Itinerari e consigli per viaggi lenti

Tour di 2 giorni nell'Islanda meridionale: la cascata di Skógafoss

Viaggio in Islanda, tour di 48 ore da Reykjavík nel sud-est dell’isola tra cascate, ghiacciai ed iceberg

A distanza di due anni, sempre con mia madre come fedele compagna di viaggi, siamo tornati in Islanda per esplorare la costa meridionale.

Una zona meravigliosa, dove la natura domina incontrastata e la presenza umana è ridotta ai minimi termini: cascate, ghiacciai, paesaggi vulcanici irreali, una laguna glaciale, iceberg e spiagge nere…

Non avendo noleggiato l’auto, ci siamo affidati al tour guidato di due giorni di NICEtravel approfittando della comodità di poter viaggiare in piccoli gruppi: eravamo in dodici su massimo diciannove partecipanti ammessi.

Abbiamo prenotato l’attività con diversi mesi di anticipo su GetYourGuide, utilizzata innumerevoli volte in occasione dei viaggi precedenti.

 

 

 

Tour di due giorni da Reykjavík nel sud-est dell’Islanda

Siamo partiti alle 8 del martedì mattina e rientrati il mercoledì sera, attorno alle ore 19. Il punto di ritrovo viene indicato al momento della prenotazione – o concordato nei giorni precedenti – perché i pullman non possono circolare nelle vie centrali della capitale.

Gli orari hanno una certa flessibilità in quanto l’itinerario è suscettibile di cambiamenti a seconda del meteo islandese assai variabile*. I tempi previsti per ogni fermata sono più che sufficienti per la visita.

Rispetto al programma riportato nella descrizione dell’attività, la nostra guida Oli l’ha quasi stravolto concentrando il maggior numero delle tappe il primo giorno, complice un tempo più clemente. Da questo punto di vista non siamo stati fortunatissimi perché ha piovuto molto, ciò però non ha intaccato la meraviglia dei luoghi che abbiamo visto.

La prenotazione include il pernottamento con colazione presso una struttura situata a pochi chilometri dalla famosissima e stupenda laguna glaciale di Jökulsárlón. Ogni partecipante può portare con sé uno zaino ed un bagaglio (dimensioni di quello a mano).

Il minibus è moderno e confortevole, con WiFi a bordo e prese di corrente per ricaricare lo smartphone.

*Nella pagina con la descrizione dell’attività è riportata l’opzione facoltativa di partecipare ad un’escursione sul ghiacciaio Mýrdalsjökull. Non so se si tratti di un errore o meno di trascrizione dato che non l’ha fatta nessuno e la guida neanche l’ha menzionata in alcuna occasione.

I pasti non sono inclusi e vengono effettuate delle soste per fare rifornimento. I servizi igienici sono disponibili nella maggior parte delle tappe.

 

 

Le cascate Seljalandsfoss e Gljúfrabúi

Partiti da Reykjavík in perfetto orario, lasciamo la capitale ed il suo traffico in direzione sud-est.

Il primo luogo di interesse dove ci fermiamo è a circa 130 Km di distanza (2 ore di guida), in una tra le attrazioni naturali più famose della zona.

La cascata Seljalandsfoss è piuttosto stretta ma cade da una scogliera assai alta che, secoli o meglio millenni fa, si affacciava direttamente sul mare. Le sue acque si originano dallo scioglimento del ghiacciaio Eyjafjallajökull, un nome tanto impronunciabile quanto famoso perché l’eruzione del vulcano nel 2010 bloccò il traffico aereo sui cieli d’Europa per una settimana circa.

Per intenderci, gli appassionati di calcio forse ricorderanno che in occasione della semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, per la partita di andata a Milano i catalani furono costretti a raggiungere il capoluogo lombardo in autobus.

Luoghi imperdibili lungo la costa sud dell'Islanda: la cascata Seljalandsfoss
Arrivo alla cascata Seljalandsfoss

Chi vuole bagnarsi può imboccare il percorso che aggira la cascata addentrandosi nella grotta.

Un altro sentiero collega in 10-15 minuti questa cascata alla sua “sorella”, Gljúfrabúi. Essa, parzialmente “protetta” dalle rocce e complice la vicinanza all’altra ben più famosa, è considerata una delle chicche da scoprire dell’Islanda meridionale.

Luoghi meno noti dell'Islanda del sud: la cascata Gljúfrabúi
La cascata “nascosta” Gljúfrabúi

 

 

Skógafoss

Una trentina di chilometri conducono ai piedi di quella che è una delle cascate più grandi e belle dell’Islanda.

Skógafoss misura 25 m di larghezza e 60 m di altezza. La sua vista è impressionante già da terra ma dall’alto lascia senza fiato.

Anche perché per raggiungere la piattaforma panoramica bisogna salire oltre 500 scalini disposti lungo la parete di destra. In caso di pioggia, come capitato a me, occorre prestare un po’ di attenzione dato che la superficie metallica diventa scivolosa in alcuni punti.

Tour di 2 giorni nell'Islanda meridionale: la cascata di Skógafoss
La cascata di Skógafoss

 

 

Avvistamento puffin a Dyrhólaey

A partire da Skógafoss, la nostra guida Oli stravolge l’itinerario e fa bene perché, prima di fermarci nella cittadina di Vík í Mýrdal, ci porta a Dyrhólaey.

Dichiarato Riserva naturale nel 1978, questo promontorio di origine vulcanica presenta ripide scogliere affacciate su spiagge nere.

Oltre all’indiscutibile bellezza paesaggistica, che purtroppo il maltempo non consente di apprezzare appieno, si tratta di una meta popolare tra gli appassionati di birdwatching data la presenza di numerosi uccelli marini che vengono qui a nidificare durante la breve stagione estiva nordica.

Tra essi, i più cercati – e fotogenici – sono senza dubbio le pulcinelle di mare (puffin in lingua inglese). Evidentemente devono essersi abituate all’essere umano perché, seppur fossimo vicinissimi, la nostra presenza è passata inosservata.

Tour dell'Islanda meridionale ed avvistamento delle pulcinelle di mare (puffin)
La colonia di pulcinelle di mare a Dyrhólaey

 

 

Pausa pranzo a Vík

La vicina Vík í Mýrdal è uno dei centri abitati più importanti dell’Islanda meridionale e, dopo aver trascorso ormai tre ore nella natura incontaminata, sembra quasi di trovarsi in una metropoli.

Prima della sosta per il pranzo facciamo una breve tappa (causa pioggia) alla Víkurkirkja, una chiesetta eretta sulla collina in una posizione panoramica davvero invidiabile. Il tetto rosso e le pareti bianche creano un forte contrasto cromatico con un paesaggio vulcanico dominato da tonalità scure.

La chiesa Víkurkirkja che domina la cittadina di Vík í Mýrdal
La Víkurkirkja

In una giornata limpida, da qui lo sguardo spazierebbe dalla distesa di sabbia nera alle pendici del vulcano Katla passando per le scogliere basaltiche rivolte sull’Oceano atlantico.

 

 

Il campo di lava di Eldhraun

Proseguiamo verso est, lungo la strada costiera che attraversa un paesaggio che cambia rapidamente. Da distese infinite di prati verdi con pecore che pascolano libere ad una pianura “lunare”, o meglio, vulcanica.

Oli effettua una fermata non prevista a Eldhraun, dove vi è un belvedere posizionato nel cuore del campo di lava più grande al mondo originatosi in seguito all’eruzione del vulcano Lakagigar che durò circa due anni, dal 1783 al 1784.

Ha una superficie di 565 Km2 ed il muschio ricopre uno strato spesso 12 metri.

Gli effetti di un fenomeno così prolungato ed intenso si fecero sentire non solo in Islanda ma anche in Europa. Si verificarono calamità naturali, i raccolti andarono completamente perduti causando gravi carestie e pure la luce del sole venne parzialmente oscurata dalla cenere.

Alcuni storici ritengono che tale eruzione ebbe un certo ruolo nello scoppio della Rivoluzione Francese da lì a pochi anni.

Luoghi insoliti nella costa sud dell'Islanda: il campo di lava di Eldhraun
Vista sul campo di lava di Eldhraun

 

 

Il ghiacciaio Svínafellsjökull

All’incirca un centinaio di chilometri separano il campo di lava più esteso al mondo dal ghiacciaio più grande d’Europa, il Vatnajökull, con una superficie attorno ai 8.100 Km2.

Quando si dice che l’Islanda è una terra di contrasti si afferma proprio il vero!

Ci fermiamo nel parcheggio da cui parte il sentiero diretto allo Svínafellsjökull, un ghiacciaio che si contraddistingue dagli altri per il fatto di non avere un accesso al mare.

Cosa vedere nell'Islanda meridionale: il ghiacciaio interno di Svínafellsjökull
Scorcio dello Svínafellsjökull dal lago formatosi con lo scioglimento del ghiacciaio

Occorrono circa 15 minuti per arrivare sulle sponde del lago che si origina dallo scioglimento dell’imponente massa di ghiaccio, il cui fronte si mostra dinnanzi ai occhi con tutti i suoi colori e la superficie modellata con creste affilate.

Nei pressi della spiaggia antistante non è raro toccare o perlomeno osservare da distanza ravvicinata cristalli ed iceberg. Uno spettacolo della natura che avrò modo di rivedere poco più tardi…

Tale bellezza è stata immortalata dalla serie televisiva “Trono di spade”. Infatti, molte scene della battaglia della penultima puntata della settima stagione sono state girate proprio qui (non avendola mai vista, mi fido di quanto riferito dalla guida).

Itinerario di 48 ore lungo la costa meridionale dell'Islanda: il ghiacciaio Svínafellsjökull
Cristalli e frammenti di iceberg dello Svínafellsjökull

 

 

Breiðamerkursandur, la “spiaggia dei diamanti”

Concludiamo la giornata con una delle tappe più attese del tour.

La Breiðamerkursandur è una pianura alluvionale che termina in mare con una distesa di sabbia nera. È qui che si fermano alcuni degli iceberg diretti in mare aperto provenienti dalla vicina – e famosissima – laguna glaciale di Jökulsárlón, situata a sua volta ai piedi del ghiacciaio Breiðamerkurjökull.

Il nome “spiaggia dei diamanti” – Diamond Beach in inglese – si origina dunque da questo fenomeno naturale, con il contrasto cromatico del nero della sabbia di origine vulcanica ed il bianco dei blocchi di ghiaccio.

Cosa vedere in Islanda: la spiaggia dei diamanti, la "Diamond Beach"
Alcuni iceberg in transito davanti alla “spiaggia dei diamanti”

Ovviamente non è possibile prevedere la quantità di iceberg in transito né tantomeno quanti di essi rimangono arenati sulla sabbia. Non resta che affidarsi alla fortuna.

Noi vi siamo capitati verso le 19 e non ce n’erano tantissimi. Ciò nonostante, lo spettacolo è stato meraviglioso. Inoltre, seguendo il corso del fiume Jökulsá verso l’interno si può raggiungere la laguna glaciale.

Jökulsárlón è uno dei luoghi più famosi dell’Islanda, a circa 370 Km da Reykjavík. Ecco perché, nonostante la distanza, vi sono diversi tour giornalieri che arrivano alla spiaggia dei diamanti ed alla laguna glaciale per poi fare ritorno nella capitale.

In questa pagina ne trovate svariati, considerate che la loro durata è attorno alle 14-15 ore perché il viaggio è lungo e per questo vengono effettuate svariate fermate.

I luoghi più famosi dell'Islanda: la Diamond beach, la "spiaggia dei diamanti"
Alcuni iceberg provenienti dalla laguna glaciale e diretti (prima o poi) verso il mare aperto

 

 

Pernottamento “nel bel mezzo del nulla”

Abbiamo trascorso la notte all’hotel Smyrlabjörg, struttura a conduzione famigliare aperta nel 1990 come piccola guesthouse e progressivamente ingrandita sino al complesso attuale.

Il check-in è stato molto rapido dato che la prenotazione era inclusa nel tour e dunque abbiamo preso possesso della camera in pochi minuti. Era una doppia con letti singoli, spaziosa e confortevole, con ampia finestra affacciata sui prati circostanti con possibilità di osservare gli animali al pascolo.

Annessa all’hotel vi è infatti la fattoria e dunque molti degli ingredienti usati nel ristorante sono di provenienza assolutamente locale.

Hotel Smyrlabjörg, struttura a conduzione familiare vicino alla "spiaggia dei diamanti" in Islanda
Una parte dell’hotel Smyrlabjörg

La cena non è inclusa e dunque si paga al termine dei pasti. Il menù prevede piatti del giorno oltre a quelli tipicamente islandesi. Ho ordinato un hamburger di agnello e la scelta si è rivelata ottima!

Il buffet della colazione (incluso nella prenotazione) viene servito nei medesimi spazi del ristorante ed è davvero variegato con pesce, carne, affettati, formaggi, salumi, dolci, skyr, cereali, frutta etc.

Anche il check-out è celere dato che è stato sufficiente consegnare le chiavi a Oli, la nostra guida.

Cosa mangiare in Islanda: un delizioso hamburger di agnello
L’hamburger di agnello gustato al ristorante dell’hotel Smyrlabjörg

 

 

Tour in barca nella laguna glaciale di Jökulsárlón

Purtroppo le previsioni meteo per una volta ci hanno azzeccato in pieno e la pioggia non lascia tregua fin dal mattino (ci seguirà fino al rientro a Reykjavík).

Dopo una lauta colazione torniamo alla “spiaggia dei diamanti”, distante poco più di 30 Km dal’hotel, questa volta però per raggiungere la laguna glaciale di Jökulsárlón, una delle mete imperdibili per un viaggio in Islanda che si rispetti!

Tour in barca nella laguna glaciale di Jökulsárlón (Islanda meridionale)
Gli iceberg galleggianti in mezzo alla laguna glaciale di Jökulsárlón

La sua fama è legata alla bellezza dello scenario, con innumerevoli iceberg galleggianti in un lago che tocca i 284 m di profondità. La laguna si è formata di “recente”, all’incirca 100 anni fa, come conseguenza dell’arretramento del ghiacciaio Breidamerkurjokull, e continua ad espandersi a ritmi più sostenuti a causa del riscaldamento globale.

Gli iceberg che si staccano, mano a mano che si riducono vengono trasportati in mare in aperto passando davanti alla spiaggia dei diamanti.

Il ghiacciaio Breidamerkurjokull nel Parco Nazionale del Vatnajöküll
Il fronte del ghiacciaio Breidamerkurjokull

Il giro in barca è un’attività opzionale che si può prenotare al momento dell’acquisto del tour ed ha una durata di 40-45 minuti.

Il mezzo di trasporto è particolare dato che è fornito di gomme dovendo “scendere” nello specchio d’acqua percorrendo un tratto di strada sterrata. Dopodiché, si naviga tra gli iceberg potendone apprezzare le varie sfumature di bianco ed azzurro oltre alle striature scure lascito di una precedente attività vulcanica.

Se ciò non fosse già abbastanza emozionante di per sé, si ha pure il lusso di prendere in mano dei pezzi di ghiaccio vecchi di oltre 1.000 anni!

Poi, se si è particolarmente fortunati si possono avvistare le foche (ne ho intravista una ma per pochi secondi).

Cosa fare in Islanda: tour in barca tra gli iceberg di Jökulsárlón
Vista ravvicinata dalla barca di uno degli innumerevoli iceberg sparsi nella laguna di Jökulsárlón

 

 

La Hofskirkja

Inizia il nostro viaggio di rientro verso Reykjavík ma vi sono ancora alcune soste da fare.

La prima, breve, consente di osservare la Hofskirkja, una chiesetta il cui tetto con lastre di pietra è rivestito da uno strato di manto erboso. Venne eretta nel 1884 e fu l’ultimo tempio religioso ad essere stato costruito in questo modo tradizionale.

In Islanda si conservano sei edifici di questo genere e sono tutelati come “monumenti storici”.

Oggi la Hofskirkja è di proprietà del National Museum of Iceland ma resta ancora utilizzata essendo la chiesa parrocchiale di riferimento di questa area.

Monumenti insoliti in Islanda: la chiesa d'erba Hofskirkja
La Hofskirkja

 

 

Due fermate non previste

Prima di abbandonare il Parco Nazionale del Vatnajöküll, avendo tempo più che sufficiente a disposizione Oli ci regala due tappe non previste.

Siamo nuovamente dalle parti del ghiacciaio Svínafellsjökull e ci fermiamo in un angolo della strada che si rivela essere un ottimo punto panoramico. È l’occasione perfetta per immortalare anche il “lupino dell’Alaska”, un fiore blu tipico del nord America ma che a partire dal secondo dopoguerra è stato introdotto anche in Europa.

Ben si presta alle condizioni meteorologiche islandesi ed essendo una pianta potenzialmente infestante, è facile incontrarla nelle aree non vulcaniche.

Curiosità. Ha smesso di piovere ed il cielo sembra rasserenarsi… Oli però frena subito l’entusiasmo generale spiegando che in questa zona il ghiacciaio spesso influenza la circolazione atmosferica.

Cosa sapere sul tour guidato di 2 giorni nell'Islanda meridionale
Cartolina dall’Islanda meridionale con i lupini dell’Alaska in primo piano ed il ghiacciaio sullo sfondo

Infatti dopo pochi chilometri la pioggia tornerà a farci compagnia…

La seconda sosta, ancora all’asciutto grazie alla “protezione” della massa di ghiaccio, è nei pressi di Skaftafell.

Qui sorge un ponte in disuso, che corre nel nulla costeggiando la Ring Road che stiamo percorrendo. Proprio per questa sua condizione è chiamato da qualcuno la “strada verso l’infinito” ed in effetti quando ci si cammina il colpo d’occhio è emozionante, con lo sguardo che si perde verso l’orizzonte…

Il vecchio ponte venne costruito tra il 1972 ed il 1974 ma venne abbandonato dopo che il corso del fiume Skeiðará cambiò nel 2009.

Luoghi da scoprire nel sud dell'Islanda: la strada abbandonata vicino a Skaftafell
In mezzo alla “strada verso l’infinito”, vicino a Skaftafell

 

 

Il Fjaðrárgljúfur

È il nome (impronunciabile) di una delle attrazioni naturali islandesi venute alla ribalta negli ultimi anni.

Questo canyon dalla forma serpeggiante misura 2 Km di lunghezza, un’altezza massima di 100 m ed è diventato famoso nel 2015, anno nel quale Justin Bieber si recò in Islanda per registrare il video della canzone “I’ll show you”. Le riprese vennero effettuate qui ed in altri luoghi quali le cascate di Skógafoss e Seljalandsfoss e la laguna glaciale di Jökulsárlón.

Il video è visibile su Youtube.

Posti ancora poco noti in Islanda: il canyon Fjaðrárgljúfur
Ai piedi del canyon Fjaðrárgljúfur

Il boom di visitatori ebbe conseguenze sulla natura, al punto che l’accesso al sito venne chiuso per alcuni mesi per la tutela dell’ambiente.

Oggi è stato creato un sentiero che dal parcheggio situato alla fine del canyon conduce in alto, sino alla sorgente del fiume Fjaðrá. Il percorso è privo di particolari difficoltà e regala scorci scenografici stupendi. Sulla sommità è stata installata una piattaforma panoramica.

L’itinerario è lungo poco più di 2 Km e lo si compie (a/r) in un’ora circa.

Sentiero lungo il canyon Fjaðrárgljúfur - Islanda meridionale
Vista dal sentiero verso la sorgente del fiume Fjaðrá, nel canyon Fjaðrárgljúfur

 

 

Pausa pranzo a Vík, la spiaggia nera di Reynisfjara e rientro a Reykjavík

Come il giorno precedente, la sosta a Vík í Mýrdal serve per rifocillarsi. Volendo c’è anche il tempo per fare due passi lungo la Víkurfjara, la spiaggia nera urbana.

Il mare mosso, il colore vulcanico ed i nuvoloni in cielo creano un’atmosfera cupa ma altrettanto suggestiva. Da qui si scorgono già i faraglioni della spiaggia vicina e ben più famosa…

La spiaggia nera di Víkurfjara, nella costa meridionale dell'Islanda
La spiaggia nera Víkurfjara

Pochi minuti di guida ed eccoci all’ultima tappa del nostro tour: la spiaggia nera di Reynisfjara.

Anch’essa rientra tra i luoghi più visitati dell’Islanda, come confermato da parcheggio intasato di macchine e pullman.

Le onde impetuose dell’oceano Atlantico sfiorano i pilastri di basalto che sorreggono le scogliere a picco sulla distesa sabbiosa. Ciò che attira maggiormente l’attenzione sono però i due faraglioni, conosciuti come Reynisdrangar.

Essi si stagliano stoicamente al largo della costa e, secondo la tradizione islandese, altro non sarebbero due troll che, cercando di intercettare le navi in mare aperto per trascinarle poi a riva, vennero sorpresi dalla luce dell’alba finendo così trasformati in pietra.

Un’altra leggenda spiegherebbe l’origine di queste formazioni rocciose con la vendetta del marito la cui moglie venne rapita ed uccisa sempre da due troll. Egli li seguì a Reynisfjara e li congelò, sicuro dunque che non avrebbero potuto più fare del male a nessuno.

A proposito di marito e moglie, non appena arrivati sulla spiaggia abbiamo subito notato una coppia di novelli sposi impegnata in un servizio fotografico molto poco intimo data la moltitudine di curiosi che li osservava.

Luoghi più suggestivi dell'Islanda: la spiaggia nera Reynisfjara
La coppia di novelli sposi ed il loro book fotografico lungo la spiaggia Reynisfjara

Se la spiaggia nera di Reynisfjara può apparire un luogo romantico, non va dimenticato che si tratta pur sempre anche di uno dei posti potenzialmente più pericolosi al mondo.

Colpa in particolare di quelle che vengono definite “sneaker waves”, ossia delle onde fantasma più grandi rispetto alla media e che, in maniera del tutto inaspettata (pure nelle giornate con mare calmo!), si infrangono sulla spiaggia con una forza incredibile. Essendo capaci di formarsi all’improvviso, il rischio è che le persone sulla battigia vengano trascinate nell’oceano con poche speranze poi di uscirne vive. E difatti purtroppo qualche vittima c’è già stata.

Ecco perché a ridosso della spiaggia è stato installato un semaforo: verde, nessun pericolo (ma restare comunque vigili); giallo, prestare maggiore attenzione; rosso, divieto di accesso.

Il consiglio sempre valido è di non dare mai le spalle alle onde.

Il viaggio lungo la costa meridionale dell’Islanda si conclude qui. Reykjavík dista due ore di macchina e vi arriviamo attorno alle 19 anziché alle 21 (abbiamo fatto più soste il primo giorno a causa del meteo).

Per ulteriori informazioni 👉 Tour di due giorni lungo la costa meridionale dell’Islanda

Come raggiungere la spiaggia nera Reynisfjara da Reykjavík (Islanda)
La sabbia nera di Reynisfjara ed i due faraglioni Reynisdrangar
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