Nei pressi dell’aeroporto di Manchester ed affacciato direttamente sulle sue piste di decollo/atterraggio, il Runway Visitor Park è un luogo frequentato da famiglie, appassionati di plane spotting ed aviazione in generale.
Nelle giornate soleggiate, o perlomeno asciutte (siamo in Inghilterra!), i curiosi vi si radunano per osservare e riprendere gli aerei in transito da/verso i tre terminal. E tutto questo gratuitamente.
La vera attrazione è però un’altra, “nascosta” nell’hangar. È il Concorde G-BOAC di British Airways, il mitico aereo supersonico che ha volato sui cieli di tutto il mondo per 27 anni.
Ma andiamo con ordine…
Cosa vedere nel Runway Visitor Park
È uno spazio all’aperto e dunque occorre vestirsi adeguatamente – direi “a cipolla” – considerato l’imprevedibile meteo britannico.
Per quel che riguarda le altre informazioni pratiche, ne parlerò alla fine dell’articolo.
Il “paradiso” per il plane spotting
Con l’espressione plane spotting si indica l’osservazione da vicino degli aerei.
Il Runway Visitor Park è da questo punto di vista lo scenario ideale grazie alla sua vicinanza alle piste dell’aeroporto, questione infatti di poche centinaia di metri.

Essendo quello di Manchester parecchio trafficato, gli appassionati hanno di che divertirsi per ore ed ore. A disposizione una zona verde con tavoli da picnic ed una terrazza rialzata.
Non manca un’area giochi per bambini con alcune “giostre” a tema!
Klm, SAS, Icelandair, British Airways, Finnair, Emirates con il suo A380 e soprattutto tanti Easyjet e Ryanair… questi sono gli aerei che ho ammirato nell’ora circa che ho trascorso fuori.

Alcuni aerei dismessi
Parcheggiati vicino all’ingresso vi sono aeromobili testimoni della storia più o meno recente dell’aviazione britannica.
Il primo è in realtà la sezione frontale di un DC-10 di Monarch Airlines, compagnia low cost inglese di base a Luton e fallita nell’ottobre 2017.
Il BEA Hawker Siddeley Trident 3B è il simbolo dei viaggi aerei di un passato neanche troppo lontano. Questo modello ha al suo attivo 23.000 ore di volo. Più in generale, il Trident fu il primo aereo di linea ad effettuare avvicinamento ed atterraggio completamente automatizzati. Entrò in scena agli inizi degli anni ’60 e ne vennero prodotti 117 esemplari.

Accessibile liberamente tutti i giorni, l’AVRO 146-RJX fu l’ultimo aereo realizzato interamente nel Regno Unito. Oggi la sua conservazione è affidata al team di ingegneri volontari del Runway Visitor Park.
Il Nimrod MR2 XV231 della RAF è invece il fiore all’occhiello dell’aeronautica militare britannica del periodo 1970-2010. Specializzato nella ricerca e soccorso, venne impiegato durante la guerra delle Falkland ed in svariate campagne militari in Afghanistan ed Iraq.

Il Concorde
Come anticipato all’inizio, il pezzo forte è senza dubbio il Concorde G-BOAC di British Airways, protetto nell’hangar costruito ad hoc per accogliere quello che – secondo me – è l’aereo di linea più bello di sempre.
Il velivolo esposto, soprannominato Alpha Charlie, fu il secondo modello consegnato nel 1976, il 13 febbraio per la precisione. Tuttavia venne considerato l’ammiraglia della flotta per la sua targa BOAC, comprendente cioè le iniziali di British Overseas Airways Corporation. Si trattava della compagnia aerea britannica che, fondendosi con la “collega” British European Airways, diede vita nel 1971 all’odierna British Airways.

Il Concorde G-BOAC operò per 27 anni, cessando il servizio con il volo effettuato il 31 ottobre 2023 dall’aeroporto di Londra Heathrow a quello di Manchester.
Alcune curiosità che lo riguardano:
- fu il primo aereo ad attraversare quattro volte l’Atlantico nella stessa giornata, volando tra Londra e Gander (isola di Terranova, Canada) il 1° settembre 1975;
- il 24 maggio 1976 fu il primo Concorde ad atterrare negli Stati Uniti con un volo commerciale (all’aeroporto di Washington-Dulles);
- il 19 dicembre 1975 toccò la velocità di 1,488 mph, ossia 2.394 Km/h, un record ancora imbattuto per un volo di linea;
- durante i suoi 27 anni di attività trascorse 22,260 ore ed 11minuti in volo effettuando 6.672 voli supersonici;
- tra i suoi passeggeri vi furono anche persone famose come la Principessa Diana e la Regina Elisabetta II.
Se già visto da fuori è emozionante, poterci salire a bordo e poi camminare sotto le ali è qualcosa di semplicemente indimenticabile. Nelle prossime righe racconto la mia esperienza.
Informazioni pratiche per visitare il Runway Visitor Park e partecipare al tour del Concorde
Si trova nei pressi delle piste dell’aeroporto di Manchester ma l’accesso è indipendente rispetto all’aerostazione.
Il modo più semplice per arrivarvi è con l’auto, in questo caso è necessario pagare il parcheggio in loco (£5 per due ore, £10 da due a quattro ore e £12 per soste più lunghe – tariffe aggiornate all’aprile 2025).
Vicino all’ingresso vi è una pensilina dell’autobus ma la fermata non è più attiva. Se siete sprovvisti di auto, il trasporto pubblico non è molto comodo perché la stazione ferroviaria più vicina è quella dell’aeroporto, distante quasi 5 Km.
Per quel che mi riguarda, avendo pernottato all’Ibis Budget Manchester Airport, situato davanti al Terminal 2, all’andata ho preso il taxi spendendo £10.80; al ritorno invece ho preferito fare una camminata di circa 45 minuti.
Il marciapiede è presente per gran parte della strada, escluso solamente l’ultimo tratto verso il Runway Visitor Park ma con traffico limitato.
Al momento della mia visita (inizio aprile 2025) vi erano diversi cantieri nell’area attorno all’aerostazione e quindi anche il percorso pedonale era stato deviato. Seguendo le apposite indicazioni sono potuto raggiungere la destinazione senza alcun problema.
L’area panoramica sulle piste e l’AVRO 146-RJX sono accessibili gratuitamente, gli altri aerei dismessi sono visibili soltanto dall’esterno.
Se si vuole salire a bordo del Concorde oppure del Nimrod o, ancora, partecipare ad altre attività, allora bisogna prenotare dei tour guidati. Consiglio di farlo in anticipo da casa tramite questa pagina perché i posti sono limitati.
A me interessava l’aereo supersonico e tra le proposte disponibili ho scelto il “Platinum Tour”, che garantiva l’esperienza più completa.
È una visita guidata per gruppi ristretti della durata di due ore che racconta storia e curiosità del Concorde con la possibilità di salire e sedersi a bordo (per 45 minuti circa) ed entrare nella cabina di pilotaggio. Il tutto ovviamente in lingua inglese. Il costo era di £40 e ne è valsa sicuramente la pena!
Il tour inizia in una saletta dove vengono proiettati due brevi video introduttivi, il secondo dei quali dedicato all’ultimo volo del Concorde ed alla cerimonia conclusiva. Dopodiché si attraversa un corridoio dove sulle pareti sono appesi una serie di poster promozionali delle destinazioni servite dall’aereo.

Quindi si accede all’hangar e la vista ravvicinata del Concorde G-BOAC lascia semplicemente senza fiato!
Appena ci si riprende dallo “shock” si salgono i 26 scalini che conducono a bordo.

Gli interni in realtà non sono niente di speciale, anzi, direi molto essenziali anche perché la permanenza era relativamente breve… 3 ore e mezza per volare da Londra a New York!
Si viaggiava in un’unica classe, con 100 passeggeri al massimo. Il servizio di bordo era eccellente e gestito da sei membri dell’equipaggio.
Tre le particolarità: i finestrini davvero piccoli ma sufficienti per vedere distintamente la curvatura terrestre (si volava a 17.000 m di altezza), le dimensioni ridotte degli spazi ed il display che durante il volo mostrava altitudine, temperatura esterna, velocità in miglia all’ora (solo sui velivoli di British Airways) ed in Mach (1 significava viaggiare alla medesima velocità del suono, 2 invece al doppio!).

A turno si entra poi nella cabina di pilotaggio, dove la seconda guida ci spiega le fasi del volo e le caratteristiche tecniche del mezzo. Non essendo un esperto e complice la lingua inglese non sempre comprensibile, ammetto di non averci capito molto!
A differenza dei classici aerei di linea commerciali, i due piloti a bordo del Concorde erano affiancati da un ingegnere di volo.
Oltre ad essere rimasto impressionato dalla quantità – quasi infinita – di controlli ed interruttori, ciò che mi ha colpito è stato scoprire che l’attrito atmosferico e le forze in gioco a velocità supersonica avevano delle ripercussioni ben visibili pure nell’area di controllo dell’ingegnere di volo.

Infatti, se normalmente essa era adagiata sulle pareti della cabina, quando il Concorde superava la velocità del suono interveniva una dilatazione talmente forte che lo stesso quadro dei comandi si staccava di svariati centimetri dal muro. Al punto che, come ci ha mostrato la guida in una foto, ci si poteva infilare in mezzo una mano… avendo poi la premura di ritrarla quando l’effetto sarebbe svanito onde evitare che rimanesse incastrata!
Una volta scesi – a malincuore – dal velivolo, si assiste ad un momento davvero privilegiato. La stessa guida, rimasta nella cabina di pilotaggio, aziona l’iconico “muso ad assetto variabile” del Concorde.
Trattasi di uno “stratagemma” tecnico che consentiva di combinare l’aspetto aerodinamico con il bisogno dei piloti di una chiara visione frontale durante le fasi di rullaggio, decollo ed atterraggio.
Per questo motivo il parabrezza della cabina di pilotaggio presenta due strati di vetro sovrapposti, utili anche per ridurre il surriscaldamento durante il volo.
Ho ripreso la scena nel video caricato nel mio profilo su Instagram.
Il tour guidato si conclude con una camminata sotto le ali del Concorde G-BOAC, con l’opportunità di osservare da vicino i quattro motori progettati dalla collaborazione anglo-francese e targati Rolls-Royce/SNECMA. È l’occasione per “sfiorare” il carrello d’atterraggio e contemplare l’aereo da una prospettiva unica ed insolita.

Prima di uscire dall’hangar c’è ancora tempo sufficiente per scattare fotografie e per ricevere l’attestato di partecipazione. Sul retro sono elencate caratteristiche tecniche, aneddoti e record del Concorde… a voi scoprirli 😉
Nei pressi di questo spazio coperto vi sono un negozio di souvenir, una caffetteria ed i servizi igienici.
Per tutte le informazioni aggiornate su tour, orari ed attività suggerisco di visitare il sito internet di Runway Visitor Park.
