L’isola di Pantelleria è diventata negli ultimi anni una delle mete estive maggiormente in voga tra i turisti, sia italiani che internazionali. Merito di un territorio dalle caratteristiche uniche, una serie di bellezze naturali comprendenti ad esempio laghi e grotte, zone archeologiche, una ricca gastronomia con prodotti esportati in tutto il mondo ed un clima che la rende godibile in ogni stagione.
In questo mio contributo vi fornisco qualche ispirazione per visitare Pantelleria tutto l’anno.
Le Terme di Pantelleria
L’origine vulcanica dell’isola ha lasciato in eredità diverse aree termali naturali che possono essere sfruttate gratuitamente in ogni stagione.
Tra queste, la più celebre è senza dubbio il Lago Specchio di Venere, “ospitato” all’interno di un’antica caldera e caratterizzato da un’acqua ricca di soda e particolarmente salutare per la cura della pelle. Il lago si trova all’incirca al centro di Pantelleria e lo si raggiunge in auto seguendo le indicazioni per Khamma-Tracino e quindi imboccando il bivio “del lago”.
Dove fare un po’ di trekking
Rimanendo nell’entroterra di Pantelleria, il suo Parco Nazionale comprende la Montagna Grande che, coi suoi 836 m d’altezza, è il punto più elevato dell’isola.
Una rete di sentieri si sviluppa tra macchia mediterranea ed i percorsi creati ad hoc dalla Forestale per limitare i danni di eventuali incendi. Passeggiando così tra eriche, ginestre selvatiche, pini, lecci e seguendo il profumo delle piante di rosmarino, menta ed origano si giunge in cima. Da qui, nelle giornate più limpide, la costa della Sicilia è ben visibile all’orizzonte.
Sulle tracce del passato di Pantelleria
Spostandoci verso il litorale, più precisamente nella zona nord-occidentale dell’isola, si possono visitare alcuni luoghi che raccontano capitoli nevralgici della storia di Pantelleria.
Ad esempio, nell’area compresa tra Mursia e Cimillia si possono osservare i Sesi, strutture megalitiche in pietra destinate ad un utilizzo sepolcrale e risalenti a circa 5000 anni fa. In quell’epoca, un popolo dell’Africa settentrionale si stanziò sull’isola prima di procedere con l’invasione della porzione sud-occidentale dell’Europa.
Un po’ più a nord, sui colli di San Marco e Santa Teresa, sono stati scoperti resti archeologici dei periodi punico e romano. In particolare, dai reperti venuti alla luce si è compreso che qui sorgevano gli edifici adibiti alle principali funzioni pubbliche e politiche; sui pendii inoltre sono stati rinvenuti resti di un complesso sistema difensivo.
Di origine medievale e costruito con pietra lavica è invece il Castello di Pantelleria, giunto a noi in ottimo stato di conservazione grazie anche ad importanti lavori di ristrutturazione che però non ne hanno intaccato l’aspetto originale e la sua valenza storica. Difatti, l’ubicazione sul lungomare fa intendere la sua importanza strategica per la difesa dell’antica città murata e del commercio marittimo dell’isola.
Oggi è visitabile in estate, da giugno a settembre.
Le cale e le spiagge di Pantelleria
Data la sua particolare conformità, qui non vi sono spiagge sabbiose. Detto ciò, abbondano cale e baie tra cui scegliere ed adatte anche ai bambini. Eccovi alcuni esempi.
Un luogo da non perdere è sicuramente cala Gadir, un piccolo porticciolo che è pure una sorgente termale grazie alle due vasche scavate nella roccia le cui acque raggiungono i 55° gradi. Per chi ama le immersioni, sul fondale si trovano i resti di due relitti risalenti al II secolo a.C.
Cala Tramontana si contraddistingue per la sua acqua cristallina ed un fondale che degrada dolcemente. Non sorprende quindi che sia una delle mete predilette dalle famiglie con bambini al seguito. La è pure per i sub, che vengono qui per godersi uno degli ambienti più suggestivi di tutta l’isola.
L’arco dell’Elefante può considerarsi uno dei simboli di Pantelleria. Senza dubbio ne è l’attrazione naturalistica di maggior richiamo ed il nome deriva dalla forma di questo faraglione che si immerge in acqua. L’acqua cristallina e pulita rende questa spiaggia tra le più frequentate dai turisti.
Dormire in un Dammuso
Con il termine “Dammuso” si indica l’abitazione tipica di Pantelleria ed ideata per rispondere ad esigenze climatiche ed ambientali ben precise. Trattasi infatti di edifici a pianta quadrangolare coperti da una cupola di colore bianco la quale, oltre al valore estetico, svolge due funzioni principali: permette la raccolta dell’acqua piovana che viene poi “scaricata” in una cisterna sotterranea ed aiuta a tenere una temperatura piacevole all’interno della casa dato che il calore rimane nella parte superiore della struttura.
L’origine del Dammuso è legata alla conquista dell’isola da parte degli arabi nell’845. Oggi, la possibilità di pernottare in un Dammuso consente di vivere un’esperienza unica durante il soggiorno a Pantelleria. Ve ne sono di differenti tipologie, in modo da adattarsi alle esigenze di ogni turista. Un elemento in comune è la presenza di tanto verde, ossia una vegetazione che comprende ad esempio uliveti, palme e vigne, attorno all’abitazione, garantendo così infiniti momenti di relax.
Come organizzare una vacanza a Pantelleria
Come detto in precedenza, Pantelleria ben si presta per essere visitata tutto l’anno. Tuttavia, va detto che nel periodo estivo aumentano i collegamenti aerei con il resto d’Italia. I traghetti operano da e verso Trapani, Lampedusa e Linosa.
Premesso ciò, la maniera migliore per visitare l’isola del Mediterraneo e scoprirne storia, cultura, natura e gastronomia tipica è quella di affidarsi a persone che vi abitano da generazioni e che pertanto la conoscono a menadito. Dal 2005, il tour operator Vivere Pantelleria ha l’obiettivo di far conoscere l’isola ai suoi visitatori, offrendo soluzioni di soggiorno tanto in dammuso quanto in hotel o resort, organizzando escursioni ed itinerari personalizzati, e occupandosi di prenotazioni per aerei, traghetti ed alloggio. A tutto questo si unisce una filosofia green ed ecosostenibile in linea con l’immenso patrimonio naturalistico che rende l’isola così unica.