Terminata la visita della Città Alta di Cuenca vale la pena prolungare il soggiorno per dedicare una giornata intera alla sua provincia, in particolare del Parco Naturale della Serranía.
Premetto che in questo caso è fondamentale avere un mezzo privato, dato che i trasporti pubblici non assicurano collegamenti capillari tra le località in cui sono stato. Ecco perché per l’occasione sono stato accompagnato da Guillermo de León, guida turistica con oltre 20 anni di esperienza che fa parte di Turalia, impresa del settore con base proprio a Cuenca che organizza visite guidate, escursioni ed altre attività in città e dintorni.
Alla scoperta del Parco Naturale della Serranía
È un’area protetta di 75mila ettari che si estende nella porzione nordorientale della provincia di Cuenca. Montagne e formazioni di roccia calcarea sorgono in un territorio fondamentale per la tutela della biodiversità di flora e fauna ed è occupato da una delle foreste più grandi della Spagna.
È la destinazione ideale per escursionisti e per chi desidera stare a contatto con la natura incontaminata e staccare “la spina” dallo stress della vita quotidiana.
Un itinerario ad anello di circa 230 Km mi ha permesso di ammirare 6 luoghi suggestivi del Parque de la Serranía di Cuenca, una giornata intensa ma decisamente ripagata dalla bellezza dei paesaggi e dal meteo favorevole.
A tal proposito, essendoci stato a fine gennaio, quindi in bassa stagione, ho potuto ancora di più godermi la gita. Data l’altitudine, tra i 1000 e 1600 m, è fondamentale vestirsi adeguatamente visto che fa freddo (nel mio caso le temperature oscillavano tra 0° e -8) e possono esserci neve e ghiaccio.
L’alternativa per coloro senza macchina è quella partecipare a tour organizzati di un giorno da Cuenca. Li trovate indicati nelle prossime righe.
1) Ventano del Diablo
Lasciata la città alle spalle, la prima fermata è nei dintorni del comune di Villalba de la Sierra.
Il Ventano del Diablo è un punto panoramico sulla gola del fiume Júcar, lunga 11 Km e con pareti verticali che raggiungono un’altezza di 200 m. Il processo di erosione, attivo da milioni di anni, ha formato un paesaggio incredibile e lo stesso belvedere altro non è che una grande roccia con due finestre” naturali a strapiombo sul canyon.
Il suo nome – Finestra del diavolo – deriva da una leggenda secondo la quale proprio in questo luogo Satana svolgeva delle sedute di stregoneria e chi osava affacciarsi alla finestra veniva gettato giù dal dirupo.
Il Ventano del Diablo è incluso nell’escursione organizzata che prevede anche la visita della Ciudad Encantada e della sorgente del fiume Cuervo. Tutte le informazioni sono reperibili in questa pagina.
2) Ciudad Encantada
È probabilmente l’attrazione naturale più famosa di Cuenca ed il suo nome non inganna. Si tratta davvero di un luogo magico, risultato dell’erosione provocata dall’azione di vento, acqua e ghiaccio a partire da 90 milioni di anni fa.
Un ambiente simile non poteva sfuggire ai registi di Hollywood e difatti sono diversi i film girati qui. Vale la pena ricordare:
- “Orgoglio e Passione” (1957), diretto da Stanley Kramer e con la partecipazione di Sophia Loren e Frank Sinatra;
- “Il Colosso di Rodi” (1961), diretto da Sergio Leone;
- “Conan il Barbaro” (1982), con Arnold Schwarzenegger;
- “007 – Il mondo non basta” (1999), con Pierce Brosnan.
Il territorio che una volta era occupato dall’Oceano Tetide, oggi si contraddistingue per la presenza di rocce dalle forme più disparate a causa della differente durezza e composizione che provocano una maggiore o minore resistenza agli agenti atmosferici.
È il caso del “Fungo”, caratterizzato dalla presenza di roccia dolomia in alto e da roccia calcarea nella sezione inferiore. Il destino di questa struttura è già scritto, ossia sarà destinata a crollare tra migliaia di anni essendo la parte in basso più friabile rispetto a quella superiore.
Il “Mare di pietra” invece è la testimonianza di un processo erosivo ancora “agli inizi” e perciò dà l’idea di come appariva l’intera area milioni di anni fa. È comunque possibile camminare in certi tratti, dove si sono formate delle gole sufficientemente larghe per consentire il passaggio delle persone, e rendersi conto della profondità di questi strati rocciosi.
Il percorso turistico ha una lunghezza attorno ai 3 Km e permette di ammirare le formazioni rocciose più suggestive come ad esempio le Barche, il Cane, il Ponte Romano oppure il Volto umano. Camminando nella vegetazione è facile incontrare anche greggi di pecore al pascolo.
La Città Incantata, dichiarata Sito Naturale di Interesse Naturale, è aperta tutto l’anno. Per i dettagli riguardanti orari e tariffe potete consultare il sito internet ufficiale.
Essendo un luogo molto conosciuto vi sono diversi tour organizzati da Cuenca:
- Ventano del Diablo, Ciudad Encantada e sorgente del fiume Cuervo (citato appena sopra);
- Escursione da Cuenca di mezza giornata;
- Ciudad Encantada e sorgente del fiume Cuervo con pranzo opzionale.
3) Laguna di Uña
La terza tappa è nel paesino di Uña, a circa 1.150 m di quota, dove si trova una laguna nel punto in cui il ruscello Rincón confluisce nel fiume Júcar.
Vi è un percorso circolare, l’Escalerón y la Raya, uno tra i più famosi del Parco della Serranía di Cuenca, che consente di costeggiare lo specchio d’acqua per poi salire un po’ di quota per godersi una suggestiva vista dall’alto.
Non ho avuto il tempo per questa escursione (lunghezza di 9 Km e circa 300 m di dislivello) e mi sono accontentato di ammirare la Laguna di Uña – oggi serve da bacino artificiale – e la catena montuosa che vi si affaccia dalla panchina sistemata in chiara posizione panoramica.
4) Nacimiento del Río Júcar
Lo Júcar è uno dei corsi d’acqua più importanti della penisola iberica e nasce proprio tra le montagne di Cuenca.
Distante pochissimi Km dal paese di Tragacete, c’è una strada che arriva alla Fuente de San Blas, nella zona ubicata ai piedi della sorgente del Júcar e dove esso inizia ad aumentare la sua portata.
Prima di arrivarvi, sempre dalla strada parte il sentiero per la Cascada del Molino de la Chorrera (PNSC-S06), dove scorre l’acqua purissima del fiume originatosi appena sopra. Se la zona è bella già di suo, sono stato davvero fortunato perché la neve, alcune cascatelle ghiacciate ed addirittura l’arcobaleno hanno reso il paesaggio veramente spettacolare!
Il percorso è breve e semplice, tuttavia, durante l’inverno bisogna prestare attenzione ad eventuali tratti con ghiaccio. Il medesimo discorso è valido per la strada, da fare solo se la macchina è attrezzata con pneumatici da neve.
5) Nacimiento del Río Cuervo
Dopo la pausa pranzo mezza improvvisata a Tragacete – ne parlo in questo articolo dedicato alla gastronomia di Cuenca – ci rimettiamo in marcia per raggiungere uno dei luoghi più affascinanti del Parco della Serranía.
Lasciata la macchina nell’ampio parcheggio, il sentiero si inoltra nel bosco facendosi largo tra la vegetazione ed attraversando mediante passerella alcuni piccoli specchi d’acqua. In circa 10 minuti si sbuca dinnanzi alle suggestive cascate, alcune delle quali ghiacciate in questo periodo.
Pur essendo lo scorcio più scenografico dell’area vale la pena proseguire perché in 5 minuti si raggiunge la sorgente del fiume Cuervo. Fate attenzione in caso di neve e ghiaccio dato che alcuni punti, in particolare la scalinata, possono essere davvero scivolosi (vedere foto sottostante)!
Questa attrazione è una delle tappe dei seguenti tour organizzati da Cuenca:
- Ciudad Encantada e Nacimiento del Río Cuervo con pranzo opzionale;
- Ventano del Diablo, Ciudad Encantada e sorgente del fiume Cuervo.
6) Convento de San Miguel de las Victorias
È quasi ora di rientrare a Cuenca ma lo facciamo chiudendo l’itinerario ad anello ed allungando un po’ i tempi. Ma ne vale la pena perché per oltre mezz’ora percorriamo una strada deserta (incrociamo una macchina soltanto) che costeggia distese di pini e dove si scorgono piuttosto facilmente una serie di branchi di cervi.
Dopo aver toccato i 1.600 m di quota si comincia a scendere in direzione di Priego, località nota per la zona dell’Estrecho, frequentata da chi fa la via ferrata. Non essendo il mio caso, ed avvicinandosi l’ora del tramonto, decidiamo di godercelo dal Convento de San Miguel de la Victoria, struttura risalente al secolo XVI eretta in ottima posizione panoramica sulla vallata sottostante.
La perfetta conclusione per una giornata indimenticabile!
