Dopo l’escursione al Circolo d’oro, con mia madre abbiamo deciso di fare un altro tour organizzato, questa volta nella penisola di Snæfellsnes, a nord di Reykjavík. Questa zona è conosciuta come “Islanda in miniatura” perché vi si ritrovano alcune delle bellezze naturali disseminate nell’intero paese quali ad esempio cascate, ghiacciai, terreni vulcanici e fiordi.
E ciò l’abbiamo potuto constatare direttamente sul campo grazie ad un itinerario circolare che ha toccato svariati luoghi simbolo della penisola, compresa una location di Games of Throne.
Tour organizzato da Reykjavík alla scoperta di Snæfellsnes
Che sia un’area meno turistica rispetto ad altre – tra tutte il Golden Circle – l’ho capito ancora prima di partire, osservando il minibus che veniva a prenderci in centro a Reykjavík. E, inoltre, una volta a bordo ho notato diversi posti a sedere rimasti liberi.
A differenza dell’escursione precedente qui le distanze sono maggiori e difatti abbiamo impiegato quasi due ore – circa 160 Km da Reykjavík – per raggiungere la prima attrazione (con fermata intermedia per cibo/servizi igienici).
Detto ciò, la bellezza dei luoghi visitati ed il meteo favorevole hanno reso la giornata indimenticabile e quindi le ore trascorse in viaggio non hanno pesato.
Ytri Tunga
Rispetto a quanto indicato sulla pagina web del tour, facciamo il percorso in senso antiorario e quindi iniziamo l’esplorazione della penisola dalla costa meridionale.
La prima fermata è la spiaggia di Ytri Tunga, uno dei luoghi migliori per avvistare le foche. E siamo fortunati perché, complice la bassa marea, all’orizzonte se ne scorgono alcuni esemplari. Le norme vigenti obbligano a tenere una distanza minima di 50 metri e, in presenza di cuccioli, dev’essere ancora maggiore.
Búðakirkja
È la volta di ammirare uno dei luoghi più romantici dell’Islanda e che negli ultimi anni ha visto aumentare notevolmente la sua fama. Trattasi di una delle tre chiese nere della nazione ed è la meta prediletta dei fotografi, per quel che riguarda il contrasto cromatico ed il fascino del paesaggio attorno, nonché lo scenario perfetto per celebrare i matrimoni.
La chiesa si trova a Búðir, paesino nei pressi dei campi di lava di Búðahraun a Staðarsveit. L’edificio originale è del 1703 ma, demolito ad inizio ‘800, è stato ricostruito nel 1848 in un luogo differente. La struttura sorge nella sua posizione attuale solamente a partire dal 1984.
Belvedere sullo Snæfellsjökull
Nuovamente in marcia ma bastano pochi minuti per raggiungere la prossima tappa, in realtà non prevista nell’itinerario.
Complice la splendida giornata – ammetto di essere stato fortunato, mai una goccia d’acqua nei sette giorni trascorsi in Islanda – il punto panoramico situato lungo la strada principale consente di ammirare il ghiacciaio Snæfellsjökull, l’attrazione simbolo del Parco Nazionale istituito nel 2001 che occupa questa porzione della penisola di Snæfellsnes.
È impressionante pensare al fatto che al di sotto dello strato di ghiaccio vi è un vulcano, chiamato popolarmente la “Porta dell’inferno”. Il massiccio deve la sua fama a a Jules Verne, che lo cita nel suo celebre “Viaggio al centro della Terra”:
«Scendi nel cratere dello Snaeffelsjokull, che l’ombra dello Scartaris viene a toccare alle calende di luglio, audace viaggiatore, e arriverai al centro della terra. Il che ho fatto.»
Arnarstapi
Proseguendo tenendo la montagna alla nostra destra arriviamo in un altro luogo denso di fascino. Lasciati alle spalle una fila di cottage, il percorso principale conduce alla statua in pietra alta 6 m raffigurante Bárður, personaggio della mitologia islandese legato a Snæfellsnes.
Oltre il monumento partono dei sentieri diretti ai diversi punti panoramici sulle scogliere di Arnarstapi, da dove si contemplano le curiose formazioni rocciose lungo la costa. Tra queste, quella che mi ha colpito maggiormente è la Gatklettur, molto simile ad una “porta sull’oceano”.
Djúpalónssandur
Un’alternativa valida per osservare spettacolari formazioni di rocce è la spiaggia nera di Djúpalónssandur. Una distesa lavica la separa dal ghiacciaio Snæfellsjökull, creando così un paesaggio di forti contrasti… una caratteristica comune a molte aree dell’Islanda!
Tra le rocce si possono scorgere i resti di un peschereccio che naufragò davanti a questo tratto di litorale nella notte del 13 marzo 1948.
Cratere di Saxhóll
Dopo quello di Kerið, ammirato durante il tour giornaliero al Circolo d’oro, è la volta del cratere di Saxhóll, alto 100 m ed originatosi circa 3.000 anni fa.
È circondato da un campo di lava solidificata ed è accessibile grazie alla scalinata in legno che si inerpica lungo la parete esterna del vulcano spento. Non ricordo il numero esatto degli scalini ma credo fossero poco meno di 400 (a tratta).
Guadagnata la cima, nel mentre si riprende fiato si gode dello splendido panorama a 360° che dalla campagna attorno si estende fino all’oceano all’orizzonte.
Monte Kirjufell
La tappa conclusiva del tour coincide con uno degli scenari più fotografati d’Islanda, presente in quasi tutti i depliant turistici del paese. Parte della sua notorietà è dovuta inoltre all’apparizione nella serie tv “Trono di Spade”.
Tralasciando l’aspetto cinematografico, la bellezza del monte Kirjufell è un qualcosa di unico. Il rilievo sorge isolato ed ha una forma particolarissima, con versanti scoscesi che ne rendono l’accesso assai complicato. Infatti, la nostra guida ci ha spiegato che i trekking sono vietati e chi decide comunque di scalare la montagna lo fa esclusivamente a suo rischio e pericolo.
Dal parcheggio si raggiunge in 10-15 minuti la Kirkjufellsfoss, una cascata non imponente quanto altre – ad esempio quella di Gullfoss – ma che si trova immersa in una cornice scenografica da sogno. Non a caso, è uno dei punti più gettonati dai “cacciatori di aurore boreali”.
Tour di un giorno da Reykjavík alla penisola di Snæfellsnes
A differenza dell’escursione giornaliera al Circolo d’oro, la meta di questa attività è più distante da Reykjavík e perciò i tempi di trasferimento si allungano. Dopodiché, le varie fermate situate lungo la costa di Snæfellsness vengono raggiunte in circa 15-20 minuti di viaggio.
Sempre rispetto al tour fatto qualche giorno prima, in questo caso vi sono meno punti di ristoro lungo il percorso e la sosta iniziale a Borgarnes (ripetuta poi a fine giornata) serve proprio a fare rifornimento di cibo e bevande. L’altra tappa dove si ha la possibilità di comprare è Arnarstapi. Lo stesso discorso vale in parte anche per i servizi igienici, non presenti nelle tappe a Ytri Tunga, Djúpalónssandur ed al cratere di Saxhóll.
La durata del tour nella penisola di Snæfellsnes è attorno alle 11 ore, con partenza da Reykjavík alle ore 8:00 nel punto di ritrovo comunicato dopo la prenotazione. Mia mamma ed io, alloggiati al Center Hotels Skjaldbreid, ci siamo recati nella fermata n. 6 Culture House, nei pressi del parco Arnarhóll.
La nostra guida è stato un ragazzo islandese originario proprio di Snæfellsness e così abbiamo apprezzato il fatto che ha raccontato una serie di vicende ed aneddoti legati al territorio che molto probabilmente un’altra persona non avrebbe potuto fornirci.
Per concludere, tutti i dettagli su questa escursione organizzata sono reperibili nella pagina di acquisto su GetYourGuide. Segnalo solo che l’ordine delle tappe è stato invertito, probabilmente per evitare un eccessivo sovraffollamento con i partecipanti degli altri tour.