Cabo Fisterra è uno dei luoghi più suggestivi della Galizia, a maggior ragione per i pellegrini che hanno completato il Cammino di Santiago ma che eppure sentono l’esigenza di proseguire spingendosi fino a questo lembo di roccia proteso sull’Oceano Atlantico.
La leggenda di Finisterre ed il Cammino
Affacciata lungo la Costa della Morte a circa 80 Km ad ovest di Santiago di Compostela, sin dalle origini questa località è avvolta da un’aura di mistero. Gli antichi, in primis le popolazioni celtiche, ritenevano che dopo la morte terrena i defunti continuassero a vivere su un’isola situata ad ovest, dove tramontava il sole.
I Romani credevano che questo fosse il punto più occidentale della terra – Finis Terrae – e segnasse pertanto la fine del mondo.
E così, nel corso dei secoli Cabo Fisterra è diventata meta di pellegrinaggio anche e soprattutto tra coloro che raggiungono Santiago di Compostela ma che decidono di spingersi un po’ più in là, ai confini del mondo conosciuto. Si tratta quindi dell’unico Cammino che inizia e non si conclude dal capoluogo della Galizia.
Rispetto agli altri, questo è più breve e con meno tappe:
- n. 1, da Santiago a Negreira (21 Km);
- n. 2, da Negreira a Olveiroa (33,4 Km);
- n. 3, da Olveiroa a Fisterra (34,9 Km).
Un’alternativa è da Olveiroa proseguire verso Muxía (32,5 Km) ed il giorno successivo raggiungere Fisterra (29,3 Km).
Finisterre, cosa vedere nei suoi dintorni e come raggiungere il Faro
Questo borgo marittimo dista poco più di 3 Km dalla punta del promontorio ed è perciò tappa obbligata dei pellegrini – vi sono una ventina di strutture a loro riservate – e per i turisti che desiderano raggiungere uno dei punti più occidentali della Spagna peninsulare.
A proposito, essendo Cabo Fisterra uno dei luoghi più famosi della Galizia, diverse agenzie organizzano tour giornalieri da Santiago che comprendono anche delle tappe in altre località della Costa da Morte.
Tra le varie proposte vi suggerisco quello che ho fatto nel 2016 e che potete consultare e prenotare in questa pagina, per me il migliore considerando itinerario e tempo a disposizione per le soste. Inoltre, viene fornito del materiale informativo in italiano anche se personalmente non l’ho richiesto dato che parlo spagnolo.
Detto ciò, Finisterre è una meta ideale per una gita fuori porta da Santiago anche in autobus. Ne parlo dettagliatamente alla fine dell’articolo. Per raggiungere il Faro è sufficiente seguire le indicazioni del Cammino e cercare quindi la celebre conchiglia (concha) dei pellegrini, disegnata sui muri oppure riportata sui cippi che marcano la distanza dal punto di arrivo.
La prima tappa, ancora nel centro di Finisterre, è dinnanzi alla Capilla de Nosa Señora do Bo Suceso, un tempio barocco del secolo XVIII raggiungibile tramite scalinata in pietra.
Dopodiché, lasciato ormai il borgo alle spalle e proprio dove inizia il tratto finale che conduce al faro, sorge la Iglesia de Santa María das Areas.
Risalente al 1199, la sua storia è strettamente legata all’apostolo San Giacomo e quindi al suo culto da parte dei pellegrini. Il numero di fedeli che da Santiago si mettevano in cammino verso Finisterre era così elevato che, nei secoli XIV-XV-XVI, fu necessario costruire un ricovero a loro destinato a pochi passi dalla chiesa.
A questo punto si cammina al bordo della strada, lungo il sentiero che quando la vegetazione si dirada offre ampi scorci panoramici sulla Costa della Morte.
Un paesaggio idilliaco che contrasta con la triste fama di questa porzione di territorio galiziano. Infatti, nel corso dei secoli e comunque fino in epoca recente, si sono contati moltissimi naufragi (si parla di migliaia!) dovuti sia al maltempo che alla insidiosa conformazione del litorale. Una zona quindi assai pericolosa ma al tempo stesso nevralgica per le rotte commerciali europee.
Più o meno a metà del percorso si incontra il Monumento al Peregrino, una statua in bronzo a grandezza naturale che raffigura un pellegrino con bastone e mantello.
Dopodiché, ancora 15-20 minuti ed all’orizzonte si staglia il Faro di Cabo Fisterra.
Eretto nel 1853 a 138 m di altezza, è quello più ad ovest dell’Europa e quindi il più vicino all’America. Data la pericolosità della costa attorno, è sempre stato uno dei fari di maggior riferimento per i naviganti.
Oggi ospita l’Hotel O Semaforo, una struttura unica nel suo genere e dove si può vivere un’esperienza da sogno riposando cullati dalle onde dell’oceano e contemplando l’orizzonte, la “fine del mondo”, al tramonto ed all’alba. Il bar-ristorante al piano terra è fornito di terrazza panoramica rivolta sull’ultimo lembo di terra, proprio dove si radunano turisti e soprattutto i pellegrini.
Nei pressi del faro sorge il cippo di roccia che sancisce il celebre “Chilometro 0” del Cammino di Santiago, il suo punto più estremo nonché “traguardo” finale per chi arriva dalla città galiziana.
Proseguendo oltre, una scalinata ai piedi del faro conduce alla punta del promontorio da dove si ha un’ottima visuale della Costa della Morte. Passeggiando tra le rocce si possono osservare il monumento che rappresenta gli stivali dei pellegrini e, poco distante, la croce dove essi lasciano come ricordo del loro passaggio una pietra oppure un piccolo oggetto/indumento.
Cabo Fisterra è un luogo suggestivo, carico di emozioni e da contemplare in religioso silenzio. Ecco perché, se possibile, l’ideale sarebbe venirci in bassa stagione per evitare il via vai di turisti e comitive.
Segnalo che nei pressi del parcheggio si trovano i servizi igienici pubblici.
Per quel che riguarda i tempi di percorrenza, dal paese di Finisterre sino al faro ho impiegato 50 minuti circa. Il sentiero è comodo e semplice, in leggera salita all’andata, e soprattutto regala a tutti l’emozione di poter affermare di aver percorso un tratto del Cammino di Santiago.
Dove mangiare a Finisterre
Vi sono numerosi ristoranti affacciati sul porticciolo e leggendo le recensioni in rete ho optato per O Pirata, una taverna che propone i piatti della tradizione galiziana ed ovviamente tanto pesce fresco a prezzi onesti. Il mio pranzo è stato a tema “terra & mare” dato che ho assaggiato le zamburiñas, molluschi simili alle capesante, ed il raxo, la lonza di maiale marinata e rosolata ed accompagnata da patate.
Per saperne di più sulla cucina galiziana vi suggerisco questo articolo nel quale parlo anche di alcuni locali di Santiago da provare 😉
Il servizio è rapido ed informale, i padroni sono due ragazzi giovani che vi faranno sentire subito a casa.
Come raggiungere Finisterre da Santiago
I turisti che non intendono noleggiare l’auto possono esplorare la Costa della Morte con dei tour organizzati da Santiago oppure affidarsi al trasporto pubblico come ho fatto in occasione della mia seconda visita in questa zona.
Gli autobus collegano Santiago con Finisterre con diverse corse giornaliere. Sono previste numerose fermate, sia in città che nell’entroterra prima e lungo la costa poi, che spiegano la durata del viaggio che sfiora quasi le tre ore.
Nel mio caso sono partito da Santiago alle 9 con arrivo a Finisterre alle 11:30; al ritorno ho preso l’autobus delle 16:45 con rientro in città alle 19:40. Ho avuto tempo più che sufficiente per fare un giro e pranzare nel borgo marittimo, raggiungere il Faro di Finisterre e tornare indietro.
Ho comprato i biglietti sul sito internet di Flixbus (è partner della compagnia locale Monbus). In realtà, essendo fine febbraio (bassa stagione) avrei potuto farli direttamente a bordo. Il discorso è diverso per altri periodi dell’anno, in particolare da Pasqua fino a settembre, quando il flusso di pellegrini e turisti è decisamente maggiore e quindi conviene comprarli in anticipo onde evitare problemi.
Gli autobus partono dalla nuova stazione intermodale di Santiago di Compostela, un edificio moderno costruito con accesso diretto alla stazione ferroviaria. A Finisterre, che è il capolinea, la fermata è nei pressi della rotonda in Rúa Federico Ávila, a ridosso del centro storico.