A parte il visitare il centro storico di Santiago di Compostela, si può conoscere il capoluogo della Galizia attraverso un itinerario a piedi alla scoperta dei suoi migliori punti panoramici. Infatti, un po’ come Roma ed Edimburgo, la città si è sviluppata attorno a diverse colline e per tale motivo vi è una lunga serie di belvederi naturali da scoprire. Purtroppo non sono riuscito a vederli tutti perché diversi sono situati in zone troppo periferiche oppure addirittura fuori città. Ecco che allora mi sono “accontentato” di quelli più comodi da raggiungere e che offrono una vista ravvicinata della skyline di Santiago ed in particolare dei suoi campanili. Attorno al nucleo medievale si trovano una serie di parchi e proprio questi regalano alcuni degli scorci più belli.
I migliori punti panoramici di Santiago di Compostela
Sulle tracce del pellegrino che arriva in città ed inizia a scorgere le torri della Cattedrale in lontananza, il percorso “panoramico” inizia dai quartieri alle porte del centro storico di Santiago per concludersi poi in Praza do Obradoiro, da dove si accede al belvedere più affascinante: i tetti della Cattedrale.
Il Parque del Belvís
Situato a sud-est rispetto alla Cattedrale, si esplora questo parco attraverso un continuo sali e scendi fino ad arrivare al punto più alto da dove osservare in un colpo solo tutto il centro storico di Santiago di Compostela. Per la sua conformazione geografica ricorda molto un fossato che circonda il cuore del capoluogo galiziano. Non a caso vi scorre un piccolo ruscello attorno al quale si distendono una serie di orti.
Nel parco regna il silenzio assoluto, di turisti se ne vedono con il contagocce e pertanto gli abitanti ne approfittano per rilassarsi sfuggendo per qualche momento al traffico delle vie centrali. Seguendo le mura e percorrendo la caratteristica Rúa das Trampas si arriva in cima, nel piazzale davanti al Convento de Santa María de Belvís ed al Santuario de la Virgen del Portal. Salendo le scale che conducono all’ingresso della Chiesa si ha un altro ottimo punto di osservazione dei tetti e dei campanili di Santiago di Compostela. L’unico rammarico è la presenza delle impalcature attorno alle torri della Cattedrale, rovinano il “quadretto” ma pazienza, lo scorcio è altrettanto suggestivo. Tra l’altro me lo godo in tutta tranquillità perché non c’è nessuno nei paraggi, eccezion fatta per qualche abitante che passa di fretta, non curante di questo belvedere (immagino che l’avrà visto chissà quante migliaia di volte!).
Il Parque de Santo Domingo de Bonaval
Lascio la Chiesa alle mie spalle e torno giù verso Rúa da Virxe Cerca, fino all’incrocio all’altezza di Rúa de San Pedro. Questo è un punto nevralgico per il traffico dei pellegrini, difatti mi trovo davanti alla Porta do Camiño, attraversata da coloro che arrivano a Santiago dal Cammino francese. Per evidenziare ancora di più l’importanza della via, sul marciapiede è stata posta la frase “L’Europa si fece in pellegrinaggio a Santiago” in diverse lingue.
Mi immetto in Costa de San Domingos, una stradina che costeggia il Centro Gallego de Arte Contemporaneo ed il Museo do Pobo Galego, ospitato nell’ex convento medievale, per giungere al Parque de Santo Domingo de Bonaval, il secondo belvedere di Santiago di Compostela. Per prima cosa passeggio nel giardino che circonda quello che anticamente era il Convento de Bonaval, dove gli orti di una volta hanno lasciato spazio ad aiuole ed alberi che iniziano a colorarsi con le tinte autunnali. Da qui si sale verso il vecchio cimitero, oggi parte integrante del parco e sistemato con nuovi giardini. Da qui si ha lo scorcio migliore di Santiago poiché il bosco presente al “livello superiore” nasconde il panorama.
Come per il vicino Parco del Belvís, questa è un’area poco battuta dai turisti mentre è facile imbattersi nei compostelani che vengono qui a passeggiare oppure a leggersi un libro.
Il Parque de la Alameda
È il belvedere più conosciuto di Santiago di Compostela, ciò grazie alla sua posizione privilegiata proprio a ridosso del centro storico. Situato dalla parte opposta rispetto ai due parchi appena visti, decido di arrivarci per la via più lunga, costeggiando la zona medievale della città poiché prima di addentrarmici preferisco godermela dall’esterno.
Il Campus Sur e la Iglesia de Santa Susana
Il parco è ampio e si sviluppa sulle pendici della collina di Santa Susana su cui si trova la Chiesa omonima. Il lato ovest è rivolto verso il Campus Universitario Sur e lo si può ammirare dalla splendida terrazza panoramica posta alla fine delle due scalinate che conducono alla Avenida da Coruña.
Per giungere alla Iglesia de Santa Susana attraverso gli eleganti giardini abbelliti da statue ed opere architettoniche risalenti al XX° secolo. L’edificio, consacrato nel 1102 per ospitare le reliquie di Santa Susanna provenienti dal Portogallo, oggi purtroppo è chiuso e perciò non mi rimane che fare qualche foto dall’esterno.
Il Paseo da Ferradura
Situato all’angolo est del Parque de la Alameda, è senza dubbio il belvedere privilegiato per ammirare la Cattedrale di Santiago. Io ci sono stato di mattina, poco dopo l’alba, con il sole che appare all’orizzonte dietro alle torri della Basilica.
La posizione è talmente privilegiata che la vista è magnifica a qualsiasi ora del giorno e della notte, che ci sia il sole o meno. Già che ci siete non perdetevi i giardini de la Alameda che, con la Iglesia O Pilar sullo sfondo, creano un “quadretto paesaggistico” da immortalare.
Il tour dei Tetti della Cattedrale di Santiago di Compostela
Dopo aver sfiorato il cuore medievale di Santiago sono finalmente pronto a lasciarmi conquistare dal patrimonio storico e culturale conservato tra le sue vie (in galiziano chiamate Rúa). La tappa finale dell’itinerario a piedi per i migliori punti panoramici è in Praza do Obradoiro, davanti alla facciata barocca della Cattedrale. Da qui si accede alla biglietteria per acquistare i biglietti per il tour dei Tetti della Cattedrale (in spagnolo Cubiertas de la Catedral).
Il mio suggerimento è di prenotare la visita in anticipo, soprattutto se capitate a Santiago di Compostela in alta stagione. Potete comprare i biglietti direttamente sul posto scegliendo l’orario del tour desiderato. La visita, con guida inclusa, dura più o meno un’ora mentre, per quanto concerne i costi (aggiornati al febbraio 2023):
- tariffa intera, 12€
- tariffa ridotta, 10€
- entrata gratuita per i pellegrini, i disoccupati, i minori di 12 anni ed i maggiori di 65.
Il percorso comincia dall’interno del Palazzo di Gelmírez, si sale per un tratto della Torre della Carraca, si entra nella Cattedrale passando vicino al celebre “Portico della Gloria“, si sale quindi sulla Torre delle Campane attraverso una scalinata stretta e bassa (occhio alla testa!) e finalmente si arriva in “vetta”. Il tetto della Cattedrale è fatto a scalini e ciò consente di esplorarlo agevolmente per godersi una vista a 360 gradi di Santiago di Compostela. Nonostante le impalcature dei lavori sulla facciata dell’Obradoiro, senza dubbio il panorama da quassù è il più suggestivo tra tutti quelli che ho ammirato. Mi trovo in cima di uno degli edifici religiosi più importanti al mondo ed al tempo stesso sono nel bel mezzo della città, potendo così vedere dall’alt o i suoi edifici e le piazze simbolo. In particolare, spiccano la Praza da Inmaculada con il Monastero di San Martiño Pinario, la Praza da Quintana, la Praza das Praterías ed infine il Chiostro della Cattedrale.
La sosta dura più o meno mezz’ora, un tempo più che sufficiente per perlustrare ogni angolo dei tetti mentre la guida racconta storia ed aneddoti legati alla Cattedrale.
L’itinerario alternativo per vedere Santiago di Compostela dall’alto si conclude dunque qui, nel suo luogo più emblematico, che ogni anno richiama una moltitudine di pellegrini da ogni parte del mondo. In realtà, la lista dei belvedere della città galiziana è ancora lunga, se volete scoprire dove si trovano gli altri potete consultare la pagina dedicata sul sito dell’Ente del Turismo di Santiago.