Affacciata sulla costa nel sud-ovest della Norvegia e sviluppatasi su di un territorio frammentato tra isole, fiordi e montagne, Bergen è la seconda città più popolata della nazione.
Ciò nonostante, assomiglia più ad una cittadina di provincia con un fascino ed un carattere ben definiti e legati indissolubilmente alla sua importante storia marittima.
Sono svariati i suoi soprannomi ma due, in particolare, la descrivono appieno: “cuore dei fiordi” e “città tra sette montagne”.
Considerando il volo dall’Italia e la sistemazione in hotel, ho avuto a disposizione poco meno di una giornata intera per esplorare Bergen. Da qui poi mi sono imbarcato sulla nave MS Nordkapp di Hurtigruten verso Capo Nord ed il confine con la Russia.
Il meteo è stato decisamente favorevole, con cielo limpido e temperatura ben poco “scandinava”. Infatti, pur essendo fine giugno, i giorni asciutti da queste parti sono abbastanza rari…. basti pensare che in media cadono 2.500 mm tra pioggia e neve all’anno.
Le 6 cose da fare e vedere in poco tempo nel centro di Bergen
Il cuore pulsante del capoluogo della Vestlandet non è molto esteso e dunque lo si visita tranquillamente a piedi.
Punto di partenza è stato l’hotel Scandic Byparken, bella struttura ubicata a ridosso sia delle attrazioni principali che della fermata del City Light Rail da/per l’aeroporto.
1) Lille Lungegårdsvannet
A pochi passi dall’albergo si trova questo lago naturale con una fontana al centro.
Con lo sviluppo urbano della città si è reso necessario il suo restringimento e sulle sponde è stato creato un parco attraversato dal percorso ciclopedonale che copre l’intero perimetro dello specchio d’acqua.
Inoltre, qui sorgono due dei numerosi musei di Bergen: la Kunsthall, incentrata sull’arte contemporanea con le opere di artisti nazionali ed internazionali; il KODE, dedicato alla storia dell’arte norvegese.
L’entrata al primo è gratuita per i possessori della Bergen Card, mentre per il secondo si ha diritto ad uno sconto del 25% da maggio a settembre (altrimenti gratuito per il resto dell’anno).
2) Le chiese di Bergen
Se ne contano svariate, sparse in tutta la città, ed ho avuto il tempo di visitarne un paio.
Situata alle spalle del quartiere Bryggen, la Mariakirken è uno degli edifici più antichi di Bergen dato che la sua costruzione risale al periodo 1140-1250. È soprannominata la “chiesa dei tedeschi” perché fu da loro utilizzata durante il periodo della Lega Anseatica.
Poco distante sorge la Domkirken, ossia la Cattedrale di Bergen. Purtroppo al momento della visita vi erano dei lavori in corso e perciò non l’ho potuta apprezzare appieno.
Il tempio religioso odierno include alcuni elementi provenienti da due chiese precedenti, erette intorno al 1150. Nel corso dei secoli, diversi incendi hanno danneggiato l’edificio che, di conseguenza, è stato ristrutturato con modifiche negli stili architettonici adottati. Ad esempio, alla fine del sec. XIX gli interni Rococò lasciarono spazio ad elementi tipicamente medievali con colonne gotiche.
3) Bryggen
È il quartiere storico affacciato sul lungomare di Bergen e caratterizzato dalle case di legno colorate che custodiscono il passato di questa città.
Infatti, la sua fondazione è collocabile intorno al 1070 ed i primi edifici sorsero proprio qui. Fin dall’inizio il quartiere ha avuto un ruolo cruciale per lo sviluppo economico della città, a maggior ragione a partire dal 1360.
In quell’anno venne aperto a Bryggen un ufficio della Lega Anseatica e così per quasi 400 anni Bergen fu uno dei principali centri commerciali dell’Europa settentrionale.
Ad inizio ‘700, un incendio distrusse gran parte del quartiere ma le abitazioni vennero ricostruite sulle fondamenta di quelle precedenti senza alterarne lo stile originale.
Nel 1979 Bryggen è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Oggi, gli edifici che si affacciano sui vicoli interni ospitano negozi, musei e ristoranti (ne parlo più avanti).
4) Il mercato del pesce ed i tour organizzati per i fiordi
Il porto di Bergen è disseminato di locali tipici dove assaggiare le specialità culinarie locali.
Da non perdere il Fish Market, uno dei più visitati della Norvegia e punto di riferimento per il commercio del pesce fin dal 1200. Nel corso dei secoli la sua ubicazione è stata spostata dal quartiere di Bryggen all’area limitrofa per salvaguardare il benessere economico dei pescatori locali visto il potere crescente dei paesi anseatici.
Nel 2012 è stata inaugurata una sezione “al chiuso”, con ristoranti e negozi fissi ed aperti tutto l’anno.
È dunque un’esperienza da provare ma non aspettatevi prezzi economici, in Norvegia non si trova praticamente niente a buon prezzo…
I moli situati nei dintorni del mercato ittico sono il punto di partenza di svariate escursioni organizzate ai famosi fiordi di Bergen, che consentono di avere una vista panoramica della città dal mare e dopodiché apprezzare tutta la meraviglia della natura norvegese tra ripide scogliere, cascate e montagne.
Un esempio è il tour che raggiunge Mostraumen attraversando l’Osterfjord.
5) Assaggiare la cucina norvegese
La cucina racconta molto della storia e della cultura di un popolo. Ciò vale anche per la Norvegia e, in questo caso, Bergen.
L’offerta culinaria è ampia e, come tradizione vuole, i piatti a base di pesce sono ciò che più di caratteristico si possa mangiare a queste latitudini. La regione di Bergen è però rinomata anche per l’ottima qualità della carne.
Ho pranzato e cenato in città e, in entrambi i casi, ho preferito “evitare” qualsiasi pietanza che contenesse pesce. La ragione non è per il fatto che non mi piaccia, anzi… ma immaginavo che ne avrei mangiato tantissimo una volta in crociera. Ed effettivamente è andata proprio così 😉
La Norvegia è cara, purtroppo anche a tavola. Che sia un ristorante oppure un gastropub, è raro trovare anche solo un antipasto che costi meno di 10 €. Con mia mamma abbiamo speso in media tra i 70-80 € totali ordinando due piatti principali ed un dolce.
E con le bevande i prezzi salgono ancora. Mentre l’acqua naturale è gratuita e, come in Islanda, viene servita in caraffa e riempita automaticamente una volta finita, vino e birra costano tanto. Ad esempio, una “bionda” da 0,33l l’ho pagata la bellezza di 9 €…
La mancia non è obbligatoria e neanche pretesa, ma solamente a discrezione del cliente. Qui come dappertutto si paga con carta di credito/debito. Il contante non viene più praticamente usato e dunque non conviene neanche ordinare in banca delle corone norvegesi (tra l’altro non è detto che si riesca).
Per pranzo siamo stati al Bryggeloftet, aperto nel 1910 e per questo considerato il ristorante più vecchio di Bergen. Aperto praticamente tutto l’anno, dalle 12 alle 23:30, si trova in un elegante edificio affacciato sul porto. Complice la posizione nel quartiere di Bryggen, è un locale frequentato anche da molti turisti e pertanto suggerisco di prenotare in anticipo (specie a cena).
La scelta è ricaduta sull’hamburger di manzo con formaggio cheddar, pomodori, insalata, cipolla, sottaceti, salsa fatta in casa e servito con patatine fritte. Un piatto buono ed abbondante che vale i suoi 25 €. Mia mamma ha ordinato invece una zuppa di pesce ed a seguire la Caesar salad della casa.
Menù e contatti sono disponibili sul sito internet del locale.
La sera abbiamo cenato al Frk. Schmidt, situato in una posizione defilata rispetto al centro di Bergen e distante poche decine di metri dall’hotel Scandic Byparken dove pernottavamo.
È un gastropub dall’atmosfera informale, frequentato soprattutto dalla gente del posto ed abbiamo trovato un personale tanto giovane quanto cordiale e professionale. Anche in questo caso è meglio prenotare il tavolo da casa tramite il suo sito internet.
Come pietanza principale ho provato un classico norvegese, le polpette di carne con con purea di piselli, carote, patate e mirtilli rossi. Come dessert invece la Agneskake, una tradizionale torta di mandorle e cioccolato con albicocche.
Mia madre ha optato per una specialità di Bergen, ossia il plukkfisk. Il merluzzo, che in certe varianti è sostituito con altri pesci, viene preparato simile ad un purè ed accompagnato da pancetta, verdure e pane basso (flatbrød).
6) Godersi il tramonto dal monte Fløyen
Per concludere la giornata abbiamo deciso di prendere la funicolare dal centro che in pochi minuti sale al monte Fløyen. Dalla sua cima, a 320 m di altezza, si ha una delle viste migliori su Bergen, i fiordi e le montagne attorno.
Nei dintorni del belvedere vi sono una caffetteria, un ristorante, un negozio di souvenir ed un’area giochi per bambini.
Inoltre, questa è una zona attraversata da svariati sentieri di media e lunga distanza come ad esempio quello che in circa 5 ore arriva al monte Ulriken. Esso, con i suoi 643 m, è il più alto tra i rilievi che circondano la città ed è raggiungibile pure in funivia.
Una passeggiata più breve e rilassante conduce al lago Skomakerdiket, dove vi è una caffetteria aperta nei weekend e nei giorni festivi.
La funicolare Floibanen è operativa dalle 7:30 a mezzanotte e dunque questo monte è il luogo ideale per ammirare il tramonto su Bergen anche in estate, quando fa buio non prima delle 23.
I biglietti sono acquistabili in loco oppure su internet e sono validi per una salita e discesa nella giornata selezionata.