Nel cuore delle Alpi, lungo la frontiera naturale tra Italia e Svizzera, a partire dall’estate 2023 si può vivere un’esperienza unica nel suo genere.
Partendo da Cervinia, in Valle d’Aosta, si “svalica” a Zermatt, nel Canton Vallese, prendendo sei impianti di risalita con un solo biglietto. Durante il viaggio, si ha l’occasione di poter ammirare tutte le pareti del Cervino, la montagna simbolo della storia dell’alpinismo con i suoi 4.478 m di altezza.
Da Cervinia a Zermatt grazie alla Matterhorn Alpine Crossing
Il comprensorio, in funzione dal 1° luglio 2023, consente di spostarsi tra le due località sciistiche attraversando il valico di frontiera più alto delle Alpi.
La traversata avviene in quella che, probabilmente, è l’area più suggestiva dell’arco alpino. Lungo il percorso e scendendo nelle stazioni intermedie si osservano ghiacciai e numerose cime oltre i Quattromila.
Gli escursionisti o semplicemente gli appassionati di montagna che intraprendono questo viaggio saranno così i protagonisti di un’esperienza indimenticabile. Ciò anche nella stagione invernale, mescolandosi tra i numerosi sciatori e snowboard.
Nelle prossime righe spiego come funziona la Matterhorn Alpine Crossing (in lingua tedesca il Cervino prende il nome di Matterhorn), fornendo dettagli sui costi, orari di apertura e qualche consiglio pratico.
1° tratto: Breul-Cervinia->Plan Maison
Si parte dalla frazione del comune di Valtournenche, ad un’altitudine di 2.050 m ed ai piedi della parete sud del Cervino, che da queste parti è chiamato la “Gran Becca”.
Il primo tratto della cabinovia sale fino a Plan Maison, a 2.555 m di altezza. Il secondo troncone parte dallo stesso edificio ma vale la pena uscire e godersi il primo scorcio ravvicinato della cima. Da qui passano svariate piste e vi è pure un’area dedicata per i bambini.

2° tratto: Plan Maison->Cime bianche laghi
L’ascesa prosegue sino alla quota 2.812 m, in un ambiente totalmente innevato che dunque “tradisce” il nome della stazione.
Infatti, nel periodo estivo è in questa zona che si incontrano e fondono ghiaccio, rocce e laghi.

3°tratto: Cime bianche laghi->Testa Grigia/Plateau Rosà
La funivia ci porta oltre i Tremila, per la precisione a 3.480 m di altezza, proprio in corrispondenza del confine tra Italia e Svizzera. Esso è indicato dalla linea gialla dipinta sul pavimento e dalle bandierine stampate sulle pareti.
Si entra nel territorio elvetico osservando dall’alto il pianoro perennemente ghiacciato e dove si può ancora sciare e fare snowboard in estate (giugno-settembre).
E che dire del panorama, da cartolina. Dal Plateau Rosà si vedono distintamente il Cervino, il vicino massiccio del Rosa e, se il meteo lo consente, durante la salita in funivia si può distinguere all’orizzonte il profilo del Monte Bianco.

4° tratta: Testa Grigia/Plateau Rosà->Matterhorn Glacier Paradise (Piccolo Cervino)
L’ascesa in funivia raggiunge il suo picco massimo, a 3.883 m di quota, nella stazione di montagna più alta d’Europa.

L’ascensore prima e la scalinata poi conducono alla terrazza panoramica da dove lo sguardo abbraccia ben 38 vette che superano i Quattromila e 14 ghiacciai. Risaltano in primo piano la parete est del Cervino mentre, alle spalle dell’impianto di risalita, il Breithorn (4.165 m).
Le due funivie che arrivano/partono sono collegate da una galleria scavata nella roccia, da cui è possibile accedere al ristorante ed al cinema dove una serie di filmati raccontano il mondo alpino di Zermatt.

5° tratta: Matterhorn Glacier Paradise->Trockener Steg
La prima parte della discesa verso Zermatt si conclude nella stazione posta a 2.939 m di altitudine, nel luogo dove in estate le piste da sci si uniscono coi sentieri escursionistici.
Dalla terrazza del ristorante-self service si ha una splendida vista frontale della parete est del Cervino, potendo apprezzarne ancora meglio la caratteristica forma piramidale molto pronunciata.

6° tratta: Trockener Steg->(Schwarzsee)->Zermatt
L’ultima parte affronta un dislivello importante, da 2.939 m ai 1.620 m di Zermatt, e lo fa tramite un percorso che prevede due stazioni intermedie: Schwarzsee (2.583 m) e Furi (1.867 m).
Siamo scesi alla prima per approfittare dell’opportunità di contemplare la parete nord del Cervino, assai famosa nel mondo dell’alpinismo grazie all’impresa compiuta da Walter Bonatti nel febbraio 1965.

Il 18 febbraio di quell’anno egli partì da Zermatt in solitaria, dunque scalando la montagna in pieno inverno e pure attraversando una nuova via. Arrivò in vetta quattro giorni dopo ed il momento venne immortalato dall’immagine area che lo ritrae nei pressi della croce – divenuta famosa in tutto il mondo – scattata da Hermann Geiger.
“Quando ho raggiunto la vetta del Cervino per me quella croce raffigurò un amico, un essere umano, l’abbracciai come se avesse un’anima.”
– Walter Bonatti
Volgendo lo sguardo dalla parte opposta invece si distingue il massiccio del Rosa, con punta Dufour (4.634 m) ed il ghiacciaio del Lys, ammirati entrambi, ma dal versante opposto, durante una vacanza a Gressoney fatta qualche anno prima.

Ultima tappa è quindi Zermatt, borgo montano che sorge a 1.620 m di altezza e noto per il fatto di non essere accessibile in auto. Il traffico veicolare privato è infatti vietato e perciò si può raggiungere questa località dal resto della Svizzera solamente in treno.
Passeggiando per le vie centrali si hanno continui scorci del versante settentrionale del Cervino e, da questa prospettiva, la sua forma piramidale appare ancora più evidente.

Detto ciò, Zermatt non mi ha impressionato particolarmente, anzi…
Ho notato come, nonostante il poco spazio a disposizione, il suo sviluppo urbano non abbia avuto ostacoli, costruendo ovunque possibile. Il risultato è la presenza di pochi edifici caratteristici mentre sono numerosi i palazzi moderni e dal gusto estetico alquanto discutibile.
Insomma, una visita veloce è stata più che sufficiente. Molto meglio pensare all’infinita bellezza dei panorami che abbiamo visto attorno al Cervino!
Matterhorn Alpine Crossing da Cervinia: cose da sapere e la nostra esperienza
La traversata Cervinia-Zermatt è senza dubbio una delle cose da fare almeno una volta nella vita e per godersela al meglio occorre un minimo di pianificazione.
Innanzitutto, il viaggio completo tra le due località dura 180 minuti. Va poi aggiunto il tempo necessario per le foto, fare due passi, mangiare etc..
Dunque, tra una cosa e l’altra bisogna calcolare una giornata intera.
Per quel che riguarda gli orari, la cabinovia da Breul-Cervinia a Plan Maison apre alle 8:45 mentre da Zermatt l’ultima corsa per l’Italia è prevista alle 15:20.
Nel nostro caso (ero con mio padre), siamo partiti da Cervinia alle 9:30 circa e siamo rientrati intorno alle 16:30. Per accorciare i tempi – e per risparmiare – ci siamo portati il pranzo al sacco. Bar e ristoranti si trovano nelle varie stazioni della cabinovia/funivia, i prezzi potete immaginarli, specie in Svizzera…
A proposito di costi, i biglietti sono cari ma – secondo me – un’esperienza del genere li merita tutti. Le tariffe a/r qui riportate sono riferite alla stagione invernale 2024/2025 e sono quelle per gli adulti (i bambini dai 9 ai 15 anni pagano circa la metà):
- Cervinia-Zermatt-Cervinia, 190 €;
- Cervinia-Trockener Steg-Cervinia, 142 €
- Cervinia-Matterhorn Glacier Paradise-Cervinia, 95 €.
Gli impianti sono aperti tutto l’anno, salvo meteo avverso e chiusure per manutenzione (fine novembre-metà dicembre e tra gennaio-febbraio).
È possibile acquistare i biglietti da casa e risparmiare tempo una volta a destinazione. Abbiamo preferito però farli direttamente in loco in modo da poter cambiare programma all’ultimo momento senza rimetterci dei soldi nel caso di maltempo. Fortunatamente le previsioni erano corrette ed abbiamo trovato una giornata perfetta con cielo limpido!
Per maggiori informazioni ed eventuali novità su orari e prezzi suggerisco di controllare sul sito internet del comprensorio di Cervinia.
Quando conviene andare?
Dipende da quello che si vuole fare. In estate vi sono a disposizione numerosi sentieri escursionistici e, per chi volesse, si può sciare al Plateau Rosà.
La traversata Cervinia-Zermatt è fruibile in inverno, anche se non si scia. Abbiamo incontrato diverse persone che, come noi, erano lì semplicemente per godersi l’esperienza.
Dal punto di vista scenografico, il paesaggio totalmente innevato trasmette un fascino maggiore rispetto al panorama estivo, dove invece predominano le rocce ed i ghiacciai in ritirata.
Dunque, a voi la scelta.. 😉
