiera amalfitana

Situata a meno di 50 Km a sud di Napoli e con vista sull’isola di Capri, Sorrento è uno dei luoghi più suggestivi del litorale campano.

Immersa tra la vegetazione e le sfumature turchesi del mare, questa località è un piccolo paradiso naturale che richiama ogni anno migliaia e migliaia di turisti italiani ed internazionali. La meraviglia della zona non era sfuggita agli antichi Romani, che proprio qui avevano costruito ville, porticcioli e vasche termali. Sull’impianto urbano di quell’epoca si è poi sviluppato il centro storico di Sorrento, in parte delimitato da mura del ’500 e custode di tesori artistici-culturali quali la loggia dei nobili locali (sec. XV), il Duomo con facciata neogotica e la Chiesa di S. Francesco d’Assisi con il suo chiostro del ‘300.

L’eccellenza della zona è il limoncello, un prodotto diffuso in tutta Italia ma che in realtà solo qui si può assaggiare con la vera ricetta tradizionale. Si utilizzano infatti limoni di Sorrento coltivati in maniera rigorosamente biologica. Il liquore va degustato freddo ed a fine pasto.

Gita fuori porta da Napoli a Sorrento in treno
Porticciolo di Sorrento

La località è anche la porta d’accesso alla costiera amalfitana, compresa tra i comuni di Positano e Vietri sul mare ed affacciata sul golfo di Salerno. Dichiarata Patrimonio UNESCO dell’Umanità per la tutela della sua bellezza naturalistica, è famosa in tutto il mondo avendo attirato anche – in passato come oggi – celebrità del calibro di Grace Kelly, Sophia Loren, Leonardo DiCaprio e Tom Hanks.

La cittadina che dà il nome alla cosa è Amalfi, fondata nel secolo IV a.C. ed antica repubblica marinara che per lungo tempo dominò il commercio nel mar Tirreno. Il suo Duomo, ricostruito in stile barocco alla fine del Settecento, è uno dei monumenti più visitati dell’intera zona.

Per quel che riguarda i collegamenti coi mezzi pubblici, da Napoli la L1 della Circumvesiana raggiunge Sorrento (capolinea) in un’ora. Da qui si può arrivare ai borghi della costiera amalfitana in autobus, in particolare con la linea 5070. La tratta Sorrento-Amalfi viene coperta in 1h 40min circa.

 

I migliori tour guidati da Napoli per Capri e la costiera amalfitana

Anche in questo caso vengono organizzate delle escursioni giornaliere da Napoli ed in particolare sono tre quelle più gettonate.

La prima è un tour di 6 ore sull’isola di Capri, con un itinerario che si snoda tra alcuni dei suoi luoghi suggestivi come Anacapri, la mitica “Piazzetta” ed i suggestivi faraglioni. Per saperne di più e per prenotare in anticipo da casa potete consultare il seguente sito internet.

Il secondo è un tour guidato della costiera amalfitana che tocca le località di Amalfi (con giro in barca opzionale), Positano e Ravello. Compreso nel prezzo vi è il prelievo in hotel. Tutte le informazioni del caso sono riportate qui.

L’ultima escursione organizzata prevede partenze da Napoli e Sorrento e le tappe sono Positano, Amalfi (con giro in barca opzionale) e Ravello. L’itinerario completo, orari e tariffe sono disponibili in questa pagina.

Tour giornaliero della costiera amalfitana da Napoli - Italia del sud
Costiera amalfitana

 

8. Paestum

L’ultima meta consigliata di questo articolo è il sito archeologico di Paestum, ubicato nel comune di Carpaccio a sud-est del golfo di Salerno ed a 95 Km da Napoli.

Fondata verso il sec. VII a.C. dai Greci con il nome di Poseidonia, nel 273 a.C. venne conquistata dai Romani diventando un’importante colonia ed assumendo il nome attuale. Nell’area si sono ammirare una serie di edifici e monumenti che colpiscono per il loro stato di conservazione. Mi riferisco alle mura difensive, erette dai greci e successivamente rinforzate dai Romani, e soprattutto ai tre templi che sorgono su di un terreno pianeggiante. Il più antico è quello di Hera e risale al secolo VI a.C; quello di Nettuno (sec. V a.C.) incanta per la meraviglia della sua architettura dorica; quello di Cerere (sec. VI a.C.) fu dedicato alla Dea Atena ma nel Medioevo venne riconvertito in chiesa e difatti si possono osservare tre tombe cristiane.

Per arrivare a Paestum da Napoli il treno è probabilmente l’opzione migliore. I regionali di Trenitalia operano collegamenti diretti giornalieri ed il viaggio dura circa 1h 15 min. La stazione ferroviaria di Paestum si trova a soli 750 m dagli scavi.

8 mete raggiungibili in giornata da Napoli: scavi di Paestum
Rovine di Paestum

 

(Visited 9.032 times, 1 visits today)
Compra i biglietti per visitare Madrid​
I miei prossimi viaggi

- 9-22 giugno: Oban e Fort William --> #checkinScozia (rinviato ad ottobre)

- 8-18 luglio: Ötzal, Sölden, Wilder Kaiser e St Johann --> #checkinTirolo

- 30 ottobre - 3 novembre: viaggio di gruppo in Scozia tra Edimburgo e Highlands centrali