La provincia di Madrid è un’area che vanta un patrimonio storico, culturale e paesaggistico di tutto rispetto e che perciò vale la pena esplorare durante un soggiorno in città. È sufficiente infatti allontanarsi da essa di pochi chilometri per ritrovarsi catapultati in una realtà diametralmente opposta, caratterizzata da ritmi di vita sicuramente meno frenetici. Tra le svariate località che si possono raggiungere comodamente coi mezzi pubblici, oggi voglio parlarvi di Chinchón, considerato uno dei borghi più belli di Spagna.
Dove si trova Chinchón e come arrivare
Chinchón sorge a circa 45 Km a sud-est di Madrid, immersa in un paesaggio dominato da vigneti ed ulivi.
La linea 337 opera numerosi collegamenti giornalieri – in media ogni 30 minuti – tra la cittadina e la capitale spagnola, il viaggio dura 50-60 minuti a seconda del traffico. Il capolinea a Madrid è lungo l’Avenida del Mediterráneo, a meno di 5 minuti a piedi dalla fermata della metropolitana Conde de Casal (linea 6). A Chinchón vengono effettuate 2 fermate, entrambe a ridosso del centro storico.
Il biglietto si fa a bordo e costa 4,20€ a tratta. Potete consultare gli orari delle corse sul sito dei Trasporti Pubblici di Madrid.
Cosa vedere a Chinchón in un giorno
Il simbolo di questa località è senza dubbio la sua Plaza Mayor, ritenuta una delle più belle dell’intera Spagna. Si contano poi altri luoghi di interesse, tutti situati a pochi minuti a piedi dalla piazza. Inoltre, Chinchón è famosa per il Carnevale ed il mercato medievale, occasione nella quale si svolgono tornei, sfilate, spettacoli di varia natura ed esposizioni di prodotti artigianali. Per quel che riguarda la gastronomia, da provare sono i vini locali e l’anice, entrambi celebrati in eventi speciali che si tengono tra la fine di marzo e l’inizio di aprile.
Il Convento delle Clarisse e l’Ermita de San Roque
Il mio itinerario comincia dalla fermata dell’autobus, situata a ridosso del Convento de las M. M. Clarisas. Il complesso risale al secolo XVI ma venne fondato dal V Conte di Chinchón solamente nel 1653. Il Pantheon dei Conti è stato realizzato in marmo, a differenza del resto della struttura costruita con materiali più poveri, e si trova nel coro della Chiesa. Il Convento è altresì famoso per i dolci fatti dalle monache.
Imboccando calle de los Huertos ci si dirige nel cuore del nucleo antico di Chinchón e lungo la strada si possono individuare alcuni edifici storici sui quali vale la pena soffermarsi. È il caso ad esempio dell’Ermita de San Roque, un tempio barocco della seconda metà del secolo XVII e dedicato al patrono della cittadina.
Il Parador de Turismo e la Casa de la Cadena
Lasciando l’eremo alle spalle, proseguendo per quasi 300 m si incontra sulla destra il Monasterio de los Agustinos, fondato nel secolo XVII e successivamente convertito in un centro di formazione umanista. Attualmente, l’area originariamente occupata dai monaci accoglie invece il Parador de Turismo di Chinchón, un hotel di 4 stelle con ristorante tipico in loco.
Annessa alla struttura alberghiera sorge l’Iglesia de Nuestra Señora del Rosario, tempio barocco inizialmente di proprietà del convento che poi nel secolo scorso venne utilizzato come carcere durante la Guerra Civile Spagnola.
Sull’antistante Plaza del Convento si affaccia la Casa de la Cadena, edificio barocco del secolo XVII nel quale pernottò il Re Filippo V la notte del 25 febbraio 1706.
La Plaza Mayor di Chinchón
Ritenuta tra le più belle del mondo, è l’emblema della storia di Chinchón. Di origine medievale, è stata il luogo di incontri, eventi reali, manifestazioni culturali, fiere e, più recentemente, persino set cinematografico (Rita Hayworth, Orson Welles e John Wayne giusto per fare qualche nome).
Oggi, i numerosi ristoranti che si affacciano sulla piazza sono gli ambienti ideali per rilassarsi, assaggiare i piatti tipici di Chinchón e per ammirare l’architettura popolare che contraddistingue l’area. Al di sopra degli eleganti porticati si contano infatti 234 balconi in legno dipinti di verde e tutte le case sono formate da 2 oppure massimo 3 piani.
La torre del Reloj e la Iglesia de Nuestra Señora de la Asunción
Dalla Plaza Mayor si notano distintamente altri due edifici simbolo del borgo spagnolo e che, non a caso, sono citati in un famoso detto popolare:
“Chinchón ha una chiesa senza un campanile ed un campanile senza una chiesa”.
La Torre del Reloj sorge dove anticamente si trovava l’antica parrocchia del paese, risalente almeno al secolo XIV. L’edificio sfortunatamente venne distrutto durante la Guerra d’Indipendenza e soltanto la torre campanaria rimase in piedi, ciò grazie anche a diversi interventi di restauro.
I lavori per la costruzione dell’Iglesia de N. S. de la Asunción iniziarono nel 1534 per poi concludersi quasi cento anni dopo, nel 1626. Un lasso di tempo così esteso spiega la coesistenza di stili differenti quali gotico, plateresco, rinascimentale e barocco. All’interno, al centro dell’altare maggiore, è esposto il dipinto di Francisco Goya – La Asunción de la Virgen – del 1812.
I due edifici sono “separati” dal Teatro Lope de Vega, realizzato nel 1891 sulle fondamenta del precedente Palacio de los Condes, purtroppo andato perso in seguito alla Guerra di Successione Spagnola. La struttura è intitolata al celebre drammaturgo madrileno poiché proprio durante la sua permanenza in città nel 1599 ebbe il tempo di scrivere la commedia “El blasón de los Chaves de Villalba” .
I giardini adiacenti alla Torre del Reloj sono uno spettacolare balcone panoramico su Chinchón con vista privilegiata sulla Plaza Mayor.
Il Castillo de los Condes
Tappa finale dell’itinerario che vi propongo è la fortezza innalzata alla fine del secolo XV, alle porte della cittadina. In realtà, il complesso attuale risale al 1590-1598 dato che l’edificio originale rimase pesantemente coinvolto nello scontro con la Corona di Castiglia nel 1520. Nel 1808, nel pieno della Guerra di Indipendenza, Chinchón subì 3 giorni di assedio e venne incendiato dalle truppe napoleoniche.
A partire da quel momento cadde sempre più in rovina e parte del materiale venne riutilizzato dagli abitanti per costruire e riparare abitazioni e recinzioni. Oggi è chiuso al pubblico e pertanto lo si può vedere soltanto da fuori. Scendendo lungo la strada che riporta in paese si ha un bello scorcio di Chinchón, in particolare della Torre del Reloj e della Iglesia de N. S. de la Asunción.
Concludo l’articolo con la mappa sottostante, nella quale ho riportato le attrazioni principali e la fermata dell’autobus da/per Madrid.