Situata nel comune di Kittilä, ad oltre 170 Km a nord del Circolo Polare Artico, Levi è una rinomata località sciistica e sede infatti, ogni novembre, delle gare di Coppa del mondo di sci alpino sulla pista Levi Black. Gli sciatori hanno a disposizione 27 impianti di risalita, 44 piste per un totale di 215 Km. Le altezze sono minime, specie paragonandole alle Alpi. Si pensi infatti che il monte Levi, la vetta più alta della zona, arriva a 531 m di altitudine.
Detto ciò, questo comprensorio offre piste e percorsi per sci di fondo, ciaspole e motoslitte. E per chi, come il sottoscritto, di mettersi gli sci ai piedi proprio non ne vuole sapere, vi sono a disposizione itinerari a piedi su tracciati battuti e dunque accessibili con normali scarponi invernali.
È una delle destinazioni più famose della Lapponia finlandese e, complice la sua posizione, è un luogo ideale per ammirare l’aurora boreale. Tra l’altro, nella maggior parte dei casi non serve neppure allontanarsi troppo a piedi dal centro.
Mia madre ed io siamo stati fortunati dato che l’abbiamo vista tre sere su quattro, l’ultima delle quali in volo verso Helsinki.
In questo articolo parlo di:
- come raggiungere Levi dall’Italia;
- quando partire;
- dove dormire;
- ristoranti consigliati e piatti da assaggiare;
- cosa mettere in valigia.
Come raggiungere Levi dall’Italia
L’aeroporto di Kittilä dista circa 15 Km da Levi ed è vicino anche ad altre località della zona.
Durante la stagione invernale, Easyjet opera collegamenti diretti da Milano Malpensa (T2) a partire da fine novembre e sino a metà marzo.
La rotta è stata introdotta per la prima volta nel 2024, venendo poi confermata pure per il 2025. Il calendario prevede due rotazioni settimanali, con partenza dal capoluogo lombardo il mercoledì mattina e rientro la domenica sera.
La durata del volo è di circa 4 ore, tenendo conto del fuso orario. Infatti, in Finlandia si è un’ora avanti rispetto all’Italia.
L’alternativa migliore è la compagnia di bandiera Finnair, anch’essa da Malpensa (Terminal 1). In questo caso però si arriva a Kittilä con scalo ad Helsinki. Vi sono diverse combinazioni possibili, soprattutto a seconda del periodo.
Per esempio, questi sono stati i nostri orari (metà febbraio):
- giovedì, Milano 11:10 – Helsinki 15:15, Helsinki 16:15 – Kittilä 17:50;
- domenica, Kittilä 18:30 – Helsinki 19:50 (pernottamento in hotel), Helsinki 08:00 – Milano 10:15 (lunedì).
Lo scalo di un’ora a Helsinki è più che sufficiente per scendere dall’aereo e raggiungere il gate per la tratta successiva. L’aeroporto è costituito da un terminal unico e le distanze sono minime.
Sia all’andata che al ritorno abbiamo viaggiato in orario e da questo punto di vista l’esperienza è stata positiva.
Segnalo che, pur essendo una compagnia di bandiera, la sua tariffa più economica non comprende il bagaglio a mano da riporre nella cappelliera. Va dunque pagato separatamente oppure si seleziona un’altra classe di viaggio.
A bordo vengono offerti gratuitamente succo di mirtilli oppure acqua, il resto è a pagamento.
Per tornare a Milano abbiamo deciso di partire tardi per goderci appieno la domenica a Levi, non mancano comunque le alternative per essere in Italia in giornata.
Finnair opera anche dagli aeroporti di Venezia e Roma Fiumicino.
Dall’aeroporto di Kittilä al centro di Levi
Se non avete noleggiato l’auto e non volete prendere il taxi, dal piazzale antistante l’aerostazione arrivano e partono gli autobus diretti verso le principali località della zona.
In particolare, la linea 3 effettua diverse fermate a Levi. Il trasferimento dura mezz’ora circa. Il nostro nonché la maggior parte degli hotel si trovano in centro e siamo scesi a “Levi Leviraitti”.
Ad ogni modo, l’autista vi chiederà il nome dell’alloggio e vi indicherà quando scendere.
Gli orari dell’autobus sono cadenzati con quelli degli aerei. Non ci sono molti voli giornalieri da Kittilä e dunque si può arrivare anche un’ora e mezza prima (invece delle canoniche due).
I biglietti si possono acquistare a bordo oppure online, sul sito di Matkahuolto. Così facendo si ha uno sconto sulle tariffe di a/r. Il prezzo della tratta singola è di 10 € (febbraio 2025).
Quando partire?
La stagione invernale – e quella sciistica – è molto lunga, dato che a Levi vi è la “garanzia di 7 mesi di neve” tra artificiale e naturale. Gli impianti sono aperti dalla fine di ottobre agli inizi di maggio. Il periodo di maggior afflusso è tra dicembre e gennaio, in concomitanza delle festività invernali.
Inoltre, trovandosi a quasi 200 Km a nord del Circolo polare artico, all’incirca da metà dicembre sino a Capodanno a Levi si assiste alla notte polare, fenomeno naturale durante il quale il sole non supera la linea dell’orizzonte.
Pur non sorgendo mai, in realtà non vi è il buio totale dato che nelle ore centrali della giornata si ha un po’ di luce crepuscolare. In estate, al contrario, per circa 45 giorni non vi è di tramonto ma il suggestivo sole di mezzanotte.
Noi vi siamo stati a metà febbraio e, per l’esperienza avuta, è un periodo perfetto per diversi motivi.
Le giornate iniziano ad allungarsi, in media di 5-10 minuti quotidianamente. L’alba è attorno alle 8:30 mentre il tramonto verso le 16:30. In questo modo si ha luce più che sufficiente per godersi appieno le attività all’esterno e, allo stesso tempo, la notte è ancora lunga per contemplare l’aurora boreale.
Il picco dell’alta stagione è stato superato e dunque si riesce a risparmiare qualcosa su voli ed hotel, specie considerando che la Lapponia è molto cara. Se volete spendere ancora meno, allora conviene venire da queste parti intorno alla metà di novembre, prima che scattino i “trenta giorni a Natale”. Inoltre, se volete sciare, sulle piste abbiamo visto generalmente poca gente.
Il freddo è sopportabile, a patto ovviamente di vestirsi adeguatamente (ne parlo più avanti). Il mese più gelido è gennaio, a metà febbraio abbiamo trovato temperature che oscillavano tra i -6 e -15.
Dove dormire
L’offerta ricettiva è variegata per le esigenze di ognuno: cottage, appartamenti, igloo immersi nella natura per ammirare l’aurora boreale e hotel tradizionali.
Break Sokos Hotel (4 stelle)
Il soggiorno di tre notti si è rivelato perfetto, con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
La posizione è ideale, nel cuore di Levi, a pochi passi da negozi, ristoranti ed impianti di risalita. Le fermate dell’autobus da/per l’aeroporto distano meno di 10 minuti a piedi.
La reception è operativa h24 ma volendo si può fare anche il self check-in presso l’apposita postazione. Inoltre, a disposizione dei clienti vi sono le macchinette dove acquistare lo skipass e fare il check-in con Finnair e Norwegian.
Un’ulteriore comodità è che dall’hotel si accede al bar ed al ristorante Grill it!, evitando di dover uscire a coloro che magari non vogliono più prendere freddo dopo un’intera giornata trascorsa sulla neve.
La camera doppia con letti singoli era confortevole, spaziosa e con ampia vetrata affacciata sulla via centrale. Segnalo che la pulizia delle stanze non viene fatta quotidianamente, ad eccezione naturalmente dei pernottamenti di una singola notte. Se ve n’è la necessità, allora bisogna appendere il cartellino fuori dalla porta.
La colazione viene servita nella sala situata dal lato opposto rispetto alla reception. Il buffet è più che consono alla tipologia dell’hotel, con cucina a vista e notevole assortimento di prodotti di qualità (specie salati).
La fascia oraria di maggior afflusso è dalle 8:00 alle 8:45.
Per ogni altra informazione e per prenotare vi rimando alla pagina del Break Sokos Hotel Levi su Booking.com.
Hilton Helsinki Airport
Il rientro a Milano è stato “smezzato” con una notte trascorsa nella capitale finlandese.
Siamo atterrati poco dopo le 20 ed il giorno dopo il volo per Malpensa sarebbe decollato alle 8, motivo per il quale abbiamo preferito pernottare nei pressi dell’aeroporto.
La scelta è ricaduta sull’hotel di questa catena, raggiungibile in circa 10 minuti a piedi dalla zona arrivi/partenze. La camera doppia era spaziosa e sufficientemente confortevole, anche se da una struttura Hilton mi sarei aspettato di più per quel che riguarda la cura di certi dettagli (ad esempio ho trovato svariati capelli nel letto…).
Ottima invece l’insonorizzazione. Non abbiamo usufruito della colazione, ma abbiamo cenato al ristorante. Il menù è abbastanza “internazionale”, come è giusto che sia data la posizione, ed è stata una buona esperienza. Molto gentile il personale, sia della sala che alla reception.
Segnalo che alcuni piatti sono scontati per i clienti iscritti al programma fedeltà Hilton Honours.
Per tutte le informazioni utili potete consultare Hilton Helsinki Airport su Booking.com.
Ristoranti consigliati e piatti tipici da provare
Anche in questo caso vi è ampia scelta di locali e tipi di cucina differenti, da quella locale a quella etnica compresa ovviamente l’italiana.
Mangiare al ristorante in Lapponia è caro, soprattutto a cena ed ancora di più ordinando bevande alcoliche. L’acqua naturale è invece sempre disponibile gratuitamente. In media abbiamo speso tra i 35-45 € ordinando uno o due piatti a testa.
La mancia non è obbligatoria ma se decidete di lasciarla di solito si calcola al 10% del conto.
Suggerisco di prenotare il tavolo in anticipo, specie per la sera. A pranzo non serve perché spesso viene proposto un buffet a prezzo fisso, un’ottima soluzione per mangiare tanto e bene ma spendendo poco.
Per quel che riguarda gli orari, il pranzo viene servito a partire dalle 11 mentre alla sera le cucine chiudono solitamente prima rispetto alle nostrane, entro le 22:30 al massimo.
Tra i piatti tradizionali da assaggiare spicca la renna, servita in vari modi (carpaccio e stufato), il salmone ed il salmerino alpino (arctic char). Non mancano le zuppe così come abbondano i frutti di bosco, abbinati sia come contorno che come dolce.
Di seguito i posti dove abbiamo mangiato e che consigliamo.
Grill it!
È il ristorante annesso all’hotel Break Sokos dove abbiamo pernottato.
Il menù prevede alcuni ingredienti tradizionali lapponi abbinati in maniera contemporanea, oltre a piatti di vocazione internazionale come ad esempio il risotto. Interessante la lista dei vini da accompagnare ai menù degustazione. Buona anche la scelta di piatti vegetariani.
Per saperne di più potete consultare il sito internet di Grill it!.
Hotel Levi Panorama
È un complesso situato su di uno dei pendii del comprensorio sciistico di Levi, rivolto sul centro del paese. È raggiungibile in macchina, tramite sentiero (in estate) oppure con la funivia Express che parte dal piccolo centro commerciale Zero Point.
Durante l’inverno, l’orario di apertura dell’impianto è prolungato e l’accesso è gratuito dalle 19 alle 23.
Questa è un grande vantaggio perché, una volta arrivati, oltre all’hotel non c’è nient’altro e dunque l’inquinamento luminoso è scarso. Ciò significa che è un fantastico punto di osservazione dell’aurora boreale. Difatti l’abbiamo vista per due sere di fila per tre ore complessive di spettacolo 😉
Parlando invece del ristorante, esso si trova a fianco della reception, in un ambiente curato ed abbastanza formale. Le proposte culinarie sono ricercate ed i prezzi medi sono leggermente superiori alla media.
Tra i piatti assaggiati vale la pena citare la mia renna rosolata, accompagnata da purè di patate lappone, sottaceti e mirtilli rossi. Mia madre ha apprezzato invece il dolce, una creme brulée alla liquirizia con coulis di lamponi.
Per maggiori informazioni sul locale ed i servizi offerti dalla struttura vi rimando al sito internet dell’Hotel Levi Panorama.
Restaurant Ämmilä
Vi abbiamo pranzato due volte, approfittando del modello di buffet “all you can eat” rivisitato in chiave scandinava. Non serve prenotare.
Esso è disponibile tutta la settimana, dalle 11 alle 15, nei giorni feriali prevede delle pietanze d’ispirazione internazionale mentre la domenica si mangia esclusivamente lappone (renna, salmone, frutti di bosco etc.).
Si accede al buffet dopo aver pagato in cassa: il menù feriale costa 16 € mentre quello domenicale 21 €. Le bevande analcoliche sono incluse, eventuali ulteriori consumazioni vanno pagate separatamente.
Il buffet è allestito in una sala e prevede: diversi tipi di pane, verdure miste ed insalata, zuppa, secondo di pesce/carne con contorno, dolci, birra artigianale, acqua, tè e caffè.
Il rapporto qualità/prezzo è decisamente favorevole, le pietanze sono ottime e pure l’atmosfera è molto carina.
Il ristorante è aperto anche a cena con il classico menù alla carta (consultabile su internet). La prenotazione è consigliata.
Restaurant NiliPoro
Nel cuore di Levi, a pochi metri dalle piste, si trova questo locale il cui gestore è di origini Sami nonché allevatore di renne. Il ristorante prende dunque ispirazione dalla cultura e dalle tradizioni di questo popolo, e lo si nota tanto nel menù quanto nell’arredamento delle sale interne.
Non è – almeno secondo me – il posto ideale per un vegetariano dato che la quasi totalità delle pietanze è a base di renna, compresa la zuppa. Ogni piatto prende spunto dalle ricette della madre del proprietario.
Ero indeciso su cosa mangiare e così ho optato per un piatto unico, le “tapas di renna”. È disponibile in due versioni, piccolo e grande, con i relativi costi. Esso include salsiccia, lingua, cuore, arrosto affumicato, carpaccio, formaggio lappone, marmellata di sorbe, mostarda e focaccia fatta in casa.
Che dire, un’autentica esplosione di gusti e sapori tradizionali, una gioia per le mie papille gustative!
Le prenotazioni sono riservate per gruppi di minimo 6 persone, sul sito internet del Ristorante NiliPoro potete leggere il menù e gli orari di apertura aggiornati.
Cosa mettere in valigia?
Per resistere alle temperature gelide occorre vestirsi adeguatamente, a strati, trovando il giusto compromesso tra abiti caldi e materiali traspiranti.
Anche le scarpe vanno scelte con cura, assicurandosi che le suole siano adatte per lunghe camminate sul manto bianco. Infatti, bisogna considerare che marciapiedi e strade sono battute quotidianamente (o quasi) ma senza mai rimuovere completamente la neve… anche perché sarebbe una missione impossibile vista la quantità che ne cade continuamente!
Segnalo che certe attrezzature quali ad esempio ciaspole e bastoncini sono noleggiabili in loco mentre, in occasione di attività organizzate, spesso le agenzie mettono a disposizione tute termiche e scarponi.
Per concludere, credo che questo articolo dal sito internet dell’ufficio turistico di Levi spieghi perfettamente come vestirsi per sopportare il freddo artico.
