Colla Micheri, frazione del comune di Andora in provincia di Savona, è un piccolo gioiello medievale situato a 162 m d’altezza. Ciò che sorprende chi lo visita è la sua autenticità, mantenuta anche grazie ad una posizione particolare. Difatti, le case sono disposte lungo il versante posteriore della collina, rendendone quindi impossibile la vista dalla costa.
Nelle prossime righe vi racconto brevemente la sua storia e, in particolare, il legame con il celebre esploratore norvegese Thor Heyerdahl. Inoltre, il borgo è un importante crocevia di sentieri per facili e rilassanti camminate con vista sulla costa e l’entroterra. Esso, infatti, si trova lungo il percorso della tappa n. 23 del Sentiero Liguria, dalla Marina di Andora ad Albenga. La tappa successiva, la n. 24, collega invece Andora al borgo di Cervo ed è una delle escursioni più popolari del ponente ligure (ne parlo dettagliatamente in questo articolo).
Cenni storici su Colla Micheri
Il villaggio ha origini antichissime e, da sempre, la sua storia è stata vincolata all’ubicazione geografica che lo rendeva un nodo viario di grande rilevanza. Non sorprende perciò che vi transitasse pure la strada romana Iulia Augusta.
Arrivando ad un’epoca più recente, nel 1814 il pontefice Pio VII visitò il borgo ligure e benedisse i fedeli radunati nei pressi della Chiesa di San Sebastiano, sulla cui facciata è stata posta una lapide commemorativa di tale evento.
Se oggi possiamo ammirare Colla Micheri al massimo del suo splendore lo dobbiamo senza dubbio a Thor Heyerdahl. Egli, infatti, dopo aver attraversato il Pacifico a bordo dell’imbarcazione Kon-Tiki (l’omonimo diario di viaggio racconta tale avventura) vi si stabilì negli anni ’50 del secolo scorso occupandosi in prima persona delle opere di restauro e conservazione. Fu così che il navigatore norvegese trovò il proprio “piccolo paradiso” dove godersi il resto della vita. Morì qui il 18 aprile 2002 ed ancora oggi i suoi eredi frequentano il borgo.
Come raggiungere Colla Micheri in auto e a piedi
Nonostante faccia parte del comune di Andora, è Laigueglia il punto di partenza ideale per arrivare quassù. Data la breve distanza, è possibile combinare in un giorno la visita di entrambe le località.
Dal centro storico di Laigueglia, all’altezza della Cappella San Maria si imbocca Via Monaco da dove inizia la strada panoramica per Colla Micheri. Il percorso segue l’antico percorso romano e, dopo il primo tratto asfaltato, la salita prosegue su mulattiera. Tra un tornante e l’altro il panorama si apre sempre di più, dalla Baia del Sole fino all’isola Gallinara. Dopo 20-25 minuti si giunge quindi a un trivio: a sinistra per Colla Micheri, “dritti” per Andora ed a destra per Via San Bernardo (da dove parte uno dei sentieri di cui parlo più avanti).
Proseguendo poche decine di metri si giunge al parcheggio e quindi, come per magia, appare il borgo.
Cosa vedere a Colla Micheri e trekking da fare in giornata
Sulla destra si nota subito la facciata color rosso mattone della già citata Chiesa di San Sebastiano. L’anima medievale del borgo è rappresentata dalla piazzetta lastricata, circondata da antiche abitazioni in pietra abbellite con decorazioni floreali al loro esterno e dai classici vicoli stretti liguri che si fanno strada assecondando l’inclinazione della collina.
È il silenzio a farla da padrone, interrotto solamente dai rumori “discreti” della vita quotidiana dei pochi abitanti della zona. Una porta che sbatte, la finestra che viene chiusa, la chiave che gira nella serratura, la tv accesa, un cane che abbaia…
A Colla Micheri c’è un solo ristorante, o meglio un’osteria, ricavata all’interno di un ex frantoio. Gli orari possono variare a seconda della stagione, conviene quindi contattare telefonicamente i proprietari al numero +39 0182 499590.
I sentieri
Da qui partono una serie di percorsi adatti per escursionisti e mountain bike. Ve ne propongo un paio, facili e della durata di un paio d’ore circa. La segnaletica è presente e chiara, impossibile perciò perdersi.
Lasciato alle spalle il parcheggio, dalla stradina situata dal lato opposto rispetto alla Chiesa di San Sebastiano parte l’ascesa all’antico mulino a vento ed a Capo Mele. Dopo aver passato le ultime villette, il sentiero entra nella boscaglia per condurre in mezz’ora circa ai ruderi dell’edificio.
Camminando ancora per pochi metri si raggiunge il luogo dove sono custodite le ceneri di Thor Heyerdahl, una cerchia di pietre con una targa in ceramica che celebra l’impresa che ha reso l’esploratore norvegese famoso in tutto il mondo: i 101 giorni di navigazione dal Sud America alla Polinesia a bordo della zattera Kon-Tiki.
Volendo si può proseguire fino a Capo Mele, tuttavia, esso è un presidio militare e pertanto non accessibile. Suggerisco quindi di tornare a Colla Micheri e, se si ha tempo, di seguire un altro itinerario.
Il secondo che vi propongo è quello verso Poggio Brea, a 370 m di quota.
Dal borgo si torna al trivio e si prosegue dritti, costeggiando l’alto muro a secco in Via San Bernardo in direzione della località Mulini. Si passano una serie di ville, all’incrocio con Via Castello (cartello di inizio e fine del comune di Laigueglia) si percorre per un breve tratto la strada in discesa ma al tornante si torna su quella in salita. Si continua su asfalto, costeggiando altre ville, e poi a destra (a sinistra si trova al Circo Equestre La Scafarda) raggiungendo finalmente l’imbocco del sentiero. Da Colla Micheri calcolate 30-35 minuti a piedi.
Si sale percorrendo qualche tornante su strada sterrata fino all’indicazione per “Ciappai sentiero panoramico” valida per chi fa nordic walking ed in questo caso anche per noi. Dopo qualche passo si arriva sul crinale e la vista si apre su entrambi i versanti. La panchina, installata in una chiara posizione panoramica, invoglia ad una sosta. Dopodiché, si prosegue seguendo le indicazioni per “Poggio Brea”.
Complice il giorno infrasettimanale ed il periodo dell’anno non incontro praticamente nessuno e così mi ritrovo da solo a godermi la bellezza del paesaggio ed il silenzio della natura. Il percorso prosegue costeggiando una serie di giovani cipressi piantati nel 2017, in occasione della giornata dedicata agli alberi. In lontananza si scorgono dei pini marittimi e, una volta raggiunti, si tira dritti fino al trivio successivo, dove si prende il sentiero centrale in salita verso la destinazione finale dell’escursione.
Costeggiando il bosco si sale sulla cima di Poggio Brea, a 371 m d’altezza. Qui si trovano una panchina, dei tavolinetti da pic-nic, l’edicola rotonda del Sacro Cuore e persino un’installazione per esercizi ginnici.
Per il ritorno si può seguire la medesima via, ogni tanto si incontrano delle diramazioni secondarie che servono a dividere il sentiero per camminatori da quello per mountain bike. Ad ogni modo, il percorso si ricongiunge sempre pochi metri dopo. In discesa la fatica si sente ancora meno e perciò lo sguardo volge libero verso la costa, dove si riconoscono molto bene Laigueglia e Capo Mele, e l’entroterra, con le cime dei monti innevate.
Per le tempistiche, calcolate approssimativamente 2 ore-2:30 (a/r) da Colla Micheri.