Itinerari e consigli per viaggi lenti

Plaza de Cimadevilla a Riaño (Castiglia e León)

Riaño (Castiglia e León), cosa fare e vedere in un giorno tra i monti della Spagna del nord

Cittadina di poche centinaia di abitanti ed appartenente alla provincia di Le­­­­ón, Riaño sorge ad un’altezza di 1.148 m.s.l.m. sul versante meridionale della Cordillera Cantábrica, non distante dal massiccio dei Picos de Europa. Per sapere come arrivare da Madrid ed appunto León vi rimando a questo articolo.

È interessante il fatto che la porzione settentrionale del Parque Regional Montaña de Riaño y Mampodre coincide proprio con il Parco Nazionale dei Picos de Europa ed insieme costituiscono la maggior formazione di roccia calcarea dell’Europa occidentale.

Trovandosi nel cuore di un’area protetta, è la biodiversità a farla da padrona. La flora prevalente è del clima atlantico così come la fauna, tra le quali rientrano le specie tipiche degli ambienti di montagna.

Ecco quindi la diffusione di caprioli, cervi, lupi, stambecchi e così via. Abitano questa zona pure gli orsi bruni ma non c’è nulla di particolare da temere perché i secoli di convivenza con l’essere umano hanno permesso loro di abituarsi alla nostra presenza e, generalmente, si tengono alla larga.

 

 

 

La storia dell’Embalse de Riaño 

Tanta natura, una fitta rete di sentieri ma non solo.

Riaño ha una storia unica – e triste – legata indissolubilmente alla costruzione del bacino artificiale che, a partire dal 31 dicembre 1987, ha portato alla sommersione e conseguente scomparsa di nove antichi paesi della valle: Anciles, Salio, Huelde, Éscaro, La Puerta, Burón, Pedrosa del Rey ed appunto Riaño.

Progettato all’inizio del sec. XX, la costruzione della diga iniziò nel 1965 nel pieno della dittatura di Franco. Negli anni successivi, l’opera restò incompiuta a causa delle continue mobilitazioni di protesta portate avanti dagli abitanti della vallata. I lavori ricominciarono a pieno ritmo soltanto dal 1982, per volontà del governo socialista.

Nonostante le proteste incessanti, ormai diffuse in tutta Spagna e per le quali si rese necessaria l’occupazione militare della zona e l’espulsione forzata dei suoi abitanti, il destino della valle di Riaño fu ormai segnato.

Le varie chiuse della diga vennero attivate il 31 dicembre 1987, un giorno prima dell’entrata in vigore della direttiva europea che prevedeva lo studio rigoroso sull’impatto ambientale di opere del genere e che, di fatto, ne avrebbe comportato lo stop immediato nonché la ricostruzione dei paesi distrutti.

Vacanza vicino ai Picos de Europa: cosa vedere a Riaño (Castiglia e León)
Vista panoramica su Riaño, il bacino artificiale e le cime circostanti

 

 

 

Cosa vedere a Riaño in un giorno

Il borgo attuale ha pochi decenni di storia, essendo stato costruito tra il 1986 ed il 1987, parallelamente allo sgombero forzato degli altri centri urbani ed alla loro distruzione.

Il Riaño moderno è il ricordo e la testimonianza di ciò che era in origine la valle e, soprattutto, di ciò che è andato perduto. Infatti, oltre alla fuga degli abitanti – che non hanno mai ricevuto, o solo in parte, le compensazioni che spettavano loro – si sono persi secoli di storia ed una serie di opere e monumenti dal notevole valore artistico e culturale.

Fortunatamente, per alcuni di questi è stato possibile il salvataggio. Dopo essere stati smontati pezzo per pezzo, sono stati ricostruiti sia in Riaño che nella nuova località di Burón.

Ecco perché, nonostante oggi l’area sia diventata un’importante destinazione turistica grazie alla bellezza dei suoi paesaggi ed alle attività di escursionismo e mountain bike che vi si possono praticare, è doveroso conoscerne il passato.

I luoghi di interesse sono poco distanti l’uno dall’altro e pertanto si possono raggiungere comodamente a piedi. Inoltre, dal centro partono alcuni dei numerosi sentieri che consentono di esplorare il territorio. Ne parlo dettagliatamente in questo articolo.

Presso l’ufficio del turismo di Riaño, situato vicino alla stazione degli autobus ed al benzinaio, è possibile richiedere la mappa del paese con i monumenti e le escursioni da non perdere.

 

 

Ermita de Nuestra Señora del Rosario

È il primo edificio che si osserva arrivando da León ed attraversando il viadotto che conduce all’inizio del borgo.

Trattasi di una chiesa che originariamente sorgeva nel paese di La Puerta, oggi sommerso, ed è stata rimontata qui. Eretta secondo lo stile romanico rurale locale, la facciata risale ai secoli XIII-XIV e la torre campanaria è sormontata dal nido delle cicogne.

Ermita de NS del Rosario - Riaño, Castiglia e León
Ermita de NS del Rosario – Riaño, Castiglia e León

L’interno, a navata singola, custodisce pregevoli dipinti gotici del secolo XIV tra i quali spiccano la raffigurazione di Sant’Antonio e le stelle rappresentanti la volta celeste, mentre, ai lati, le stazioni della via Crucis sono in stile barocco.

La chiesa è visitabile gratuitamente, con orari di apertura che variano a seconda del periodo dell’anno. Sono presenti in loco dei pannelli informativi riguardanti l’edificio ed il suo trasferimento a Riaño.

Dipinti all'interno della chiesa dell'Ermita de NS del Rosario a Riaño (Spagna del nord)
Visita dell’Ermita de Nuestra Señora del Rosario a Riaño – Spagna del nord

 

 

Hórreo e Campane del ricordo

Subito alle spalle del tempio religioso sono stati posizionati due elementi a testimonianza del passato della valle.

L’hórreo, proveniente dal paese di Salio, ha la forma tipica del granaio della provincia di León e poggia su quattro pilastri sormontati da altrettante pietre voluminose che servono ad impedire l’accesso ai roditori. Passeggiando per Riaño se ne possono vedere altri.

Cosa vedere a Riaño in un giorno: il tipico Hórreo della provincia di León
Hórreo caratteristico della provincia di León (Spagna del nord)

A pochi passi si ammira il monumento dalla forma peculiare che raccoglie le antiche campane dei paesi andati perduti con la costruzione del bacino e che intende simboleggiare la memoria collettiva degli abitanti di Riaño.

Storia di Riaño (Spagna): monumento con le campane del Ricordo
Le Campane del ricordo, vicino all’Ermita de NS del Rosario di Riaño

 

 

Banco más bonito de León

Scesa la scalinata dalla chiesa si raggiunge uno spiazzo con parcheggio ed una piccola area verde con tavoli in legno da pic-nic. Appena a lato è stata installata quella che è stata soprannominata “la panchina panoramica più bella di León” e tradizionale punto di ritrovo dei turisti che vengono a Riaño.

Basta dare un’occhiata in giro per capire il perché della sua fama. Alcune delle cime più conosciute della zona – tra tutte il Pico Gilbo ed il Pico Yordas – si riflettono sull’acqua limpida del bacino artificiale che circonda il borgo montano. Un paesaggio da sogno, al punto da far dimenticare i rumori delle macchine che transitano poco più in basso.

Cosa vedere a Riaño: il "banco más bonito de León"
Il “banco más bonito de León” – Riaño, Spagna del nord

 

 

Paseo del Recuerdo

È un comodo percorso di circa un chilometro su sentiero lastricato che collega la zona sud con la parte orientale di Riaño costeggiando lo specchio d’acqua.

Lungo la strada sono stati posizionati una serie di pannelli dedicati ai paesi sommersi mentre una serie di fotografie mostra ciò che si vedeva dinnanzi a noi sino alla prima metà degli anni ‘80.

Il poco che resta dei vecchi centri urbani è sepolto a decine e decine di metri di profondità e pertanto è difficile scorgere qualcosa, salvo nelle aree periferiche. Ad esempio, negli anni più siccitosi “emerge” quasi per magia il ponte medievale che sorgeva nel paese di Pedrosa del Rey.

Il Paseo del Recuerdo – “Passeggiata del ricordo” – si conclude all’altezza del porticciolo turistico di Riaño, punto di partenza delle attività acquatiche e dei traghetti che esplorano i “fiordi leonesi”.

Paseo del Recuerdo a Riaño - Castiglia e León, Spagna
Paseo del Recuerdo a Riaño – Castiglia e León, Spagna del nord

 

 

Corro de lucha leonesa

Vicino ai bagni pubblici si erge un edificio dalla forma circolare e coperto da una volta in legno e vetro. Le gradinate in pietra cingono il terreno erboso dove si svolge la lucha leonesa (o Aluche).

Si tratta di uno sport tradizionale della provincia di León la cui diffusione è avvenuta da una generazione all’altra per via orale. È uno dei più antichi di Europa dato che era già praticato all’epoca in cui l’attuale regione spagnola costituiva un regno a se stante.

I due pretendenti lottano attaccandosi alla cintura dell’avversario e vince colui che riesce a spingere a terra per primo il suo opponente. È uno sport dove serve sì la forza ma pure tanta abilità nell’eseguire al momento giusto le tecniche corrette.

Cosa vedere a Riaño: stadio del Corro de lucha leonesa
Corro de lucha leonesa – Riaño, Spagna del nord

 

 

Bolo Riañes

Ritornando verso il centro si incontra un altro campo da gioco di un’attività praticata esclusivamente a Riaño e paesi circostanti.

Da soli oppure in squadra, l’obiettivo è completare tre giochi di quaranta punti ciascuno colpendo più birilli possibili nei due turni di lancio.

Curiosità su Riaño (Spagna del nord): gioco Bolo riañes
Campo di gioco del Bolo riañes – Castiglia e León, Spagna

 

 

Plaza de Cimadevilla

Il mio tour per Riaño si conclude – in realtà probabilmente avrei dovuto cominciare da qui – in questa piazza che si apre alle spalle della via principale del paese, dove si concentrano la maggior parte delle strutture ricettive e dei ristoranti.

Oltre ad ospitare il mercato settimanale, Plaza Cimadevilla è un “museo a cielo aperto” dato che accoglie un hórreo tradizionale della provincia di León, un potro in legno per la ferratura delle mucche ed un chozo adibito a semplice dimora dei pastori al seguito dei propri pascoli nella stagione estiva.

La piazza è altresì un belvedere sul bacino di Riaño e, recentemente, sulla ringhiera sono state posizionate le silhoutte degli animali che popolano il Parco Regionale.

L’odierna chiesa parrocchiale è l’Iglesia de Santa Águeda e si trovava a Pedrosa del Rey. È stata trasferita qui pietra per pietra prima della costruzione del bacino e spicca in particolare la torre campanaria del secolo XVI. A pochi passi si osserva una struttura in legno con la “Campana del Concejo”, una replica di quella che si trovava nel paese di Burón e che, nei tempi addietro, veniva usata come mezzo di comunicazione con le località circostanti.

Plaza de Cimadevilla a Riaño (Castiglia e León)
Piazza de Cimadevilla con il potro, il chozo, l’hórreo ed il Pico Gilbo sullo sfondo

 

 

Museo Etnográfico

Annesso al tempio religioso, vale la pena visitarlo per conoscere la storia del territorio e della popolazione che lo ha abitato dalla preistoria sino ai giorni nostri. Inaugurato nel 2004 e suddiviso in quattro piani, contiene e custodisce oggetti vari (vestiti d’epoca, utensili, mobili, strumenti da lavoro e così via..) donati dalla gente del posto.

Tra i pezzi più antichi si individuano le lapidi Vadiniane risalenti ai sec. I-IV e scoperte nell’area. I vadiniani erano un’importante tribù cantabrica che si era stabilita tra i monti di Riaño spingendosi fino alle vicine Asturie. Con l’arrivo delle truppe dell’impero Romano e la conquista del territorio, la popolazione fu costretta ad abbandonare le montagne per stabilirsi a fondovalle.

Luoghi da visitare a Riaño (Castiglia e León): il Museo Etnográfico
Storia della tribù dei Vadiniani – Museo Etnográfico de la Montaña de Riaño

Nonostante la presenza romana e l’obbligo di aderire alla religione dei nuovi padroni, in realtà i vadiniani continuarono – in segreto – a praticare il proprio credo ispirato alla mitologia celtica che prevedeva il culto della luna e degli elementi naturali così come la divinizzazione dei monti.

Il museo celebra gli antichi mestieri andati perduti, quali ad esempio il lattoniere, ed il lavoro delle donne. Tra le tante faccende di cui si occupavano vi era pure la realizzazione dei trampoli necessari per guadare i fiumi e raggiungere così le proprie abitazioni ed il bestiame.

Museo Etnográfico di Riaño: storia della valle, usi e costumi andati (ormai perduti)
Museo Etnográfico di Riaño: storia della valle, mestieri, usi e costumi (ormai perduti)

Vi è poi una sala dedicata a re e regine del Regno di León dove un’attenzione particolare è rivolta a Urraca I, figura storica di notevole rilievo in quanto fu la prima donna a regnare in Europa.

Re e regine del Regno di León al Museo Etnográfico de la Montaña de Riaño (Spagna)
Museo Etnográfico di Riaño: la sala dedicata a re e regine del Regno di León

Nella “stanza nera” invece si può vedere il documentario Mi Valle” incentrato sulle tristi vicende che hanno coinvolto la popolazione locale e la costruzione dell’immenso bacino con la conseguente distruzione dei paesi esistenti.

Dalle testimonianze delle persone che hanno assistito alla sgombro forzato da parte dell’esercito si scopre pure che in diversi casi alcune famiglie hanno preferito incendiare la propria casa piuttosto che lasciarla distruggere ai militari. La storia più triste è però quella di Simón Pardo, cittadino di Riaño che, per non arrendersi all’inevitabile destino, decise di suicidarsi in casa sua prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Il filmato dura 73 minuti, ovviamente è in spagnolo e si può vederlo gratuitamente tramite questo link.

Girando il museo, sulle pareti sono appese numerose fotografie di case e negozi delle località che non esistono più. Ho così scoperto che vicino a Riaño era stato inaugurato nel 1951 uno dei primi Parador Nacional di Spagna, ossia un hotel di lusso ricavato all’interno di un edificio storico.

Museo Etnográfico di RIaño: storia del bacino artificiale e dell'impatto sugli abitanti della valle
Fotografie storiche della vallata di Riaño custodite al Museo Etnográfico

Va detto che la struttura dovette chiudere nel 1969, a causa soprattutto della mancanza di infrastrutture adatte per affrontare i rigidi inverni della zona. Venne infine demolita qualche anno dopo e la promessa di ricostruirla in futuro non è stata ancora mantenuta.

Per tutte le informazioni sulla visita, sugli orari di aperture e tariffe vi rimando al sito internet del Museo Etnográfico de la Montaña de Riaño.

 

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