La terza ed ultima tappa del viaggio nella provincia di León mi ha condotto a Ponferrada, da sempre un punto di passaggio obbligato del Cammino di Santiago e perciò la sua storia è profondamente legata a questo pellegrinaggio.
Il mio consiglio è comunque quello di fermarsi un po’ di più poiché, oltre alla visita della città, vale la pena esplorare la regione del Bierzo – di cui Ponferrada è il capoluogo – per scoprire un territorio ricco di storia e bellezza paesaggistica ma nello stesso tempo poco conosciuto dai turisti.
Dove si trova Ponferrada, come arrivare coi mezzi pubblici e meteo locale
Situata nel settore nord-occidentale della provincia di León ed a poche decine di Km dalla Galizia, la località spagnola sorge ad un’altitudine di 543 m, alla confluenza dei fiumi Sil e Boeza e proprio tale ubicazione geografica spiega l’origine del nome. Difatti, fu il vescovo Osmuldo de Astorga ad ordinare nel secolo XII la costruzione di un ponte in ferro – Pons Ferrata – sul Sil che permettesse il transito dei pellegrini verso la Galizia.
La stazione ferroviaria e quella degli autobus sono localizzate ai margini del centro storico di Ponferrada ed offrono un’ampia gamma di collegamenti con città quali Santiago (206 Km), Gijón (234 Km), Oviedo (215 Km), Astorga (64 Km), León (116 Km) e Madrid (395 Km). Le compagnie di riferimento per chi si sposta coi mezzi pubblici sono RENFE ed ALSA.
Per quel che riguarda il clima, esso è di transizione tra il “mediterraneo continentale” e quello oceanico/di montagna. Ciò significa che la precipitazioni sono relativamente abbondanti, salvo durante l’estate che, sebbene calda, è piuttosto corta. L’inverno è invece lungo e freddo, con possibilità di nevicate.
Cosa vedere a Ponferrada in un giorno
Questa cittadina di origine romana conserva un bel nucleo centrale medievale, in gran parte pedonale e “protetto” dal Castello dei Templari, il suo simbolo per eccellenza. Date le dimensioni ridotte di Ponferrada, una giornata intera può bastare per visitarla e potete sfruttarla come base per esplorarne i dintorni, ad esempio Las Médulas e la Valle del Silencio.
Per l’occasione ho pernottato all’AC Hotel Ponferrada, ubicato a meno di 10 min a piedi dal centro ed affacciato sulla strada dove passa il Cammino. Entrambe le stazioni dei mezzi pubblici distano circa un paio di chilometri.
La Piazza del Comune
Dalla Plaza Mayor di Ponferrada si raggiungono in pochi minuti le principali attrazioni della città. Vale comunque fare una sosta per apprezzare l’architettura della Casa Consistorial, l’edificio comunale realizzato tra il 1692 ed il 1705 e che si contraddistingue per le due torri laterali e gli elementi decorativi tra cui lo scudo imperiale inciso sulla parte superiore del corpo centrale.
Nella bella stagione è la piazza ideale per rilassarsi seduti al tavolo di uno dei vari bar disposti sotto ai portici.
La Torre del Reloj ed il Museo del Bierzo
Appena a lato del Municipio, sull’unica porta di accesso superstite delle mura medievali, svetta la Torre del Reloj (Torre dell’Orologio). Innalzata prima del 1567 e modificata nel 1693 con l’aggiunta della parte che accoglie la campana, proprio per la sua lunga storia è considerata uno dei simboli di Ponferrada.
Una volta passata, sul lato destro vi è il Convento delle Madres Concepcionistas, un palazzo di due piani della seconda metà del secolo XVI ed arricchito esternamente dalla nicchia con l’immagine della “Purissima Concezione”.
Sul lato opposto si affaccia invece il Real Cárcel, palazzo che si iniziò a costruire nel 1565 e che nel corso dei secoli svolse varie funzioni. In origine vi risiedeva il sindaco, in seguito divenne un carcere ed infine accolse le riunioni della giunta comunale.
L’edificio è immediatamente riconoscibile grazie all’arco a tutto sesto e lo scudo della città.
Oggi è la sede del Museo del Bierzo, aperto nel 1997 per raccontare la storia di Ponferrada e della regione. La vasta collezione di oggetti, utensili ed opere d’arte “trasporta” i visitatori in un interessante viaggio nel tempo che inizia nel Paleolitico per concludersi quindi nel secolo attuale. Ampio risalto viene dato all’occupazione romana ed a Las Médulas, all’attività monastica nel Valle del Silencio, al Cammino di Santiago ed al Castello della città.
Molto belli i cortili, quello interno al palazzo ed impreziosito da colonne del secolo XVI, e quello esterno che in estate ospita rappresentazioni teatrali che si svolgono attorno al “pozzo storico”.
Gli orari di apertura del museo sono da martedì a sabato dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 18, la domenica dalle 10 alle 14 mentre rimane chiuso la domenica pomeriggio ed il lunedì.
La Basilica dell’Encina
La vista dalla Plaza de la Encina – storicamente luogo di incontri e scambi commerciali – è dominata dalla Chiesa omonima, uno degli edifici religiosi più importanti di Ponferrada. Venne edificato nel 1573 secondo lo stile rinascimentale, la torre barocca è invece del 1614. Il nome alquanto curioso – Vergine del leccio – deriva da un racconto popolare secondo il quale la scultura della Madonna, inizialmente nascosta per proteggerla dagli invasori musulmani, andò poi perduta e fu riscoperta solamente alcuni secoli dopo dai cavalieri templari all’interno del tronco della pianta.
La piazza è il punto di convergenza delle viuzze che tagliano il centro storico della città. Percorrendo una di queste – calle Reloj – e deviando poi in travesía Pelayo si sbuca davanti a El Bodegón. È uno dei locali più caratteristici in cui cenare e difatti, a partire dalle 20, si affolla di abitanti e turisti che si radunano per tapeare. Il menù prevede pochi piatti ma buoni – patatas bravas (la ricetta della salsa è segreta), calamari e cozze – e non è previsto servizio al tavolo.
La Casa de los Escudos e Las Cuadras
Camminando lungo calle Gil y Carrasco si incontra sulla sinistra la Casa de los Escudos, abitazione barocca del secolo XVIII attualmente di proprietà del Comune e dal 1989 sede del Museo della Radio. Esso vanta una collezione di 200 prototipi che ne mostra così gli sviluppi tecnici-estetici dagli inizi fino ai giorni nostri, con un’attenzione particolare rivolta al mercato spagnolo.
Sul lato opposto della strada si trova Las Cuadras, edificio neoclassico annesso alle mura del castello e fatto erigere dal Comune nel 1848. Sulla facciata si può scorgere lo scudo della città e la data di costruzione. Attualmente accoglie gli uffici dell’Ufficio del Turismo di Ponferrada.
Il Restaurante Las Cuadras – uno dei più tipici – dista pochissimi passi da qui ed è dove ho pranzato in compagnia della mia guida Aida e della consigliera comunale Conchi (che ringrazio per l’ospitalità). Nella bella stagione si mangia anche all’aperto, proprio davanti alle mura, mentre in inverno ci si accomoda nel locale interno, suddiviso su due piani con un patio centrale.
Un ambiente rustico, dove risaltano le colonne ed il legno, che quindi ben si presta per un pranzo/cena a base dei piatti della tradizione della regione. Da provare assolutamente il Botillo, cioè un insaccato marinato ed affumicato che viene servito con verdura e patate lesse e da accompagnare con un vino del Bierzo. Le portate sono abbondanti e suggerisco di tenervi un po’ di spazio per il dolce, in particolare la Tarta de la Abuela, la torta fatta in casa… un’autentica delizia!
Il Castello dei Templari
La visita di Ponferrada non può ritenersi conclusa senza una tappa al suo luogo maggiormente emblematico. Affacciata sul fiume Sil e con vista sul nucleo antico della località spagnola, la fortezza risale agli ultimi anni del secolo XII. Nel 1178 infatti il Re di León cede Ponferrada all’Ordine dei Cavalieri Templari che decidono per prima cosa di rinforzare la struttura difensiva preesistente di epoca romana. Il Castello viene ultimato nel 1282 e serve anche come protezione per i pellegrini diretti a Santiago di Compostela.
Il complesso che si osserva oggi è il risultato di successivi ampliamenti avvenuti nei secoli XV-XVI e XX. I vari scudi esposti ricordano tutti i proprietari e testimoniano quindi le diverse tappe della sua storia. Il Castello di Ponferrada è stato dichiarato Monumento Nazionale storico-artistico nel 1924 e nei weekend è possibile visitarlo anche con dei tour in italiano.
Il suggestivo ponte levatoio consente l’accesso dalla strada sul lato meridionale, dopodiché la visita si snoda tra i vari ambienti che circondano l’ampio cortile interno. Al momento della mia visita purtroppo la “zona vecchia” era chiusa al pubblico per via dei lavori di restauro. Mi sono consolato alla grande con un tour delle mura che mi ha regalato un panorama a 360° di Ponferrada e dei Monti Aquilani circostanti.
Il Palacio Nuevo, uno spazio di 4.000 m2 voluto dal Conde de Lemos nel secolo XV, accoglie una serie di ambienti raccolti attorno al patio centrale interno.
Due sale ospitano la Biblioteca Templaria e la mostra permanente “Templum Libri”, inaugurata nel 2010 ed ancora oggi una delle più importanti del settore. Custodisce infatti oltre un centinaio di opere (sia originali che copie) donate dal bibliofilo Antonio Ovalle García, originario del Bierzo. Nella prima sala si ammirano codici e manoscritti religiosi, assai rilevanti dai punti di vista storico-culturale poiché rappresentanti del potere, del lusso e della conoscenza che nelle epoche passate erano destinati ad una stretta minoranza della popolazione. Infatti, fino al secolo XII venivano redatti solamente nei monasteri, solo successivamente e grazie in particolare alle università verrà avviata la produzione su ampia scala.
La seconda sala è dedicata invece alle scienze ed alle discipline umanistiche, con testi stampati che simboleggiano la diffusione del sapere a tutte le classi sociali a partire dal secolo XV. Inoltre, si possono apprezzare una serie di opere illustrate da artisti del calibro di Dalí e Picasso.
Gli orari di apertura del Castello di Ponferrada possono variare a seconda del periodo dell’anno, in linea di generale comunque sono:
- da martedì a domenica, dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 18;
- chiuso di lunedì.
Per quel che riguarda le tariffe, gli adulti pagano 6€ mentre è gratis per i minori di 14 anni. In aggiunta a ciò, l’ingresso è gratuito ogni mercoledì, il 23 aprile (Festa della Comunità Autonoma di Castiglia e León), il 12 ottobre (Festa Nazionale Spagnola per commemorare la scoperta dell’America) ed il 6 dicembre (Festa della Costituzione Spagnola).
Il sabato e la domenica sono previste anche delle visite guidate in italiano. Maggiori informazioni sono disponibili qui.