Quella dei fiordi norvegesi è ritenuta essere da molti una tra le crociere più belle al mondo e non a caso è presente nei cataloghi di diverse compagnie. E poi c’è Hurtigruten, che si spinge ben più a nord, all’ultimo pezzo di terra della Norvegia al confine con la Russia.
In questo articolo racconto la mia esperienza a bordo della nave Ms Nordkapp, che mi ha condotto da Bergen a Kirkenes in 7 giorni passando per Trondheim, le Lofoten, Tromsø e Capo Nord.
Ad accompagnarmi c’è mia mamma, che aveva fatto il medesimo viaggio – sempre con Hurtigruten – oltre trent’anni prima.
Premetto che, per quel che mi riguarda, è stata la prima crociera in assoluto e per questo motivo sono partito con sentimenti contrastanti: l’emozione di navigare verso la fine dell’Europa continentale circondato dalla natura incontaminata, la titubanza dovuta al fatto di non aver mai affrontato un viaggio in mare così lungo.
E poi diversi interrogativi come ad esempio: cosa si fa in crociera? Mi annoierò?
Partire in crociera con Hurtigruten da Bergen a Capo Nord: informazioni utili ed itinerario
Parlarvi dettagliatamente di questo viaggio sarebbe troppo lungo perché vi è molto di cui scrivere. Credo allora sia interessante confrontare Hurtigruten con la “concorrenza” per evidenziarne differenze ed analogie.
Infatti, se è vero che non ho mai fatto una crociera, diversi miei amici sono già stati a bordo di MSC e Costa raccontandomi come funzionano e perciò qualche cosa l’ho imparata.
Prima però fornisco qualche cenno storico sulla compagnia norvegese.
Hurtigruten unisce la Norvegia da oltre 130 anni
La prima differenza tra questa e le altre compagnie risiede nello scopo della sua attività.
Il 2 luglio 1893, la nave a vapore DS Vesteraalen salpa da Trondheim alla volta di Hammerfest, dove arriverà tre giorni più tardi effettuando fermate in nove porti.
È il viaggio inaugurale di Hurtigruten, società fondata dal capitano Richard With con l’obiettivo di collegare città e paesi della costa norvegese con un servizio che fosse finalmente continuativo, affidabile e veloce. Da questo punto di vista, il nome della neonata compagnia è decisamente azzeccato dato che l’espressione norvegese “hurtig ruten” significa percorso veloce.
Basti pensare che in precedenza la medesima tratta veniva coperta in circa tre settimane mentre in inverno potevano essere necessari anche cinque mesi!
Nel 1898 la rotta viene estesa a Bergen e nel 1908 arriva sino a Kirkenes, ultimo paese prima della frontiera con la Russia.
Questo itinerario di 1.250 miglia nautiche – circa 2.315 Km – viene effettuato più volte a settimana ed è il simbolo della storia e della fama di Hurtigruten. Chiamato “The Coastal Express”, è la crociera più gettonata dai turisti dato che attraversa paesaggi naturali dalla bellezza infinita e famosi in tutto il mondo.
Viene operata tutto l’anno e quindi permette di osservare l’aurora boreale nella stagione invernale e di ammirare il sole di mezzanotte in estate (da maggio a fine luglio/inizio agosto).
Chi ha maggiore tempo a disposizione può fare la crociera completa di 12 giorni con ritorno a Bergen. Il rientro verso sud segue ovviamente il medesimo percorso ma con orari ed escursioni diversi.
Ieri come oggi, la nave trasporta merci e persone che devono spostarsi da una località all’altra della Norvegia restando dunque fedele alla sua “missione” originale.
Quella verso Capo Nord è soltanto una delle traversate proposte da Hurtigruten. Tra le altre mete che si possono raggiungere vi sono le isole Svalbard, l’Islanda oppure destinazioni ancora più remote quali l’Antartide e l’Alaska (con HX Hurtigruten Expeditions).
A bordo di Hurtigruten: cosa c’è da sapere
Di seguito, elencati punto per punto, analizzo una serie di caratteristiche della compagnia norvegese:
- numero di passeggeri
- caratteristiche della nave
- tipi di cabine
- intrattenimento e servizi di bordo
- prezzi e modalità di pagamento
- check-in e check-out
- orari dei pasti
- abbigliamento raccomandato
- prese di corrente
- itinerario e tappe principali
- ne vale la pena?
Numero di passeggeri
Era uno degli aspetti che mi preoccupa maggiormente, con il timore di ritrovarmi in una “città galleggiante” con tutto ciò che ne consegue.
Niente di tutto ciò perché la nave sulla quale abbiamo viaggiato, la MS Nordkapp, conta 480 posti letto. Considerando poi i costi mediamente più elevati rispetto alle altre compagnie, è difficile che venga raggiunga la capienza massima.
Ai “turisti” come me e mia madre vanno sommati i norvegesi che usano la nave per raggiungere la propria destinazione. Nel loro caso, trattandosi di tratte più brevi, difficilmente prenotano una cabina ma trascorrono il tempo a bordo (notte compresa) nei posti a sedere distribuiti sui vari ponti.
Caratteristiche della nave
La flotta Hurtigruten consta di svariati modelli di navi, specificati al momento della prenotazione.
Nel nostro caso abbiamo viaggiato sulla MS Nordkapp, intitolata in onore del punto più settentrionale dell’Europa continentale. Costruita nel 1996 ma rinnovata nel 2016, può raggiungere la velocità massima di 18 nodi e conta 480 posti letto.
È formata da 7 ponti e le cabine sono distribuite tra il secondo ed il sesto. Fa eccezione il quinto, che ospita invece tre ristoranti, due sale per conferenze in lingua inglese e tedesca, il negozio di souvenir, la reception ed una piccola area giochi per bambini.
Al secondo piano vi si trova l’area riservata al trasporto delle auto mentre l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri avviene al livello superiore.
Tipi di cabine
Ve ne sono svariate, disponibili per due e fino a quattro persone, e la scelta va ovviamente ad influire sul costo della crociera.
Nel nostro caso abbiamo optato per quella interna, la Polar Inside, la più economica. Si trovava al terzo ponte ma l’ubicazione l’abbiamo scoperta solamente al momento del check-in a Bergen. Per le tipologie più costose è possibile selezionarla in anticipo.
Come lascia intendere il nome, è priva di finestre e presenta un arredamento basico ma assolutamente funzionale. Il bagno privato è disponibile in tutte le classi di cabine.
Al suo interno vi è un televisore con qualche canale ma utile soprattutto per vedere il programma giornaliero ed osservare il panorama dalla webcam posta sulla prua della nave.
È stata una scelta azzeccata?
Decisamente sì perché abbiamo trascorso pochissimo tempo in camera, praticamente solo la notte. Durante il giorno, quando a bordo, siamo rimasti sui ponti esterni oppure nelle aree al coperto.
L’assenza di luce esterna si è rivelata un comfort inaspettato perché, essendoci il sole di mezzanotte, abbiamo potuto riposare normalmente.
Le stanze vengono pulite quotidianamente ma se non è necessario, è sufficiente appendere fuori dalla porta il cartello apposito (come in hotel). Inoltre, evitando la pulizia della propria cabina si contribuisce a far beneficenza. Infatti, ogni volta viene donato il 5% alla Hurtigruten Foundation che si occupa di una serie di progetti destinati alla tutela dell’ambiente ed al sostegno delle piccole comunità locali.
Intrattenimento e servizi di bordo
Non è al livello delle altre compagnie ed in effetti non sarebbe neanche necessario dato che il target di riferimento è differente.
L’età media dei passeggeri sulla MS Nordkapp è alta, famiglie con bambini ne ho contate pochissime così come i giovani. Non potrebbe essere altrimenti se si considerano i prezzi.
Per quel che riguarda le nazionalità, la maggior parte era tedesca oppure statunitense. Ho incontrato una coppia (adulta) di spagnoli ed un gruppetto di italiani.
Tra le attività di bordo segnalo gli incontri quotidiani incentrati sia sulle caratteristiche storico-culturali-naturalistiche dei luoghi che si visitano che sulle escursioni facoltative previste. In certe occasioni vengono organizzate delle degustazioni di prodotti tipici della zona che si sta attraversando.
Inoltre, negli ambienti dei vari ponti sono installati degli schermi dove scorrono i programmi quotidiani multilingue. Essi informano sugli orari dei pasti, i punti di interesse che si osservano durante la navigazione, gli “incontri” con altre navi della flotta di Hurtigruten e le gite previste.
Al secondo piano vi è la sauna, al sesto due piccole piscine all’aperto riscaldate mentre nel ponte n. 7 si trovano una gelateria, la palestra, il bar con vetrate rivolte sul mare ed una grande area d’osservazione esterna con posti a sedere, alcuni dei quali nei pressi di lampade riscaldanti.
I servizi igienici sono dislocati in tutti i piani.
Prezzi e modalità di pagamento
Veniamo al “tasto dolente”. Una crociera Hurtigruten ha un prezzo importante, abbastanza elevato e variabile a seconda del periodo di viaggio, del tipo di cabina e del numero di escursioni alle quali si intende partecipare.
Per la “Coastal Express” verso nord di 7 giorni, una persona che pernotta nella camera senza finestra e che prevede di fare due o tre attività extra può spendere attorno ai 2.200-2.500 €.
Tra i costi extra sono da considerare servizi come ad esempio il trasferimento in pullman dal porto di Kirkenes all’aeroporto. Anche certe degustazioni sono a pagamento.
A tal proposito, analogamente alle crociere tradizionali, a bordo di Hurtigruten si paga con la tessera elettronica personale. Essa è collegata alla carta di credito/debito presentata al momento del check-in, dopodiché il saldo finale avviene entro la sera precedente lo sbarco a destinazione.
Per quel che riguarda la prenotazione, per la sua conferma occorre versare l’acconto stabilito mentre il pagamento conclusivo va effettuato all’incirca 90 giorni prima della data della partenza. È possibile prenotare le escursioni anche in un secondo momento oppure direttamente a bordo.
Suggerimento per risparmiare…
Prima di procedere con la prenotazione consiglio di iscrivervi gratuitamente al programma fedeltà “1893 Ambassador”, grazie al quale si ha diritto ad uno sconto del 5% sull’acquisto delle escursioni, al WiFi gratuito, ad un regalo di benvenuto ed altre agevolazioni.
Check-in e check-out
Prima di riassumere l’itinerario e le fermate principali della crociera, cerco di chiarire alcuni aspetti utili in merito alla “vita di bordo” e non solo.
La partenza da Bergen è prevista alle 20:30. Il check-in si svolge all’Hurtigruten Terminal (Nøstegaten 30) a partire dalle 15:30 mentre l’imbarco comincia dalle 16 in avanti.
Una volta all’interno dell’edificio si lasciano i trolley sul nastro trasportatore (li ritroveremo davanti alla nostra cabina) e si riceve una busta con le tessere personali, le istruzioni per il WiFi, il numero del tavolo e la fascia oraria per la cena.
Dopodiché si sale al piano superiore, alla lounge di Hurtigruten. A disposizione degli ospiti vi è un piccolo assortimento di dolci e bevande, WiFi gratuito e prese di corrente. Prima di imbarcarsi è obbligatorio assistere al video relativo alle misure di sicurezza a bordo, della durata di circa 10-15 minuti.
Infine si è “liberi” di girare per la nave e prendere dimestichezza con i suoi ponti. Le cabine sono disponibili dalle ore 18.
Al termine della crociera, il check-out avviene normalmente un’ora prima dell’arrivo in porto. Nel caso di sbarco a Kirkenes è alle ore 8.
Orari dei pasti
La pensione completa è inclusa nella prenotazione e perciò si pagano solamente eventuali bevande extra, alcoliche e non alcoliche. Acqua naturale, caffè e tè sono gratuiti.
I pasti vengono serviti nel ristorante principale, che nella MS Nordkapp si chiama Torget. Sia la colazione che il pranzo prevedono un buffet, la cena invece è variabile.
Quando vi è il menù alla carta, si può accedere solo all’orario indicato nella lettera consegnata al check-in e ci si siede al tavolo assegnato. In questi casi la cena prevede un antipasto, un piatto principale ed un dessert. Per ogni portata vengono proposte tre alternative.
Le pietanze sono sempre differenti dato che vengono utilizzate le materie prime tipiche del territorio in cui ci si trova. Dunque, (quasi) ogni sera si scoprono gusti e sapori nuovi.
Ovviamente il protagonista indiscusso è il pesce ed in particolare il salmone… una delizia per il palato, per me superato soltanto da quello scozzese!
Ma pure la carne è di ottima qualità ed i dolci sono sempre una garanzia nel nord Europa. Sono comunque possibili alternative vegetariane (e credo anche vegane).
Non posso non parlare del buffet, si trova praticamente di tutto.. pasta compresa (e cotta ottimamente!). In conclusione, abbiamo mangiato benissimo e vario… e, miracolosamente, alla fine non abbiamo preso neanche un chilo 😀
Gli orari possono variare a seconda del programma della giornata e soprattutto delle escursioni. Nessun timore, è tutto coordinato. Generalmente la colazione viene servita a partire dalle 7, il pranzo dalle 12 e la cena dalle 18.
Raramente abbiamo dovuto fare della coda all’ingresso oppure al buffet. In linea di massima, i momenti di maggior afflusso sono tra le 8-8:45 (a colazione) e tra le 12:30-13 (a pranzo).
Abbigliamento raccomandato
A differenza delle altre crociere, a bordo di Hurtigruten non è mai richiesto alcun dress code specifico.
Il meteo norvegese è assai variabile e ricorda molto quello scozzese. Dunque il suggerimento è lo stesso: vestirsi a strati prevedendo capi impermeabili, che riparino dal vento, e materiale più o meno termico a seconda della stagione.
Mia madre ed io siamo stati in crociera dal 28 giugno al 4 luglio e, pur senza raggiungere temperature superiori ai 18-20 gradi, un k-way con sotto un maglione sono stati più che sufficienti.
Prese di corrente
La corrente a 200 volt è lo standard e perciò pure in Norvegia si usano le prese standard dell’Europa continentale: quelle di tipo C ed F (più rara).
Itinerario e tappe principali
Poco più di 2.300 Km separano Bergen da Kirkenes, l’ovest della Norvegia dalla sua estremità nord-orientale alla frontiera con la Russia. La crociera ha una durata di 7 giorni con fermate in 34 porti. Se si vuole compiere il giro completo, Bergen->Kirkenes->Bergen, il viaggio si allunga di altri 5 giorni.
Tra le soste previste, molte sono “tecniche” per il carico o lo scarico di merci e di qualche passeggero in transito. Solitamente non durano più di 30-60 minuti. Poi vi sono quelle più lunghe, in città come Trondheim o Tromsø, oppure per consentire le escursioni come nel caso delle isole Lofoten e di Capo Nord.
In ogni caso, tutte le informazioni su itinerari ed orari sono riportate sugli schermi presenti nei ponti della nave. Il personale è a disposizione 24 ore su 24 per ulteriori chiarimenti. L’organizzazione è davvero perfetta ed ai passeggeri non resta che godersi le meraviglie naturali (e non solo) della Norvegia 😉
Di seguito riporto le tappe più importanti suddivise giorno per giorno. Questo programma si riferisce all’estate 2024 e dunque è suscettibile di variazioni, anche a seconda del meteo e di eventi non dipendenti da Hurtigruten.
Giorno 1
Partenza da Bergen alle ore 20:30. Durante la giornata c’è abbastanza tempo per fare un giro in città e, a tal proposito, questo mio articolo può servire da ispirazione.
Giorno 2
Doppia fermata ad Ålesund, dalle 09:45 alle 10 e poi dalle 18 alle 20. Nel mezzo c’è la sosta a Geiranger dove i partecipanti all’escursione al fiordo Geirangerfjord vengono imbarcati su di una nave tender.
Giorno 3
La tappa principale è Trondheim, dalle 09:45 alle 12:45. È la terza città più grande della Norvegia ed è famosa soprattutto per la Nidaros Cathedral, la cattedrale gotica più a nord d’Europa.
La si può girare con il tour guidato oppure in autonomia.
Giorno 4
È la giornata più intensa dato che si comincia al mattino, intorno alle 7:30-8, con l’ingresso nel Circolo Polare Artico superando l’isolotto di Vikingen con il celebre globo.
Da adesso siamo nella Norvegia settentrionale, dove la natura incontaminata regna incontrastata. All’incirca a metà mattinata si costeggia lo Svartisen, il secondo ghiacciaio più esteso del paese.
È poi la volta di Bodø, eletta Capitale Europa della Cultura per il 2024. È prevista una sosta di quasi 2 ore e sono più che sufficienti per esplorarla a piedi.
Nel pomeriggio si raggiunge l’arcipelago delle isole Lofoten e qui facciamo la nostra prima escursione di quasi 3 ore partendo da Stamsund per poi imbarcarci a Svolvær alle 21:30. Il tour “Highlights of Lofoten” viene effettuato da una guida locale e siamo fortunati perché incontriamo Paolo (isolelofoten.com), originario di Modena e trasferitosi qui nel 2006.
Una volta rientrati in nave, nonostante siano ormai le 22 è ancora pieno giorno ed a suggellare una giornata perfetta vi è una tappa prevista solo in caso di bel tempo. Arriviamo così al Trollfjord, uno dei fiordi più belli della Norvegia che misura 2 Km di lunghezza ed un’ampiezza che spazia dai 100 agli 800 m, rendendo di fatto la navigazione alquanto insidiosa.
Ma ne vale davvero la pena.. 😉
Cosa si potrebbe pretendere ancora da una giornata così? Lui, il sole di mezzanotte. Un evento naturale che definirei “sconvolgente” dato che all’una di notte c’è una luce incredibile, da far impazzire il nostro orologio biologico interno.
È difficile addormentarsi e difatti il ponte della nave è affollato come se fosse pomeriggio. Ci sono persone che leggono, norvegesi (più abituati) intenti a lavorare al computer, bambini che giocano a Monopoli, passeggeri – come il sottoscritto – che vagano da una parte all’altra alla ricerca del miglior scatto possibile e che di andare a “nanna” proprio non ne hanno voglia…
Giorno 5
Un po’ di tranquillità e riposo dopo le tante emozioni vissute poche ora prima.
La tappa principale è Tromsø, con sosta dalle 14:15 alle 18:15. Partecipiamo al tour guidato che dal porto ci porta alla scoperta di alcuni dei luoghi più importanti della città natale di Richard With, il fondatore di Hurtigruten.
La località è rinomata per essere in inverno uno dei migliori punti di osservazione dell’aurora boreale, a maggior ragione prendendo la funivia che sale al monte Storsteinen (420 m di altezza) in circa 4 minuti. L’impianto è aperto tutto l’anno ed è una meta prediletta dagli escursionisti, oltre ad essere uno splendido belvedere naturale su Tromsø.
Il biglietto è incluso nel prezzo dell’escursione.
Il simbolo moderno più noto della città è però la “Cattedrale dell’Artico” (Ishavskatedralen), inaugurata il 19 novembre 1965. Ben riconoscibile da lontano, spicca per la sua forma – che richiama l’Opera House di Sydney – e le grandi vetrate che assicurano tanta luce naturale.
La permanenza a Tromsø si conclude con un giro panoramico in pullman per le vie del centro arrivando fino alla Cattedrale neogotica eretta nel 1861. Trattasi del tempio protestante più a nord del mondo ed è l’unico edificio di questo genere in Norvegia ad essere stato costruito interamente in legno.
Vi sono tornato dopo qualche mese, poco prima che iniziasse la notte polare e con l’obiettivo (realizzato!) di ammirare l’aurora boreale. Ne parlo in questo articolo.
Giorno 6
Il momento più atteso della crociera è finalmente arrivato.
All’incirca a metà mattinata attraversiamo il canale che separa la terraferma dall’isola di Magerøya, dove si trova Capo Nord. Attracchiamo al porto di Honningsvåg, dove la nave resterà ormeggiata per quasi 4 ore, per salire immediatamente sui pullman diretti al punto più settentrionale dell’Europa continentale.
Il trasferimento dura 40-50 minuti ed a bordo vi è una guida che parla inglese/francese/tedesco che racconta la storia dell’isola e della popolazione Sami. La stima approssimativa è di 80.000 persone, metà delle quali vivono in Norvegia mentre il resto è suddiviso tra Svezia, Finlandia e Russia.
A proposito di cultura Sami, nel corso della crociera se ne è parlato in svariate conferenze e tra gli aspetti che più mi hanno colpito vi è la loro musica tradizionale. Mediamente le canzoni sono prive o quasi di testo, sostituito da vocalizzi di ogni genere.
Quella che mi è rimasta impressa maggiormente, al punto da usarla come suoneria per il mio iPhone, è “Jag är fri” di Jon Henrik Fjällgren, cantante colombiano naturalizzato svedese ed appartenente al popolo Sami.
Inoltre, mi ha fatto un certo effetto – e riflettere – il fatto che i Sami utilizzano svariate decine di parole per parlare della neve mentre, a quanto pare, non esiste alcun vocabolo che rappresenti la guerra.
Nel costo dell’escursione è incluso l’ingresso al Visitor Centre di Capo Nord (prezzo standard di circa 28-30 €). Al suo interno vi sono il cinema Nordkapp, che racconta come cambia il paesaggio della zona con l’alternarsi delle stagioni, il museo, la Cappella di San Giovanni, il negozio di souvenir, bar, ristorante e servizi igienici.
Una volta all’esterno, sembra di essere davvero alla fine del mondo, o perlomeno dell’Europa continentale. Il monumento del globo, simbolo di Capo Nord, sorge sull’ultimo lembo di terra a strapiombo sul mare e la foto ricordo ai suoi piedi è d’obbligo.
C’è la nebbia, tuttavia aggiunge fascino ad un luogo già magico di per sé.
Sul promontorio c’è un altro cippo che sancisce l’inizio (o la fine) del sentiero europeo E1 che, con una lunghezza di oltre 6.000 Km, arriva sino a Capo Passero in Sicilia. Tra l’altro passa pure nel paesino dove abito…
Giorno 7
È il momento di scendere di nuovo sulla terraferma, questa volta però definitivamente. Alle 9 sbarco a Kirkenes, all’estremità orientale della Norvegia ed a pochi metri dal confine con la Russia.
Al porto ci attende il pullman, pagato in anticipo tramite Hurtigruten, che ci porta all’aeroporto di Kirkenes da dove torniamo a Bergen facendo scalo ad Oslo con la compagnia di bandiera SAS.
Ne vale la pena?
Direi proprio di sì, i più romantici potrebbero definirlo come il “viaggio della vita”, per me è senza dubbio un’esperienza da provare.
È stata letteralmente una vacanza perché, una volta a bordo, è tutto organizzato alla perfezione e perciò i passeggeri non devono far altro che godersi la meraviglia della natura norvegese. Fiordi spettacolari, catene montuose impervie, ghiacciai, cascate ed il sole di mezzanotte: questi sono gli scorci che ci hanno accompagnato durante i sette giorni di navigazione.
E poi, mentre eravamo a tavola la sera prima di giungere a Kirkenes, dalle ampie vetrate abbiamo ammirato un gruppo di balene che sembravano “scortarci” verso la punta estrema della Norvegia. Ne ho contate una dozzina ma purtroppo non c’è stata la possibilità di fotografarle dato che si muovevano troppo velocemente.
È stato anche il momento, l’unico del viaggio, nel quale abbiamo trovato mare mosso. Ma nulla di particolare ad eccezione di qualche scossone.
Considerata l’esperienza completa, posso dire che salirei volentieri di nuovo a bordo di Hurtigruten. Oltre alla cucina di grande qualità ed all’estrema disponibilità di tutto lo staff, ho apprezzato il fatto che il numero di passeggeri non fosse così elevato, un aspetto che temevo specie pensando alle “grandi cifre” delle altre compagnie. Ecco, questo è il solo genere di crociera che potrei fare e ripetere.
Rispetto alle altre i costi sono più elevati, si parla di cifre di un certo valore, ma posso dire che le vale tutte.
Concludo con una serie di link utili per raccogliere informazioni sulla compagnia norvegese: