Itinerari e consigli per viaggi lenti

Dove si trova Dolceacqua (Val Nervia), come arrivare da Ventimiglia e dalla costa

Dolceacqua (Liguria di ponente), cosa vedere in un giorno nel borgo di Monet e come arrivare da Ventimiglia

Dolceacqua, tipico borgo medievale ligure situato nella Val Nervia, sorge a circa 10 Km dal mare e da località come Bordighera e Ventimiglia, lungo la Riviera dei Fiori.

Capitale del vino Rossese doc e dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure dop, questa località che conta circa duemila abitanti è famosa in tutto il mondo grazie ai quattro dipinti realizzati da Monet in occasione della sua visita nel 1884.

 

 

 

 

 

Cosa fare e vedere a Dolceacqua in un giorno

Nelle prossime righe vi porto alla scoperta dei luoghi di maggior interesse del borgo ligure e di alcuni prodotti tipici della gastronomia locale. Infine, le informazioni utili per raggiungere Dolceacqua in macchina oppure in autobus.

 

 

 

 

Il “Borgo”: Oratorio di San Sebastiano, la “michetta”, San Michele e “Fratelli d’Italia”

La visita comincia dalla zona più moderna di Dolceacqua, chiamata appunto “Borgo”. Il punto di accesso è all’altezza di Piazza Garibaldi, affacciata sulla strada provinciale e dove si trova la fermata dell’autobus per Ventimiglia. Prima di addentrarmi nelle viuzze interne mi godo il primo scorcio panoramico sul centro storico, che si estende sull’altra sponda del torrente Nervia, arroccato sul monte Rebuffao e ai piedi delle rovine del castello dei Doria.

Pochi passi e, lasciata la piazza alle mie spalle, mi trovo dinnanzi all’Oratorio di San Sebastiano, sede della Confraternita e custode all’interno di una scultura lignea attribuita al Maragliano.

Cosa vedere a Dolceacqua in un giorno: Oratorio di S. Sebastiano
Oratorio di San Sebastiano – Dolceacqua, provincia di Imperia

Subito a destra del tempio religioso si trova il “Panificio da Francesca”, un’autentica istituzione locale dove potete assaggiare due specialità di Dolceacqua, entrambe dolci: la michetta e la crocetta. Alla prima è dedicata la festa che si svolge ogni 16 agosto per ricordare l’infame “jus primae noctis”, un provvedimento secondo il quale la novella sposa doveva trascorrere la sua prima notte di nozze con il duca o il barone del paese.

Da qui si origina la leggenda di Lucrezia e per approfondirne le vicende vi rimando alla lettura di questo articolo.

Cosa mangiare di tipico a Dolceacqua: la "michetta" e la "crocetta" - Alimentari Francesca
Michetta e Crocetta – Specialità di Dolceacqua (IM)

Procedendo in via Barberis Colomba si sbuca nei pressi della piccola chiesetta di San Michele, letteralmente incastonata tra le case in pietra. Uno dei ritrovi simbolici del quartiere è la “Piazzetta della Fravega”, teatro dei caratteristici fuochi di Natale.

Girando in via Dante Alighieri si può scorgere, sulla destra, la targa commemorativa in onore di un cittadino illustre di Dolceacqua, ossia Gerolamo Novaro, il padre di Michele Novarò che musicò il “Canto degli Italiani” di Goffredo Mameli.

Itinerario alla scoperta del quartiere "Borgo" di Dolceacqua (Liguria)
Chiesetta di San Michele – “Borgo”, Dolceacqua

 

 

 

 

La Cappella di San Bernardo

Una camminata di 25-30 minuti partendo dal “Borgo” mi conduce sulle alture, lungo un sentiero panoramico su Dolceacqua con l’aggiunta delle mimose in fiore dato il periodo della gita.

Borghi più belli d'Italia - Dolceacqua, Liguria di ponente
Vista panoramica su Dolceacqua – Provincia di Imperia, Liguria

Passato l’Oratorio di San Sebastiano si devia sulla sinistra, seguendo le indicazioni per “Talking Stones B&B” ed il segnavia bianco-rosso dipinto sugli edifici. Si prosegue sulla Salita S. Sebastiano fino all’incrocio con via Vigliani. Sull’altro lato della strada si vede la mulattiera che sale verso la Cappella di San Bernardo, che conserva al suo interno una serie di affreschi del secolo XV recentemente restaurati (visita da prenotare in anticipo tramite l’Ufficio IAT).

Cosa vedere vicino al centro storico di Dolceacqua: Cappella di S. Bernardo
Cappella di San Bernardo – Dolceacqua, Liguria

 

 

 

 

La Chiesa di San Giorgio

Tornati in paese, prima di addentrarsi nel cuore del centro storico vale la pena fare un’altra deviazione. Camminando per una decina di minuti in direzione di Ventimiglia, lungo la strada che costeggia il torrente Nervia, si giunge dinnanzi alla Chiesa di San Giorgio.

L’edificio originale in stile romanico risale al secolo XII ed è ancora riconoscibile osservando la facciata e la parte inferiore della torre campanaria. Interventi successivi hanno infatti apportato elementi gotici e barocchi.

La cripta è il sepolcro dei Marchesi di Dolceacqua e vi sono tuttora le tombe di Stefano e Giulio Doria, rispettivamente del 1580 e del 1608.

Luoghi da visitare a Dolceacqua (Liguria): Chiesa di San Giorgio
Chiesa di San Giorgio – Dolceacqua, Liguria

 

 

 

 

“Tera”: ponte romanico, chiesa di Sant’Antonio Abate, fontana del Rossese e Castello Doria

È giunto il momento di scoprire la parte vecchia di Dolceacqua, ossia il quartiereTera”. Esso è un “labirinto” formato dalle tipiche viuzze liguri su cui si affacciano cantine, botteghe artigianali, negozi d’arte ed inaspettate piazzette dall’atmosfera medievale.

L’accesso consigliato – e più suggestivo – è senza dubbio quello attraverso il ponte romanico che venne eretto nel secolo XV per collegare “Tera” con il nuovo quartiere “Borgo”. Sulla sinistra sorge la chiesa privata di San Filippo Neri, costruita nel 1714 da Andrea Conrieri per raccogliervi le salme della propria famiglia.

Percorrendo Via S. Filippo, pochi metri prima del ponte, sulla destra è stata installata una “cornice” in corrispondenza del punto in cui Monet si fermò per immortalare questo angolo di Dolceacqua. Sull’altra sponda, prima di addentrarsi nel cuore del borgo ligure, si può ammirare un affresco dedicato ad Andrea Doria realizzato da Mario Raimondo, meglio noto come Barbadirame, pittore nato a Dolceacqua nel 1923 e che fu discepolo di Picasso.

Cosa vedere a Dolceacqua in un giorno: il "ponte romanico" dipinto da Monet
Ponte romanico – Dolceacqua (IM)

A questo punto, la suggestiva Piazzetta dell’Armatore ci dà il benvenuto nel quartiere “Tera” e, guardando in terra, spicca il mosaico in pietra con lo stemma Grimaldi/Doria.

A proposito, da oltre 500 anni esiste un patto di fedeltà del Comune di Dolceacqua verso la famiglia Grimaldi di Monaco e sembra che prossimamente possa concretizzarsi un vero e proprio gemellaggio tra le località.

Angoli più belli del centro storico di Dolceacqua: Piazzetta dell'Armatore
Piazzetta dell’Armatore – “Tera”, Dolceacqua

Via Castello è l’arteria principale del centro storico ed accoglie cantine, botteghe di artisti e l’Enoteca Regionale. Nella vicina Via Doria si trova invece il Visionarium 3D, un’attrazione unica nel suo genere in Italia e che propone documentari di interesse naturalistico in cui si fondono poesia, musica, fotografia ed effetti speciali.

A pochi passi da questa “sala cinematografica” ecco Palazzo Luigina Garoscio, sede della Biblioteca così come della Pinacoteca inaugurata nel 1970 e che oggi conserva anche alcune opere del pittore Raimondo (citato poche righe sopra).

Cosa fare a Dolceacqua in un giorno: vedere uno spettacolo al "Visionarium 3D"
Visionarium 3D – Dolceacqua, Liguria

Assieme al ponte romanico, il Castello dei Doria è il simbolo di Dolceacqua. Trattasi di un monumento con oltre 900 anni di storia, è citato infatti per la prima volta in un documento del 1177 e, quasi cent’anni dopo, passerà alla famiglia Doria.

Grazie ad una serie di interventi terminati nel 2018, oggi la fortezza regala ai visitatori un’esperienza speciale tra belvedere, sale multimediali ed esposizioni dedicate alla storia ed alle tradizioni del territorio. È anche una suggestiva location per matrimoni.

Per maggiori informazioni su orari e tariffe vi rimando a questa pagina dedicata.

Il tour del centro storico di Dolceacqua si conclude in Piazza Mauro, dominata dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate, un edificio del ‘400 con rifacimenti successivi in stile barocco e che custodisce al suo interno il polittico di Santa Devota, pregevole opera del ‘500 dedicata alla Santa protettrice del Principato di Monaco.

Dal lato opposto della piazza, rivolta verso il torrente Nervia, è stata installata la curiosa Fontana del Rossese in onore del famoso omonimo vino DOC locale.

La Fontana del Rossese in Piazza Mauro - Vino DOC di Dolceacqua
Fontana del Rossese – Centro storico di Dolceacqua

 

 

 

 

I sentieri attorno a Dolceacqua

Oltre al suo patrimonio storico-artistico, questo borgo ligure è la base ideale per gli escursionisti che desiderano esplorare l’appennino e raggiungere le cime circostanti.

Ad esempio, Dolceacqua si trova nei pressi dell’itinerario della prima/ultima (a seconda del senso di percorrenza) tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri. Non mancano sentieri locali più brevi, come ad esempio la mulattiera verso la Cappella di San Bernardo (ne parlo all’inizio) oppure verso il Santuario dell’Addolorata, del quale ne ho percorso soltanto il tratto iniziale a causa del poco tempo a disposizione.

Ad ogni modo, dal piazzale antistante l’ingresso del Castello si trova un pannello informativo relativo ai sentieri della zona.

Itinerari escursionistici da Dolceacqua: Alta Via dei Monti Liguri e sentieri locali
Vista panoramica su Dolceacqua – Rete sentieristica locale

 

 

 

 

 

Come raggiungere Dolceacqua in auto e coi mezzi pubblici

Questo borgo dell’entroterra sorge nell’estremo ponente ligure, a neanche 10 Km dalle spiagge della Riviera dei Fiori.

Per chi viaggia in auto, il consiglio è di uscire ai caselli di Ventimiglia o Bordighera (Autostrada A10) per poi seguire la S. S. Aurelia e quindi la strada provinciale della Val Nervia.

Chi si muove invece coi mezzi pubblici deve sfruttare la combinazione treno+autobus. Dalla stazione di Ventimiglia si scende in Via Cavour, in direzione del lungomare. Davanti alla Banca Intesa Sanpaolo si trova la fermata degli autobus verso Dolceacqua ed altre destinazioni sia della costa che delle vallate. La linea è la n. 7 e gli orari sono consultabili sul sito di Riviera Trasporti.

Purtroppo, segnalo che in loco l’unica segnaletica presente (marzo 2022) è un cartello con scritto “Fermata”, sull’asfalto invece si intravedono le strisce gialle e la scritta bus. Dato l’afflusso di turisti forse sarebbe il caso di aggiungere qualche informazione…

Infine, un altro modo per arrivare a Dolceacqua è percorrendo la Ciclovia della Val Nervia (20-25 min) che parte dal lungomare di Ventimiglia, all’altezza del punto in cui il torrente Nervia sfocia in mare.

Dove si trova Dolceacqua (Val Nervia), come arrivare da Ventimiglia e dalla costa
Informazioni per visitare Dolceacqua in un giorno – Liguria di ponente

 

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