La gita che vi propongo in questo articolo si snoda lungo la Riviera delle Palme, in provincia di Savona, toccando due località confinanti e separate tra loro da un monte crocevia di svariati sentieri verso l’entroterra. Dato che arrivo da Genova, per comodità sono partito da Borghetto Santo Spirito; ad ogni modo è tranquillamente fattibile pure da Ceriale. Oltre alla camminata in quota, con il tempo a disposizione ho avuto modo di visitare i centri storici dei due comuni liguri e di rilassarmi su entrambi i lungomari.
Complessivamente è stata un’escursione meravigliosa – complice il meteo perfetto – perché mi ha permesso di esplorare ambienti così diversi, mare e monti, spostandomi di pochissimi chilometri. Una caratteristica che rende la Liguria semplicemente unica.
Come raggiungere Borghetto Santo Spirito e Ceriale
Borghetto Santo Spirito dista approssimativamente 37 Km da Savona ed 85 Km da Genova. Da luglio 2005 ha un proprio casello autostradale sull’A10 Genova-Ventimiglia, mentre la statale Aurelia collega il borgo ligure con Ceriale ad ovest e Loano ad est.
Chi invece viaggia in treno, la stazione ferroviaria di Borghetto S. Spirito è situata sulla linea Genova-Ventimiglia. L’edificio sorge a ridosso del centro storico e si affaccia direttamente sul lungomare.
Ceriale si trova esattamente a metà strada tra Genova ed il confine con la Francia a Ventimiglia. Dal casello dell’autostrada A10 a Borghetto Santo Spirito si segue l’Aurelia che poi prosegue verso Albenga ad ovest.
Alla stazione ferroviaria di Ceriale fermano i treni regionali della linea Genova-Ventimiglia.
Cosa vedere a Borghetto Santo Spirito
La località è famosa per la vicinanza alle Grotte di Toirano, situate nell’omonimo comune a 5 Km dal centro. Purtroppo non ho avuto tempo per visitarle ma ho così una scusa più che valida per tornare.
Arrivo in treno al mattino presto e per prima cosa mi sgranchisco le gambe facendo due passi sulla passeggiata lungomare, denominata “Giacomo Matteotti” verso occidente e “Walter Tobagi” in direzione di Loano. A proposito, a poche decine di metri dal confine tra i due comuni si trova l’Approdo turistico “Poseidon” di Borghetto Santo Spirito, destinato ad ospitare oltre 200 imbarcazioni.
Come nelle altre località costiere liguri, le spiagge di Borghetto Santo Spirito alternano aree libere ad altre occupate dagli stabilimenti balneari. Il fondo è prevalentemente sabbioso. Non mancano ovviamente bar e ristoranti rivolti direttamente sulla passeggiata.
Ritornando alla stazione ferroviaria, dal sottopassaggio si giunge in Piazza della Libertà, dove sorge il palazzo del Comune. Attraversata l’Aurelia si sbuca in via Roma, l’arteria principale del centro storico di Borghetto Santo Spirito.
Qui si può ammirare la Chiesa di San Matteo, eretta originariamente nel secolo XIII ma ampliata nel corso del Seicento dato lo sviluppo demografico della cittadina. Vanno menzionati il campanile in stile barocco e, tra le importanti opere custodite all’interno, una scultura raffigurante S. Matteo creata dalla bottega di Anton Maria Maragliano.
Esplorando i dintorni della chiesa si percorrono le tipiche viuzze liguri caratterizzate dalle facciate colorate degli edifici che vi si affacciano. Camminando per via Roma in direzione di Ceriale si passa la Porta occidentale, una delle quattro erette per controllare gli accessi al borgo in epoca medievale. Si arriva quindi nella suggestiva Piazza della Madonna della Guardia, dove si trova l’Oratorio di San Giuseppe.
L’ultimo luogo di interesse che ho tempo di vedere è il Castello Borelli, una dimora storica neo-gotica costruita nella seconda metà dell’800 dall’ingegnere Bartolomeo Borelli. Egli si occupò della realizzazione del traforo del Frejus tra il 1857-1871, successivamente fu deputato e senatore del Regno d’Italia, infine venne eletto come consigliere comunale a Borghetto Santo Spirito dove poi morì nel 1905.
Una curiosità. Durante gli scavi vennero scoperti una serie di resti romani tra cui monete, anfore, vasi ed un’ara. Si pensò quindi che il primo insediamento umano nella zona risalisse proprio a quel periodo. Tuttavia, si ritiene più probabile che gli abitanti della tribù dei Liguri vi abitassero già precedentemente. Durante il Medioevo qui sorgeva l’Ospizio monacale di Santo Spirito, al quale si deve il nome del borgo che venne fondato nel 1288.
Il complesso edilizio sorge su Capo Santo Spirito, sulle pendici del monte Piccaro ed a picco sul mare. Attualmente è un resort con servizi esclusivi, sfortunatamente al momento della mia visita vi erano dei lavori in corso e quindi le impalcature presenti non mi hanno consentito di goderne appieno la bellezza.
Ascesa alla Madonna della Guardia da Borghetto Santo Spirito
Nei pressi del castello vi è una scalinata che conduce all’imbocco del sentiero. Tuttavia, trovandola sbarrata ho dovuto cambiare itinerario ritornando in centro. Dalla Piazza della Madonna della Guardia si prende via Marexiano oltrepassando il Cinema Vittoria. A questo punto si devia sulla sinistra in via Giovanni Pascoli ed ecco il sentiero per il monte Piccaro e la Madonna della Guardia.
Il tratto iniziale nella boscaglia presenta una superficie irregolare e con rocce affioranti, motivo per il quale lo considero la parte più “complicata” dell’intera escursione (comunque fattibile sia da grandi che piccini). Quando poi ci si immette sulla carrareccia proveniente dal Castello Borelli la vista si apre progressivamente ed ecco quindi che comincia la vera e propria passeggiata panoramica immersa nella macchia mediterranea.
La salita è costante ma molto graduale e perciò assolutamente non faticosa. Il percorso è esposto a sud e quindi vi suggerisco di evitare le ore più calde. Dopo qualche curva si incrocia il sentiero proveniente da Ceriale e si prosegue fino a quando all’orizzonte si staglia la Madonna della Guardia, la prima tappa di questo trekking. Da Borghetto Santo Spirito si impiegano complessivamente 40-50 minuti. Difficile se non impossibile perdersi durante il tragitto, la segnaletica ad opera del CAI di Loano è presente e chiara.
La piccola cappella votiva è posizionata a 253 m di quota e da sempre è cara ai borghettini che vengono qui per lasciarvi i propri bigliettini con voti. Che dire poi del panorama che si ha dinnanzi agli occhi, da Capo Noli alla piana di Albenga e l’isola Gallinara. Si riesce ad intravedere pure la torre di guardia del Castello Borelli.
Trekking sul monte Croce
Terminata la meritata sosta, l’ascesa continua. Dopo una decina di minuti si raggiunge la cima del monte Piccaro – 280 m d’altezza – ricoperta da antenne e ripetitori. Segue una breve discesa e dopodiché inizia la salita al Monte Croce, già visibile all’orizzonte.
Si cammina sul sentiero lungo il crinale che si fa largo tra cespugli e qualche detrito. Data l’esposizione, l’ascesa è ventosa ma non particolarmente impegnativa e comunque la meta finale ripaga ogni sforzo fatto. Dopo circa un’ora di cammino si giunge finalmente sulla vetta del Monte Croce – 541 m di quota – dove si può godere di un’incredibile vista panoramica a 360° su Borghetto Santo Spirito, Ceriale e l’entroterra. Si distingue chiaramente anche la via percorsa in cresta dalla Madonna della Guardia.
Volendo si può proseguire verso il Monte Acuto (747 m) ed il Santuario di Monte Croce a Balestrino (735 m).
Cosa vedere a Ceriale
Rientro a Borghetto Santo Spirito percorrendo il medesimo sentiero e quindi raggiungo Ceriale tramite la nuova passerella pedonale che costeggia il Capo di Santo Spirito ed il Castello Borelli offrendo scorci suggestivi sul mar Ligure.
La passeggiata lungomare inizia lungo gli incamminamenti in legno che attraversano la pineta, il polmone verde del borgo ligure che assicura ombra e fresco nelle giornate estive più calde. Le spiagge ed il mare pulito dal fondale basso – ideale quindi anche per le famiglie con bambini piccoli – hanno conferito al litorale di Ceriale il riconoscimento della Bandiera Blu. Anche qui si alternano zone libere con stabilimenti balneari.
Dal pontile panoramico si può ammirare l’intera cittadina e si riesce a scorgere pure il Torrione Medievale eretto nel secolo XVI a difesa dalle invasioni dei pirati.
La struttura militare si affaccia su Piazza della Vittoria, punto d’accesso al centro storico di Ceriale. La vicina Chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni Battista ed Eugenio è una delle testimonianze più importanti del periodo medievale, sebbene comunque sia stata riedificata nel corso del secolo XVII dopo la sua distruzione ad opera dei pirati.
Via Indipendenza è l’arteria principale dell’area e percorrendola si incrociano una serie di vicoli che contribuiscono a creare quell’atmosfera unica e sospesa nel tempo che caratterizza il cuore di ogni borgo ligure. Camminando verso levante si giunge alla stazione ferroviaria.
Invece, a circa 3 Km da qui si trova il Parco Acquatico Le Caravelle, il più grande della Liguria di questo genere. Al suo interno vi sono attrazioni per grandi e piccini con dodici scivoli differenti, un’area benessere, l’Aquadance, un campo da beach volley e tanto altro ancora.