Dopo aver trascorso alcuni giorni nell’Inghilterra settentrionale seguendo un itinerario ispirato ai luoghi legati alle ribellioni giacobite del 1715 e 1745, sono finalmente approdato in Scozia con l’intenzione di esplorare gli Scottish Borders.
Trattasi della regione situata tra Edimburgo ed il confine inglese e che ancora oggi non è particolarmente battuta dai turisti, troppo frettolosi di raggiungere la capitale scozzese e da lì proseguire verso le più note Highlands. Per questo motivo ho deciso di alloggiare a Galashiels e scoprirne i dintorni spostandomi in autobus.
Escursione a Tweedbank per visitare Abbotsford House, la dimora di Walter Scott
Dopo due ore di viaggio dalla città inglese di Carlisle sono arrivato a Galashiels e, dopo aver lasciato la valigia al Craigielea B&B, mi sono immediatamente messo in marcia in direzione di Tweedbank, un villaggio situato a sud-est e distante poco meno di due miglia.
Nei suoi dintorni, immersa nella natura ed affacciata sul fiume Tweed, sorge Abbotsford House, la casa dove abitò e morì il celebre scrittore scozzese Walter Scott. Considerato l’ideatore del moderno romanzo storico, al punto che ispirò scrittori di tutto il mondo (incluso il nostro Alessandro Manzoni), fu grazie ai paesaggi incantevoli che circondavano la sua tenuta che trovò l’ispirazione per scrivere opere quali le novelle di Waverley.
Addirittura, Scott iniziò a piantare alberi ancor prima dell’acquisto della casa, avvenuto nel 1811. Inoltre, il suo focus primario rimase la progettazione e la cura degli ambienti esterni e così i lavori di ampliamento dell’abitazione furono avviati solo successivamente.
Il nome con la quale la battezzò, Abbotsford, deriva dal guado (ford) che veniva sfruttato dagli abati (abbots) della vicina Abbazia di Melrose per attraversare il fiume Tweed.
La proprietà, così come appare oggi ai nostri occhi, è un magnifico esempio di stile baronale scozzese e fu preso come modello per la costruzione di altre dimore sparse nei Borders. Per la sua realizzazione furono coinvolti artigiani, giovani designer e diversi architetti, tra cui William Atkinson e David Ramsay, quest’ultimo poi venne incaricato dalla Regina Vittoria di ridecorare gli interni del Palazzo di Holyrood a Edimburgo.
Sfortunatamente per Scott, la crisi economica del 1825 che coinvolse il Regno Unito, ebbe pesanti ripercussioni anche su di lui e perciò, improvvisamente sommerso di debiti, fu costretto ad ipotecare la sua dimora dopo averci abitato soltanto un anno.
Anche per questo venne aperta al pubblico a partire dal 1833, a soli cinque mesi di distanza dalla morte del suo inquilino più illustre. I discendenti continuarono ad abitare in un’ala riservata della proprietà fino al 2004.
Parlando dei luoghi della visita, il tour dura un’ora circa e ripercorre tutte le sale storiche di Abbotsford, impreziosite da cimeli che Scott aveva raccolto e collezionato esplorando la regione ed i suoi dintorni. Ad esempio, nella Entrance Hall – che fu l’ultima area ad essere completata – si possono ammirare alcuni pannelli di quercia intagliati provenienti dall’antica Abbazia di Dunfermline, il caminetto invece è ispirato ad un elemento d’arredo della vicina Abbazia di Melrose. Gli stemmi e gli scudi che adornano le pareti appartengono ad alcune famiglie dei Borders e lontani parenti dello scrittore.
La sala seguente ospita lo studio personale di Walter Scott; qui vi scrisse le ultime novelle, la biografia The Life of Napoleon Bonaparte del 1827 ed il libro per bambini Tales of a Grandfather (1828-1831) scritto per suo nipote. La scrivania al centro, che l’autore scozzese si era portato con sé dalla sua precedente abitazione, è quella sulla quale scrisse Waverley.
L’ambiente che più ho ammirato è la magnifica libreria pensata da Scott in persona ed ancora oggi contenente i volumi che egli stesso aveva ereditato, comprato, ricevuto da personalità illustri dell’epoca oppure utilizzato per le proprie opere ma anche per altri scopi, come nel caso dei libri collezionati per comprendere come coltivare al meglio le piante che avrebbero circondato la tenuta.
Da allora nulla è stato né aggiunto né modificato e difatti la stessa suddivisione dei testi a seconda della tematica trattata è quella fatta da Scott.
La Dining Room è invece la stanza nella quale Walter Scott morì il 21 settembre 1832. Egli, durante un lungo viaggio terapeutico a Malta, Napoli e Roma, si era gravemente ammalato in seguito a diversi ictus e fu già un miracolo che potesse tornare vivo per un’ultima volta ad Abbotsford. Ormai fortemente debilitato, venne sistemato un letto in questa stanza e rivolto verso la finestra con vista sul fiume Tweed e Scott vi spirò in un soleggiato pomeriggio di inizio autunno. Fu poi sepolto nella Dryburgh Abbey, una delle abbazie storiche degli Scottish Borders.
La visita comincia dalla Entrance Hall, dove tra l’altro potete prelevare le audioguide (incluse nel prezzo) oppure le guide cartacee, quest’ultime disponibili anche in lingua italiana.
I giardini ed i sentieri nei dintorni della tenuta storica
Queste aree verdi, progettate da Walter Scott ed arrivate a noi con poche modifiche significative, non hanno una mera funzione decorativa ma sono tre “stanze esterne” racchiuse tra le mura e che fungono da collegamento tra il lusso degli interni dell’abitazione e la semplice meraviglia della natura attorno.
La bellezza del panorama che si contempla allontanandosi da Abbotsford la si deve sempre a Walter Scott, il quale si preoccupò di “modellare” un paesaggio in modo da trovare l’ispirazione per le sue opere. E grazie a ciò, oggi coesistono habitat differenti che ospitano specie animali e vegetali che assicurano una ricca biodiversità.
L’ambiente ben si presta a camminate rilassanti attraverso i tanti sentieri presenti nella zona che consentono di esplorare i dintorni di Abbotsford e Tweedbank. Tra quelli disponibili ho scelto un percorso circolare di 6,5 Km che si compie in 2 ore circa.
Si parte dal parcheggio antistante il Visitor Centre per poi girare a sinistra e seguire la strada che si inoltra nella boscaglia. La passeggiata si snoda in gran parte seguendo la Borders Abbey Way, un itinerario di lunga distanza (attorno ai 103 Km) che attraversa la regione passando in prossimità delle abbazie principali (Melrose, Jedburgh e Kelso).
Si cammina su strade di campagna e perciò secondarie, non vi è marciapiede ma non è comunque un problema poiché vi transitano pochissime automobili che comunque rallentano subito alla vostra vista (con tanto di saluto da chi è a bordo).
Girate a destra ad entrambi gli incroci successivi (punti 2 e 3 della mappa) e concedetevi una pausa per ammirare le Eildon Hills. Arrivati poi alla deviazione n. 4 svoltate a sinistra per il sentiero che taglia la vegetazione. In circa 15-20 minuti si raggiunge il Cauldshiels Loch, un lago suggestivo e molto profondo che posso godermi in tutta tranquillità essendo solo (come per il resto dell’escursione).
Dopo essermi rilassato a sufficienza ritorno indietro fino all’incrocio precedente e continuo sulla strada asfaltata fino a quando non vedo apparire davanti a me un gruppo di casette. Devio a destra ed entro nel bosco. Dopo qualche decina di metri, sulla sinistra si riesce a scorgere un altro lago, il Faldonside Loch.
A questo punto ammetto di essermi perso, o meglio, probabilmente ho frainteso la spiegazione del percorso che avevo portato con me perché, dopo aver camminato ancora un po’ ed essere uscito dal bosco, mi sono ritrovato dinnanzi ad un cancello – il kissing gate – inaspettatamente chiuso. Ero tentato di scavalcarlo ma, essendo in Scozia e temendo di fare un gesto non proprio “raccomandabile”, ho preferito fare marcia indietro e rientrare ad Abbotsford per la medesima via.
Dato il panorama stupendo attorno a me posso dire che questo “inconveniente”non mi sia pesato più di tanto 😀
Abbotsford House: orari, biglietti e come arrivare
La casa ed i giardini sono visitabili da marzo a novembre, mentre il Visitor Centre (con museo annesso dedicato a Walter Scott) ed il bar sono aperti tutto l’anno.
Gli orari variano a seconda della stagione:
- 1°-31 marzo, dalle 10 alle 16;
- 1° aprile-31 ottobre, dalle 10 alle 17;
- 1°-30 novembre, dalle 10 alle 16.
Per quanto riguarda il costo:
- adulto, £11.20
- ridotto (over 60, studenti universitari), £10.20;
- bambini (minori di 17 anni), £5.00;
- cumulativo (2 adulti e fino a 3 minori di 17 anni), £28.00;
- cumulativo (1 adulto e fino a 3 minori di 17 anni), £19.60.
In alternativa, se intendete visitare soltanto i giardini le tariffe sono inferiori ma sinceramente non è una cosa che suggerisco poiché arrivare qui senza visitare la casa secondo me ha poco senso.
Per chi lo desidera, è possibile acquistare i biglietti da casa.
Arrivare a Abbotsford House è molto semplice, anche per coloro che devono utilizzare i mezzi pubblici.
A Tweedbank, che si trova a circa 2 Km dalla dimora storica di Walter Scott, vi è la stazione ferroviaria e capolinea della Borders Railway da e per Edimburgo. Il viaggio dura un’ora e, una volta scesi, si può arrivare a piedi oppure usufruire del servizio navetta gratuito – Abbotsford Minibus – operato dai volontari della tenuta con corse effettuate in coincidenza con gli orari dei treni.
In alternativa, la linea X62 di Borders Buses collega Edimburgo a Melrose e ferma a Galafoot Bridge, a circa 10-15 minuti a piedi da Abbotsford (accesso tramite sentiero pubblico che in parte costeggia il fiume Tweed).
Nel mio caso, vista la giornata soleggiata, ho deciso di arrivarvi da Galashiels a piedi. La passeggiata è durata 35 minuti circa (1,6 miglia di distanza) percorrendo Abbotsford House, una strada piuttosto trafficata ma con marciapiedi ampi in entrambe le direzioni.
Una volta in prossimità del ponte sul fiume Tweed, suggerisco di tenere la destra in modo da arrivare al sentiero che parte all’altezza della fermata dell’autobus e che raggiunge la dimora attraverso la boscaglia.
Per ulteriori dettagli vi lascio un paio di link utili:
- Abbotsford House;
- Traveline Scotland, per consultare in tempo reale i mezzi pubblici più vicini alla vostra posizione.