Glion, una piccola frazione situata sulle alture attorno a Montreux, ospita uno dei migliori istituti privati di alta formazione in Hospitality Management. Difatti, il Glion Institute of Higher Education è uno dei punti di riferimento del settore da oltre 50 anni e nel 2018 è stato valutato tra i primi 5 istituti al mondo per quel che concerne la gestione dell’ospitalità e degli eventi.
Inoltre, proprio nello stesso anno si è deciso di inaugurare il Ristorante Bellevue, così chiamato poiché si affaccia direttamente sul lago di Ginevra. E così, per celebrare tale avvenimento, il 22 marzo sono stato invitato dallo stesso istituto a prendervi parte assieme ad altri blogger e giornalisti italiani.
Il Glion Institute of Higher Education
Il tema ricorrente dei campus in Svizzera (Glion e Bulle) ed a Londra è quello della formazione di alto livello, a 5 stelle per rimanere in tema. Tale aspetto emerge anche dal regolamento interno. Basti pensare che ad esempio si va a lezione vestiti secondo un rigido dress code e che non sono ammessi ritardi, neanche di un minuto. I master proposti ogni anno vengono adattati alle esigenze del settore ed alle richieste delle industrie. In questa maniera, i programmi di studio sono sempre aggiornati e consentono agli studenti un migliore inserimento lavorativo al termine del percorso di studi.
A proposito di studenti, a Glion si respira un’atmosfera molto internazionale dato che il 90% degli iscritti arriva dall’estero, per un totale di 96 nazionalità.
Dopo il drink di benvenuto conosciamo Christophe Gulli, il preside del corso di Practical Arts, che inizia a presentarci l’istituto e la sua mission. Durante gli studi i ragazzi e le ragazze vivono un’esperienza a 360° nel mondo dell’ospitalità grazie ad un programma che comprende sia l’aspetto teorico che soprattutto quello pratico. I temi trattati riguardano la tradizione gastronomica, il servizio al tavolo e la preparazione curata degli stessi, l’accoglienza e la gestione del cliente alla reception dell’hotel. A ciò si aggiunge un tirocinio di 24 settimane attraverso il quale lo studente entra in contatto con il mondo del lavoro, quello reale.
I workshop legati alle arti pratiche
Dopo la presentazione è giunto il momento di passare alla pratica e così, seguendo le indicazioni ricevute prima del viaggio, siamo stati suddivisi in tre gruppi con la possibilità ciascuno di seguire un workshop specifico. Quelli proposti riguardavano la cucina, il bar ed i vini oppure il servizio al tavolo. Io ho seguito proprio quest’ultimo ed ho avuto modo così di conoscere Chantal Wittmann, insegnante che vanta ben 30 anni di esperienza nel settore dell’ospitalità e che lavora a Glion dal 2017.
Da segnalare che nel 2011 si è aggiudicata il prestigioso titolo di “Meilleur Ouvrier de France” e successivamente ha partecipato ad una serie di eventi che l’hanno portata in giro per il mondo. Grazie alla sua mini-lezione ho scoperto tutto un universo legato alla tavola che mai avrei pensato esistesse. Abbiamo parlato della storia del “mangiare assieme” e di come le pratiche relative a tale attività siano cambiate nel corso dei secoli. Stesso discorso per le posate, dalla loro comparsa fino a quelle attuali, con tanto di breve quiz per riconoscere le meno diffuse ed originali. Sapevate ad esempio che esiste pure un coltello per il burro?
Anche qui, come insegna la tradizione di Glion, non poteva mancare una parte pratica e pertanto gli ultimi minuti della lezione sono stati impiegati per l’allestimento dei tavoli. Ci siamo divisi in tre piccoli team e ciascuno ha ideato quello che avrebbe accolto una coppia a cena. Nel mio caso, abbiamo pensato ad un tema legato alla natura ed in particolare alla stagione primaverile.
Il Bar ed il Ristorante Bellevue
È poi il momento dell’aperitivo e la location è semplicemente spettacolare, sia per gli interni che per la vista esterna. Difatti, dalle ampie vetrate si possono ammirare Montreux ed il lago di Ginevra in tutto il loro splendore.
Un panorama reso ancora più suggestivo dalle Alpi innevate. Nel bar e nell’edificio in generale, nonostante i recenti lavori di ristrutturazione, gli elementi di arredo moderno coesistono in maniera armoniosa con lampadari, soffitti stuccati, vetrate e pannelli in legno risalenti al periodo della Belle Epoque.
La cena di gala è la migliore occasione per celebrare l’inaugurazione del Ristorante “Bellevue”, così chiamato poiché ogni tavolo è un meraviglioso belvedere sul lago ed i suoi dintorni. Tutto è curato nei minimi particolari, dalla carta di presentazione del menù fino alla decorazione dei tavoli. Il personale di sala, così come quello della cucina, è formato dagli studenti di Glion che quindi hanno l’opportunità di mettere subito in pratica quanto appreso in classe. Il servizio è stato ineccepibile (ai miei occhi) e decisamente soddisfacente per i professori che seduti ai tavoli osservavano i loro allievi in azione. Ho ritrovato anche Chantal Wittmann che, con occhio discreto, seguiva i ragazzi in sala sistemando in corso d’opera eventuali piccole imperfezioni.
Per quanto riguarda il menù, l’obiettivo è di servire piatti gourmet che siano buoni, stagionali e fatti con prodotti salutari. Per tale motivo vi è un’attenta selezione delle materie prime, provenienti rigorosamente dal territorio regionale. Stesso discorso per i vini, sebbene in questo caso ve ne sia qualcuno proveniente dall’estero, in primis Italia e Spagna, sempre ovviamente di altissima qualità.
Il ristorante è aperto dal lunedì al venerdì a pranzo (12:00 – 14:30) e cena (19:00 – 23:30). Il bar apre gli stessi giorni dalle 11:30 alle 14:30 e dalle 18:00 alle 23:30.
Per qualsiasi ulteriore informazione riguardo sia la scuola che il ristorante vi rimando al sito ufficiale del Glion Institute of Higher Education.