Dopo aver visitato il centro di Glasgow, la Merchant City fino ad arrivare alla Cattedrale, dedico la seconda giornata al West End, ossia la zona occidentale e rinomata per i suoi musei. In un giorno è impossibile visitarli tutti e, piuttosto che vederne frettolosamente quanti più possibile, ho preferito concentrarmi su 3 soltanto, ripromettendomi di tornare per vedere gli altri. Segnalo che l’entrata è gratuita per tutti quelli di proprietà del comune.
Il West End di Glasgow, come arrivarci con il bus City Sightseeing
Ho già parlato di come muoversi a Glasgow in un altro articolo, in questo caso voglio riportarvi la mia esperienza con il City Sightseeing. È il famoso bus turistico presente nelle città più importanti, il quale compie un percorso fermando nei pressi delle attrazioni dando inoltre la possibilità di salire e scendere quante volte si voglia nell’arco dell’intera giornata.
Maggiori informazioni sull’itinerario, tariffe ed acquisto dei biglietti da casa sono disponibili in questa pagina dedicata.
Nel caso di Glasgow, l’itinerario completo dura circa un’ora e venti, attraversando la città con partenza ed arrivo in George Square. L’ho utilizzato diverse volte, approfittando del fatto di avere un biglietto valido per 48 ore. Così, il primo giorno ho potuto ammirare la città dal piano rialzato del bus mentre, con gli auricolari fornitomi dall’autista, ascoltavo la spiegazione in italiano della storia e degli aneddoti riguardanti la città scozzese ed i suoi luoghi più significativi. Il giorno successivo invece l’ho preso per raggiungere il Riverside Museum e poi per tornare in centro dal Kelvingrove Art Gallery and Museum.
Glasgow, i musei da visitare nel West End
Tutti i Musei proprietà del comune di Glasgow sono gratuiti, una donazione è comunque ben accetta. Per quanto riguarda gli orari, solitamente aprono alle 10 e chiudono alle 17. Ad ogni modo, per essere aggiornati suggerisco di dare un’occhiata al sito di Glasgow Museums.
Il Riverside Museum di Glasgow
Il bus City Sightseeing mi lascia a poche decine di metri dall’entrata di questo museo ubicato lungo la riva del fiume Clyde. Che sia un luogo particolare lo comprendo anche solo guardandolo da fuori e mi basta fare pochi passi all’interno per averne la conferma. Il Riverside Museum è il museo dei trasporti di Glasgow e conserva oltre 3.000 modelli, comprendenti macchine, biciclette, tram, carrozze ecc…, che raccontano la storia della città del secolo scorso. Inaugurato nel giugno 2011, è un’attrazione gratuita che ogni anno attira più di un milione di visitatori.
Cartina alla mano inizio a perlustrare le varie aree anche se finisco col perdermi quasi subito perché c’è molto da vedere. Sinceramente si potrebbe migliorare la disposizione dei vari mezzi dato che l’ho trovata un po’ disordinata, essi infatti sembrano essere stati messi a casaccio. Detto ciò, il Riverside mi ha comunque entusiasmato poiché non mi era mai capitato di visitare un posto del genere. Se siete amati del vintage allora sarà difficile trascinarvi fuori di qua 😉
Uno dei miei angoli preferiti è stato senza dubbio la Main Street, cioè la ricostruzione di una strada del centro di Glasgow degli anni 1895-1930. Un attimo prima guardavo uno dei primi esemplari di biciclette e poi, girato l’angolo, eccomi catapultato indietro di 100 anni a rivivere l’atmosfera della città scozzese di quell’epoca. Tra un negozio e l’altro, con gli interni di ciascuno fedelmente riprodotti, si può visitare una stazione della metropolitana (una tra le più antiche d’Europa).
Per avere una panoramica del museo suggerisco di salire al secondo piano, da qui ho finalmente potuto apprezzare quasi ogni modello di automobile, bicicletta, moto, locomotiva ed autobus esposto all’interno. Passando tra un padiglione e l’altro ho incontrato un paio di scolaresche con le loro guide e, seguendole per un po’, ho scoperto delle installazioni e dei pannelli interattivi dedicati a loro. Pertanto, il Riverside Museum è perfetto anche per le famiglie perché non mancano le attività per i bambini di ogni età.
The Tall Ship Glenlee
Ormeggiata alle spalle del Riverside Museum, la Tall Ship Glenlee è una delle 5 navi superstiti tra quelle che furono costruite a Glasgow nei cantieri lungo il fiume Clyde. Costruita nel 1896, come nave merci circumnavigò la Terra 4 volte prima di essere ceduta dalla marina militare spagnola nel 1922. Rinominata Galatea, rimase in uso fino al 1969 per poi venire dismessa. Nel 1990 venne riacquistata dalla “Clyde Maritime Trust” che ne evitò così la distruzione e, dopo diversi anni necessari per la restaurazione, oggi è diventata un’attrazione turistica (gratuita).
Non appena sono salito a bordo mi è venuta in mente la visita della nave Britannia a Edimburgo e, come in quel caso, la voglia di salpare verso i mari e gli oceani del mondo si è impossessata di me. Partendo dalla coperta, con la camera condivisa dai membri dell’equipaggio, per poi arrivare alle stanze sottocoperta, la visita spiega com’era la vita sul Glenlee durante la navigazione. Dal ponte, la vista del fiume Clyde e delle due sponde è spettacolare, si può osservare infatti la skyline di Glasgow ed alcuni edifici simbolo della sua rinascita, come ad esempio The Armadillo e The Hydro da una parte ed il Science Centre dall’altra.
La Tall Ship è un’attrazione ideale anche per le famiglie poiché sotto coperta si trova un piano riservato ai bambini, con un’area giochi e la possibilità di svolgere diverse attività a seconda dell’età.
Il Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow
Dalla Tall Ship, costeggiando il Riverside Museum e seguendo poi le indicazioni si arriva in circa 20 minuti a piedi al Kelvingrove Art Gallery and Museum. Il Museo, formato al suo interno da una ventina di gallerie d’arte, è aperto dal 1901 ed è l’attrazione gratuita più visitata di Scozia.
Baciato dal sole invernale di Glasgow, il palazzo in arenaria progettato da John W. Simpson e E. J. Milner Allen risalta in tutta la sua maestosità e, se possibile, gli interni stupiscono ancora di più. Ho perso il conto delle volte che sono transitato sotto i portici, perdendomi tra una galleria e l’altra. Fino a quando, quasi a riportarmi sulla “retta via”, ecco che il suono dell’organo mi riconduce nell’atrio principale, giusto in tempo per godermi il concerto.
Il museo è suddiviso in 3 piani:
- piano -1, a cui si accede dal parcheggio, ospita delle mostre temporanee, una caffetteria ed un negozio di souvenir;
- piano terra, con entrate sia dal parcheggio che da Argyle Street (da dove sono arrivato a piedi dal Riverside Museum), ospita il salone principale da cui si può ascoltare il concerto d’organo;
- il primo piano, con le altre gallerie.
Considerata la vastità delle sale da visitare, un giorno forse non basta per girare tutto il Kelvingrove. Ampio spazio è riservato alla storia, all’arte ed al design della Scozia e, essendo a Glasgow, non poteva mancare Mackintosh. Inoltre, vi sono le sale dedicate all’arte olandese, francese, all’antico Egitto, agli animali del passato ed un Minimuseo riservato ai bambini fino ai 5 anni. Uno dei miei angoli preferiti è la galleria est al pianterreno, dove si trova l’esposizione “L’espressione”, caratterizzata dai numerosi volti umani che vengono giù dal soffitto.
Il pezzo pregiato del Kelvingrove Art Gallery and Museum è però il Cristo di San Giovanni della Croce di Salvador Dalí, esposto in una piccola sala riservata nella galleria sud del 1° piano. Dato che adoro Dalí, questa è anche la ragione principale per la quale ho scelto di visitare il museo. Non a caso, nel marzo 2016 avevo organizzato il viaggio in Costa Brava per scoprire il triangolo Daliniano, cioè le tre località in cui l’artista catalano ha vissuto e lavorato: Púbol, Figueres e Cadaqués. Nelle pareti a fianco vi sono i pannelli che illustrano il significato del quadro, invece, per lasciarsi ispirare da eso e dalla magia daliniana è sufficiente liberare la mente e contemplarlo.
Per saperne di più sulle esposizioni nel museo, agli ingressi si possono prendere dei depliant informativi in italiano.
Il Kelvingrove Park, il polmone verde del West End di Glasgow
Il Kelvingrove Art Gallery and Museum sorge all’interno dell’omonimo parco, adagiato sulle rive del fiume Kelvin e confinante con l’Università di Glasgow. Ci sono stato dopo la visita al museo ed è diventato immediatamente una delle zone della città che mi sono piaciute maggiormente. È immenso, affollato di ciclisti, corridori, skaters, persone che portano a spasso il cane, studenti e turisti come me. Durante la stagione autunnale è una meta imperdibile per gli appassionati del foliage, se a ciò aggiungete il cielo che si colora con le prime sfumature del tramonto ecco che allora non potrete fare a meno di innamorarvi di questo angolo di Glasgow.
Segnalo che nei pressi del parco e dello stesso museo si trovano due fermate del bus City Sightseeing diretto in George Square.
Si conclude qui la giornata dedicata al West End ed ai musei di Glasgow. L’itinerario mi ha permesso di conoscere così l’altra anima della città scozzese, ossia quella culturale. Dato il poco tempo a disposizione, ho voluto scegliere il più famoso, il Kelvingrove, e quello più particolare, il Riverside, con l’aggiunta della nave Glenlee. Con la promessa di tornare per completare la visita, il giudizio complessivo su Glasgow è più che positivo, è una città che mi ha piacevolmente sorpreso, a maggior ragione pensando ai commenti non sempre positivi che avevo trovato in rete prima di partire. La reputo pure una destinazione adatta alle famiglie, grazie soprattutto ai musei che offrono attività su misura per i bambini.
Infine, potete reperire altre informazioni su Glasgow sul sito di People Make Glasgow, l’ente del Turismo della città. Invece, se volete cercare un Hotel in zona West End, su Booking.com si trovano le migliori offerte disponibili ed aggiornate quotidianamente.