Se penso all’isola d’Elba penso a me bambino, in vacanza coi miei genitori su quest’isola dell’Arcipelago toscano. Ricordo quando in macchina partivamo da Genova, giù dritti fino a Piombino per poi imbarcarci e partire alla scoperta di ogni angolo possibile ed immaginabile di tale lembo di terra. Ora che sono passati tanti anni la voglia di tornare c’è, questa volta per vederla e girarla da solo.
Ecco allora un articolo diverso dal solito, in cui condivido un probabile itinerario che farei utilizzando i mezzi di trasporto pubblici del luogo.
Come arrivare e muoversi all’isola d’Elba
L’isola d’Elba si trova in Toscana, provincia di Livorno. Piombino è il porto da cui da cui si può raggiungere Portoferraio in circa un’ora di navigazione, 365 giorni all’anno (per maggiori informazioni basta consultare gli orari dei traghetti per l’isola d’Elba).
La maniera ideale per visitare e girare l’isola in totale libertà è con l’auto, propria oppure noleggiata in loco. In alternativa, con un minimo di pianificazione fatta in anticipo, anche affidarsi a mezzi di trasporto pubblici come gli autobus e/o marebus può essere una buona soluzione.
Isola d’Elba coi mezzi pubblici: 5 località da vedere
Tappa a Portoferraio, tra storia e relax
La visita dell’isola d’Elba non può che iniziare dalla sua cittadina principale, Portoferraio. È qui che Napoleone trascorse il suo periodo in esilio tra il 1814 ed il 1815. La Palazzina dei Mulini, oggi Museo Nazionale e che domina sul centro storico del borgo, fu la sua residenza pubblica. Venne edificata nel 1724 e successivamente modificata secondo i gusti del suo illustre inquilino, con al primo piano le stanze a lui riservate tra cui la biblioteca, il salone, la camera da letto e lo studio. Il piano superiore, proprietà della moglie Maria Luisa, ospitava il celebre salone delle feste destinato agli eventi ufficiali.
Nelle vicinanze, da non perdere poi la Chiesa della Misericordia ed il Museo dei Cimeli Napoleonici, situati all’incirca a metà della Salita Napoleone. Vi sono conservate le reliquie di San Cristino, il patrono di Portoferraio e, a partire dal 1852, ogni 5 maggio viene celebrata la messa in onore dell’imperatore francese. Tra i “tesori” che egli ha lasciato in dono all’isola d’Elba si possono osservare una bandiera, la maschera funeraria ed il calco della mano.
È la volta quindi del Forte Stella e del suo Faro, uno dei più belli del Mediterraneo, e del Forte Falcone, da cui godere del panorama di questo versante dell’isola e della costa toscana all’orizzonte. Da qui si torna giù in via del Carmine per la visita della ex Chiesa omonima che nel 1814 Napoleone trasformò in teatro.
Un po’ di relax è quel che ci vuole al termine di questo itinerario e la spiaggia delle Ghiaie è ciò che fa per me. La si può raggiungere a piedi poiché è vicina al centro storico di Portoferraio.
Rio Marina e Cavo
Con la linea 117 del CTT (Compagnia Toscana Trasporti) da Portoferraio si raggiunge Rio Marina e la sua frazione Cavo. Rio Marina rappresenta l’antico cuore minerario dell’isola d’Elba ed oggi, a parte le varie miniere situate nel settore orientale del territorio, si può visitare il Museo dei Minerali allestito all’interno del palazzo del Comune. Due passi al porto per poi ammirare la torre esagonale che svetta sulla spiaggia della Torre. Altre spiagge sono disseminate lungo la costa, alcune più facilmente raggiungibili delle altre.
Io decido di arrivare a Cavo, unica frazione di Rio Marina. Situato all’estremità nordorientale ed affacciato verso la costa toscana, è uno degli insediamenti più antichi dell’isola. Da non perdere il porticciolo turistico con il lungomare Vespucci. A proposito, tra coloro che sostarono al porto per fare rifornimento di carburante ci fu pure Garibaldi, di passaggio nel 1849 diretto verso l’isola di Capraia. Oltre ad esplorare le spiagge dei dintorni, un’escursione a piedi che farei sarebbe al Mausoleo Tonietti. Decorato in stile liberty, la sua funzione originaria era quella di tomba di famiglia privata, tuttavia ciò non è mai avvenuto a causa della mancanza di alcuni permessi.
Capoliveri, nel sud dell’isola d’Elba
Sempre con la linea 117 raggiungo Capoliveri, comune situato nella parte meridionale dell’Elba a pochi chilometri da Porto Azzurro. Qui visito il centro storico di chiara impronta medievale che, con un continuo sali e scendi tra le sue viuzze, conduce fino in cima in piazza Matteotti. È il belvedere sull’antico castello edificato dai pisani nel XII° secolo e punto panoramico su tutta la costa circostante.
Come Rio Marina, anche Capoliveri ha conosciuto secoli fa un’importante tradizione mineraria, mentre continua viva più che mai la sua tradizione vinicola. Nei dintorni della località si incontrano alcune delle spiagge più belle dell’isola d’Elba, come ad esempio Madonna delle Grazie, Zuccale ed Innamorata.
Marciana Marina
Sulla via del ritorno verso Portoferraio, con la linea 116 raggiungo Marciana Marina, il comune più piccolo (come territorio) della Toscana e secondo in Italia. Visto che adoro passeggiare costeggiando il mare, approfitto del lungomare per immortalare questo angolo settentrionale dell’isola d’Elba e quasi senza accorgermene giungo alla Torre degli Appiani (o della Marina), il simbolo della città. La costruzione cilindrica che domina il porto serviva come avamposto difensivo di questo tratto costiero e, sebbene esistano ancora diverse perplessità a riguardo, pare sia stata realizzata tra il 1558 ed il 1562. Approfitto del lungomare per mangiare in uno dei tanti localini della zona, godendomi così la vista spettacolare che si ha da qui. Dopodiché non resta che rilassarsi in una delle spiagge del paese (e dintorni) come La Fenicia, la Crocetta e Le Sprizze.
Biodola
Per raggiungere l’ultima tappa del mio soggiorno sull’isola d’Elba usufruisco del minibus che la collega a Portoferraio. Difatti Biodola è una frazione balneare del capoluogo isolano, distante appena 8 chilometri. Questa soluzione è ideale per chi non riesce a trovare una sistemazione lì, dato che specie nei mesi estivi è una meta presa letteralmente d’assalto dai turisti. Situata nel cuore della macchia mediterranea, nell’area si hanno a disposizione numerosi locali e ben tre spiagge: Scaglieri, Forno e Biodola appunto, quest’ultima tra le più belle dell’Elba.
Con pochi giorni a disposizione da trascorrere sull’isola d’Elba, queste 5 tappe offrono un assaggio più che soddisfacente di ciò che la “regione” ha da offrire, lasciando allo stesso tempo il desiderio di tornarci al più presto per continuare a scoprirne la bellezza paesaggistica (ma non solo) custodita in ogni suo angolo.