Itinerari e consigli per viaggi lenti

Castelli dell'Aberdeenshire da vedere: lo Slains Castle a Cruden Bay (Scozia)

Viaggio nell’Aberdeenshire (nord-est della Scozia): itinerario di 6 giorni tra camminate costiere, castelli, natura incontaminata, storia e cultura

Situata nella parte nord-est della Scozia ed affacciata sul Mare del Nord, l’Aberdeenshire è una regione ricca di castelli, di chilometri e chilometri di spiagge, di numerosi itinerari costieri ed ovviamente di tanta storia.

Come sempre, mi sono affidato ai mezzi pubblici e devo dire che non ho avuto alcun tipo di problema perché i collegamenti sono capillari attraverso l’intero territorio.

Anche per questo motivo, a differenza di altri viaggi precedenti, è stato sufficiente soggiornare in un’unica città, Aberdeen, sfruttandola come base per una serie di escursioni giornaliere.

In questo articolo spiego come ho organizzato il viaggio parlando di:

  • come arrivare dall’Italia;
  • come muoversi con il trasporto pubblico e come risparmiare;
  • dove dormire;
  • le tappe dell’itinerario.

 

 

 

Informazioni utili per una vacanza fai-da-te nell’Aberdeenshire

Vi sono stato ad inizio giugno, all’inizio dunque dell’estate e sfruttando le tante ore di luce (alba poco dopo le 4 e tramonto non prima delle 22).

Complice il periodo non ancora di alta stagione, ad eccezione del castello di Dunnottar ho trovato relativamente pochi turisti e per questo mi sono goduto al meglio i sei giorni trascorsi in questo angolo di Scozia.

Per quel che riguarda il meteo, data la sua imprevedibilità non ho potuto far altro che affidarmi alla buona sorte e mi è andata bene. A parte alcuni brevi acquazzoni, il sole mi ha accompagnato in tutte le mie escursioni. Anche il vento si è fatto sentire, in particolare durante le camminate costiere.

Il consiglio sempre valido è quello di prevedere un abbigliamento a cipolla, con materiale tecnico e qualcosa che ripari appunto dal vento.

Le previsioni del tempo sono assai aleatorie a queste latitudini. Ad ogni modo, il sito che consulto maggiormente è quello di BBC Weather e solitamente ci azzecca abbastanza.

 

 

Come arrivare dal’Italia

La città di riferimento è Aberdeen ed è servita da autobus e treni.

L’aeroporto di Dyce sorge a poco meno di 10 Km dal centro e vi operano soprattutto compagnie di bandiera. Purtroppo non vi sono voli diretti per l’Italia.

Nel mio caso, calcolando tempi e costi, ho preferito volare con British Airways da Milano (Linate all’andata con rientro poi a Malpensa) facendo scalo a Londra Heathrow.

Atterraggio all'aeroporto di Aberdeen Dyce a bordo del British Airways proveniente da Londra Heathrow
In fase di atterraggio all’aeroporto di Aberdeen-Dyce con vista sul Mare del Nord

Ricordando che dal 2025, oltre al passaporto per entrare nel Regno Unito è necessario anche l’ETA (ne parlo in questo articolo), segnalo che all’arrivo all’aeroporto di Heathrow è necessario ripetere i controlli di sicurezza nell’area di transito. Nel mio caso ho impiegato mezz’ora circa, avendo comunque tre ore di scalo non è stato un problema.

In alternativa si può volare ad Edimburgo con una low-cost e raggiungere Aberdeen in autobus o treno.

A tal proposito, il sito/app di Traveline Scotland è un valido alleato per conoscere gli orari in tempo reale dei mezzi pubblici locali.

 

 

Come muoversi con il trasporto pubblico e come risparmiare

Come anticipato all’inizio dell’articolo, Aberdeen è un’ottima base per esplorare la regione circostante con i mezzi di trasporto pubblici, in particolare l’autobus.

A breve distanza sia dal centro storico che dal porto, Union Square è sede della stazione ferroviaria e di quella degli autobus (oltre ad ospitare un grande centro commerciale con negozi e ristoranti di tutti i generi).

Ho viaggiato esclusivamente con Stagecoach, compagnia responsabile dei collegamenti extraurbani nell’Aberdeenshire e zone limitrofe. A titolo informativo elenco le linee utilizzate:

  • la 727, da/verso l’aeroporto di Aberdeen (35-40 minuti di viaggio);
  • l’X7, per Stonehaven ed il castello di Dunnottar;
  • la 10 e la M96 (più veloce) per Elgin;
  • la 201 oppure la 202 per i castelli Drum e Crathes;
  • la X63 per Cruden Bay;
  • la X9 per Cove Bay.

 

Come risparmiare

Nel mio caso non avrebbe avuto alcun senso acquistare dei biglietti singoli perché, dati il numero di viaggi e la durata del soggiorno, ci sono abbonamenti specifici che consentono un notevole risparmio.

Per questo motivo ho comprato sull’app di Stagecoach (non esiste la versione cartacea) il biglietto “Bluebird Explorer 7 Days Megarider”. Esso ha una validità di 7 giorni dal momento della sua attivazione e permette viaggi illimitati nell’Aberdeenshire ed alcune aree vicine quali ad esempio il Moray e la città di Inverness (compreso l’aeroporto).

Lo si può acquistare in anticipo ed attivarlo prima di salire a bordo. Dopodiché sarà sufficiente mostrare il titolo di viaggio sul proprio smartphone all’autista.

Ha un costo di £56,40, sembra caro ma se lo si confronta con quanto avrei speso per ogni viaggio a/r allora la sua convenienza è lampante:

  • aeroporto-centro città, £9.50;
  • Aberdeen-Dunnottar, £ 12.30;
  • Aberdeen-Elgin, £29.70;
  • Aberdeen-Bullers of Buchan, £27.60;
  • Aberdeen-Crathes Castle, £14.70;
  • Cove Bay-Aberdeen, £3.80 (all’andata l’ho fatta a piedi).

 

Le tariffe si riferiscono al giugno 2025. Quelle aggiornate sono consultabili sul sito internet di Stagecoach. Nell’app, oltre all’acquisto dei biglietti, è possibile monitorare in tempo reale la posizione dell’autobus che si deve prendere.

 

 

Dove dormire

Aberdeen è la terza città scozzese per numero di abitanti ed è pure il porto di partenza per le isole Orcadi e Shetland.

Vi è un’ampia gamma di strutture ricettive tra cui scegliere, dagli hotel ai B&B passando per gli appartamenti. Generalmente, i prezzi sono inferiori rispetto ad Edimburgo e Glasgow.

La mia scelta è ricaduta sull’Ibis Aberdeen Centre – Quayside, hotel a tre stelle ubicato in pieno centro ed a 5 minuti a piedi dalle stazioni di autobus e treni e dal terminal dei traghetti per le isole.

Essendo cliente Ibis da anni sapevo cosa avrei trovato e difatti le aspettative sono state rispettate. La reception è attiva 24/24, al piano terra vi è l’area per il buffet della colazione ed il bar.

Le camere sono distribuite su cinque piani e mi è stata assegnata una doppia ad uso singola, credo infatti che non vi siano stanze propriamente singole. Tutte hanno il bagno privato.

Hotel consigliati in centro ad Aberdeen (Scozia): l'Ibis Centre Quayside
La mia doppia ad uso singola presso l’Ibis Aberdeen Centre – Quayside

Per i clienti aderenti al programma fedeltà Accor, segnalo la possibilità di ricevere 100 punti omaggio ogni giorno che si opta per non far pulire la stanza appendendo l’apposito cartellino alla maniglia della porta.

La camera era semplice ma con tutti i comfort, il bagno era un po’ sacrificato ma comunque funzionale. Il segnale WiFi era potente e stabile.

Il buffet della colazione viene servito tutti i giorni a partire dalle 6:30 e prevede una buona varietà di prodotti, specialmente tra quelli salati. Oltre alla continentale, è possibile usufruire della tipica – e leggera! – colazione inglese.

Per ogni altra informazione potete consultare il sito internet dell’Ibis Aberdeen Centre – Quayside.

 

 

Le tappe dell’itinerario

Castelli, scogliere protese sul Mare del Nord popolate da colonie di uccelli marini, distese infinite di spiagge sabbiose, foche, tanta storia e cultura.

Tutto ciò è il resoconto dei miei sei giorni trascorsi nell’Aberdeenshire ed in una zona della Scozia solo “sfioratadagli itinerari turistici più classici.

 

 

Aberdeen

Città portuale e del granito, è stata un’ottima base da cui partire alla scoperta della regione che si estende attorno ad essa.

Non è di per sé una meta turistica e nemmeno impressiona per la sua bellezza, tuttavia, ha qualcosa di interessante da mostrare a coloro che decidono di dedicarle qualche ora.

Il suo centro storico è attraversato da Union Street, la via dello shopping, ai cui lati si aprono stradine secondarie con altri negozi, pub e ristoranti.

Il cuore di Aberdeen è però la sua Mercat Cross, il luogo cioè dove venivano proclamati i nuovi sovrani scozzesi. Anche per questo motivo ricopri un ruolo importante in occasione delle due ribellioni giacobite del 1715 e 1745.

La Mercat Cross, nel cuore storico di Aberdeen (Scozia)
Panoramica della piazza dominata al centro dalla Mercat Cross

A pochi passi si possono osservare il maestoso complesso del 1593 che ospita il Marischal College e, sul lato opposto della strada, la Provost Skene’s House, l’edificio più antico della città e risalente al secolo XVI.

Luoghi più belli di Aberdeen: il Marischal College
La facciata del Marischal College di Aberdeen

Spostandosi a nord si raggiungono le vie ciottolate della Old Aberdeen, dove il tempo sembra scorrere più lentamente. Qui si può osservare il King’s College, polo universitario fondato nel 1495 in onore a re Giacomo IV.

L’altra costruzione simbolo del quartiere è la St Machar Cathedral, ricostruita interamente in granito nel Trecento sulle fondamenta del tempio originario del secolo VI.

Sviluppatosi nella metà del secolo XIX come comunità di pescatori, il villaggio di Footdee – conosciuti da tutti come Fittie – si estende alla foce del fiume Dee, a sud del centro ed affacciato sulla spiaggia locale.

Per minimizzare i danni del mare spesso tempestoso, le casette vennero progettate con la facciata rivolta verso le vie interne. Oggi si è convertito in uno dei luoghi più famosi di Aberdeen per la pace che si respira passeggiando tra i suoi caratteristici cottage addobbati con estro dai suoi residenti.

Fittie, il villaggio di pescatori nel cuore del porto di Aberdeen (Scozia nord-orientale)
Una delle vie interne di Footdee (Fittie)

Da Fittie si estende il vasto litorale sabbioso urbano, con una spiaggia lunga circa 3 Km. Sul lato “cittadino” si susseguono ristoranti, street-food, impianti sportivi ed un centro commerciale.

 

 

Itinerari costieri da Stonehaven e Cruden Bay

Due escursioni fatte in altrettante giornate. Trattasi di camminate tanto facili quanto panoramiche, tra coste frastagliate e scogliere popolate da colonie di uccelli marini. Si cammina su sentieri esposti dunque è necessario procedere con la giusta cautela (specie se c’è vento forte).

Entrambe hanno in comune la possibilità di visitare due castelli in rovina.

Uno è il castello di Dunnottar (dove ero già stato in occasione di un altro viaggio), tra i più belli e famosi della Scozia. La fortezza è stata eretta su di uno sperone roccioso a picco sul Mare del Nord ed unito alla terraferma da un sentiero piuttosto ripido e stretto.

Escursioni nell'Aberdeenshire: camminata costiera da Stonehaven al Dunnottar Castle
Sul sentiero costiero con le rovine del castello di Dunnottar all’orizzonte

L’altro è lo Slains Castle, costruito alla fine del Seicento e soprannominato il “castello di Dracula” per il suo legame con Bram Stoker.

Egli fu uno dei vari personaggi illustri che ebbe modo di visitare o pernottare nel castello e ne restò talmente affascinato che si ispirò ad esso per l’ambientazione della storia del conte Dracula.

La fortezza cadde in disuso a partire da inizio Novecento ed oggi la sua struttura è in evidente stato di abbandono. L’accesso non è limitato ma occorre prestare molta attenzione per il potenziale rischio di crollo.

Castelli dell'Aberdeenshire da vedere: lo Slains Castle a Cruden Bay (Scozia)
Le rovine dello Slains Castle a Cruden Bay

 

 

Castelli Drum e Crathes

Ad ovest di Aberdeen, compresi all’interno dell’area attorno al fiume Dee denominata Royal Deeside, sorgono queste due fortezze distanti pochi chilometri l’una dall’altra e perciò tranquillamente visitabili nella medesima giornata.

Il Drum Castle è del secolo XIII ed è uno dei più antichi della Scozia. L’elemento distintivo è il possente torrione mentre il complesso odierno è risultato di una serie di ampliamenti apportati durante l’età georgiana e quella vittoriana.

La famiglia Irvine fu la proprietaria del castello e l’ottenne direttamente dal re Robert the Bruce nel 1323. Di chiare simpatie giacobite, i suoi membri sostennero la ribellione del 1745 condotta da Bonnie Prince Charlie e, nonostante la disfatta di Culloden, riuscirono a salvarsi.

Viaggio nell'Aberdeenshire (Scozia) e visita del Drum Castle, nella Royal Deeside
La facciata posteriore del castello di Drum

Oggi, sia Drum che Crathes sono gestiti dal National Trust for Scotland. Segnalo che i soci del FAI possono entrare gratuitamente a tutti i siti storici proprietà di questo ente.

Crathes Castle è più “recente”, risale infatti al 1553. Al suo interno presenta ambienti e stanze sapientemente arredate, risalta in particolare un soffitto in legno del 1599 dipinto con motivi allegorici e mitologici.

Il fiore all’occhiello del castello sono però i suoi giardini, impreziositi da una ricca varietà di piante con la fortezza a fare da cornice.

Castelli più famosi dell'Aberdeenshire: il Crathes Castle
Una sezione dei giardini attorno al castello di Crathes

 

 

Cove Bay

L’ultimo giorno ad Aberdeen l’ho trascorso facendo una “escursione urbana” verso Cove bay, sobborgo situato a sud della città ma con importante passato contraddistinto da tradizione marinara ed estrazione del granito dalle cave locali.

Cove Bay è il punto d’arrivo dell’Aberdeen Coastal Trail. È un itinerario costiero che attraversa la città da nord a sud per poi immergersi in paesaggi naturali incontaminati con vista sul Mare del Nord.

Lo “skyline” urbano con il villaggio di Fittie ed il porto lasciano spazio a spiagge e scogliere dove il vento soffia instancabilmente. Inoltre, con un pizzico di fortuna si possono avvistare delfini, foche e svariati uccelli marini.

Itinerari costieri nell'Aberdeenshire (Scozia): da Aberdeen a Cove Bay
In arrivo a Cove Bay

 

 

Cattedrale di Elgin

Concludo questo articolo parlando di quella che è stata una gita non prevista ma che, alla fine, meritava la pena fare nonostante le quattro ore di viaggio (a/r) da Aberdeen. Se siete in zona Inverness impiegherete la metà del tempo.

Elgin è una località del Moray e porta d’accesso alla zona dello Speyside, la principale area di produzione del whisky in Scozia.

La cittadina è nota anche – e soprattutto – per le rovine della Cattedrale, capolavoro dell’architettura medievale scozzese soprannominata non a caso la “Lanterna del nord”.

Fu il secondo centro religioso cristiano del paese, dopo la Cattedrale di St Andrews. Danneggiata da alcuni gravi incendi e saccheggiata definitivamente durante la Riforma protestante, le rovine sono una testimonianza ancora viva della sua magnificenza originale.

Luoghi storici più suggestivi della Scozia settentrionale: le rovine della Elgin Cathedral
Le rovine della Cattedrale di Elgin ed alcune lapidi del cimitero circostante

Se oggi le possiamo ancora ammirare è grazie agli interventi di messa in sicurezza e conservazione che vennero messi in atto già durante il secolo XVIII. Si trattò di un’opera pionieristica per l’epoca ma ben presto venne copiata (fortunatamente!) altrove nel paese.

La storia di Elgin si intreccia con quella della Scozia, in particolare con l’insurrezione giacobita del 1745-1746.

Il “giovane pretendente” al trono, ossia Bonnie Prince Charlie, fu costretto a causa dell’influenza a trascorrere qualche giorno in città prima della fatidica battaglia avvenuta a Culloden (vicino ad Inverness) il 16 aprile 1746. Alloggiò presso la Thunderton House, dimora che già in precedenza aveva accolto diversi reali scozzesi come ad esempio Maria Stuarda.

Thunderton House, ricovero di Bonnie Prince Charlie ad Elgin (Moray) prima di Culloden
La facciata di Thunderton House (oggi è un pub)
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