Sulla cima di una collina morenica situata al centro della Piana di Ivrea ed a poco meno di 60 Km da Torino, si erge da oltre mille anni questa fortezza voluta dalla famiglia Valperga. Secondo la tradizione, capostipite dell’illustre casato piemontese fu addirittura Arduino d’Ivrea, il primo re d’Italia (dal 1002 al 1014).
Se il Castello di Masino è già di per sé la meta ideale per una gita fuori porta, la visita dei suoi dintorni è altrettanto interessante e consente di approfondire la storia di questa zona.
Cosa vedere nel Castello di Masino
Complice la sua posizione strategica, con vista privilegiata sulla pianura circostante e la Serra di Ivrea fino alle vette alpine della Valle d’Aosta, il maniero dei Valperga è stato da sempre al centro di numerose contese.
Oltre a ciò, complice la sua storia millenaria l’edificio ha cambiato fisionomia più volte. Dalla struttura difensiva eretta nel 1070 si è passati alla residenza aristocratica ed infine all’elegante dimora di villeggiatura. Nel 1988, l’ultimo discendente del casato piemontese, Luigi Valperga di Masino, ha venduto la tenuta al FAI.
Le sale interne
La visita, possibile sia in forma individuale che con guida (durata di 1 ora) parte dalla suggestiva terrazza dei limoni. Trattasi di un ambiente di fine Seicento arricchito da piante di agrumi e dalla costruzione della Torre dei venti di forma esagonale. Le sale affacciate sulla “piazza” avevano un accesso diretto tramite la loggia che tuttavia è stata chiusa nel Settecento.
Gli spazi interni testimoniano invece il passato glorioso del Castello di Masino ed ecco quindi saloni affrescati, appartamenti privati, camere per gli ambasciatori, balconi panoramici e salotti.
Percorrendo la Galleria degli antenati (prima metà del ‘700) si ammirano i ritratti dei conti Valperga a partire dal primo medioevo sino all’800.
Nei pressi dello scalone si può osservare dall’esterno la biblioteca storica, che custodisce oltre 25.000 volumi antichi nel mobilio originale di inizio ‘700. I visitatori possono accedervi solamente in poche occasioni, prendendo parte a degli incontri con il personale che si occupa della gestione e conservazione di questo ambiente così fragile e prezioso al tempo stesso.
Una delle stanze più affascinanti è la Galleria dei Poeti, ideata inizialmente per celebrare la dinastia dei Valperga. Sarà l’abate Tommaso a modificarne lo scopo nel 1814, facendo appendere sulle pareti 22 medaglioni raffiguranti i suoi poeti e scrittori preferiti, da Dante fino ad Alfieri.
Il vigneto storico
Partecipando a delle visite guidate tematiche è possibile esplorare delle aree solitamente non accessibili al pubblico. È il caso delle cantine dove veniva prodotto il vino, con botti ed un torchio risalenti ad oltre 300 anni fa.
Il tour si conclude con la degustazione dei vini del territorio mentre si possono ammirare le opere in corso per il ripristino della vigna del castello (aprile 2022) dalla Terrazza degli Oleandri, nei pressi della caffetteria panoramica.
Il parco ed il labirinto
Il Castello di Masino è immerso in una splendida cornice scenografica.
Il parco romantico che lo circonda è composto da un viale alberato, un tempietto neogotico, svariati punti panoramici ed un’area giochi per bambini. Il fiore all’occhiello è però il labirinto settecentesco, uno dei più grandi d’Italia, costituito da 2.000 piante sagomate ed una torretta centrale dalla quale è possibile individuare la via di fuga.
Per tutte le informazioni relative al Castello di Masino (orari di apertura, prezzi, acquisto dei biglietti etc..) vi rimango a questa pagina dedicata.
Cosa vedere nei dintorni del castello e del parco
Masino è una frazione del comune di Caravino, adagiato tra le colline nel cuore del Canavese. Come è facile immaginare, la storia del borgo si è legata indissolubilmente alle vicissitudini della famiglia Valperga.
Ecco quindi il pozzo del Valentino, profondo 60 m e costruito nella prima metà dell’800 in contemporanea ai lavori per l’ampliamento del parco. Il suo scopo principale fu, ovviamente, di rifornire d’acqua gli abitanti.
Camminando lungo la strada in salita che conduce all’ingresso del castello si costeggia, sulla destra, l’antico palazzo porticato del Municipio. Infatti, Masino è stato un comune a se stante fino al 1929, anno nel quale è stato accorpato a Caravino.
La Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, che sorge davanti all’ingresso del castello, è stata costruita dal conte Carlo Francesco I agli inizi del ‘700 per sostituire, su richiesta dei cittadini, la precedente ormai fatiscente. All’interno è stato realizzato anche il sepolcro della famiglia Valperga.
Dove mangiare vicino al Castello di Masino
All’interno della tenuta è presente una caffetteria, ideale per chi si accontenta di uno spuntino. Per chi invece è affamato e, perché no, vuole assaggiare i piatti tipici piemontesi, non posso che consigliare la Trattoria “La Graziosa”. Il locale si affaccia su Piazza Marconi, nel cuore di Caravino e con parcheggio in loco oppure poco più avanti (proseguendo verso Masino).
Le mie scelte, tutte azzeccate: battuta di fassona (antipasto), agnolotti artigianali (primo), tomette semistagionate al forno con valeriana, fragola e glassa balsamica (secondo) ed infine il dolce del giorno a base di fragole.
La trattoria è chiusa di lunedì, apre a pranzo da martedì a giovedì mentre da venerdì a domenica anche la sera. Conviene prenotare in anticipo, chiamando lo 0125 778191, soprattutto nei weekend e nelle giornate FAI. La trattoria dista circa 2,5 Km dal Castello di Masino e quindi fa presto a riempirsi di visitatori.
Per eventuali variazioni sugli orari di apertura suggerisco di controllare la relativa pagina Facebook.
Come raggiungere Caravino in macchina e trasporto pubblico
Chi viaggia in auto deve prendere l’Autostrada A5 per Aosta ed uscire al casello di Albiano d’Ivrea. A questo punto si seguono le indicazioni per Caravino, distante 5 Km circa, con il castello di Masino ben visibile all’orizzonte.
L’alternativa è la combinazione treno+autobus. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Ivrea (15 Km) e da lì si prosegue in bus con la linea 4151 Invrea-Cossano. Orari e fermate sono consultabili sul sito internet di GTT.