La capitale inglese è ricca di giardini che permettono ai suoi abitanti ed ai turisti che la visitano tutto l’anno di prendersi una pausa dal traffico della città. Uno dei più famosi è senza dubbio Regent’s Park, il Parco Reale situato vicino a Westminster, a nord del centro. Vi si arriva comodamente in metropolitana con la linea Bakerloo scendendo alla fermata omonima.
I parchi di Londra: cosa fare a Regent’s Park
Regent’s Park venne realizzato a partire dal 1811 sotto la guida dell’architetto neoclassico John Nash. Il progetto era molto ambizioso e prevedeva la costruzione di una città-giardino con abitazioni suddivise in villaggi più modesti e villette a schiera regali. Ciò non si concretizzò per mancanza di soldi e così solo alcuni edifici vennero ultimati.
Oggi si possono ammirare stupende fontane e suggestivi laghetti, prati infiniti dove rilassarsi e con aree attrezzate per lo sport (calcio in primis). Da segnalare l’Open Air Theatre, il teatro a cielo aperto che durante la bella stagione ospita una serie di spettacoli di prim’ordine, i Queen Mary’s Gardens che contano più di 12.000 rose di 400 varietà e soprattutto il London Zoo. Esso, aperto nel 1828, è il più antico zoo scientifico del mondo e venne reso accessibile anche ai visitatori dal 1847. Oggi si possono osservare circa 755 specie differenti di oltre 15.000 animali.
Panorama di Londra da Primrose Hill
Ma non tutti sanno che a Regent’s Park si trova uno dei migliori punti panoramici di Londra. È la collina di Primrose Hill (“Collina delle primule“), alta 63 m e situata nella parte settentrionale del Parco Reale. Attorno ad essa gli alberi vengono mantenuti bassi in modo che non ostacolino la vista. Difatti lo scorcio è veramente stupendo e si possono individuare, grazie anche all’ausilio di una mappa, gli edifici simbolo di Londra: ad esempio la stazione di St. Pancras, la Cattedrale di St. Paul, il grattacielo The Shard progettato da Renzo Piano, la ruota panoramica di London Eye e i palazzi di Houses of Parliament con il Big Ben. Il quadretto è pittoresco, dominato in primo piano dagli alberi del parco dalle chiome colorate con le sfumature dell’autunno, e sullo sfondo i grattacieli della City sembrano toccare il cielo. Godetevelo riposandovi su di una delle panchine presenti e guardate all’altezza dei vostri piedi, c’è infatti un muretto in pietra con intagliata una citazione di William Blake:
"I have conversed with the spiritual sun. I saw him on Primrose Hill."
Se salendo in cima siete passati vicino ad una quercia, probabilmente si trattava del “Shakespeare’s Tree” l’albero piantato nel 1864 (poi sostituito nel 1964) per commemorare il 300esimo anniversario della nascita dello scrittore inglese.
Girare per Regent’s Park in autunno
Anche se Londra è una destinazione turistica affollata tutto l’anno, è forse vero che inizio novembre è un periodo “un po’ di molla”. Ciò permette di godersi meglio alcuni luoghi, di visitarli con più calma: Regent’s Park è uno di questi. Complice anche la giornata caratterizzata da un tempo instabile e prevalentemente piovoso (ma non freddo!), sono arrivato nel Parco passando per York Gate e con l’impressione di essere l’unica persona a trovarsi lì visto che non si vedeva anima viva in giro. Ovviamente non era vero ma comunque faceva effetto osservare i viali pressoché deserti e le panchine “occupate” dalle foglie che lentamente si staccano dagli alberi. E nel silenzio della mattina novembrina il loro fruscio è l’unico rumore che interrompe la quiete dell’ambiente. Con poche persone nei paraggi ho tutto il tempo per osservare la bellezza del paesaggio autunnale e del caratteristico foliage: un quadretto suggestivo colorato con tonalità cromatiche che vanno dal giallo al rosso passando per l’arancione delle foglie che quasi nascondono i prati inglesi. Ogni tanto si intravedono degli scoiattoli grigi scendere dai rami degli alberi ed aggirarsi tranquilli per la strada, si godono un po’ di libertà adesso che non ci sono molti visitatori ad importunarli. Attraverso il ponticello York Bridge ed osservo una serie di piccole cascate in cui si riflettono le mille sfumature delle chiome degli alberi. Raggiungo il Jubilee Gates da dove si entra ai Queen Mary’s Gardens, il cuore di Regent’s Park. Questi giardini, dove nella bella stagione si possono ammirare delle distese sterminate di rose, ora sono spogli, “in letargo”: c’è solamente qualche giardiniere intento a fare un po’ di manutenzione ordinaria. Alla fine del viale sorge una fontana solitaria da cui l’acqua zampilla ancora e rompe il silenzio della natura.
Attorno al giardino si sviluppa una strada circolare, la “Inner Circle“, che lo costeggia e conta diversi accessi al suo interno: uno di questi conduce all’Open Air Theatre, il teatro all’aperto frequentatissimo in primavera ed estate ma adesso malinconicamente chiuso, in (apparente) stato di abbandono. Lasciando la struttura alle spalle mi dirigo verso nord perché voglio raggiungere la collina panoramica di Primrose Hill. Passo un altro ponte, il Longbridge, e mi trovo in una zona più spoglia d’alberi poiché, oltre ad un bar-ristorante, trovano spazio delle aree attrezzate per il calcio ed altre attività sportive. Difatti in quel momento c’è una scolaresca che suppongo impegnata nella sua ora di ginnastica. Mentre osservo l’allenamento ricordando i miei trascorsi scolastici scruto l’orizzonte e noto che si iniziano a distinguere alcuni grattacieli della skyline di Londra. Per vederla bene cammino ancora una ventina di minuti e quando il sentiero si fa in salita vuol dire che sono quasi arrivato a destinazione.
Primrose Hill è lì ad attendermi e con lei uno degli scorci panoramici più affascinanti della capitale inglese. Non c’è molta gente e così posso contemplare la vista rilassandomi sulla panchina: davanti a me appare Londra in tutta la sua maestosità e da qui si capisce ancora meglio quanto sia immensa! Tra tutti i grattacieli è The Shard, quello ideato da Renzo Piano, ad impressionarmi maggiormente: d’altronde coi suoi 306 m è il più alto della città e si situa nel mezzo del panorama. Ed è proprio lì che voglio andare e mi rimetto perciò in marcia: la City mi attende!
Come arrivare da Regent’s Park al centro di Londra
A questo punto avete diverse possibilità: rispetto alla fermata della metro Regent’s Park siamo praticamente dalla parte opposta per cui, o si rifà la strada al contrario, oppure ci si affida agli autobus che transitano poco distanti da Primrose Hill. Se invece volete prendere a tutti i costi la metropolitana, Camden Town (linea Northern) è indicata ad una decina di minuti a piedi, altrimenti dall’altro lato si può raggiungere St. John’s Woods (linea Jubilee).
Sono stato diverse volte a Londra ma mai in autunno e per me che piace “perdermi” nei parchi cittadini questa è stata una bella occasione per vederli coi colori di questa stagione. In particolare, Regent’s Park è un parco immenso che permette di abbandonare per qualche ora il centro ed il traffico londinese per lasciarsi circondare dai suoni e dagli odori della natura. A ciò si aggiunge la magia del “foliage” che incanta coi suoi colori tutti gli appassionati di tale fenomeno.
Siete stati a Regent’s Park, qual è il vostro parco di Londra preferito?