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Luoghi simbolo di Milano: Galleria Vittorio Emanuele II

Milano (Lombardia), le 11 cose da fare e da vedere nel centro storico con almeno 2 giorni a disposizione  

Centro economico e finanziario del paese, capitale della moda e punto di riferimento musicale nel mondo, Milano è più che mai una città a misura d’uomo. Gran parte del patrimonio artistico-architettonico si trova nel centro storico che, date le sue dimensioni, ben si presta per essere esplorato a piedi. Anche per questo motivo vengono organizzati dei tour guidati per gruppi privati (massimo 25 persone) della durata di 3 ore e personalizzabili a seconda delle esigenze dei partecipanti.

Famoso per il Duomo, il Teatro La Scala e le vie dei negozi di lusso, il capoluogo lombardo custodisce molti altri luoghi e monumenti che vale la pena scoprire e dei quali avrò il piacere di parlarvi nelle prossime righe. Vi segnalo già che alcuni di questi (Duomo, Teatro Alla Scala, Museo della Scienza e della Tecnologia e tanti altri…) sono compresi nella tessera turistica “Milan Pass” e quindi i suoi possessori hanno diritto all’accesso gratuito, assieme alla comodità di poter spostarsi illimitatamente coi mezzi pubblici. Tutte le informazioni del caso sono riportate nella relativa pagina d’acquisto.

Per ciò che riguarda invece i collegamenti dal resto d’Italia ed i trasporti urbani vi rimando alla lettura di questo articolo. Inoltre, se siete interessati ai dintorni del centro storico così come a delle escursioni fattibili in giornata trovate una serie di spunti utili qui.

 

Vacanza a Milano, gli 11 luoghi da non perdere nel centro storico

Città moderna, colta e vivace che tuttavia vanta una storia antica visto che fu fondata nel sec. IV a.C. da una tribù celtica. Venne conquistata dai Romani attorno al 222 a.C. e prese il nome di Mediolanum. Successivamente divenne la capitale dell’Impero Romano d’Occidente e sede del celebre editto che garantiva la libertà di culto a tutti i cittadini. Le invasioni barbariche provenienti da nord colpirono anche Milano, saccheggiata nel 539 e la capitale del Regno dei Longobardi fu spostata a Pavia. Nei secoli seguenti divenne prima Signoria e poi sede del Ducato di Milano. All’inizio del’500 perse la sua indipendenza a favore dei francesi, degli spagnoli ed infine degli austriaci, questi ultimi cacciati nel 1848 dopo le famose “Cinque Giornate”.

 

1. Duomo

Partiamo con il simbolo di Milano, ossia la maestosa Cattedrale gotica dedicata a Santa Maria Nascente. Iniziata a costruire nel 1386, è stata ultimata quattro secoli dopo ed è la chiesa più grande d’Italia.

La facciata in marmo bianco rosato dalla forma triangolare e le tante guglie (ben 135) e statue esterne sono i suoi elementi più caratteristici. Gli spazi interni sono suddivisi in cinque navate e 52 colonne, possono accogliere fino a 40.000 persone e custodiscono reperti antichi pure di oltre mille anni. Il Duomo è altresì la più grande costruzione gotica al mondo in cui si può camminare sul tetto. Difatti, il tour delle Terrazze si snoda tra le guglie – la più “vecchia” è del 1397 – e consente di ammirare Milano dall’alto e di osservare da vicino la statua della Madonnina, posata sul punto più alto dell’edificio (108,5 m) nel 1774.

Essendo l’attrazione più visitata della città, il consiglio che posso darvi è quello di comprare i biglietti d’ingresso su internet per poter così saltare la coda sul posto. Il “pacchetto completo” ha una validità di 72 ore dal primo utilizzo ed include il Duomo, le Terrazze, il museo, la zona archeologica e la chiesa di San Gottardo in Corte. L’audioguida è disponibile con un piccolo sovrapprezzo. Tutti i dettagli sono riportati nella relativa pagina d’acquisto.

Chi desidera invece soltanto salire sul tetto del Duomo può usufruire di questo biglietto speciale. La cima è raggiungibile in ascensore oppure salendo 250 scalini. I tour guidati durano un’ora e mezza e consentono ingressi rapidi sia al Duomo che alle Terrazze, il Museo e la Chiesa di San Gottardo sono visitabili in autonomia. Per saperne di più e per procedere con la prenotazione online potete consultare questa pagina.

Il Duomo è facilmente raggiungibile in metropolitana, la fermata omonima si trova sulle linee M1-M3.

Visitare il Duomo e le altre attrazioni con il Milan Pass
Duomo di Milano

 

2. Museo del Novecento e Palazzo Reale

Uscendo dalla metropolitana si sbuca direttamente sulla Piazza del Duomo, un’area pubblica immensa e popolata di turisti, milanesi e piccioni a qualsiasi ora del giorno (e della notte). Vi sorge la Statua di Vittorio Emanuele II, dedicata al primo Re d’Italia ed inaugurata il 24 giugno 1896.

Camminando sotto i portici, sulla destra guardando la Cattedrale, si arriva al Museo del Novecento. In esso sono esposte 400 opere d’arte del secolo XIX, a partire dal Quarto Stato di Pelizza da Volpedo del 1902 fino agli anni ’80. Si possono ammirare statue, installazioni e dipinti di maestri del calibro di Kandinskij, Klee e Modigliani con poi un occhio di riguardo agli artisti più celebri del panorama milanese come Boccioni, Morandi, Manzoni e De Chirico. Una menzione speciale la merita la Sala a Lucio Fontana, affacciata su Piazza Duomo e quindi fantastico belvedere sulla Cattedrale e la Galleria Vittorio Emanuele II.

Il museo è adiacente al Palazzo Reale di Milano, edificio neoclassico che nel corso dei secoli, a partire dal Medioevo, è stato visitato da numerosi personaggi storici e per questo al centro delle principali questioni politiche e culturali del capoluogo lombardo. L’aspetto attuale è dovuto agli interventi effettuati a fine ‘700 e, con la proclamazione di Milano come capitale del Regno d’Italia nel 1805 (sotto Napoleone), gli interni vennero ulteriormente arricchiti grazie all’apporto di artisti come Appiani ed Hayez. Oggi è sede di mostre internazionali che vengono allestite negli oltre 7.000 metri quadrati a disposizione nei vari saloni testimoni di un passato decisamente glorioso.

11 luoghi da visitare a Milano: mostre a Palazzo Reale
Scalinata di Palazzo Reale | Foto: Lorenzo Pennati

 

3. Chiesa di S. Maria presso San Satiro e Colonne di San Lorenzo

Allontanandoci 5 minuti a piedi dal Duomo si può visitare un tempio religioso poco conosciuto dalla maggioranza dei turisti. Difatti me l’ha fatto scoprire una mia cara amica e milanese doc, Elena di Wainomi Travel Blog. La Chiesa di Santa Maria presso San Satiro risale alla fine del‘400 e, oltre alla facciata neorinascimentale, colpisce i visitatori per ciò che è presente al suo interno.

Infatti, ammirando l’altare centrale si possono apprezzare le colonne e le decorazioni che compongono l’abside. Avvicinandosi però si scopre un’altra cosa… in realtà esso non esiste, si tratta soltanto di un’illusione ottica. Tale inganno artistico venne ideato e realizzato dal Bramante per risolvere il problema dello spazio ridotto in chiesa, soli 97 centimetri contro i quasi 10 m previsti. Grazie a questo stratagemma, si può affermare che uno dei più grandi architetti italiani abbia dato il via a quel genere pittorico conosciuto come “trompe l’oeil”, che si basa sull’utilizzo di alcuni espedienti in grado di ingannare l’occhio umano.

Luoghi insoliti a Milano: Chiesa di S. Maria presso San Satiro vicino al Duomo
Chiesa di S. Maria presso San Satiro

Proseguendo su via Torino e poi in corso di Porta Ticinese si raggiunge in uno dei luoghi più cari ai milanesi. Non a caso, il detto popolare “Vediamoci alle colonne” è dovuto alla presenza di questi 16 elementi che sorgono dinnanzi alla Basilica di San Lorenzo Maggiore. Il colonnato marmoreo così come la chiesa risalgono all’epoca romana, in particolare ai secoli IV-V. Il tempio religioso ha un corpo centrale quadrato con pareti ricurve ed una cupola immensa a chiudere lo spazio in mezzo. La Cappella di Sant’Aquilino, innalzata tra il 390-430 d.C., probabilmente serviva da mausoleo imperiale ed i suoi sotterranei custodiscono le fondamenta ottenute dalla demolizione del vicino anfiteatro.

Chiese storiche di Milano: San Lorenzo e le Colonne romane
Basilica di S. Lorenzo Maggiore

 

4. Pinacoteca Ambrosiana

Costruito dove sorgeva il foro romano, trattasi di uno dei musei più antichi di Milano, voluto nel 1618 dal cardinale Federico Borromeo come sede della sua collezione personale.

Si conservano tele di Caravaggio, Botticelli, Tiziano e Raffaello mentre, nella Sala Federiciana si possono osservare i fogli del Codice Atlantico ed il Ritratto di Musico di Leonardo Da Vinci. Quest’ultimo ambiente corrisponde all’antica sala di lettura della Biblioteca e si conservano ancora le scaffalature ed i libri dell’epoca. Un “pezzo” particolare esposto all’Ambrosiana è la ciocca di capelli dorati di Lucrezia Borgia, conservata in una teca che, durante l’Ottocento, attirò l’attenzione di letterati come Byron e D’Annunzio.

I biglietti per la Pinacoteca Ambrosiana sono acquistabili qui. Essi hanno validità di un giorno e con cancellazione gratuita se effettuata prima delle 24 ore della data selezionata. Le audioguide invece sono disponibili in loco al costo di 3€.

Visita Pinacoteca Ambrosiana e Codice Atlantico di Leonardo - Milano, Lombardia
Sala Federiciana | @beniculturali.it

 

5. Galleria Vittorio Emanuele II

Ritornati davanti al Duomo, sulla sua sinistra si apre la Galleria Vittorio Emanuele II, soprannominata il Salotto di Milano. Questa struttura coperta realizzata nell’800 è il più antico centro commerciale d’Italia ed è impreziosita da mosaici, cariatidi e numerose decorazioni attorno alle finestre ed ai balconi. Sulla via porticata si affacciano locali storici, ristoranti stellati (ad esempio quello di Carlo Cracco) e negozi di lusso. Passeggiando non si può fare a meno di notare un assembramento di turisti al centro della piazza, al di sotto della grande cupola vetrata. Bisogna però svolgere lo sguardo in basso sul pavimento per scoprire un’antica tradizione milanese. Infatti, l’usanza vuole che come gesto scaramantico si compiano 3 giri di tacco sugli attributi del toro raffigurato sul mosaico (rappresentante lo scudo di Torino).

Non molti sanno che è possibile camminare sui tetti della Galleria lungo un percorso di circa 250 m che regala scorci inaspettati sul Duomo e consente di osservare da vicino la struttura ottocentesca di questo spazio architettonico. Maggiori informazioni su accesso, orari e costi sono disponibili qui.

Luoghi simbolo di Milano: Galleria Vittorio Emanuele II
Galleria Vittorio Emanuele II

 

6. Leonardo3 ed il Teatro alla Scala

Percorrendo la Galleria si sbuca davanti a Palazzo Marino, dimora nobiliare della seconda metà del sec. XVI e sede del Comune a partire dal settembre 1861.

Appena a lato della strada porticata ottocentesca si trova il Leonardo3 Museum. Trattasi di una mostra incentrata sul mondo di Leonardo Da Vinci che si pone l’obiettivo di avvicinare grandi e piccini al genio italiano attraverso un percorso interattivo che comprende 200 attività, la versione digitale dell’Ultima Cena ed una serie di macchine 3D ricostruite seguendo i progetti del loro inventore. I biglietti d’ingresso sono acquistabili su internet, hanno validità di un giorno e sono cancellabili gratuitamente. Per tutte le informazioni vi rimando a questa pagina.

Attraversando la strada si è dinnanzi Alla Scala, uno dei teatri lirici più famosi al mondo. Voluto dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria dopo che il precedente Teatro Regio era stato distrutto da un incendio, la nuova struttura è stata costruita in soli due anni, tra il 1776-78, ed è stata inaugurata nel 1778 con la rappresentazione di un’opera con musiche di Salieri.

Nel corso dei secoli il Teatro Alla Scala ha subito una serie di interventi di ricostruzione – ad esempio in seguito ai bombardamenti del 1943 – e di restauri, come quelli recenti del 2014. Qui si sono esibiti cantanti, attori, direttori d’orchestra e ballerini del calibro di Verdi, Toscanini, Maria Callas, Pavarotti, Carla Fracci e Roberto Bolle.

Chi non avesse la possibilità di assistere ad uno spettacolo – un’esperienza unica che vale la pena provare – può comunque visitare il Teatro con dei tour guidati. Essi durano un’ora e conducono alla scoperta di storie ed aneddoti affascinanti legati alle persone che si sono esibite su uno dei palchi più celebri del mondo. Oltre a ciò si accede al museo interno nel quale sono esposti costumi di scena, strumenti ed altro materiale riguardante il mondo della musica classica. Per saperne di più e per prenotare la visita guidata già da casa potete consultare questa pagina.

Tour guidato Teatro Alla Scala di Milano e museo
Teatro Alla Scala

 

7. Quadrilatero della moda

Proseguendo su via Alessandro Manzoni, lasciando il Teatro alla nostra sinistra, si raggiunge il quartiere milanese dello shopping di lusso, il cosiddetto “Quadrilatero della moda”. Esso è delimitato da quattro stradevia Manzoni, via Montenapoleone, via della Spiga e Corso Venezia – a cui si aggiungono una serie di vie interne molto eleganti e dense di storie. Difatti, in passato qui si è combattuto per la liberazione di Milano dal dominio austriaco durante le leggendarie Cinque Giornate. Palazzo Dozzio (Montenapoleone 21) ad esempio fu il rifugio dei ribelli che proprio in quella via si erano scontrati con i nemici stranieri.

Oggi è un susseguirsi di vetrine arredate con gusto e design che espongono i prodotti delle marche più prestigiose. Turisti e curiosi da tutto il mondo vengono qui per fare acquisti (chi se lo può permettere…) e per contemplare cotanto sfarzo. Io stesso anni fa sono riuscito nell’impresa di trovare un capo d’abbigliamento a prezzi umani – una camicia bianca della Ralph Lauren – ed ancora adesso, ricordando l’esperienza nel negozio, lo custodisco come un cimelio.

Le vie che compongono il Quadrilatero della moda vengono inserite ogni anno ai primi posti della classifica dedicata alle strade più importanti dello shopping, “lottando” con rivali quali la Fifth Avenue a New York e gli Champs Elysees di Parigi.

La fermata della metro più vicina èMontenapoleone”, sulla linea M3; in alternativa, spostata un po’ più a nord nei pressi dei Giardini Pubblici Indro Montanelli, “Palestro” sulla M1.

 

8. Castello Sforzesco e la Triennale

Ai margini del centro storico del capoluogo lombardo si erge quella che fu, a cavallo tra ‘500 e ‘600, una delle principali cittadelle militari d’Europa. Il Castello Sforzesco venne realizzato tra il 1358-1368 ed usato come dimora dal signore di Milano, Galeazzo II Visconti. Il complesso venne poi ampliato successivamente, in particolare da Francesco Sforza nel secolo XV. Alla fine del’400 vi lavorò anche Leonardo Da Vinci, quando egli fu al servizio di Ludovico il Moro.

Attualmente è sede dei Musei Civici con alcune delle più vaste collezioni artistiche della città tra cui:

  • Museo d’Arte Antica, con i resti antichi della città;
  • Pinacoteca, con opere di Mantegna, Bellini, Correggio, Canaletto e Tintoretto;
  • Raccolta di mobili, con arredi dal sec. XV al sec. XX;
  • Collezione di strumenti musicali, tra le più ricche d’Europa.

L’accesso al Castello Sforzesco è gratuito (solo le mostre sono a pagamento) e si può camminare per i suoi cortili, lungo le mura panoramiche per ammirare il centro città e per Parco Sempione.

Musei Civici a Palazzo Sforzesco - Milano, Lombardia
Castello Sforzesco

All’interno dell’area verde si trova la Triennale di Milano, un polo culturale di vocazione internazionale incentrato su temi come l’arte, il design, la moda, il cinema e l’architettura. Dal 2007 ospita un museo dedicato al design italiano con delle installazioni che vengono rinnovate su base annuale.

Ad un centinaio di metri di distanza svetta la Torre Branca, progettata dall’architetto Gio Ponti nel 1933 e costruita in soltanto 68 giorni (all’epoca si chiamava Torre Littoria) usando dei speciali tubi in acciaio. Ha un’altezza di 108,6 m – leggermente superiore quindi al Duomo – ed un ascensore interno consente di arrivare in cima in meno di un minuto. Il panorama che si ha è davvero completo poiché la vista si estende dal parco al centro di Milano fino alle montagne all’orizzonte.

La fermata della metro più vicina al Castello Sforzesco è “Cairoli”, sulla linea M1. Inoltre, dalla stessa piazza arrivano/partono i bus turistici hop-on hop-off.

 

9. Pinacoteca di Brera

All’interno di Palazzo Brera – costruito tra il 1591 ed il 1776 – si può ammirare una delle collezioni d’arte più importanti d’Italia, una visita che da sola vale il viaggio a Milano.

Qui difatti sono esposti i capolavori provenienti da scuole diverse (lombarda, toscana, veneta, fiamminga…) che Napoleone decise di riunire in un unico luogo in seguito alle sue “confische” portate avanti nell’Italia settentrionale. Le opere presenti spaziano dal sec. IV a.C. al sec. XX e sono di artisti come Tintoretto, Raffaello, Caravaggio, Mantegna, Hayez, Piero della Francesca, Boccioni, Tiziano, Rubens e Picasso.

Per rendere l’esperienza ancora più completa, all’interno sono state dislocate apposite panchine dove fermarsi per ammirare con calma i quadri e persino ritrarli.

La Pinacoteca di Brera è comodamente raggiungibile in metropolitana scendendo alla fermata “Lanza”, sulla linea M2.

Opere d'arte a Milano: Pinacoteca di Brera
Pinacoteca di Brera

 

10. Ultima Cena (Cenacolo vinciano)

In fondo a Corso Magenta sorge la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, un tempio gotico-rinascimentale edificato tra il 1463 ed il 1497. È stato dichiarato Patrimonio UNESCO dell’Umanità nel 1980, all’epoca fu il secondo sito in Italia – dopo le incisioni rupestri della Val Camonica – ad essere stato inserita in questa lista mondiale.

È uno dei luoghi più visitati in Italia perché all’interno dell’ex refettorio rinascimentale è custodita una delle opere d’arte più famose al mondo. Mi riferisco al Cenacolo, ossia la “Ultima Cena” realizzata da Leonardo tra il 1494-97 su richiesta di Ludovico il Moro. Protagonista di film e libri ad esso dedicati, è un capolavoro studiato ancora oggi poiché intriso di misteri, come ad esempio la figura di Giuda, che secondo alcuni non sarebbe altro che l’autoritratto dello stesso Leonardo. Nonostante il passare del tempo, l’abilità artistica mostrata dal suo autore ancora affascina chi osserva l’opera. Egli infatti basò la prospettiva sulla figura centrale di Cristo, dando così l’illusione che lo spazio della sala si estenda alle sue spalle; gli utensili e la tovaglia che si osservano sono un elemento di modernità giacché risalgono all’epoca dell’artista italiano.

La conservazione del dipinto è molto complicata data la particolare tecnica adottata da Leonardo, la tempera mista su gesso anziché l’affresco. L’opera iniziò a deteriorarsi già pochi anni dopo la sua realizzazione ed il restauro iniziato nel 1977 durò oltre vent’anni, mobilitando critici d’arte, scienziati ed esperti da tutto il mondo. Un lavoro estenuante che però alla fine ha permesso di riportare alla luce i colori originali.

Essere a Milano e non vedere il Cenacolo sarebbe davvero un peccato. Data la fragilità dell’opera d’arte e lo spazio limitato, gli ingressi sono contingentati e perciò è obbligatorio acquistare i biglietti in anticipo.

Per facilitare a Leonardo la realizzazione dell’Ultima Cena, Ludovico il Moro gli donò un’abitazione – la Casa degli Atellani – ubicata davanti a Santa Maria delle Grazie. Ancora oggi è possibile esplorarne la Vigna, ossia il giardino nel quale egli si ritirava per meditare e rilassarsi camminando immerso nella natura.

La fermata della metropolitana più vicina al Cenacolo Vinciano è quella di “Conciliazione”, sulla linea M1.

Informazioni per vedere l'Ultima Cena di Leonardo a Milano ed acquisto biglietti online
“Ultima Cena” – Leonardo

 

11. Basilica di Sant’Ambrogio e Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Innalzata tra il 379 ed il 386 e successivamente ricostruita (sec. XI), è la chiesa dedicata ad Ambrogio, vescovo di Milano dal 374 al 397 e Santo Patrono della città. La sua figura fu talmente importante che ancora oggi in gran parte della diocesi le messe si svolgono secondo il rito ambrosiano, leggermente differente da quello romano adottato nel resto del mondo.

La basilica è in stile romanico-bizantino ed alcuni dei mosaici originali sono giunti a noi in buono stato di conservazione, nonostante i danni provocati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Da non perdere poi l’Altare d’Oro dell’835 e la Cappella di San Vittore in Ciel d’Oro, così chiamata per le tessere dorate della volta nella quale si ha la più antica raffigurazione nota del Vescovo Ambrogio. Le spoglie del Santo sono poste sotto l’altare assieme a quelle dei martiri Gervasio e Protasio ai quali era stata dedicata la basilica data l’ubicazione dell’edificio stesso, al centro infatti di un’area dove si trovavano le tombe dei cristiani martirizzati durante le persecuzioni romane.

11 luoghi da vedere a Milano: Basilica del patrono Sant'Ambrogio
Basilica di Sant’Ambrogio

A meno di 300 m dal tempio religioso sorge il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia “Leonardo Da Vinci”. Inaugurato nel febbraio del 1953, ancora oggi è il più grande museo scientifico in Italia e tra i primi quattro in Europa. Esso sorge all’interno di un ex monastero del’500 vicino alla Chiesa di S. Vittore e comprende anche alcuni edifici moderni degli anni Cinquanta.

Si possono ammirare da vicino le collezioni di veicoli ferroviari, dei trasporti marittimi ed aerei ed alcuni pezzi unici come ad esempio il catamarano di Luna Rossa ed il sottomarino Enrico Toti. Il museo ospita inoltre una biblioteca con 40.000 volumi ed una mostra permanente su Leonardo Da Vinci, la più vasta al mondo. Vi sono esposti difatti 130 modelli e ricostruzioni in scala reale dei suoi progetti ed invenzioni, tutti ricreati basandosi sui disegni originali.

I biglietti si possono comprare su internet, hanno validità giornaliera e consentono l’accesso prioritario. Il rimborso completo è garantito cancellando la prenotazione entro le 24 ore precedenti il giorno della visita. Tutte le informazioni sono reperibili in questa pagina.

Sia il museo che la basilica sono facilmente accessibili coi mezzi pubblici. La fermata della metropolitana – “Ambrogio”, linea M2 – si trova a metà strada tra di loro.

Visita Museo della Scienza e Tecnologia a Milano - Sottomarino Enrico Toti
Sottomarino Enrico Toti
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