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Itinerario tra Baviera e Salisburghese: visita del Nido dell'Aquila di Hitler

Storia, paesaggi da sogno e cime oltre i Tremila: cosa fare e vedere tra Salisburghese e Baviera

Al confine tra Austria e Germania, per l’esattezza tra Salisburghese e Baviera, si estende un’area molto interessante da scoprire.

La natura è la protagonista indiscussa tra laghi, ghiacciai ed alcune delle montagne più alte dell’Austria. Per gli appassionati della storia del Novecento, qui è possibile visitare il celebre “Nido dell’Aquila” voluto da Hitler e sede di svariati incontri diplomatici con i rappresentanti delle altre potenze europee.

 

 

 

Tre escursioni da fare tra Salisburghese e Baviera

Le tre località citate nelle prossime righe sono accessibili con i mezzi pubblici ma se si ha poco tempo a disposizione conviene spostarsi in auto. La città di riferimento è Salisburgo, con distanze che spaziano dai 30 ai 90 Km circa rispetto a questi luoghi.

 

 

1) Kehlsteinhaus

Nel comune tedesco di Berchtesgaden sorge uno degli edifici più controversi della storia europea del secolo scorso.

Ci volle circa un anno e l’impiego di duemila persone per costruire nel 1938 sulla cima del monte Kehlstein (1.834 m di altezza) questo edificio. Un giornalista britannico lo ribattezzò nel settembre dello stesso anno “Nido dell’Aquila” considerando sia le caratteristiche orografiche del luogo che l’antico simbolo della Germania e del partito Nazista, appunto l’aquila.

Al contrario della compagna Eva Braun, che vi trascorse lunghi periodi di villeggiatura, il Führer lo utilizzò in poche occasioni. Egli preferiva soggiornare nella vicina Berghof, residenza che acquistò nel 1933 e di cui oggi non resta traccia essendo stata demolita nel 1952 per evitare che diventasse meta di pellegrinaggio da parte dei “nostalgici”.

Si ritiene che uno dei motivi per i quali Hitler frequentò di rado la Kehlsteinhaus fu l’altitudine. È risaputo infatti che egli soffrisse di vertigini così come di claustrofobia. Inoltre, con lo scoppio della guerra il luogo venne ritenuto poco sicuro poiché bersaglio troppo facile per i bombardamenti degli angloamericani. Tuttavia, il Nido dell’Aquila restò in piedi e per qualche anno venne occupato dagli Alleati.

Per evitarne la distruzione venne convertito in rifugio alpino sotto la gestione dell’ente del turismo di Berchtesgaden. Una parte dei guadagni viene devoluta alla fondazione locale che si occupa di finanziare iniziative e attività culturali.

Oggi, per ovvie ragioni, del passato nazista dell’edificio restano poche tracce ma interessanti.

Sull’arco di accesso alla galleria è ancora visibile la scritta Erbaut 1938, cioè “costruito nel 1938”.

Nido dell'Aquila: cosa vedere nella residenza di Hitler vicino a Salisburgo
Ingresso al tunnel verso l’ascensore della Kehlsteinhouse

Il tunnel, scavato nella roccia granitica e lungo 124 m, conduce all’ascensore che copre un centinaio di metri di dislivello in 41 secondi. Esso è ancora quello originale, realizzato in ottone e bronzo e pieno di specchi. Questi servivano per alleviare il disturbo claustrofobico del Führer.

Il tratto conclusivo della tromba dell’ascensore è rivestito in marmo rosso di Levanto donato da Benito Mussolini. Lo stesso materiale, sempre regalato dal Duce, venne adoperato per la costruzione del camino presente nella sale dell’odierno ristorante.

Camino con marmo rosso di Levanto donato dal Duce ad Hitler - Nido dell'Aquila, Baviera
Camino con marmo rosso donato dal Duce

L’ambiente è collegato allo spazio esterno da una galleria vetrata dove Hitler ed i suoi ospiti erano soliti intrattenersi.

Il Nido dell’Aquila venne sfruttato soprattutto come sede di riunioni ed incontri diplomatici, compreso quello con Galeazzo Ciano avvenuto nel 1939.

Galleria vetrata del Nido dell'Aquila di Hitler, tra Germania ed Austria
All’interno della galleria vetrata della Kehlsteinhouse

La terrazza panoramica offre splendidi scorci sulle Alpi Bavaresi ed il vicino lago Königsee che avrei poi visitato nel pomeriggio. Mi trovo nel cuore del Berchtesgaden National Park e dunque in una zona attraversata da una fitta rete di sentieri.

Tra quelli che passano per la cima del Kehlstein prendo quello che in 20-30 minuti scende al piazzale degli autobus evitando così la coda per prendere di nuovo l’ascensore.

L’accesso al Nido dell’Aquila è tramite strada privata e dunque ci sono solo due alternative possibili:

  • salire a piedi, occorrono tra le 2-3 ore;
  • prendere uno degli autobus che partono dal parcheggio di Hintereck, a pochi passi dal Centro di Documentazione sul Nazismo, museo eretto sulle macerie della Berghof.

 

I biglietti sono acquistabili in loco oppure in anticipo su internet. Suggerisco la seconda opzione in modo da evitare eventuali file in biglietteria. Va considerato infatti che, in alta stagione, si contano tra i 2.000-3.000 visitatori giornalieri.

Gli autobus partono ogni 25 minuti circa ed impiegano una ventina di minuti per percorrere la Kehlsteinstraße. Costruita in soli tredici mesi, essa ha una lunghezza di 6,5 Km ed affronta un dislivello di 700 m.

Il biglietto comprende un viaggio di a/r e l’ascensore. Per la visita complessiva occorrono un paio d’ore ma è possibile cambiare l’orario del rientro (indicato sul titolo di viaggio) presso le macchinette automatiche installate nei pressi delle partenze degli autobus.

Il Nido dell’Aquila è aperto dalla tarda primavera sino all’inizio dell’autunno, a seconda del meteo. Tutte le informazioni sono comunque riportate sul sito internet.

Per chi si trova a Salisburgo oppure a Monaco di Baviera e, senza mezzo proprio, desidera visitare questo luogo storico in giornata, l’opzione più comoda è quella di affidarsi a dei tour organizzati. Vi segnalo questi due:

 

Itinerario tra Baviera e Salisburghese: visita del Nido dell'Aquila di Hitler
Nido dell’Aquila, sulla cima del monte Kehlstein

 

 

2) Königsee

Incastonato ai piedi del monte Watzman (2.713 m) e facente parte delle Alpi di Berchtesgaden, il “Lago del Re” servì da riserva di caccia e pesca dei canonici locali al servizio dei potenti principi-arcivescovi di Salisburgo.

Agli inizi dell’800 passò sotto il controllo del Re di Baviera ed è ancora oggi uno degli angoli più suggestivi dello Stato Federato (Land) tedesco.

Cosa vedere al confine tra Germania ed Austria: lago Königsee
In navigazione sul Königsee

Da Schönau, paese affacciato sull’estremità settentrionale dello specchio d’acqua, partono i battelli turistici che la collegano con le località di St. Bartholomä e Saletlam. Da quest’ultima parte il sentiero che conduce al vicino lago Obersee, da dove è possibile contemplare la cascata più alta della Germania, la Röthbach.

Durante la traversata si apprezza appieno la bellezza e la tranquillità del luogo, anche grazie al silenzio dei motori elettrici dei battelli. Il versante destro è comunemente soprannominato la “parete dell’eco” ed il motivo viene spiegato e mostrato direttamente dallo steward di bordo. Bastano poche note suonate con il flicorno per sentire almeno due volte il suono propagarsi…

Tappa consigliata è aSt. Bartholomä per visitare la Cappella di San Bartolomeo.

Trattasi un santuario dalla cupola appuntita eretto sulle fondamenta di un tempio religioso risalente alla prima metà del 1100, ricostruito ed ampliato nel corso dei secoli. Nei suoi dintorni vi sono un ristorante ed una pescheria (Fischerei), dove è possibile assaggiare il panino con trota, la specialità del posto!

Luoghi di interesse in Baviera (Germania): St Bartholomä, sul lago Königsee
Santuario di San Bartolomeo, sul lago Königsee

Nei pressi della chiesa partono alcuni sentieri, tra cui quello ad anello che costeggia brevemente il lago per poi tagliare nel bosco e rientrare verso il porticciolo.

Gli orari dei battelli sono consultabili sul sito internet della compagnia. Prestate attenzione agli orari perché non ci sono strutture ricettive né a Salet né a St. Bartholomä.

Luoghi da scoprire tra Salisburghese e Baviera: lago Königsee
Scorcio del Königsee dal litorale di St Bartholomä

 

 

3) Kitzsteinhorn e Top of Salzburg

A quasi 100 Km a sud-ovest di Salisburgo e situato nei pressi del lago Zell am See, Kaprun è il punto di partenza degli impianti di risalita che raggiungono i tre ghiacciai dello Kitzsteinhorn (Maurerkees, Kammerkees e Schmiedingerkees) rilievo facente parte della catena degli Alti Tauri ed alto 3.203 metri.

Vi sono stato nel 2024, a distanza di oltre vent’anni dalla prima visita, e nel frattempo sono cambiate diverse cose. A cominciare dal ghiacciaio, anch’esso purtroppo in forte ritirata, passando per il totale rinnovamento del comprensorio.

Tale processo si è reso necessario in seguito al tragico incidente avvenuto l’11 novembre 2000. Intorno alle 9 di mattina si verificò un incendio che provocò il malfunzionamento del sistema frenante del treno della funicolare che in quel momento stava attraversando il tunnel scavato nella roccia con lunghezza superiore ai 3 Km.

Il danno causò una catena di eventi che portarono purtroppo alla morte di 155 persone.

Oggi di quel tracciato non resta alcuna traccia e l’ascesa dalla stazione a valle (911 m) al ghiacciaio (3.029 m) avviene esclusivamente tramite funivia, suddivisa in tre tronconi.

Le stazioni intermedie corrispondono ai punti di partenza di trekking più o meno lunghi oltre ad ospitare ristoranti, negozi di articoli sportivi ed aree giochi per bambini:

  • Langwied, 1.976 m;
  • Alpincenter, 2.450 m;
  • Gletscherjet 4, 3.029 m.

 

La durata dell’ascesa/discesa è di circa 50 minuti e nel mentre si nota il cambio evidente di scenario. Il verde dei prati lascia spazio alle rocce riemerse dopo l’arretramento del ghiacciaio che danno vita ad un paesaggio lunare tanto suggestivo quanto triste.

Tre luoghi da vedere tra Germania ed Austria: Kitzsteinhorn, Kaprun (Salisburghese)
A bordo della funivia da Kaprun verso il Kitzsteinhorn

Una volta raggiunta la quota 3.000 m si riesce a camminare su neve fresca (seppur non tantissima) e farlo a metà luglio è una sensazione davvero piacevole. In questo periodo, sino a fine agosto, grandi e piccini possono divertirsi nella Ice Arena, un’area innevata con nastro trasportatore per chi vuole scendere con il bob.

Dove camminare sulla neve a metà luglio: ICE Arena sullo Kitzsteinhorn a Kaprun (Austria)
Divertimento nella Ice Arena sullo Kitzsteinhorn

Nei pressi della funivia c’è un tunnel che porta al Gletschershuttle che in pochi secondi conduce all’edificio eretto sulle pendici del monte Kitzsteinhorn, a 3.203 m di altezza.

Sono diverse le cose da fare e vedere al suo interno:

  • il Cinema 3000 – il più alto dell’Austria – racconta la grande bellezza dell’ambiente alpino del Parco Nazionale degli Alti Tauri con l’alternarsi delle stagioni;
  • il Top of Salzburg è il belvedere a quota 3.029 m, da qui la vista spazia dal fondovalle e dal lago di Zell Am See alle vette circostanti;
  • il ristorante Gipfel;
  • la “Nationalpark Gallery” di 360 m di lunghezza, un tunnel in discesa scavato nella roccia con diversi punti informativi lungo il percorso dedicati alla formazione della catena montuosa degli Alti Tauri ed in particolare del Kitzsteinhorn;
  • la piattaforma panoramica situata alla fine della galleria ed affacciata sul Großglockner (3.798 m – la cima più alta dell’Austria) ed altre vette che sfiorano e superano i Tremila.

 

La "Nationalpark Gallery" scavata nella roccia all'interno della montagna Kitzsteinhorn a Kaprun (Salisburghese)
All’interno della “NationalPark Gallery” scavata nella roccia
Terrazza panoramica "Top of Salzburg" sul monte Kitzsteinhorn a Kaprun (Austria)
Scorcio dalla terrazza “Top of Salzburg”

L’ordine dell’elenco è stilato secondo il percorso che suggerisco di fare, dato che dalla NationalPark Gallery si accede ad un facile sentiero che scende verso la Ice Arena e la stazione della funivia.

Per tutte le informazioni relative a tariffe, orari ed attività del comprensorio vi rimando al sito internet Kitzsteinhorn.

Panorama sugli Alti Tauri ed il Großglockner dal belvedere sul Kitzsteinhorn (Salisburghese)
Il sottoscritto sulla passerella panoramica affacciata sulle cime degli Alti Tauri
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