Il soggiorno nella città tedesca in occasione dei suoi tradizionali mercatini di Natale ha rappresentato anche l’occasione per scoprire una pagina di storia nefasta, non solo per la capitale bavarese ma per il mondo intero.
Infatti, proprio a Monaco Hitler fondò il partito Nazionalsocialista tedesco dei lavoratori e da qui iniziò la sua marcia verso il potere e la creazione del Terzo Reich. Dal 1933 e fino al 1945, la città venne considerata la “capitale non ufficiale del movimento nazista” dato che fu la sede del quartier generale del partito.
Ieri ed oggi, cosa è rimasto del Nazismo a Monaco di Baviera
Hitler ed il nazismo rappresentano la pagina più scura della storia di Monaco, un passato ingombrante ancora adesso. Da una parte la volontà di cancellarlo, dall’altra invece la necessità di ricordarlo come monito per le generazioni future.
Alcuni edifici, piazze e monumenti legati ai nazisti sono “scampati” ai bombardamenti Alleati e dunque si possono ancora ammirare anche se, per ovvie ragioni, è stata eliminata ogni traccia della simbologia hitleriana. Nel Dopoguerra, altri luoghi sono stati invece rinominati in memoria delle vittime del Nazionalsocialismo.
In questo articolo vi propongo un itinerario che si snoda per il centro storico di Monaco e che racconta le origini del Nazismo sino alla conquista del potere in Germania.
Segnalo pure che vengono organizzate una serie di visite guidate a piedi riguardanti questo periodo.
Inoltre, vi sono diverse escursioni guidate a Dachau, località a circa 16 Km di distanza e tristemente nota per aver ospitato il primo campo di concentramento nazista, voluto da Himmler nel 1933 come modello per quelli che sarebbero stati costruiti successivamente.
In entrambi i casi, i tour sono disponibili in lingua inglese. Purtroppo non c’è nulla in italiano.
Führerbau e Königsplatz
Punto di partenza del mio percorso a piedi è il cosiddetto “Edificio del Führer”, eretto tra il 1933 ed il 1937.
Durante il Terzo Reich, il Führerbau ebbe un ruolo centrale nelle vicende politiche del partito dato che fu sede di cruciali incontri diplomatici.
Uno tra tutti fu quello tra Hitler e Chamberlain, ossia il celebre “Trattato di Monaco” del 30 settembre 1938. Grazie ad esso la Germania ottenne il diritto di annettere alcune parti della Cecoslovacchia, in particolare la zona dei Sudeti, abitata soprattutto da persone di lingua tedesca.
Oggi, l’edificio è sede dell’Università di scienze della musica e dello spettacolo.
Nel palazzo adiacente si trova l’NS-Dokumentationszentrum, incentrato sulla storia di Monaco tra le due guerre mondiali.
Proprio in quegli anni, nel luogo oggi occupato dal museo, sorgeva la “Brown House”, il quartier generale del partito nazista dal 1931 sino al 1945.

Anche la vicina Königsplatz è stata scenario della propaganda hitleriana. Infatti, nel 1935 venne fatta pavimentare con granito per poter così ospitare sfilate e manifestazioni naziste.
Bombardata e gravemente danneggiata durante il conflitto, negli anni ’80 è stata riportata al suo splendore originale.
La piazza, voluta da re Ludovico I agli inizi del secolo XIX, è un omaggio all’antica Grecia ed accoglie due dei più importanti musei di Monaco: la Gliptoteca, con sculture e mosaici dell’epoca classica, e la Staatliche Antikensammlung, con la collezione di oggetti e quadri greci ed etruschi.

Memoriale alle vittime del Nazionalsocialismo
Proseguendo una decina di minuti a piedi lungo la Brienner Straße, in direzione della Residenz, si giunge nella piazza denominata “Platz der Opfer des Nationalsozialismus”.
La scelta del luogo non è affatto casuale visto che si trova nei pressi di un palazzo – Wittelsbacher Palais – adibito a quartier generale della Gestapo con annessa prigione. L’edificio non esiste più perché venne distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sulla piazza, inaugurata nel 2014, sono state posizionate una placca in bronzo lunga 18 m con la scritta “In onore delle vittime della tirannia Nazionalsocialista” ed un memoriale costituito da una colonna di granito sormontata da una fiamma che brucia costantemente, sia di giorno che di notte, a simboleggiare il fatto che pure nei periodi più tragici la speranza non muore mai.

La Loggia dei Marescialli
Eretta tra il 1841 ed il 1844 come tributo all’armata bavarese, vittoriosa contro l’esercito di Napoleone, la Feldherrnhalle ricorda in parte la Loggia dei Lanzi a Firenze.
La somiglianza non è casuale dato che re Ludovico I, oltre ad essere ammiratore dell’antica Grecia (la Königsplatz è un valido esempio), amava l’arte italiana e per questo visitava spesso il nostro paese (possedeva una villa a Roma).
La struttura a tre archi a tutto sesto si affaccia sulla Odeonsplatz, una delle piazze più famose di Monaco nonché importante snodo del trasporto pubblico cittadino (metropolitana, linee U3, U4, U5, U6).
Qui, il 9 novembre 1923 si verificò il famoso Putsch di Monaco, ossia il tentato colpo di Stato di Hitler e dei suoi seguaci che, fallito, portò alla loro incarcerazione.
Dopodiché, una volta al potere il Führer rese la Loggia dei Marescialli un luogo di culto in onore di chi lo sostenne nella sua rivolta del 1923. Venne applicata una tavola di bronzo con la croce uncinata con riportata la frase
“Und ihr habt doch gesiegt!”
(Alla fine avete vinto voi)
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La Viscardigasse
Una sentinella delle SS stava di guardia sia di giorno che di notte nella Feldherrnhalle. Dunque, chi desiderava attraversare la piazza era costretto a fare il saluto nazista.
Gli oppositori avevano una via alternativa per evitare questo “rito”, ossia deviare per la vicina Viscardigasse. Ancora adesso, questo tratto di strada è conosciuto popolarmente con il soprannome di “vicolo degli scansafatiche” – Drückebergergasse, in lingua tedesca – non rendendo però giustizia all’estremo coraggio di chi vi passava. Infatti, chi veniva sorpreso dalla Gestapo nel compiere questo gesto così ribelle finiva direttamente in prigione.
I turisti che vi camminano oggi possono notare una scia di sanpietrini dorati posti a ricordo di tale atto di resistenza civile.

La Hofbräuhaus
È la birreria più famosa di Monaco, presa d’assalto ogni giorno da centinaia e centinaia di turisti (ma anche dai bavaresi stessi) e dove scorrono incessantemente litri di birra.
Si tratta di un edificio storico dato che le sue origini risalgono al 1589, quando il Duca Guglielmo V volle una birreria esclusiva per la corte dei Wittelsbach. Con il passare degli anni, la fama del locale crebbe esponenzialmente fino a che, nel 1607, fu necessario ampliare i suoi spazi costruendo la struttura odierna.
Con il passare del tempo fu resa accessibile anche al popolo ma ciò non intaccò il suo fascino nobile, richiamando personaggi famosi quali ad esempio Mozart, Sissi e Lenin.
Oggi, un ulteriore elemento di interesse tra i visitatori è dato dal legame tra Hitler e la Hofbräuhaus.
Proprio in uno dei suoi saloni, il 24 febbraio 1920, il futuro Führer proclamò il programma del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi anticipando tutto ciò che sarebbe drammaticamente successo a partire dal 1933.
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L’Altes Rathaus
La Marienplatz, nel cuore della città, è il luogo dove sorgono alcuni degli edifici più noti ed imponenti di Monaco. Tra questi spicca il Municipio vecchio, situato sul lato orientale della piazza e risalente alla seconda metà del ‘400.
Rimasto in funzione sino al 1874, quando gli uffici del Comune sono stati trasferiti nel municipio nuovo, è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1944 ma i successivi interventi di restauro l’hanno riportato al suo stile gotico originale.
Purtroppo anche l’Altes Rathaus è stato scenario di un evento chiave legato alla storia del Nazismo. Infatti, è proprio qui che Joseph Goebbels, fedele braccio destro di Hitler, proclamò il discorso che il 9 novembre 1938 portò alla “notte dei cristalli” con la distruzione dei negozi gestiti dagli ebrei e l’arresto di essi stessi.
Dal 1983 è sede del Museo del giocattolo (Spielzeugmuseum), inoltre, a pochi passi dall’ingresso si può osservare la statua di Giulietta donata dalla Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno alla città di Monaco nel 1974 per celebrare il gemellaggio esistente dal 1960 tra la capitale della Baviera e la località scaligera.
Segnalo che dalla Marienplatz partono i tour guidati a piedi in italiano alla scoperta della storia di Monaco. Per informazioni e prenotazioni potete consultare questa pagina.

La Sterneckerbräu
Mi sposto verso la Isartor, una delle antiche porte di accesso alla città e distante meno di 10 minuti a piedi dalla Marienplatz.
Antica birreria, la Sterneckerbräu fu il luogo di incontro dei membri del Partito tedesco dei lavoratori, fondato nel 1919 e precursore del Nazismo.
Infatti, nell’ottobre dello stesso anno ne entrò a far parte Hitler che, in pochi mesi, ne assunse il comando rinominandolo appunto Partito Nazionalsocialista tedesco dei lavoratori.
L’8 novembre 1933, il Führer inaugurò nelle sale della Sterneckerbräu il Museo del Partito Nazista. Sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, oggi l’edificio accoglie attività commerciali ed abitazioni private ed è tutelato come “monumento storico”.

La prima residenza di Hitler
Concludo l’itinerario dei luoghi del Nazismo a Monaco raggiungendo la Thierschstraße. Qui, al numero civico 41 si trova la palazzina dove Hitler visse tra il 1920 ed il 1929. Nel 1920 infatti, dopo essere stato congedato dall’esercito tedesco, il futuro Führer decise di tornare a Monaco per occuparsi del neonato Partito Nazista.
A partire dalla fine degli anni ’20, Hitler si trasferì in un appartamento più lussuoso in Prinzregentenplatz, sulla sponda opposta del fiume Isar, che utilizzò anche per incontri diplomatici come ad esempio quello con Mussolini avvenuto il 25 settembre 1937 e quello con il primo ministro britannico Chamberlain dopo la firma del Trattato di Monaco (30 settembre 1938).
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