Un weekend olandese per assistere ad un evento di musica elettronica a Utrecht. Ecco l’occasione giusta per conoscere Eindhoven, seppur con poche ore a disposizione. Si trova nella parte meridionale dell’Olanda, non distante dal Belgio. Lo dico subito: non ha molto a che fare con l’immagine classica che noi abbiamo di questo paese ma, detto ciò, Eindhoven è una bella città dove trascorrere un piacevole fine settimana.
Complici anche le tariffe un po’ care, questa volta non sono atterrato ad Amsterdam Schiphol ma proprio all’aeroporto di Eindhoven, il secondo del paese per traffico di passeggeri. Ciò per merito soprattutto di Ryanair: infatti, la compagnia low cost collega la località olandese con molte destinazioni europee, tra queste diverse italiane: Alghero, Brindisi, Catania, Milano Bergamo, Pisa, Roma Ciampino, Torino, Trapani e Treviso.
Arrivo all’aeroporto di Eindhoven
Il volo Ryanair da Milano ha impiegato poco più di un’ora per arrivare all’aeroporto di Eindhoven regalandomi una vista panoramica mozzafiato delle Alpi innevate. Mentre stavo atterrando, una distesa di campi verdi e tanti, tantissimi canali mi hanno dato il benvenuto, anzi il bentornato in Olanda.
Collegamenti dall’aeroporto di Eindhoven in bus per Amsterdam e le altre città
Data la sua posizione, in molti volano qui per poi proseguire in pullman verso le vicine destinazioni olandesi. In particolare, tutti giorni l’AirExpressBus collega Amsterdam, distante poco più di 100 km da Eindhoven, in 1h 45min con tappe a Den Bosch e Utrecht. Le altre città che si possono raggiungere con la compagnia dall’aeroporto sono Rotterdam, Breda, Anversa e Weeze.
Come arrivare in centro città dall’aeroporto di Eindhoven
Il mezzo più comodo per arrivare in centro è l’autobus, con le linee 400 e 401 che partono dal piazzale davanti alla zona Arrivi ed arrivano alla stazione centrale di Eindhoven.
La linea 400 non effettua alcuna fermata intermedia, comunque in entrambi i casi il tragitto dura una ventina di minuti. Il biglietto singolo costa 3,70€ e lo si può acquistare nelle apposite macchinette situate vicino alla fermata dell’aeroporto; invece chi parte da Eindhoven può comprarlo nel negozio “Hermes”, la compagnia di autobus che effettua questo servizio.
La stazione centrale di Eindhoven
Il terminal dei bus è ubicato nella parte posteriore della stazione di Eindhoven, a sua volta situata a nord rispetto al centro della città.
Ciò significa che per raggiungerlo bisogna attraversare l’edificio cercando di resistere alla tentazione di fermarsi nei vari negozietti che propongono i loro tipici cibi to go. Da questo punto di vista ci sono due cose che per me identificano l’Olanda:
- i “coni“ di patatine fritte da portarsi via e degustare a passeggio, non posso farne a meno ogni volta che vengo da queste parti;
- gli hamburger e quelle che sembrano essere delle crocchette che si trovano nei distributori automatici, basta mettere l’importo giusto ed ecco che lo sportello si apre come per magia.
Visita di Eindhoven: cosa vedere in centro
Esplorare il cuore della città olandese è molto facile poiché le principali attrazioni sono vicine tra loro e le si raggiungono tranquillamente a piedi. Una cosa che ho particolarmente apprezzato è che le zone centrali sono pedonali: ad Eindhoven si va in bici e sono i ciclisti a regolare il traffico cittadino. Ciò significa che agli incroci ed ai semafori più che alle macchine bisogna prestare attenzione alle bici che arrivano a tutta velocità praticamente da ogni parte.
I “Flying Pins“ di Eindhoven
Si tratta di un’opera contemporanea, realizzata nel 2000 per festeggiare l’arrivo del nuovo millennio. Ha impiegato pochi anni per diventare il simbolo della città e difatti sono davvero tanti i turisti che fotografano questo monumento particolare, formato da una serie di birilli colpiti dalla palla da bowling.
Per la sua posizione, in John F. Kennedylaan dietro la stazione centrale di Eindhoven, consiglio di andarci non appena si arriva dall’aeroporto in bus. Dalla fermata basta percorrere pochi metri sulla destra ed ecco intravedersi le sagome gialle “sospese“ in aria. L’opera è stata pensata per ravvivare un po’ il quartiere, specie nelle frequenti giornate grigie olandesi.
A me è andata meglio, vista la bella giornata di sole che ha fatto risaltare ancora di più il giallo dei birilli! Da vicino si possono ammirare meglio alcuni dettagli della composizione, come ad esempio le figure che poggiano l’una sull’altra o che a malapena toccano il suolo: posso soltanto immaginare gli studi fatti per creare una struttura di questo tipo.
I Flying Pins, nella loro originalità che si allontana dallo stile caratteristico dell’Olanda, mi hanno dato un assaggio di quello che è Eindhoven e l’ho potuto verificare girando per le sue vie con il naso all’insù.
Cosa vedere a Eindhoven – The Blob, 18 septemberplein
Lasciata alle mie spalle la stazione ferroviaria sbuco nella modernissima piazza 18 Septemberplein: osservando gli edifici che vi si affacciano si capisce il motivo per cui Eindhoven è la città del Design. Qui non esiste un modello fisso da seguire, se non quello volto alla sperimentazione di stili ed elementi sempre nuovi e che colpiscano l’attenzione. E fa piacere che ci sia anche un po’ d’Italia in tutto ciò.
Ad esempio il The Blob, l’edificio futuristico in vetro e cemento progettato da Massimiliano Fuksas tramite cui si accede al centro commerciale “De Admirant”. Sulla piazza si possono scorgere un paio di costruzioni simili a queste e conducono ad un ampio parcheggio sotterraneo che può contenere fino a 1.700… biciclette!
Cosa vedere a Eindhoven: la Torre “Lichttoren“ e la Philips
Oltre del Design, Eindhoven è la città della luce: qui infatti nel 1891 è stata fondata la Philips. Ce lo ricorda la scritta sull’imponente “Lichttoren“ che si trova vicino alla piazza 18 Septemberplein ma soprattutto il Museo Philips, appena dietro il The Blob. Si trova all’interno dell’edificio che originariamente ospitava lo stabilimento adibito alla produzione di lampadine elettriche.
Cosa vedere a Eindhoven: le Torri “De Admirant” e “Vestedatoren”
Il grattacielo “De Admirant”, con altezza di 105 m, è il più alto di Eindhoven. Al suo interno ospita sia alloggi privati sia negozi che fanno parte del centro commerciale che include gran parte della zona circostante.
Un altro valido esempio dello stile architettonico che predomina in Eindhoven è dato dalla torre Vesteda. È un palazzo costruito nel 2006 e con i suoi 90 m di altezza è il quarto della città. L’architetto olandese che l’ha progettato si è ispirato al Flatiron Building di Manhattan a New York. In effetti, guardandolo da vicino la somiglianza è piuttosto evidente!
Cosa vedere a Eindhoven: Piazza Markt e Chiesa di Santa Caterina
In mezzo a queste costruzioni futuriste si possono trovare scorci dell’Olanda più classica, quella che tutti noi abbiamo in mente.
Iniziando da Markt, il cuore storico di Eindhoven, la piazza che ospita ogni sabato i caratteristici mercatini agroalimentari e delle pulci. Sui lati si affacciano una serie di case tradizionali che, con i grattacieli avveniristici circostanti, risaltano ancora di più e per un momento mi sembra di trovarmi a Amsterdam o Leida.
La piazza si anima grazie ai locali dove si radunano gli abitanti che approfittano della splendida giornata di sole per affollare i tavolinetti fuori. Per i miei gusti fa ancora decisamente freddo, immagino però che loro siano abituati a temperature ancora più rigide e perciò oggi sembra un anticipo di primavera.
Ammirando la skyline di Eindhoven si notano le guglie della Chiesa di Santa Caterina, affacciata sull’omonima piazza poco distante da Markt. Di stile gotico, è una delle chiese più antiche di Eindhoven e può vantare un carillon immenso, regalo della Philips, che suona ogni giorno alle 12:00. Anche gli interni meritano una visita, cosa a cui ahimé ho dovuto rinunciare a causa di un concerto che si stava tenendo proprio in quel momento.
Cosa vedere a Eindhoven: Stratumseind
La Stratumseind è la via della vita notturna di Eindhoven. Vi si arriva pochi metri dopo aver passato la Chiesa di Santa Caterina e si estende per “soli” 200 metri. Tuttavia, in questo spazio si possano contare circa 200 tra ristoranti che propongono cucine da tutto il mondo e pub che nel weekend diventano discoteche. Non c’è da sorprendersi che di notte e fino all’alba questa diventi la strada più movimentata della città!
Proseguendo si giunge al Van Abbemuseum di Eindhoven: la breve passeggiata mi ha permesso di scoprire scorci architettonici interessanti che racchiudono le due anime della città, quella storica e quella contemponea.
Cosa vedere a Eindhoven: i suoi musei
Per ragioni di orari e con l’ansia di perdere il treno per Utrecht non ho avuto tempo di vedere i musei di Eindhoven, ce n’è per tutti i gusti. Di seguito vi elenco quelli più importanti:
- il Philips Museum, in pieno centro ed illustra la storia della gloriosa azienda nata proprio qui;
- il Museo DAF, dedicato alla famosa casa produttrice di auto ma soprattutto di camion che come la Philips è nata qui, nel 1928;
- il Van Abbemuseum, con collezioni di quadri di Picasso e Kandinsky che lo fanno uno dei più importanti di tutta Europa.
Ho avuto poche ore per visitare Eindhoven e senza la possibilità di conoscere tutto quello che ha da offrire a chi come me arriva in città grazie ai recenti collegamenti low cost di Ryanair. L’idea che mi sono fatto è quella di una realtà in divenire, che soltanto in questi anni sta iniziando a farsi scoprire dai turisti. Ha deciso di farlo puntando sul design, su di uno sviluppo urbano che rompe gli schemi e contrasta con le “colleghe“ Amsterdam, Leiden o Utrecht, le città che più conosco. Da questo punto di vista Eindhoven mi ricorda l’architettura di Rotterdam, un modello che può non piacere a tutti ma che certamente non lascia indifferenti.
Siete stati a Eindhoven, che impressione vi ha fatto? 🙂
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