Una delle escursioni più attese durante la settimana trascorsa nel Fife è stata quella a St Andrews, località della costa est famosa in tutto il mondo per il golf e per la sua Università.
Non nascondo di essere stato un po’ titubante a riguardo di questa tappa, convinto di ritrovarmi in un posto “assalito” dai turisti data la fama di cui gode. In realtà, sono stato piacevolmente smentito e non solo, la cittadina del Fife mi è piaciuta davvero tanto che mi sono chiesto come mai avessi impiegato tanto tempo per decidermi a visitarla.
Il centro storico è piccolino e ben tenuto, caratterizzato inoltre da una vivace atmosfera universitaria con un via vai continuo di studenti che fanno la spola tra una facoltà e l’altra. Le principali attrazioni sono affacciate sul Mare del Nord e sulle due spiagge sabbiose dove la gente si ritrova per lunghe camminate rilassanti.
Cosa vedere a St Andrews in un giorno
Una giornata è sufficiente per la visita dei luoghi più emblematici dato che il centro è raccolto in tre vie principali. L’itinerario che vi suggerisco comprende storia, architettura, sport e cultura e lo si fa tranquillamente a piedi.
Vi segnalo inoltre che la cittadina del Fife è una delle tappe dell’escursione giornaliera organizzata da Scozia Tour con partenza da Edimburgo.
Il golf, la West Sands e l’Università di St Andrews
Non si può che cominciare dall’Old Course, uno dei campi da golf più famosi del mondo. Qui si svolge l’Open Championship, il più antico dei quattro tornei principali di golf. Per comprendere la sua fama, basti pensare che chi desidera giocare qui deve prenotarsi con anni di anticipo. Tuttavia, niente paura, St Andrews ospita infatti una decina di campi e numerosi altri se ne trovano nelle vicinanze.
Una passerella permette ai visitatori di seguire il percorso delle 18 buche, prestando sempre la massima attenzione alle palline in movimento. Se volete saperne di più su questo sport, il British Golf Museum è un museo moderno che ne racconta la storia a partire dal 1757, periodo dal quale derivano le regole attuali di un gioco che in realtà vanta una storia ben più antica. Si dice per esempio che Maria Stuarda e Re Giacomo VI fossero giocatori piuttosto assidui.
Già che siete, raggiungete la West Sands e, mentre camminate lungo l’ampia distesa sabbiosa, immaginate di essere nel bel mezzo di un set cinematografico. Qui difatti il regista Hugh Hudson riprese la celebre corsa di “Momenti di gloria” accompagnata in sottofondo dalle musiche di Vangelis.
Proseguo per il tratto costiero fino a passare il St Andrews Aquarium, tra i più importanti della nazione, ed il Martyrs’ Memorial, eretto in onore di tutte quelle persone perseguitate negli anni della Riforma.
Mi immetto in The Scores, la via più esterna del centro storico, e quando mi ritrovo circondato da palazzoni storici con elementi moderni mi rendo conto di essere nel cuore dell’Università di St Andrews. Fondata tra il 1410 ed il 1413, è la più antica della Scozia e la terza di lingua inglese a livello mondiale, preceduta soltanto da Oxford e Cambridge. Ogni anno accoglie ragazzi e ragazze di oltre 135 nazionalità e, piccola curiosità, il Principe William è soltanto l’ultimo studente famoso in ordine di tempo ad essere passato da qui.
Il Castello di St Andrews e la Cattedrale
Oltrepassato il complesso universitario giungo dinnanzi al primo sito storico della giornata, ossia il Castello di St Andrews. Edificato sui bordi di un promontorio roccioso affacciato su di una piccola spiaggia, si hanno sue notizie a partire dal 1189-1202.
Nel corso dei secoli è stato la dimora di vescovi ed arcivescovi e, come accade quasi sempre in Scozia, è stato danneggiato e ricostruito più volte come ad esempio in occasione delle Guerre d’Indipendenza tra il 1296 ed il 1357. Un altro assedio avvenne nel 1546, ad opera questa volta di un gruppo di proprietari terrieri della zona nei confronti dell’Arcivescovo Beaton.. Per vincere la resistenza delle truppe difensive, essi scavarono un tunnel (oggi aperto al pubblico ma non consigliato a chi soffre di claustrofobia) che passasse sotto la cinta muraria del palazzo. Questo fu soltanto uno degli innumerevoli scontri che si ebbero negli anni della Riforma Protestante, un periodo contraddistinto da guerre interne, tensioni e complotti. Uno dei protagonisti della ribellione scozzese fu John Knox, il quale visitò la fortezza nell’aprile 1547, durante uno dei rari momenti di “pace”.
Se oggi non restano che delle rovine, i pannelli informativi sparsi nel cortile aiutano ad immaginare lo sfarzo dei vari ambienti del castello-palazzo abitato dai vescovi. Ho così scoperto, cosa davvero inusuale in Scozia, le fondamenta delle colonne di una loggia, elemento tipico dell’architettura italiana e sinonimo di eleganza e lusso.
Un’altra zona molto importante era la “Sea Tower”, usata come prigione per nobili, politici o più in generale persone in disaccordo con le posizioni politiche-religiose del vescovo di turno. La torre venne devastata dai bombardamenti della flotta francese nel 1547 e successivamente i piani superiori vennero ricostruiti.
Passeggiando tra i resti delle fondamenta delle stanze ed osservando il panorama della costa, inclusa la Cattedrale che domina all’orizzonte, mi è venuto in mente il castello di Dunnottar visitato qualche anno prima ed il fascino per la sua particolare posizione.
Tappa successiva è la Cattedrale di St Andrews, uno dei simboli della cittadina del Fife e sicuramente uno dei luoghi più fotogenici della Scozia. Infatti, le tombe ed i resti delle arcate e delle navate si fondono creando scorci e prospettive in grado di ispirare fotografi più o meno improvvisati. Se oggi il colpo d’occhio è mozzafiato, provate a pensare l’emozione provata dai pellegrini che nel Medioevo raggiungevano la località.
La Cattedrale, iniziata a costruire nel 1160 e consacrata nel 1318, fu il principale e più grande centro religioso della Scozia. Ciò fu dovuto alla leggenda secondo la quale un monaco greco raggiunse le coste del paese nel IV secolo portando con sé le reliquie dell’apostolo Sant’Andrea, che ben presto divenne il santo patrono della Scozia.
Purtroppo, sia l’edificio che l’Abbazia che venne realizzata appena a lato, vennero distrutti nel XVI secolo dai seguaci di John Knox e le pietre vennero riutilizzate per costruire le case della città. Così, i visitatori odierni possono ammirarne solamente alcune parti delle mura esterne, i resti della facciata, dell’abside, le due torri ed alcune aree conventuali.
Del monastero originale è sopravvissuta la torre St Rule, oggi riconvertita in spettacolare punto panoramico sulla città e la costa attorno. Per arrivare in cima dovete salire 156 scalini e percorrere una stretta scala a spirale, credetemi però.. lo sforzo verrà completamente ripagato!
Infine, nella sala adiacente la biglietteria è stato allestito un museo che conserva altri resti dell’edificio, ossia le pietre ed i vari pezzi recuperati in città dopo il “passaggio” dei fedeli riformisti di Knox.
Sia il castello che la Cattedrale sono proprietà di Historic Scotland e sono visitabili con un biglietto cumulativo che include anche l’accesso alla torre St Rule. Segnalo invece che i possessori dell’Explorer Pass entrano gratuitamente.
Le vie del centro storico di St Andrews ed il St Salvator’s College
A questo punto, se siete arrivati a St Andrews già dal mattino, è probabilmente l’ora di pranzo. Le tre vie centrali – North Street, Market Street e South Street – abbondano di pub, ristoranti e locali dove mangiare. Io vi propongo Tailend, un ristorante a gestione familiare (anche take away) specializzato nella cucina di mare con pesce pescato ad Arbroath. Consigliato dalla mia Jane di Capercaillie Escapes ho optato per il fish and chips della casa… semplicemente squisito… ed abbondante!
Dopo pranzo esploro le strade del centro e le viuzze che le attraversano regalando scorci tanto inaspettati quanto affascinanti. Dopodiché, affidandomi nuovamente alle dritte di Jane, mi sposto in North Street per visitare il St Salvator’s College, fondato nel 1450 e per questo l’istituzione più antica dell’Università di St Andrews.
Oggi ospita i dipartimenti di Antropologia e vari corsi di studi correlati. Inoltre, è il luogo adibito per le celebrazioni post-laurea. Da notare poi la St Salvator’s Chapel, una delle due cappelle di proprietà dell’Università. Costruita anch’essa nel 1450, secondo lo stile gotico a cui poi si sono sovrapposte modifiche nei secoli successivi, svolge i consueti servizi di culto ed occasionalmente vi si celebrano i matrimoni di alcuni degli ex studenti. La stessa Jane mi ha rivelato di essersi sposata qui pochi mesi prima.
La Blackfriars Chapel e la West Port
Le ultime due tappe prima di salutare la splendida cittadina del Fife si trovano in South Street. Iniziando dai resti della Blackfriars Chapel, costruita dai frati domenicani nel 1520 dopo che l’ordine si era stabilito in città già a partire dal ‘400. Tuttavia, non durò molto poiché venne distrutta da alcuni gruppi protestanti attorno al 1559. Si dice che anche questo luogo sia infestato da un fantasma, in particolare quello del priore Alexander Campbell. La leggenda narra infatti che sia impazzito dopo aver interrogato il predicatore protestante Patrick Hamilton, condannato per eresia e bruciato nel 1528.
A poche decine di metri sorge invece la West Port, l’unica superstite tra le porte che consentivano l’accesso alla città murata medievale e costruita per tale scopo nel 1589. Oggi delimita la parte storica – e quindi “turistica” – dai quartieri residenziali. Percorrendo la via parallela, la City Road, si raggiunge la stazione degli autobus di St Andrews.
Come arrivare a St Andrews coi mezzi pubblici
Date le sue dimensioni, St Andrews si presta molto bene come meta di una tranquilla escursione giornaliera da Edimburgo, Glasgow ed altre località vicine.
Per chi viaggia coi mezzi pubblici, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Leuchars, situata a 6 miglia di distanza e collegata con taxi e bus urbani.
Io ho viaggiato in autobus da Leven con la compagnia Stagecoach impiegando una mezz’oretta. Da Edimburgo il tempo di percorrenza è di poco più di un’ora e mezza. Anche in questo caso, vi suggerisco di dare un’occhiata all’app di Traveline Scotland per organizzare in tempo reale i vostri spostamenti.