Per Fife Coastal Path si intende un percorso che segue l’intera costa della regione scozzese, da Kincardine a Newburgh, per una distanza complessiva di 117 miglia, ossia quasi 200 chilometri. Ha impiegato pochi anni per diventare un’attrazione turistica di grande richiamo, coinvolgendo camminatori più o meno improvvisati affascinati dai paesaggi che si attraversano. Inoltre, il tracciato tocca località di grande rilevanza per la storia e la cultura del Fife e della Scozia in generale.
La comodità del percorso è che ci si può fermare quando si vuole ed usufruire dei mezzi pubblici per tornare indietro oppure per raggiungere la tappa successiva. Difatti, gli autobus e, quando presenti, i treni, collegano tutte le località e quindi facilitano decisamente gli spostamenti.
Già negli scorci anni avevo avuto modo di percorrerne un piccolo pezzo durante l’escursione giornaliera ad Aberdour fatta mentre alloggiavo a Edimburgo. Successivamente, durante la settimana trascorsa nel Fife, ho riservato apposta una giornata per il Coastal Path. L’occasione è stata quando mi trovavo a Kirkcaldy, la città più popolosa della regione e caratterizzata da un importante passato industriale mentre oggi sta cercando di svoltare pagina.
Escursione da Kirkcaldy a East Wemyss
L’ex borgo reale, soprannominato Lang Toun a causa della lunghezza della sua strada principale (in origine di un 1 miglio, oggi oltre 4 miglia poiché nel frattempo sono stati inglobati comuni limitrofi), non mi ha particolarmente entusiasmato. Diciamo che storicamente non ha una particolare vocazione turistica e quindi va bene più che altro come base per esplorare i dintorni.
L’evento più importante che si svolge qui è il Links Market ad aprile, considerato la “fiera di strada più lunga d’Europa”. Kirkcaldy è inoltre la città natale di Adam Smith, il filosofo ed economista autore della celebre opera “Il benessere delle nazioni”. A lui è dedicato il Teatro che sorge a nord rispetto al centro cittadino, a pochi passi dal B&B dove ho pernottato.
Dal lato opposto della strada rispetto al teatro vi sono i War Memorial Gardens, inaugurati nel 1925 per commemorare i caduti durante i vari conflitti mondiali. Su tale area verde si affacciano le Kirkcaldy Galleries, un centro culturale polifunzionale che comprende una libreria, un museo, una galleria d’arte, una caffetteria, un negozio di souvenir ed un’area giochi per bambini. L’edificio che le ospita venne donato alla città dall’industriale John Nairn nel 1925 dopo aver perso il figlio nel corso della “Grande Guerra”.
L’ingresso è gratuito e vale la pena dedicarci un po’ di tempo per saperne di più sulla storia della città e dei suoi dintorni.
A 5 minuti a piedi da qui si estende il Beveridge Park, un parco pubblico aperto il 24 settembre 1892. È il luogo di Kirkcaldy che mi è piaciuto di più, l’ho trovato davvero ben curato oltre al fatto di essere immenso, copre infatti un’area di 420.000 m2. Include un lago navigabile nei mesi estivi, campi da calcio, rugby, tennis, aree giochi per bambini, zona skateboard, giardini e roseti, sentieri nel bosco e percorsi adatti anche per le sedie a rotelle.
Il Fife Coastal Path passa lungo la passeggiata lungomare di Kirkcaldy, il Waterfront, lunga un miglio. Non è molto suggestiva, specie se si volge lo sguardo verso la città. Si notano infatti alcuni edifici che sembrano dei casermoni, altri palazzi sono invece in stato di abbandono. Decisamente meglio camminare guardando verso la Linktown Beach, la spiaggia urbana da cui si osserva distintamente lo skyline di Edimburgo all’orizzonte, in particolare la collina di Arthur’s Seat e le Salisbury Crags. Quando c’è la bassa marea incontrerete numerose persone intente a far giocare i propri cani, qualcuno magari si tufferà stoicamente nelle acque tutt’altro che calde del Mare del Nord.
Da Ravenscraig Park a Dysart
Arrivando nella zona dell’antico porto commerciale, il percorso si sposta per un tratto verso l’interno mentre si passa l’area industriale. Dopo una brevissima salita, seguite la strada in discesa verso destra e vi ritroverete così nei pressi della Pathhead Sands Beach.
Vicino al parcheggio vi sono diversi tavolinetti per il pic-nic così come dei giardinetti. La vista dalla spiaggia è dominata dalle rovine del Ravenscraig Castle. Fatto costruire da Re Giacomo II per la moglie attorno al 1460, è considerato uno dei primi esempi di castello scozzese predisposto per accogliere l’artiglieria di difesa. Nonostante ciò, venne distrutto in seguito all’attacco dell’esercito di Cromwell nel secolo XVII. Il luogo viene citato da Sir Walter Scott nella ballata Rosabelle nell’opera “Lay of the Last Minstrel”.
Il promontorio su cui è arroccato il castello si trova all’interno del Ravenscraig Park, un altro parco pubblico di Kirkcaldy attraversato dai sentieri del Coastal Path.
Lo attraverso fino al tunnel che conduce al porticciolo di Dysart, borgo reale del VII secolo oggi compreso nel comune di Kirkcaldy. Vi arrivo con la bassa marea, notando il dislivello delle altezze raggiunte dall’acqua e le imbarcazioni adagiate sul fondo sabbioso. Una piccola “chicca” televisiva: i fan di Outlander dovrebbero riconoscerlo poiché è apparso nella prima puntata della seconda stagione come ambientazione del porto di Le Havre. Qui sorge l’Harbourmasters’ House, edificio della metà dell’800 che attualmente è sede del Fife Countryside and Coast Trust. Approfittatene per dare un’occhiata al museo che racconta la storia del villaggio e per reperire informazioni sul Costal Path.
Vale poi decisamente la pena fermarsi un po’ e perlustrare le viuzze del centro storico, un gioiellino inaspettato che mi è entrato subito nel cuore grazie in particolare agli scorci sul Firth of Forth. Da segnalare la St Serf’s Tower risalente al XIII secolo e la Pan Ha’, la strada più pittoresca del villaggio grazie ai cottage del XVI-XVII secolo e sapientemente ristrutturati negli anni ’60 del secolo scorso.
Tra West e East Wemyss
Lascio alle spalle Dysart e continuo sul Coastal Path in direzione di West Wemyss, uno degli antichi porti adibiti al commercio di carbone e sale con l’Europa. Il passato industriale dell’area è testimoniato dalla macchina di estrazione delle Frances Colliery innalzata tra il 1947 ed il 1948 e rimasta a ricordo di tutte le persone che hanno rischiato la vita lavorando all’estrazione del carbone.
Nonostante sia domenica e la giornata sia buona dal punto di vista meteorologico, durante il cammino incontro veramente poca gente e quindi mi godo il patrimonio storico, industriale e paesaggistico della costa del Fife in totale solitudine.
Giungo quindi nei pressi della Chapel Garden, il luogo di sepoltura della famiglia Wemyss e chiuso da mura con torri entrambe risalenti al ‘500.
West Wemyss è un villaggio quasi disabitato legato all’esportazione del sale e del carbone grazie al porto costruito nel 1621 dalla famiglia Wemyss. Esplorando le vie centrali ritrovo l’atmosfera e gli scorci che mi ero goduto a Dysart. Solo avvicinandomi alla spiaggia incontro qualche anima viva, intenta a godersi quei pochi raggi di sole che riescono a fare capolino tra le nuvole sempre presenti.
A qualche centinaio di metri dal villaggio, in direzione di East Wemyss, si scorge il Wemyss Castle, un edificio di cui si hanno notizie fin dal 1400 e che nel corso dei secoli ha subito modifiche ed ulteriori aggiunte. Il fatto più saliente che lo riguarda avviene nel 1565, quando cioè Mary Queen of Scots incontra qui il suo futuro marito Lord Darnley.
Oggi il castello è una proprietà privata, tuttavia i suoi giardini sono visitabili – previo appuntamento – da maggio a luglio.
La mia escursione si conclude a East Wemyss, un altro villaggio sviluppatosi come comunità dei lavoratori impegnati nell’estrazione del carbone, un’attività tristemente conclusasi nel 1967 in seguito ad un grave incendio che coinvolse l’area.
Attorno al villaggio vi sono svariate caverne con incisioni pitte, cristiane e vichinghe rappresentanti animali, divinità e simboli di fertilità. Purtroppo, gran parte di esse non sono visitabili poiché impraticabili. Ai margini della località in direzione di Buckhaven sorgono le rovine del MacDuff Castle, abitato dalla famiglia Wemyss nel corso del XIV secolo e dai suoi successori nei secoli dopo.
Per tornare a Kirkcaldy, non avendo voglia di rifarmi tutto il percorso a piedi, prendo l’autobus proprio a East Wemyss, all’altezza del cimitero situato alla fine del villaggio. Per vedere quali sono le linee che connettono le località attraversate dal Coastal Path vi suggerisco di scaricarvi sul cellulare l’applicazione di Traveline Scotland che potrete così consultare in tempo reale.
Se avete bisogno di ulteriori informazioni e suggerimenti sulla Scozia vi consiglio allora di consultare la sezione dedicata sul sito italiano dell’Ente del Turismo del Regno Unito.